L´ambasciatore Ignacio Ybañez ha condiviso la critica di un giornale agli attuali "dittatori latino-americani"
L'ambasciatore dell'Unione europea in Brasile, Ignacio Ybañez, ha condiviso questa domenica, nel suo profilo ufficiale sui social network, un articolo giornalistico in cui si critica la posizione del presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva in relazione ai regimi autoritari di Cuba, Venezuela e Nicaragua.
Nell'articolo pubblicato su un quotidiano in Brasile, l'editorialista Demétrio Magnoli cita le dichiarazioni di Lula al vertice della Comunità degli Stati latino-americani e caraibici (Celac), tenutosi in Argentina nello scorso gennaio, e sostiene che il presidente "ha celebrato la democrazia con due facce: con una faccia celebra i suoi dittatori domestici e con l'altra faccia celebra la democrazia”. Magnoli ha detto che Lula è "fossilizzato", e che il presidente non ha usato il suo discorso per difendere libere elezioni in Venezuela, Cuba e Nicaragua, anzi "ha compiuto le sue solite acrobazie (pseudo-linguistiche) destinate a legittimare le tirannie". Il Partito di Lula ha anche indicato il dialogo come soluzione al "problema" in Venezuela, ha affermato l'editorialista. Dialogare con un dittatore che sta affamando il suo popolo? “Il tempo è passato alla finestra e solo Carolina non l'ha visto”, dice uno stralcio dell'articolo, riferendosi alla canzone di Chico Buarque, messa in risalto nella pubblicazione dell'ambasciatore Ue.
Anche negli Stati Uniti le reazioni all´ "invadente globalismo socialista" dell´America Latina non mancano:
I deputati della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti giovedì scorso hanno approvato una mozione contro gli "orrori del socialismo".
La proposta è stata avanzata da un parlamentare repubblicano e il testo è stato accolto con 328 voti favorevoli e 86 contrari.
Tra i paesi di estrema sinistra citati nella mozione figurano Venezuela, Cuba, Nicaragua, Cina, Corea del Nord, Cambogia e Unione Sovietica (e adesso anche il Brasile!!!).
Riguardo al Venezuela, sotto dittatura dal 1999 con l'ascesa al potere di Hugo Chávez (1954-2013), i parlamentari hanno ricordato che la nazione era prospera. Tuttavia, un governo socialista l'ha fatta fallire, "con l'inflazione più alta del mondo". Il Venezuela perde solo in aumento dei prezzi rispetto allo Zimbabwe (230%).
Il Venezuela oggi ha il 96,2% della sua popolazione che vive in povertà e il 79,3% in estrema povertà, una condizione che la Banca Mondiale definisce come persone che sopravvivono con meno di 1,90 dollari al giorno. Il salario minimo stabilito dalla dittatura nel 2021 era di circa 3 dollari, insufficiente per acquistare l'1% dei prodotti del paniere base.
Se Lula viene elogiato dall'Unione Europea e dagli USA è perchè è un servo del Nuovo Ordine Mondiale. Se viene criticado è perchè è un feroce dittatore comunista. Boh