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Perché milioni di cattolici ancora credono che Gesù sia riso

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MM
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Noble Member
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"Al netto della mancanza di rispetto di chi da dello stupido a gente che crede,o religiosa, si intende", e sono in ciò pienamente d'accordo.

Con il termine "umana" intendevo in questo contesto "carnea", per così dire, cioè priva di una presenza spirituale intesa quale essere che utilizza il corpo umano al fine di esperire la materia quale manifestazione divina "esterna" da sè, percorrendo cioè l'universo materiale come mezzo di conoscenza.

Ma siamo oltre l'oggetto del contendere, per così dire.

Il Cristo, peraltro, non è mai stato riconosciuto neppure dalle sue stesse genti perchè queste in realtà si attendevano un "Messia" corrispondente alle loro aspettative, una guida dotata di poteri e di spada che guidasse alla sconfitta e alla morte degli avversari, dei nemici, degli invasori, degli oppressori, nel nome di un Dio di "giustizia" che soddisfa i desideri di vendetta. E lì sono rimasti, in attesa di una tale guida, in pratica, e nella visione di un simile Dio.

La visione religiosa o mistica del Cristo è comunque assai distorta e molto diminuita anche quando sembra esaltarne poteri divini assoluti.

Il Cristo non intese neppure creare alcuna chiesa e nessuna religione, anche se tale evento era scontato data la rilevanza dell'accaduto e molte sue parole hanno assunto un significato improprio, probabilmente ad uso e consumo dei poteri religiosi.
Non è mai stato negato dal Cristo il ciclo della reincarnazione nè mai ha voluto dare spunto alla realizzazione di un potere temporale e materiale che è venuto poi, inevitabilmente, a costituirsi in una religione o confessione o fede cattolica.
Il termine tradotto come "pietra" non poteva possedere, nel contesto fraseologico in cui era inserito, questo significato, dovendo invece essere interpretato come "fede" e rivolto esclusivamente ad erigere in se stessi il senso e il significato di una "fede" come visione della propria interiorità, come contatto con la propria interiorità più vera, con la propria divinità, con la propria origine divina.

Non intese egli, quindi, creare comunità religiose, chiese, muri e tetti e soprattutto non intese mai creare un Dio al quale occorre inginocchiarsi, genuflettersi, recitare preghiere, praticare forzati e poco piacevoli digiuni, suonare flauti e trombe, cosa che anzi gli dava parecchio sui nervi.
Non intese creare un Dio a cui è bene immolarsi perché così facendo si otterranno grazie e favori, non intese creare un Dio che premia quando si sta compostamente seduti a braccia conserte, obbedienti all'autorità.


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Zret
 Zret
Famed Member
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Potenza di un mito salvifico e catartico, ma escatologico, mito che ha eclissato la storia, una storia in cui i Messia erano due ed umani, molto umani.

Solo chi non ha fede può ancora credere.


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MM
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Solo chi non in sè la corretta visione, non dogmatica, non fideistica ma razionale, logica ed obiettiva basata su ciò che la realtà di ogni cosa e di ogni momento presenta senza risparmiarsi può non credere e credere non gli servirebbe a niente.

D'altra parte, si viene in terra per esperire la manifestazione della materia e il tema spirito, Dio, aldilà, non sono necessari, non è necessario credere in un Dio nè porsi tali questioni durante l'esperienza materiale, umana, terrena.
E' un tema che diverrà presenza inevitabile dopo, anche quando si incontrerà se stessi abbandonato il corpo.


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uomospeciale
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Perché milioni di cattolici ancora credono che Gesù sia risorto?

Perché sono ignoranti e (mi spiace ma non c'è altro termine) fortemente stupidi.

Mica vero magari un "creatore" esiste.
Io ad esempio tre giorni fa mentre passeggiavo in campagna colto da violenti spasmi intestinali, mi sono chinato nel bosco tra le frasche ed ho fatto la cacca.

Che cosa c'entra questo? C'entra invece, c'entra....
Abbi fede.
Perchè vedi, sono certo che complice il caldo estivo, a distanza di tre giorni sulla mia cacca calda e fumante intere colonie di batteri funghi e mosche si sono sviluppati, e magari nel loro piccolo MONDO MERDOLOGICO hanno iniziato a porsi delle domande.

Anzi!.... Magari proprio ora adesso, in questo momento, mi stanno venerando come un Dio...
I guaio grosso però, è che per quanto loro mi venerino e mi preghino io non mi curo nè mi preoccupo affatto di loro. ( e neppure della mia cacca..)

E Tu, ?...... Ti preoccupi mai per la tua cacca?

😆 😈


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Giovina
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Post: 2001
 

Perché milioni di cattolici ancora credono che Gesù sia risorto?

Non solo i cattolici.

Questione di numeri, prove materiali, storiche?
Sicuramente se ci fossero sarebbero altrettanto inutili a dimostrare e a convincere oggi, come per esempio una dichiarazione di evacuazione d' escrementi speciali di tre giorni fa. Pero' non bisogna disperarsi, a volte rimangono certi olezzi a distinguere e a santificare come un aura l'evacuatore, essenze rare, magari da racchiudere in ampolline sacre come reliquie da vendere alla bancarella vicina a San Vespasiano.


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bysantium
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Poiché non può esserci argomentazione determinante e definitiva e dato che una parte del convincimento è riposta nella fede che non è un fattore propriamente riconducibile alla sfera razionale dell'uomo, faccio solo notare ai "faciloni increduli" che potrebbe esser loro particolarmente difficile metter in dubbio le capacità intellettive di uomini come Dante o Dostoevskij ( così, tanto per variare ) e qualche altra migliaia di personaggi non certo mediocri.
Poi c'è Scalfari e l'uomo che è come una mosca; Scalfari appunto!


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Solounintervento
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Perché egli è il Verbo, il Logos; che trascende la sostanza della materia, pur essendosi in essa incarnato. Nella materia l 'essere cioè l ' "e' " permea tutto il creato; sia gli esseri animati che quelli inanimati ,ma per l'uomo si realizza solo nella sostanza della redenzione dell'uomo in tutto il creato cioè nel Cristo e nel suo trasfigurare la materia e superare il suo significato, la morte, con la resurrezione nella vita spirituale. Forse un po' troppo complicato per chi vive solo la dimensione di un assuefazione alla materia.


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yahuwah
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Quando mi occupavo di esegetica.........:

http://criticatestuale.ilcannocchiale.it/?r=190410

Dunque, chi ha cambiato il nome YAHUW in "Iesus" e poi "Gesù?"

In greco, la "YA" in AbrAHUW (Paleo-ebraico) era solitamente trascritto come iota o "io" e pronunciato correttamente come "YA".
In Greco viene usata la lettera H "hoi" come il suono "ah".
Il caso capitale della lettera greca "Heta" è anche H ed a volte è "ah," a volte "ee".
Tutte le prime Scritture Greche, fino al 700 dC, sono stati scritti in lettere maiuscole greche chiamate Majuscules (alcuni studiosi le "Unciali" che si applicano correttamente solo a manoscritti in latino).

La Vulgata latina è redatta e corrotta e solo la traduzione cattolica autorizzata dall'impero della Chiesa romana delle Scritture dal greco e dall'ebraico fu iniziata nel 325 dC, e terminata agli inizi del V secolo, 412 dC da Jerome.

La Vulgata è stato il primo testo ipercorrotto a cambiare il nome del "Salvatore" dal IHY o UI (YAHUW) per "Iesus".
Come per ogni grande gruppo, questo non è accaduto durante la notte. "L'amore di molti" era cresciuto a freddo tra la frangia ed il "business" dei primi cristiani. A poco a poco, il popolare generalizzato "kurios" (Signore) aveva sostituito "Yahuwah il Salvatore" tra i "cristiani romanizzati".
Più tardi le sigle IC, IHS (in greco "YAHUWshous", ancora significa "Yahuwah salva") è stato re-interpretato per significare "Iesus", come rimane oggi tra i cattolici ed è stato adottato da ignoranza come la vera "Riforma cristiana"

"Iesus" ha dato luogo a "Gesù".

La Chiesa cattolica ha cambiato il iota hoi "H" ("YAHUW") per iota Heta "IE" (pronunciato "yee") e il "shous" a "Sus", che ha permesso a milioni dell'Impero romano di adoratori di "sus" (Seus, Zeus dio-sole) di aderire a questo nuovo "Sacro Romano universale cristianesimo" senza cambiare il loro dio!
"Iesus" significa "fuori Sus" o "Figlio di Sus / Zeus!"

La vostra scelta è "chi si fa a seguire," "Zeus" o Yahuwah?
Yahuwah è l'unico e solo Dio.

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La dipendenza talmudica negli scritti del Tarso: il prestito al Nuovo Testamento
post pubblicato in Le menzogne della tradizionale Bibbia o della Torah svelate, il 26 settembre 2010

La dipendenza talmudica negli scritti del Tarso: il prestito al Nuovo Testamento

Mentre i cristiani alludono alla nozione che Paolo, l'autoproclamato "apostolo" di Gesù, è stato "ispirato" quando scrisse le sue Epistole, le testimonianze a seguire, indicano tutto il contrario.

Paolo aveva citato un versetto dai "libri apocrifi di Elia" ma ha sostenuto che egli stava citando dal libro di Isaia.
Apparentemente, questa citazione di citazioni da scritti apocrifi o rabbinici non era estraneo a Paolo, nelle sue Epistole , ci sono abbondanti segni che egli era estremamente familiare con il materiale Rabbinico e costantemente si riferisce a loro. Questo non è sorprendente, poiché Paolo stesso aveva ammesso la familiarità con le tradizioni ebraiche, sotto la tutela di Gamaliele (Atti 22: 3).

Passiamo dunque alle evidenze.

In 2 Timoteo 3: 8, vediamo che Paolo mette i nomi dei due maghi egiziani che resistettero a Mosè come Jannes e Jambres, rispettivamente. Egli paragona i due con i suoi nemici, come descritto nel versetto seguente:

"Ora come Ianne e Iambre, si opposero a Mosé, cosí anche costoro si oppongono alla verità; uomini corrotti di mente e riprovati quanto alla fede."

I nomi di queste due maghi egiziani NON si trovano nella Tanak, Vecchio Testamento, da NESSUNA parte.

Il Midrash Amman su Exodus, tuttavia, fa menzione di questi due nomi come "Yochani" e "Mamre", rispettivamente e afferma:

"Amru Yochani uMamre L'Moshe: "teben atah makhnis L'efrayim?" Amar Lahem "L'matah yarqa yarqa sh'qol."

Yochani e Mamre hanno detto a Moshé "può portare paglia per Efraim?" - Mosè - Egli disse loro: "portare erbe erbe città".

I nomi di questi maghi egiziani appaiono anche nel Midrash Tanchuma (Parshat Ki Tisa) 19: 19 come un commento sull'Esodo 32:

"Quaranta mila persone avevano raccolto a lasciare l'Egitto con gli Israeliti, e tra di loro sono stati due egiziani denominati Jannes e Jambres, che avevano suonato gesta magiche per il Faraone."

Quindi è chiaro che i nomi di questi maghi son venuti dalle tradizioni rabbiniche e avevano senza dubbio influenzato notevolmente il Tarso per includere questi nomi nella sua Epistola.

Paolo ha inoltre adottato la corrente delle cronologie ebraiche negli Atti 13: 20 - 21.

Egli allude alla nozione che l'ADAMO di Genesi 1 è l'ideale o spirituale, mentre l'Adamo di Genesi 2, il concreto e peccaminoso:
1 Corinzi 15: 47, è anche trovato in Philo, De Opif. Mund i.32.
La concezione dell'ultima tromba in 1 Corinzi 15: 52; 1 Tessalonicesi 4: 16,
della donazione della legge sul Sinai da angeli in Galati 3: 19,
di Satana come il Dio di questo mondo e il Principe dell'aria in Efesini 2: 2
e delle gerarchie celesti e infernal in Efesini 1: 21, 3: 10; 4: 12; Colossesi 1: 16; 2: 15

Sono tutti ricorrenti negli scritti talmudici.

Quando Paolo dice in 1 Corinzi 11: 10 che una donna dovrebbe avere un velo sulla sua testa a causa dell'Angelo, come indicato di seguito:

"La donna, pertanto, dovrebbe avere un token dell'autorità sulla sua testa, a causa degli Angeli"

Egli dimostra una familiarità molto elevata con gli scritti talmudici, come egli è apparentemente riferendosi all'interpretazione rabbinica della Genesi 6: 2 , come segue:

"Binei Elohim. Shoftim-B'nei ettari-sarim v'ha. Davar acher: b'nei ettari-Elohim, ORLO ettari-sarim ettari-holkhim bishlichuto shel maqom, af orlo hayu mitarvim bahem; kal elohim shebamiqra l'shon marut, v'zeh yokhiach: V'atah tiyeh lo lelohim, r'eh n'tatikha elohim."

I FIGLI DI DIO ossia I figli di principi e dinastie.
Un'altra spiegazione degli Elohim B'nei, è che questi erano angeli principeschi venuti come messaggeri di Dio, e si sono mescolati con le figlie degli uomini.

Paolo credeva ovviamente che questa tradizione rabbinica, che afferma che gli angeli si sono mescolati con le figlie degli uomini, ed è per questo che lo abbia incluso nella sua Epistola.
Come citato nell'Epistola di Giuda , 2 Pietro 2: 4; 6 Giuda, nelle quali si attribuiscono chiaramente la caduta di angeli per il loro amore colpevole per le donne terrene.

Nella mentalità ebraica, un concetto che si trova più e più volte nel Talmud, e che è ancora prevalente fra gli ebrei orientali, è che essi non devono mai lasciare loro donne d'essere svelate in pubblico per timore che i " shedin ", o spiriti malvagi, dovrebbero ferire loro o altri. Un copricapo chiamato " khalbi " è indossato come un dovere religioso da queste donne ebree.

Il motivo perché il letto di Salomone è stato custodito da sessanta uomini valorosi con spade disegnate, è stato a causa della paura nella notte: Cant iii 7, 8 .

Questo è accennato nella seguente storia in Pesachim 112b:

"Lo ye
tse Y'chidi bifnei; lo b'leilei r'vi ' iyot, v'lo b'leilei shabatot, mifnei lei-Agrat bat Machalat, Ciao ushmoneh esreh ribo shel malakhei chabalah yotsin, v'kal echad v'echad yesh lo r'shut l'chaber bifnei atsmo."

"Non andare di notte. Non su Mercoledì notte o il sabato notte, perché Igrath (Agrat), la figlia di Mahalath (Machalat) insieme a 180.000 angeli Amaniti sono fuori, ciascuno con l'autorizzazione a causare la distruzione in modo indipendente. "

Essi sono chiamati ruchin, shedin, lilin tiharim.

Ancora una volta, in Romani 4: 5-12, Paolo evidentemente accetta la tradizione, denominata anche di Santo Stefano, che Abramo era stato un idolatra incirconciso quando Egli obbedì prima della chiamata di Dio, e che ha quindi ricevuto una promessa, sconosciuto al testo della scrittura, in che essi dovrebbero essere l'eredi del mondo:
Romani 4: 13, cfr. Giosuè 24: 15.

In Romani 9: 9, con il quale si afferma:

"Questa fu infatti la parola della promessa: «In questo tempo ritornerò e Sara avrà un figlio'"

è stato supposto, dalla forma della sua quotazione, che egli sta alludendo alla nozione rabbinica che Isaaco è stato creato nel grembo materno da una " fiat " di Dio, in Galati 4: 29, con il quale si dice:

"Ma, come allora colui che era GENERATO secondo la carne perseguitava colui che era GENERATO secondo lo Spirito, cosí avviene al presente."

Questo è secondo la tradizione Haggadah che Ismaele non solo si mise a ridere, ma anche fischiato, insultato e maltrattato Isaaco. Così troviamo le seguenti nel Sinhedrin 89b:

"Rabbino Levi aamar: achar d'varaiv shel Yishma'el l'Yitschaq. Aamar lo Yishma'el l'Yitschaq: 'ani ha-gadol mimkha b'mitsot, ella-atah malta ben sh'monat yamim, v'ani ben sh'lash esreh shanah.' Aamar lo: ' Uvever echad atah m'ghareh bi? Im omer li ha-Qadosh, baruch Hu, z'vach atsmkha l'fanay, ani zovech. ' Miyad v'ha-Elohim nisah et Avraham. "

Rabbino Levi ha detto: queste sono le parole di Ismaele su Isacco. Ismaele ha detto di Isaaco: "Io sono più grande di te nei comandamenti, poiché era stato circoncisso a otto giorni di età e quando avevo tredici anni." Isaaco gli disse: "tu mi prendi in giro su un solo organo? Se il Santo , benedetto sia lui, dice a me 'sacrificarsi per me,' verrà a sacrificare me. " Immediatamente Dio ha testato Abramo.

In 2 Corinzi 11: 14, leggiamo:

"… E non c'è da meravigliarsi, perché Satana stesso si trasforma in angelo di luce "

Paolo rispettata la nozione che l'angelo che ha lottato con Giacobbe era Satana, supponendo che sia la parvenza di un angelo di luce. C'è una notevole somiglianza con la roccia castigata nel deserto, che in 1 Corinzi 10: 4 viene chiamata:

"…e tutti bevvero la medesima bevanda spirituale, perché bevevano dalla roccia spirituale che li seguiva; or quella roccia era Cristo."

Per i rabbini la roccia, da cui l'acqua scorreva, era rotonda e come uno sciame di API , si è arrotolata ed è andata con loro nei loro viaggi. Quando è stato lanciato il Tabernacolo, la roccia è venuta e si stabili nel suo vestibolo.
Quindi, Israele ha cantato:

"Allora Israele cantò questo cantico: «Sgorga, o pozzo! Cantate a lui!" Numeri 21: 17

" ed essa sorse " ?:

Istantanea aggiunta di Paolo delle parole

" .... quale roccia era il Cristo"

ha elementi Haggadistici che, nella coscienza nazionale, si erano mescolati fino con la grande storia del girovagare nel deserto. Sette tali tradizioni nazionali attuali, sono già accennati nel discorso di Santo Stefano.

Possiamo concludere che, gli insegnamenti rabbinici come registrati negli scritti talmudici, furono estremamente influenti, se non modellanti per il pensiero mascherante di Paolo, ed è con queste tradizioni nella sua mente, che egli aveva basato le sue Epistole. Alcune di queste storie non hanno alcuna base nella Tanakh o nell'Antico Testamento, ma solo nel Talmud.

Questo chiaramente dimostra che Paolo, per coloro che sostengono di essere un "apostolo" di Gesù e che è stato divinamente "ispirato" nei suoi scritti, possa certamente essere gettato in ragionevole dubbio.
Le testimonianze come mostrate sopra, mostra chiaramente che il Paolo aveva ricorso a prestiti piu che significativi dalle tradizioni ebraiche, come registrato negli scritti talmudici.

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Occultare il Nome di YHWH è contro la Torah
post pubblicato in Le menzogne della tradizionale Bibbia o della Torah svelate, il 25 settembre 2010

ASCOLTA ISRAELE YHWH, IL NOSTRO ELOHIM, YHWH E' SOLO UNO !

"Per tanto io ti confesserò, YIH`VÉH, tra le nazioni, e canterò a Tuo Nome." (Sal. 18:49)

Le allucinanti traduzioni.

La traduzione Luzzi del 1925 è stata presa come riferimento, in quanto la considero la piu "onesta" tra le traduzioni in italiano, e quella della Nuova Diodati, anche se abbastanza congrua, manifesta una totale sottomissione alle serie della LXX e posteriori in versione Latina, dunque altamente corrotte, NON parliamo delle altre Vi prego.

1925 Riveduta Luzzi
Quarto Libro de Mosheh, Deuteronomio 32:3
" poiché io proclamerò il nome di YHWH. Magnificate il nostro Elohim!

La Nuova Diodati
" poiché io proclamo il nome dell'Eterno. Magnificate il nostro DIO! "

Uno dei concetti da considerare è che sia stato lo stesso Elohim ( che vuol dire IL POTENTISSIMO ) a dare il proprio nome. Il Santo Nome di YHWH NON è stato dato dall'uomo, ma è complessivamente un ordine espresso nella VERA Torah per invocarlo come pure esso non sia chiaramente essere bestemmiato e/o messo in un inutile contenuto.

Secondariamente libro di Mosheh, Esodo 3:15, ci dice:

1925 Riveduta Luzzi
"Elohim disse ancora a Moscè: 'Dirai così ai figliuoli d'Israel: YHWH, l'Elohim de' vostri padri, l'Elohim d'Abraham, l'Elohim d'Itzac e l'Elohim di Iaqób mi ha mandato da voi. Tale è il mio nome in perpetuo, tale la mia designazione per tutte le generazioni.

La Nuova Diodati
" DIO disse ancora a Mosè: «Dirai così ai figli d'Israele: "L'Eterno. il DIO dei vostri padri, il DIO di Abrahamo, il DIO d'Isacco e il DIO di Giacobbe mi ha mandato da voi. Questo è il mio nome in perpetuo. Questo sarà sempre il mio nome col quale sarò ricordato per tutte le generazioni".

Il memoriale in questo caso è la parola ebraica " zéker ", che significa ricordo, memoria, dal verbo " zakár ", quella è di commemorare, conservare, fare la memoria. Così Elohim non solo chiama a se stesso, ma ci indica che il nome è perpetuo, in più, che è la forma per fargli la memoria entro tutti i secoli, di generazione in generazione.

Addentrandoci di piu sul tema, che, il Santo nome sia proibito non solo a scriverlo ma sopratutto a dirlo o pronunciarlo, diremo che evidentemente parecchi comandamenti si stanno violando, e per di più non solo quello, ma sostituendolo nelle scritture con i titoli o le parole inventate in parecchie lingue, anche se sembra incredibile, dai nomi dei demoni, idoli, elohim FALSI.

È stato sostituito nella maggior parte delle versioni delle scritture con parole del tipo:
Signore, Adonay, haShem, L'eterno, Dio, ecc. ed in più tramite le trascrizioni varie che non rispondono al significato reale che ha voluto dare per capire il concetto di Elohim nella Torah.
Per non invocarelo, esso radica essenzialmente in una proibizione rabbinica, dove si
discute che lo scopo è e che non è un inutile contenuto, perchè non sia preso in vano, perché il suo Nome è troppo Santo. Inoltre solitamente si discute e si argomenta, che non si conosce che cosa è il relativo nome, e addirittura quale esso sia, naturalmente portando cosi in molti casi, all'abbandono totale di tutto l'interesse nel conoscere realmente qual'è.

In quanto al nome Jehovah, è il risultato in utilizzare le vocali di Adonay nelle lettere YHWH (yod , he, vav, he), essendo dunque questo nome totalmente errato.
Inoltre la parola Yahwéh, è causativo di Hifil del verbo in questione, di cui il significato approssimativo sarebbe " Il Ser Causa " , il quale è corretto, ma quello non è quello che YHWH voleva intendere quando ha parlato a Mosheh.
La forma YIHWEH, collegato con la radice di Hawah, e tenendo conto della forma del futuro del verbo, ci spiega la parola utilizzata nella Torah.

Torniamo ai passaggi della Torah:

Secondo Libro di Mosheh, Esodo 20 : 2-7
1925 Riveduta Luzzi
(20:2) 'Io sono YHWH, l'Elohim tuo, che ti ho tratto dal paese di Mitzráim, dalla casa di servitù.

(20:3) Non avere altri dii nel mio cospetto.

(20:4) Non ti fare scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù ne' cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra;

(20:5) non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perché io, YHWH, l'Elohim tuo, sono un Elohim geloso che punisco l'iniquità dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano,

(20:6) e uso benignità, fino alla millesima generazione, verso quelli che m'amano e osservano i miei comandamenti.

(20:7) Non usare il nome de YHWH, ch'è l'Elohim tuo, in vano; perché YHWH non terrà per innocente chi avrà usato il suo nome in vano.

La Nuova Diodati
2«Io sono l'Eterno, il tuo DIO", che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitú.

3Non avrai altri dei davanti a me.

4Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassú nei cieli o quaggiú sulla terra o nelle acque sotto la terra.

5Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano

6e uso benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

7Non userai il nome dell'Eterno, il tuo DIO, invano, perché l'Eterno non lascerà impunito chi usa il suo nome invano.

La prima cosa che dice YHWH a Mosheh è che è YHWH non deve avere altri Elohim davanti a lui.
Dopo indicare in maniera assoluta che Lui è YHWH, e che non si deve postrar se essi stessi a delle immagini, dichiara che fa misericordia a chi mantengono i suoi ordini. YHWH dirige i comandamente, facendosi conoscere con il suo proprio Nome, che Egli stesso si e dato, quindi l'essere umano non può cambiarlo, perché sarebbe cambiare la Sacra Torah.

Deuteronomio 12:32
1925 Riveduta Luzzi
" Avrete cura di mettere in pratica tutte le cose che vi comando; non vi aggiungerai nulla, e nulla ne toglierai "
La Nuova Diodati
" Avrete cura di mettere in pratica tutte le cose che vi comando; non vi aggiungerai nulla e nulla toglierai da esse ".

Lui stesso ordina d'invocarlo, di pronunciare il Suo Nome, anzi, rammenda in mai dimenticarlo:

Salmi 44:20-21
1925 Riveduta Luzzi
20 Se avessimo dimenticato il nome del nostro Elohim e avessimo teso le mani verso un Elohim straniero,
21 YHWH non l'avrebbe egli scoperto? Poich'egli conosce i segreti del cuore
La Nuova Diodati
20 Se noi avessimo dimenticato il nome del nostro DIO e avessimo teso le mani verso un dio straniero,
21 non l'avrebbe DIO scoperto? Egli infatti conosce i segreti del cuore.

La profezia dice:
Gioele 2:32
E avverrà che chiunque invocherà il nome YHWH sarà salvato....

I Salmi e la profezia NON dicono assolutamente niente di occultare il Nome di YHWH, la Torah indica il contrario.

La profezia NON dice:

“E avverrà che se nessuno invocherà il nome YHWH sarà salvato....…”

Se indica chiaramente che YHWH reclama ad Israele l'essersi dimenticato del Suo Nome, lontano di veder questa attitudine da lontano.

La cosa seria è proprio qui, che se usassimo i sostituti, allora deciamo:

“Tutti quelli che invocano il nome del Signore/Jehovah/Adonay/haShem/Eterno/Elohim,/Dio, ecc..,fuoriesca dal pericolo .."

Chiariamo che Adonay, il Signore, ecc...., sono solo esclusivamente titoli, perché Egli ha un singolo nome.
HaShem significa " il Nome " e non può sostituire il Nome Vero da un'espressione come " il Nome ", anche se sia questo in ebraico. Non è difettoso denominare Adonay al nostro Elohim, perché quello è esso, una cosa è di denominarla da un titolo, a " sostituire il nome di YHWH da un titolo" , e come detto, NON può essere fatto.

E non finisce qui!, la fantasia umana NON ha limiti:

A-donai E-lokeinu vE-lokei avoteinu: Eterno nostro Dio e Dio dei nostri padri.
A-don 'al kolla: Padrone di tutto.
A-don 'Olam: nome dal significato Creatore del Mondo è anche il titolo di un Canto liturgico ebraico.
A-don haniflaot: Signore dei prodigi.
A-don kol-hanneshamot: Signore di tutte le anime.
Avinu Malkeinu: Nostro Padre, Nostro Re.
Ba'al milchamot: Arbitro di guerre.
Bet le'Olam: Dimora del mondo: "Dio è la dimora del mondo ma il mondo non è la Sua dimora".
Boré: Creatore.
Boré refuot: Creatore di guarigioni.
Chakkim: Saggio.
Chai ha-Chaiym: Vita della vita.
Chai olamìm: Colui che vive sempre, Colui che dona la vita ai mondi.
Chassid: Pieno di Grazia, questo nome esprime la modalità divina dell'amore, della gentilezza, della grandezza di Dio anche nel rapporto con l'uomo e dell'uomo con il proprio prossimo che per queste qualità è sostenuto da Dio.
Deòt ha-Shem: «L'Eterno è Dio di conoscenza».
Echad significa l'Uno, l'unità del divino.
Ehyeh Asher Ehyeh, meglio tradotto con Io sarò Colui che sarò, esprime l'immutabilità di Dio anche se dinanzi al movimento finito della Creazione della quale Egli si gloria e nella quale si diletta, quasi che qualcosa sia metaforicamente aggiunto alla Sua essenza comunque perfetta e senza alcuna necessità di cambiamento. Questo nome cela molte discussioni sul Tetragramma fatte dai Rabbini: presenta infatti le stesse lettere ebraiche. Viene anche tradotto con Io sono Colui che sono senza una precisa attenzione alla forma grammaticale del verbo.
Ein Sof significa l'Infinito, l'illimitata Potenza di Dio.
E-l costituisce la particella semantica per il divino, che è inserita in molte parole indicanti il nome di entità spirituali. Da sola significa genericamente Dio. El è la principale divinità dei Cananei ed è chiamato anche toro o vitello e rappresentato con questi due animali.
E-l Chai significa il Dio vivente.
E-l da'ot: Dio della conoscenza (Questo nome compare anche in Samuele I).
E-lion: L'Altissimo.
E-lionim vetachtonim: che sostiene la parte superiore ed inferiore del mondo.
E-l Melech Neeman: Dio, Re, Fedele, è l'appellativo cui vengono associate le parole della medesima radice Emunah, che significa fede, ed Amen.
E-loha Significa Dio ed è la forma singolare particolare del precedente. Si può dire che Egli fu l'E-loha di Abramo, l'E-loha di Isacco, l'E-loha di Giacobbe. Questa forma divenne impropria quando Dio diventa comune ad un popolo, perché se Dio è il "mio Dio", non può esserlo di un altro. Deriva da El, la principale divinità dei Cananei. Ci sono conn
essioni, storiche, geografiche, di pronuncia e di radice con le parola Allha (Eloha si può pronunciare anche Alah). Allah è il nome con cui i cristiani di lingua araba ed i musulmani chiamano Dio.
E-lohei Israel: Dio d'Israele.
E-lohim significa Dei, forma plurale di E-loha (Dio), è probabilmente un residuo della religione politeistica della terra di Canaan ed ereditato dagli ebrei del regno settentrionale di Israele. Il comandamento ebraico hyeh lecha elohim acherim al panay viene tradotto non ci saranno altri dei al di fuori di me. Secondo Ramban significa E-l hem, "la Loro potenza", cioè potenza di tutto e tutti, su tutti e tutto. In altri termini, l'Onnipotente. Si constata che questo non è un Nome, ma un attributo del precedente. (Alcuni spesso scrivono E-loh/kim per evitare di scrivere E-lohim, evitando di scrivere la forma esatta). Questo nome divino riguarda anche la Creazione e Dio come Creatore: in Ghimatriah la parola di questo nome divino ha il medesimo valore numerico di Hateva, ovvero Natura e riguarda dunque il potere di Dio sulla Natura nel crearla e nel mantenerla.
Emet, verità, viene spesso utilizzato assieme al nome E-lokim nel significato di Dio è vero ma viene anche letteralmente tradotto con l'espressione Dio è Verità.
Goalenu: Nostro Redentore/Nostro Liberatore.
HaKadosh BaruchHu: il Santo e Benedetto, oppure il Santo, Benedetto Egli sia.
Iah è un'abbreviazione del Tetragramma: è scritto che questo è un nome completo.
Kedosh Israel: Santo d'Israel.
Kol significa il Tutto, la pienezza dell'essere.
Melekh Ha-'Olam: Re del Mondo ma si intende anche Eterno.
Melekh Chay veQayam: Re vivente ed esistente.
Melekh Malkhei: Re dei re. Ancora Melekh Malkhei Melakhim, Re dei re dei re.
Makom, luogo, indica che il Signore è il luogo di tutto.
Moshi'einu: Nostro Salvatore.
Norà: Temibile.
Norà tehillot: troppo Temibile per essere lodato.
Pashtut, la Semplicità, indica anche l'aspetto più puro e semplice dell'uomo quando è legato a Dio: la fede.
Rachamanan o Harachaman: in Ebraico ed Aramaico significano Clementissimo o Misericordioso.
Ribbon 'almin: Signore dei Mondi.
Ribbon Kol-hamma'asim: Padrone di tutte le opere.
Ribbonò shel 'Olam: Padrone del Mondo.
Setima 'al kol-setimin: il Nascosto dei nascosti.
Shadday antico nome divino dell'epoca patriarcale e reso comunemente nelle traduzioni della Bibbia con Onnipotente. Incerto il suo significato; alcuni vi leggono "che ha detto basta al Suo mondo" (Sheamar le'olamo daï) (Talmud Hagiga, secondo capitolo); altri lo vedono come un acrostico, Shomer doltot Israel, proteggi le porte di Israele, poiché questo nome viene nelle mezuzot sugli stipiti delle porte, tranne in quelle dei locali d'igiene. Il nome Shadday è spesso associato al nome della Misericordia divina cosicché l'espressione completa risulti E-l Shadday.
Anche Shabbat e Shalom, Sabato e Pace, vengono annoverati tra i Nomi del Signore.
Shekhinah: piuttosto che un nome che indichi una modalità di Dio, il termine Shekhinah e tutta l'esegesi ebraica che ne discute esprimono invece la concezione della presenza divina nel mondo e nel Tabernacolo, in ebraico appunto detto Mishkan, o nel Tempio di Gerusalemme, luogo principale di Dio nel Mondo Inferiore.
Sibbat hasibbot: Colui da cui hanno origine tutti gli effetti.
Zaddik significa Giusto: il versetto che afferma Il Giusto è il fondamento del mondo si riferisce sia al Signore, sia ad alcuni uomini: si dice infatti che in ogni generazione vivono 36 grandi Zadikim in Terra d'Israele e 36 in Diaspora che si distinguono dagli altri uomini giusti per qualità etiche e morali, doti spirituali e sapienza.
Zore'a zedaqot: Seminatore di Giustizia.
Zurì veGoalì: mia rocca e mio Redentore.

Titoli, titoli, ............., mascheramento, lavaggio del cervello.

Molti Maestri ebrei hanno sempre insegnato che quanto scritto sulla Torah è un nome del Signore nella sequenza ininterrotta delle lettere scritte in essa: anche per questo motivo l'insieme di tutte le parole scritte sul Sefer Torah non presenta altro che le lettere stesse senza alcuna vocalizzazione o punteggiatura, vi è l'idea che l'intera Torah sia sapienza divina con cui è stato creato il mondo e con cui esso si mantiene.

Signore è il titolo con cui maggiormente nella Bibbia cristiana ci si riferisce a Dio.

Con questo termine generalmente viene tradotto il tetragramma biblico e l'espressione greca "κυριος" ( curios ), da cui la parola " CURIA " , i preti! , presente sia nella traduzione greca dei settanta dell'Antico Testamento e sia nel Nuovo Testamento nella sua lingua originale.

E' uguale al nome VERO YHWH ?

Tradurre? be , NON c'è niente da tradurre, esso E' e basta.

E' questo dio, l'Elohim del popolo d'Israele o lo è della cultura greca?, e peggio ancor Latina?

No, allora ?

Ma quale minestrone hanno fatto questi " dotti BARBARI "

Che cosa accade allora se chiamo anziché YHWH questi altri nomi? Siete sicuri?
Un'altra domanda interessante è che se il comandamento realmente sia stato cambiato in:
“ Non nominare invano il nome di Adonay/Eterno/haShem/il Signore/Jehovah/Dio…"
Che cosa accade allora se non abbiamo preso invano il nome di Adonay/Eterno/haShem/il Signore/Jehovah/Dio, ma quello di YHWH?

Vediamo il passaggio della Torah secondo differenti versioni :

“Non prenderai in falso il nome di Adonai, il tuo Di_, perché Adonai non lascierà senza punizione quello che prende il suonome in falso."

In questo caso abbiamo accennato il Pentateuco dell'Università di Gerusalemme.

La verità è che dice che il nome è Adonai, il che non è, per di più dirà Di_ anziché Elohim, annullando la " o " :
una parola che è il riferimento in greco di Zeus, o del latino Deus, come da tradizione fra gli ebrei ortodossi.
Tanto DIO ( nel caso genitivo), come DEUS , sono declinazioni di Zeus, Jupiter, Giove, esse sono parole greche e/o latine, NON traduzioni delle parole paleo-ebraiche,ebraiche o aramaiche in italiano, inglese, francese, russo, cinese, meso-papuasico od ostrogoto.

Secondo Libro di Mosheh, Esodo 20:7
1925 Riveduta Luzzi
Non usare il nome de YHWH, ch'è l'Elohim tuo, in vano; perché YHWH non terrà per innocente chi avrà usato il suo nome in vano.
La Nuova Diodati
Non userai il nome dell'Eterno, il tuo DIO, invano, perché l'Eterno non lascerà impunito chi usa il suo nome invano.
Luther Bibel 1545
Du sollst den Namen des HERRN, deines Gottes, nicht mißbrauchen; denn der HERR wird den nicht ungestraft lassen, der seinen Namen mißbraucht.
New International Version
You shall not misuse the name of the LORD your God, for the LORD will not hold anyone guiltless who misuses his name.
Nueva Versión Internacional
No pronuncies el nombre del Señor tu Dios a la ligera. Yo, el Señor, no tendré por inocente a quien se atreva a pronunciar mi nombre a la ligera.
Louis Segond
Tu ne prendras point le nom de l'Éternel, ton Dieu, en vain; car l'Éternel ne laissera point impuni celui qui prendra son nom en vain.

Caso veramente piu che allucinante, succede nel Polacco, anziché YHWH è tradotto come PAN, quello per loro è l'equivalente al nome della divinità greca delle foreste! Fauno per i Romani.
Nell'indonesiano anziché Elohim dicono Allah,il nome che invoca quello islamico.
Cioè, potremmo prendere invano il nome da YHWH, quello non sarebbe un problema, ma invano abbiamo preso il nome dal Signore, Jehovah, che è quello del dio Zeus, saremmo in una presunta e dichiarata bestemmia.
In Polonia il nome non può essere preso in vano, la divinità greca!

Ancora una volta: Che cosa accade se il nom
e YHWH si prende in vano?
Che cosa dovremmo dire alla gente della Polonia?
E quello dell'affermazione: " È lo stesso usare un qualsiasi termine, quello che importa è l" intenzione "?

Ciò è il risultato aspettato del termine " shav ": vano.
Dire che per usare il Nome che egli stesso abbia insistito per ricordarlo, o che qualunque altro termine inventato dall'uomo, o le parole che non sono il Vero nome, chiamandolo essenzialmente con nomi " dei demoni " è lo STESSO, senza dubbio è una gigantesca bestemmia nonchè vanità pura, come diceva il Salmista.

Evidente è il tocco finale del processo di degenerazione dottrinale in cui lo stesso Israele ed il resto del mondo sono caduti. Se quello che importa è l'intenzione, quindi YHWH NON si sarebbe importunato nel dare il Suo Nome al Suo popolo, vero o falso ?

Cosi vediamo, come il linguaggio disonesto, basato sulla menzogna e il mascheramento della verità, abbia occupato il suo posto dentro le religioni, per questo YHWH dice:

Tzefanyahu haNavy Sofonia 3:9
1925 Riveduta Luzzi
Poiché allora io muterò in labbra pure le labbra dei popoli, affinché tutti invochino il nome YHWH, per servirlo di pari consentimento
La Nuova Diodati
Poiché allora darò ai popoli un linguaggio puro, affinché tutti invochino il nome dell'Eterno, per servirlo di comune accordo
Malaky haNavy Malachia 3:16
1925 Riveduta Luzzi
Allora quelli che temono YHWH si son parlati l'uno all'altro e YHWH è stato attento ed ha ascoltato; e un libro è stato scritto davanti a lui, per conservare il ricordo di quelli che temono YHWH e rispettano il suo nome.
La Nuova Diodati
Allora quelli che temevano l'Eterno si sono parlati l'uno all'altro. L'Eterno è stato attento ed ha ascoltato e un libro di ricordo è stato scritto davanti a lui per quelli che temono l'Eterno e onorano il suo nome.
Mikah haNavy / Miquea 4:5
1925 Riveduta Luzzi
Mentre tutti i popoli camminano ciascuno nel nome del suo elohim, noi cammineremo nel nome di YHWH, del nostro Elohim, in perpetuo
La Nuova Diodati
Mentre tutti i popoli camminano ciascuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome dell'Eterno, il nostro DIO per sempre.
Yirmeyahu haNavy / Geremia 16:21
1925 Riveduta Luzzi
Perciò, ecco, io farò loro conoscere, questa volta farò loro conoscere la mia mano e la mia potenza; e sapranno che il mio nome è YHWH.
La Nuova Diodati
Perciò ecco, questa volta farò loro conoscere, mostrerò loro la mia mano e la mia potenza; ed essi sapranno che il mio nome è l'Eterno.
Yeshayahu haNavy / Isaia 52:6
1925 Riveduta Luzzi
perciò il mio popolo conoscerà il Mio Nome; perciò saprà, in quel giorno, che sono io che ho parlato: `Eccomi!'
La Nuova Diodati
Perciò il mio popolo conoscerà il mio nome, perciò comprenderà in quel giorno che sono io che ho parlato: "Eccomi!".
Tehila' - Salmi 83:18
1925 Riveduta Luzzi
E conoscano che solo il Tuo nome è YHWH, il piu ALTO sopra tutta la terra
La Nuova Diodati
conoscano che tu solo, il cui nome è l'Eterno, sei l'Altissimo su tutta la terra

La citazione de Isaia 52:6, ci mostra che Israele, il servo di YHWH, saprá il nome del suo Elohim.

Benedetto sia YHWH, unico Salvatore


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MM
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Questo, che a me (quindi percezione personale) appare più che ragionevole, spiega in modo semplice ma preciso:

SPIRITO E MATERIA SONO INTERFACCE

"La creazione è unica, ma ciò che viene contrassegnato dall’autonomia, dalla individualità, dall’intelligenza libera e dall’autocoscienza, diventa ciò che noi siamo, cioè esseri spirituali. La creazione che non possiede questi caratteri diventa "universo materiale".

I due piani sono distinti, tuttavia lo Spirito considera ciò che è fuori di lui, cioè l’universo, il mondo da percorrere e da conoscere: ma strutturalmente sia la materia che lo Spirito sono della stessa sostanza".

L'identificare il Cristo come il Dio Assoluto significa falsarne l'esistenza e la qualità di spirito dotato di evoluzione tale da renderlo da allora ad oggi la guida di tutti gli esseri spirituali che, per così dire, gravitano attorno al sistema solare nel compimento del loro ciclo incarnativo diretto alla esperienza della materia.
Questo tipo di evoluzione addiviene a simile guida solo quando in sè comprende, ingloba e supera tutte le possibili evoluzioni esistenti in questa orbita.
A questi livelli, in effetti, lo spirito non è più soggetto alla legge ma diviene legge egli stesso, avendone acquisita o per meglio dire "rievocata" in sè tutta l'esperienza necessaria, avendola quindi riportata nel suo campo di azione.
Non si deve mai scordare che il concetto spazio-temporale è un riferimento puramente umano che non ha alcun valore per il Dio anzitutto poi per lo spirito il quale non è dotato di sistema nervoso umano, non possiede i limiti umani ed il cui "essere" è eterno, non mortale.
Peraltro essendo il Dio, quale matrice, Assoluto nell'eterno e nell'infinito, quindi eternamente infinito e infinitamente eterno nell'attimo presente, diciamo così, mentre l'essere spirituale individuale lo è solo in potenziale, potenziale il quale si dispiega nell'infinito per l'eternità non in termini temporali ma in termini di un processo dinamico che si svolge in assenza di tempo e di spazio così come noi li intendiamo, è chiaro che egli non raggiungerà mai Dio e questo gli consente di non annullarsi perdendo la sua identità e gli garantisce, in realtà, la vita eterna.

Così risulta altrettanto chiaro (e del tutto logico e razionale) che, possedendo il Cristo una evoluzione immensa se confrontata con quella di un "comune" essere umano, egli stesso veda "sopra" di sè un numero infinito di evoluzioni superiori.

Per quanto mi riguarda, quindi per ciò che è il mio sentire, il mio vedere le cose, la mia opinione e profonda convinzione personale, qualsiasi altra teoria (molte delle quali le ho studiate e indagate), sia essa religiosa, mistica, misteriosofica, filosofica, non ha alcun senso compiuto.

Per quanto riguarda la figura del Cristo (Gesù come più vi aggrada, poco importa), le esperienze avute sono sufficienti a far sì che non mi sia possibile pormi alcun dubbio sulla verità della sua esistenza in un corpo umano.
La mia visione di questa figura, di questo essere così evoluto e potente, è però direi profondamente diversa sia da quella raccontata dalle religioni che da quelle proposte dalle contro-religioni e da visioni varie.


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vic
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Un paio di premesse:
1) Non ho guardato il video ma letto la trascrizione.
2) Non sono uno studioso di Bibbie in mille versioni diverse, pero' ho una certa curiosita', per cui sono vigile quando mi passano sott'occhio notizie, articoli, recensioni, libri che parlano di cio' che ruota attorno alla figura di Gesu'.

Da queste letture occasionali m'ero convinto che i vangeli fossero parecchio postumi alla morte di Gesu', il piu' antico essendo quello di Tommaso, che pero' e' un apocrifo e tra l'altro e' impostato in modo del tutto diverso dai vangeli ufficiali.

Ora, letta la trascrizione del video, mi devo ricredere, in quanto Marco sarebbe altrettanto antico.

Poi c'e' la questione degli studiosi, quelli che passano una vita a sviscerarli questi vangeli. Mi pare d'aver capito che piu' o meno concordano su un fatto: tutti e 4 i vangeli si rifanno ad un vangelo originario mai ritrovato.

In una citazione storica del video+trascrizione vengono menzionati il Santo ed il Giusto. Da quel che ne so, storicamente e' inconfutabile la figura di Giacomo "il Giusto". Chi era costui? Be', semplice, era il fratello di Gesu'. Per cui l'epiteto "il Santo" messo accanto "al Giusto" intende differenziare i due fratelli. Giacomo peraltro era uno degli apostoli.

La storicita' di Gesu' e' molto meno evidente di quella di suo fratello Giacomo, il quale godeva di grande reputazione.

Comunque grazie delle citazioni. Odifreddi, beh, lasciamo che si occupi di logica divulgativa.

Avrei una domanda all'autore del video:
che ne pensa della famosa lettera di Pilato a Tiberio, in cui il primo fa un ritratto a dir poco elogiativo di Gesu'?
Due sarebbero le versioni di questa lettera storica: una custodita nell'archivio vaticano, l'altra nella biblioteca del congresso di Washington.
Questo afferma Fida Hassnain nel suo libro Sulle tracce di Gesu' l'Esseno, Le fonti STORICHE buddhiste, islamiche, sanscrite e apocrife, in cui riproduce la famosa lettera a pag. 80-81.
Il prof. Hassnain, di fede Sufi, e' direttore del Museo delle Antichita' dello Stato di Jammu e Kashmir (India). Come direttore della biblioteca del Ladakh ha ricercato a fondo le fonti locali che parlano dei passaggi di Gesu' in India. Una prima volta da giovane, periodo su cui i vangeli tacciono, poi dopo essere stato "resuscitato" (secondo Hassnain non fu vera morte) dagli Esseni che ne sapevano parecchio in arte medica, avrebbe passato i lunghi anni della rimanente vita predicando nel Ladakh, dove e' tutt'ora custodita la sua tomba, nota come "tomba del Santo Issa". A ricordo di Maria c'e' invece un villaggio dallo strano nome inglesizzato di Murrieh.
Hassnain si basa su dei documenti visti per la prima volta da un occidentale,
di nome Notovich, finito in un monastero del Ladakh per curare una gamba. In seguito altri occidentali hanno visionato questi documenti. Con il tempo pero' i monaci locali ne hanno vietato la visione, essendosi accorti che il Vaticano stava inviando investigatori dal comportamento piu' che strano.

Ho chiesto ad un noto gesuita locale, che aveva perfino lavorato presso le bilbioteche vaticane: lui non ne ha mai sentito parlare, la sua prima impressione e' che potrebbe anche trattarsi di un falso storico.
Che ci vuole ad analizzare un po' le cose? Affidate il compito a degli esperti. Certo che se le carte rimangono segregate chissa' in quale misterioso cassetto, al punto da dubitare della loro esistenza, non si va lontano. Allora Hassnain s'e' inventato tutto? Poco probabile.

Dunque la risurrezione potrebbe anche essere stata una pseudo-resurrezione da una pseudo-morte, da una morte apparente insomma.

Poi c'e' la questione della sindone di Torino, vero e proprio reperto tangibilissimo ed analizzatissimo. Con il passar del tempo sembra sempre piu' un reperto autentico, a sentire gli studiosi. Lascia impressionati la convinzione di uno di loro: la modalita' dell'impronta 'fotografica" nel lino possono spiegarsi solo con un'improvvisa fonte d'energia che ha attraversato il lenzuolo.

Per ultimo, tenendo conto delle molte conoscenze sulla faccenda aliena di cui si ha sempre piu' notizia, rileggerei con attenzione tutti i passaggi in cui si parla di cielo, regno dei cieli, padre che stai nei cieli, ecc.

Inoltre chi dice che Gesu' fu l'unico nel suo genere?
In Sudamerica sulle Ande hanno racconti di personaggi simili a Gesu', che giravano nei villaggi predicando e facendo miracoli e insegnando. Tante' che statue, statuette, bassorilievi raffiguranti Viracocha sono rimaste come testimonianza. Questi racconti concordano sul fatto che i Viracocha erano di pelle bianca e barbuti.

Ci sono addirittura testimonianze recenti di comunita' andine semisperdute che si facevano curare da misteriosi e generosi esseri umani "scesi dal cielo" che poi "ripartivano in cielo", non in aereo, ne' in mongolfiera e neppure in elicottero.

Se l'eta' dei lumi ha portato una certa ragionevolezza nel ragionamento, ha pero' oscurato completamente un aspetto della natura che oggi va sotto il nome di parapsicologia. Cosi' e' finita che sempre si continua a parlare di miracoli, abbinando avvenimenti inspiegabili a personaggi di rilievo religioso, senza rendersi conto che forse certi fenomeni sono semplicemente incompresi, ma non necessariamente d'appannaggio esclusivo di Gesu', Madonna e Santi.

A quelli che danno degli ignoranti indiscriminatamente, cosi' per darsi un tono, consiglierei d'andar cauti, che i grandi ignoranti potrebbero essere proprio loro. Non l'avete capito che non si finisce mai d'imparare?


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Se è vero e chiaro che la Bibbia in quanto a Antico Testamento altro non è che il frutto di tanti rimaneggi e manipolazioni, suggestioni e illusioni, è altrettanto vero che il vangelo, nella sua essenza, nel suo messaggio, è talmente semplice da non poter essere tanto rimaneggiato, contemporaneo o postumo di lungo che sia.

Mancano nei Vangeli circa 30 anni di vita del Gesù e in essi non vi è alcuna spiegazione reale di ciò che questo essere abbia fatto.
Quel che è più probabile se non proprio assodato è che si sia trattenuto fin da giovanissima età nelle scuole degli Esseni, a diversi livelli.

I 3 Re magi potrebbero essere i 3 reggenti della scuola o delle 3 scuole che il Gesù ha frequentato. Non che ne avesse necessità, data la sua evoluzione, ma per imparare certe forme e certi aspetti di alcune scienze umane lo ritenne utile. Si preparava così al suo compito pubblico, per così dire.


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Pare infatti che egli non fosse morto e che i 3 giorni gli fossero necessari per rigenerare il suo corpo stremato.
Un corpo umano morto può, in qualche modo, essere riportato in vita, con il "richiamare" il suo spirito "dentro" di esso, particolarmente quando questo evento sia stato in qualche modo predisposto ancor prima della incarnazione, finalizzato quindi al compimento della via del Cristo in quanto Legge, in questo caso, oppure per atto di volontà, di potere, che al Cristo certamente non mancavano, ma il ritorno in vita è di breve durata, qualche giorno, qualche settimana al massimo, poiché l'energia che reggeva il corpo si è comunque dissipata e non è più possibile restituire una vita di lunga durata.

Il fatto che il corpo non fosse in realtà morto non toglie nulla alla qualità del Cristo nè al suo operato.
Così come nulla gli toglie l'essere nato da un rapporto sessuale regolare, normale, tra un uomo e una donna.
Si tratterebbe solo di fenomeni da baraccone di grande suggestività ma inutili al percorso spirituale e che non possono destare alcun interesse ad un essere dotato di vita eterna.

Non è su queste cose che si può confutare una esistenza, certamente sono argomenti con cui si può invece tentare di confutare i dogmi religiosi.

Gli alieni non c'entrano proprio niente. Siamo tutti alieni, tutti proveniamo e apparteniamo a un mondo che non è quello materiale, non vi è alcuna necessità di scomodare forme di vita extraterrestri e anzi sarebbe davvero illogico, irrazionale, privo di fondamento.


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Zret
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La questione storica è intricata, ma si può ancora analizzare. Per quanto riguarda gli aspetti metafisici, si può solo tacere, come suggerisce Wittgenstein.

“Gesù o Barabba?” è un recente articolo del Professor Francesco Lamendola. Il titolo dilemmatico del testo preannuncia una riflessione sulla dicotomia tra bene e male. Confesso che gli argomenti dell’autore e soprattutto lo spunto evangelico per l'esposizione delle idee mi lasciano dubbioso. Come ho scritto in altri occasioni, la Storia ha la sua dignità e si rischia di incorrere in luoghi comuni, allorquando una riflessione morale, pur profonda, eclissa il rigore metodologico.

L’antitesi tra Gesù e Barabba e l’attribuzione agli Ebrei della crocifissione di Cristo sono da un punto di vista storico destituiti di fondamento: non ripeterò quanto già osservato in parecchi articoli, tra cui segnatamente “Uno o due Messia?”, limitandomi a rammentare che, se Bar Abba fu un uomo che davvero visse nella Palestina del I secolo, fu il Messia di Aronne, non un malfattore.

Né è necessario ribadire che il processo di Gesù fu celebrato dai Romani per volontà dei Romani, come ha dimostrato, tra gli altri, Samuel Brandon, in un suo eccellente saggio, "Il processo di Gesù", il cui errore consiste nella mancata individuazione dei due Messia. E’ tuttavia un malinteso che solo negli ultimi decenni è stato superato, grazie ad esegeti che sono riusciti a sbrogliare l’intricata matassa evangelica. Questi biblisti hanno afferrato il filo sottile che ha permesso loro, pur tra mille difficoltà, di scovare le tracce del Messia sacerdotale, contraffatto nelle sembianze di un assassino.

Fra questi ricercatori il più meticoloso mi pare Giancarlo Tranfo al cui saggio “La croce di spine” rinvio per ogni ragguaglio in merito. Davvero commendevole l’operato di questo novello Teseo che, non perdendosi nel dedalo delle ricostruzioni, analisi, fonti, polemiche…, ha ricostruito uno scenario plausibile della Palestina nel I secolo, dilaniata da discordie, tumulti e guerre.

Comprendo l’istanza etica e l’afflato spirituale che animano la pur bella pagina del Professor Lamendola, ma se intendiamo stigmatizzare la vocazione per il male, credo sia più consono riferirsi alle potenti famiglie non tutte ebraiche (meglio khazare) che oggi, nel silenzio complice dei media istituzionali, martoriano l’umanità ed il pianeta. Gli Ebrei descritti nei Vangeli furono ora dei rivoluzionari, ora dei collaboratori di Roma, ora degli iniziati (gli Esseni?) etc., ma non gli accusatori che incriminarono Cristo e lo condannarono a morte.

Restano – è naturale – le abissali domande sulla presenza del male e sul motivo per cui molti uomini decidano(?) di pervertire la propria natura, dando l’assenso alla più ignominiosa scelleratezza. Si può aprire una digressione qui circa la spaventevole degradazione che hanno subìto gli stessi malvagi: infatti, se nei secoli passati, i pravi o erano dei delinquenti comuni o degli uomini nella cui malizia brillava tuttavia una grandezza, oggi molti individui sembrano indulgere ai più luridi vizi e delitti (la calunnia, l’aggressione squallida e gratuita, l’invidia più livida, l’incontinenza più sfacciata…). Il male che essi incarnano è meschino, miserabile, infimo. Un esempio: Alessandro il Macedone fu uomo impulsivo, lussurioso e crudele, ma capace di sognare in grande, intrepido e mosso talora da nobili passioni. Oggigiorno una figura come Barack Obama (al secolo Barry Soetoro) è una nullità che trasuda laidezza, ipocrisia e codardia da ogni poro. Un tempo sulle strade i viandanti erano assaliti dai briganti; oggi si è aggrediti da ribrezzosi personaggi che si compiacciono del turpiloquio e della loro irredimibile bassezza.

Si accennava ai quesiti cruciali che si pone l’ottimo Professor Lamendola: egli reputa che l’opzione per il male dipenda dall’ignoranza di sé stessi, da un’elusione del gnòti sautòn. Non saprei: il tema, più che complesso, mi pare inestricabile. Nondimeno, ben vengano gli interrogativi che l’autore lancia, a guisa di dardi rapidissimi di cui non si sa se centreranno il bersaglio o no. Come sempre, sono preferibili le domande acuminate alle nostre spuntate risposte.


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yahuwah
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Umilmente e da profano, consiglio la lettura di questo ottimo sito, ovviamente a chi interessi, da me ritenuto uno dei migliori, se non IL MIGLIOR sito che tratta proprio della vita del presunto Gesu.
Molto professionale, fatto in maniera scientifica con tanto di citazioni, uno studio dove troverete quanta menzogna si aggira sulla famosa Bibbia, sopratutto per quanto riguarda il NT, i suoi personaggi, i suoi autori.

Il mio punteggio del sito è un semplicissimo 10++ , visto che non ho mai trovato altri simili in italiano.

www.deiricchi.it


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Zret
 Zret
Famed Member
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E' un buon sito, anche se un po' dispersivo.

Ciao


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