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i salti mortali di Trump


paolodegregorio
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- i salti mortali di Trump -
di Paolo De Gregorio, 13 aprile 2017

Dopo un anno di bombardamento mediatico, che ci ha illustrato fino allo sfinimento l’andamento delle primarie USA, con lo scopo evidente di offrire al mondo lo spettacolo di autentica democrazia, ecco che a tre mesi dal suo insediamento il nuovo presidente americano rinnega totalmente il programma per cui i cittadini lo avevano eletto.
Ma volendo andare oltre l’umiliazione inflitta al voto popolare, che praticamente non vale nulla, c’è da chiedersi come sia stato possibile il repentino passaggio da uno scenario in cui l’America usciva dall’interventismo militare, ridimensionava la partecipazione alla Nato, frenava sulla globalizzazione per riportare la produzione e il lavoro in patria, a un Presidente che si mette l’elmetto, bombarda la Siria senza avvallo dell’ONU, minaccia la Cina se non lo aiuterà a neutralizzare la Corea del Nord, si mette contro la Russia colpevole di essere storica alleata della Siria, sposta portaerei come fosse diventato Stranamore.
Siccome non credo che Trump sia diventato pazzo e sono arciconvinto che non si possa passare così repentinamente da una strategia “America First” a una strategia identica a quella della famiglia Bush (armi chimiche inventate comprese), l’unica strada per poter comprendere questa giravolta di acrobata del circo ci porta a ragionare su quel gigantesco potere, palese e occulto, rappresentato dal “complesso militare industriale”, costituito da gigantesche multinazionali che vedono solo le guerre nel proprio futuro, dal Pentagono da cui dipende l’esercito più potente e moderno del mondo, dalla CIA e altri servizi segreti in grado di far operazioni del livello delle false armi di distruzione di massa in mano a Saddam per determinare uno scenario di guerra. Credo che anche la lobby ebraica, molto potente negli USA, che vedeva con preoccupazione l’allontanamento degli americani dal teatro mediorientale, sia della partita che, in un modo o nell’altro, con minacce o ricatti economici, abbia causato questo improvviso e inspiegabile tradimento degli elettori.
Dico questo con grande amarezza, perché mi sembrava che la strategia di Trump portasse nella direzione della pace e dell’abbandono del Medioriente, visto che ormai gli USA sono indipendenti energeticamente e che le rinnovabili sono il futuro. Sembra di assistere a un riavvolgimento all’indietro della bobina della storia, con la guerra fredda, le multinazionali del petrolio che vogliono estrarlo fino all’ultima goccia, i trucchi della CIA, la minaccia nucleare.
Se qualcuno ha una spiegazione più plausibile della mia prego di illustrarla, anche se l’unica strada percorribile sarebbe quella della richiesta di impeachment per inganno del corpo elettorale e stravolgimento della democrazia.
Paolo De Gregorio


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