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A proposito di via Gradoli...

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AldoVincent
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A proposito di via Gradoli...

E' proprio vero, siamo un popolino dalla memoria corta, anzi cortissima.
Eppure è tutto scritto, dai brigatisti ai quali è stato dato il privilegio per anni di ricostruire la vicenda storica di quel periodo (solo lo splendido libro di Calabresi ha pareggiato le cose). Poi ci sarebbe Sergio Flamigni, che oltre che essere un glorioso Partigiano ha fatto parte della Commissione che indagò su Aldo Moro e ci ha scritto pure un libro i cui stralci si trovano qui: http://www.rifondazione-cinecitta.org/segretigradoli.html

Per chi avesse ancora la voglia e la pazienza di leggere, (ri)scoprirebbe che gli appartamenti di via Gradoli 96 - per inciso quelli dove hanno intrappolato Marrazzo - non solo stanno nella palazzina col famoso covo delle Brigate Rosse scoperte dal Prode Prodi durante una seduta spiritica, ma possono farsi risalire al SISDE e derivati, che li usavano per alloggiarci i propri confidenti.

Ne consegue - secondo la mia modestissima opinione - che il pollastro Marrazzo, a cui era già stata tesa una trappola in passato, potrebbe essere la vittima sacrificale di un gran movimento al massacro provocato dai Servizi Segreti coinvolti nella guerra per bande da Basso Impero che coinvolge poteri impronunciabili e occulti che stanno facendo strame del nostro Belpaese.
E mi fermo qui, perchè questa mia allucinata riflessione la ricevono 350 giornalisti italiani, alcuni con le palle, che hanno solo bisogno di un poco d'acqua in più perchè la papera galleggi... (capiscimi ammè)
Italiani, auguri...

www.giornalismi.info/aldovincent


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e perchè trascurare le Brigate Rosse? Del resto Natali può essere un nome russo, ricordiamoci l'omonima canzone di Gilbert Becaud in cui tale Natali fa propaganda comunista al cantante proprio sulla piazza rossa con chiari accenni, il cantante non lo dice ma si evince chiaramente, da indottinatrice del KGB e qui, Flamigni sarebbe contento, c'è la prova provata del collegamento delle BR e del KGB. Un altro elemento da non sottovalutare è la nazionalità del trans: portoghese, come LULA che ha concesso l'asilo politico al grande vecchio delle BR (chi lo dice grande vecchio? boh lo sentito dire, e poi ci sta bene. Il sugo è meglio se saporito) tale Cesare Battisti. Come non era delle BR? Dia retta a me, la parrocchia è la stessa e non mi stia a cavillare. Dunque dicevo il grande vecchio ha bisogno di liquidi, in Brasile la vita è cara, e quindi organizza tramite il suo agente Natali, dopo il crollo del muro diventato trans e naturalizzato brasiliano, ma a noi non ce la fa, il recupero di fondi e lo sputtanamento dei CC. Geniale. Della serie: "Ma se non ci capisci una mazza ma che scrivi a fa complottista dei miei stivali?


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rettifica. I due punti nel mio post sono stati galeotti. Hanno fatto passare il trans portoghese in il trans: portoghese come LULA. Naturalmente il trans è di lingua portoghese ma di nazionalità brasiliana come il Pres. LULA. Mi scuso ma sono rimasto contaggiato dal post che commentavo. Così pieno di sciocchezze da attaccarle.


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radisol
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In un certo giorno. mi sembra del 2000, la Commissione Stragi di cui faceva parte Flamigni sentì in audizione il noto fisico calabrese Franco Piperno, ex dirigente di Potere Operaio prima e dei Comitati Comunisti poi.

Ad un certo punto il sagace Flamigni fece una domanda a Piperno.

Gli chiese se avesse mai conosciuto tale Giulio De Petra, un tizio - negli anni settanta funzionario di banca - il cui furgone era stato per l'intero periodo del sequestro Moro parcheggiato in Via Gradoli.

Sembrava, a guardare Flamigni, la domanda del secolo ... avete presente la classica domanda decisiva di Perry Mason nei celeberrimi telefilm, quella dopo la quale fatalmente la persona interrogata balbetta, crolla psicologicamente ed alla fine confessa i peggiori delitti ?

Piperno ammise tranquillamente di aver conosciuto il De Petra, a suo tempo anche lui militante di Potere Operaio e poi dell'autonomia operaia romana.

Ma fece anche notare a Flamigni due questioncine di non poco conto :

1) Giulio De Petra aveva già da circa 20 anni chiarito ai giudici che quel furgone, a lui intestato, era in verità in uso a suo fratello, personaggio del tutto estraneo alla politica che semplicemente in Via Gradoli ci abitava

2) Lo stesso Giulio De Petra nel frattempo era diventato un autorevole dirigente del Pds, cioè dello stesso partito di Flamigni, e come tale aveva appena ricevuto da D'Alema, all'epoca presidente del consiglio, un incarico di sottogoverno di una certa importanza, cioè una delega per l'informatizzazione dei servizi pubblici dei ministeri.

Flamigni diventò rosso in viso e furibondo diede in escandescenze contro Piperno affermando che si trattava certamente di un caso di omonimia ....

Intervenne a quel punto l' on. Pellegrino, anche lui del Pds, che della Commissione Stragi era il presidente, per chiarire che anche lui conosceva benissimo il De Petra, suo compagno di partito, e che effettivamente si trattava della stessa persona .... richiamando il Flamigni ad informarsi meglio prima di fare domande inopportune .....

Questo è Flamigni ....


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@radisol. grazie non conoscevo l'episodio gustoso e significativo. E del resto non mi meraviglio. Naturalmente che c'entrava Piperno con tutta la faccenda? Io l'ho conosciuto personalmente per un certo periodo, piuttosto bene. Alzarsi prima delle dieci di mattina e senza l'avvogado per lui era una barbarie. Mah, quanta gente parla a vanvera!


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radisol
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Piperno era stato convocato dalla Commissione Stragi perchè in qualche modo veniva indicato - come grande amico tanto di Valerio Morucci che di Lanfranco Pace che dell'esponente politico del Psi Claudio Signorile - come uno dei possibili tramiti del tentativo di aprire una trattativa per la liberazione di Moro.
Che Morucci si fosse rivolto a Pace che a sua volta aveva contattato Signorile è un dato ormai acclarato ed ammesso da tutti questi personaggi .... evidentemente si riteneva che Piperno potesse avere avuto un ruolo nella vicenda o che almeno ne sapesse qualcosa.
Se questo era il motivo unico ed ufficiale dell'audizione di Piperno a maggior ragione la domanda/boomerang di Flamigni su De Petra era del tutto fuori luogo ....


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AldoVincent
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Caro Cesare, sapessi quante volte mi sono sentito ridere dietro e poi invece...
Perchè se hai ragione un'ora prima degli altri, allora sei destinato ad avere torto per un'ora...

Allora al trans è stato dato il permesso di soggiorno benchè clandestino

Bussano alla porta: chi è? Carabinieri!
"Aspettate un momento - poi rivolto a Marrazzo - infilati i pantaloni...
No, invece va ad aprire la porta subito senza nemmeno dargli il tempo di ricomporsi...
poi vanno di là a confabulare...

Insomma, sono solo coincidenze ma come diceva Poirot tre coincidenze fanno un indizio...
eppoi, non lo sapevi che puttane papponi e trans sono i migliori informatori della polizia?
Possibile che solo tu non lo sappia?

Un abbraccio

www.giornalismi.info/aldovincent


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radisol
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Sul tuo ultimo post, caro Vincent, sono totalmente d'accordo ....

Ma che c'entra con Flamigni, le Brigate Rosse ed il caso Moro ?


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Stopgun
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Mi sembra che il coinvolgimento del pulmino VW di De Petra sia dovuto ad un documento "successivamente" compilato da un appartenente alla organizzazione dello Stato.

Sembra che questo sia un voler coinvolgere gli uomini e le donne di Potere Operaio con prove costruite "dopo".

Mi sembra che gli uomini e le donne di PotOp accettarono il coinvolgimento senza protestare più di tanto.

Lo Stato ha ringraziato De Petra con incarichi di governo.

Valutate voi.


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AldoVincent
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Sul tuo ultimo post, caro Vincent, sono totalmente d'accordo ....

Ma che c'entra con Flamigni, le Brigate Rosse ed il caso Moro ?

I servizi segreti e gli informatori...
M'Arrazzo e' caduto in una trappola
e poi dimmi... quali sono i ricattatori che fanno firmare assegni (sic) e non li incassano?
bah


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radisol
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Ad Aldo sinceramente non so cosa dire ... se da un lato sono convintissimo del fatto che nella vicenda Marrazzo c'entrino i servizi e non credo minimamente alla storia dei carabinieri "mele marce" .... sulla ben più seria vicenda Moro continuo a pensare che seppure non mancarono depistaggi, operazioni di disinformazione e tentativi di sfruttare a proprio favore il rapimento Moro da parte di strutture di potere sia italiane che internazionali .... rimango però dell'idea che le Brigate Rosse fossero un gruppo sostanzialmente indipendente da tali strutture di potere ... il che ovviamente non esclude la possibilità di infiltrazioni o di tentativi di "teleguidare" gli avvenimenti .... ma se si dà retta alla farneticazioni di Flamigni ( tutte tese ad espellere nell' immaginario e nella memoria le BR dalla "famiglia comunista" della quale erano invece eredi diretti, per quanto un pò degeneri) si finisce per rimuovere completamente il fatto che il fenomeno lottarmatista ebbe in Italia - a differenza di Germania e Francia, gli altri paesi che conobbero in modo significativo tale fenomeno - qualche decina di migliaia di militanti e centinaia di migliaia di simpatizzanti .... può essere quindi definito un fenomeno di massa ... cosa che non si può assolutamente ridurre a "provocazione " o "complottismo" ......

Per quanto riguarda Potere Operaio, questo gruppo si era sciolto nel 1973.
La vulgata vuole che questo sia avvenuto in seguito al "fattaccio" di Primavalle ... "fattaccio" che forse invece si limitò soltanto ad accelerare i tempi di una insanabile contraddizione interna ... quella tra chi prefigurava la creazione del "partito" ( Piperno ed i militanti del centro-sud) e chi invece voleva lo sciolglimento di PotOp nell'alveo più largo dell'autonomia operaia diffusa ( Negri, Scalzone ed in genere i militanti del nord).

Pulsioni lottarmatiste c'erano innegabilmente in entrambe le tendenze ma queste pulsioni poi ben poco si tradussero in atti concreti .... e comunque l'impostazione ideologica di Potere Operaio ( appunto l'operaismo derivante dai Quaderni Rossi di Panzieri ) era lontana mille miglia da quella marxista-leninista-stalinista delle Brigate Rosse, molto più legate ad una impostazione veterocomunista di tipo tradizionale.

A Roma però avvenne qualcosa di strano ed originale .... nel 1976 un nutrito gruppo di ex militanti di Potere Operaio, quasi tutti provenienti dal quartiere popolare di Centocelle e che in larga parte avevano negli anni precedenti costituito le FAC ( Formazioni Comuniste Armate), decisero di entrare nelle Brigate Rosse ... tra gli altri Morucci, Maccari, Faranda, Seghetti, Balzerani, Libera, Savasta, Braghetti, Loiacono ....

E visto che gli ex PotOp si ritrovarono praticamente ad essere la maggioranza dei militanti delle BR romane ( altri provenivano dal gruppo m-l Viva il Comunismo, altri dall'esperienza lumpen/borgatara dei Tiburtaros, alcuni addirittura, il gruppo di Cinecittà/Torrespaccata, dalla federazione giovanile del Psi)) innegabilmente molti di loro - anche se la direzione delle operazioni rimase saldamente in mano a Moretti ed al Comitato Esecutivo formato interamente da militanti brigatisti "tradizionali" del Nord - furono nel 1978 coinvolti a vario titolo nell'operazione Moro.

Questo poteva quindi giustificare, nella logica di un apparato investigativo che andava un pò per farfalle e che allora non era assolutamente in grado di comprendere certe significative differenze di impostazione, il sospetto che Potere Operaio fosse all'origine dell'esperienza brigatista e che quindi un pò tutti i suoi antichi militanti, compreso De Petra, potessero entrarci qualcosa ...

Ma, santo Dio, tutto questo nell'anno 2000 ( cioè quando l'improvvido Senatore Flamigni fece quella pessima figura in Commissione Stragi) era stato chiarito da un pezzo .... ed i vari ex potoppini romani, estranei alle BR ed al lottarmatismo in genere, che pure erano stati coinvolti nelle retate fatte a pene di segugio da polizia e carabinieri tra il finire dei settanta e i primi anni ottanta, dai guai giudiziari erano fortunatamente già usciti da un pezzo ....

Figuriamoci - se non fosse stato così - se uno come De Petra sarebbe mai diventato un dirigente dei DS o avrebbe mai ottenuto gli incarichi di sottogoverno che aveva ottenuto ( e che mi sembra ancora ricopre anche coi governi di centrodestra).

Ma Flamigni, ancora nel 2000 ed in fondo ancora oggi, come certi "giapponesi nella foresta", continua ad inseguire i suoi farneticanti e visionari teoremi, collezionando figuracce in serie, anche e soprattutto coi vari Pm che si sono occupati delle BR, quasi tutti peraltro vicini allo stesso partito di Flamigni ( i vari Caselli, Spataro, Sica, Imposimato, Violante) .... ma che allo stesso Flamigni non hanno mai prestato la minima fede ....

L'assurdo è che tra non pochi giovani militanti di oggi, anche del tutto estranei alla storia del Pci-Pds-Ds-Pd, Flamigni riesce invece a riscuotere un certo credito .... non parliamo poi dei "complottisti" per i quali Flamigni è una specie di star ..... mentre invece è il principe dei cazzari ....


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Anonymous
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@radisol. Rosati non c'entra proprio niente, avendolo conosciuto personalmente posso dare testimonianza che ha avuto sempre posizini visceralmente anti BR. Per il resto, i militanti vengono e vanno fanno scelte prima in un senso poi in un altro. Voler attribuire a Pot. Op. di essere il "codice sorgente" della colonna romana è prender un grosso abbaglio. Le BR sono una altra cosa, una organizzazione che non c'entra niente con i gruppi che si formarono a sinistra del PCI. La forza ed il limite delle BR è che nascono all'interno della matrice marxista-leninista del PCI sono più secchiane che maoiste. I militanti, neanche in modo significativo. dei gruppi entrano nelle BR perchè non c'è niente altro, non per logica scelta conseguente alla loro esperienza dei gruppi extraparlamentari. Entrano nelle BR "malgrado" la loro esperienza extraparlamentare non "per" continuare la loro esperienza gruppettare. E non si integrano veramente mai. Il caso Morucci è uno degli esempi che si possono fare. Ha ragione la Rossanda quando dice "le BR sono state una altra cosa da tutti noi a sinistra del PCI. Detto questo qualcuno mi vuol spiegare che c'entra con il caso Marazzo? Perchè in questa storia di sperma, silicone, coca, telefonini, ricatti etc c'entrano le BR? Questo è l'ennesimo tentativo di mettere la cacca nel ventilatore e "vedere l'effetto che fa". Non è solo falso, caro Aldo, è grottesco. E guarda, non t'affannare, tu non mi puoi su questo insegnare niente. Magari da uno che in quasi 40 anni di militanza sul campo ne ha viste di tutt i colori potresti solo imparare. Se tu fossi in buona fede. Ma tu non lo sei. Per te vale il detto "Di notte tutti i gatti sono bigi". A Roma, meno raffinati si direbbe: "A quello gli scurreggia il cervello" Questo ti dovevo


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Stopgun
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Non sono bravo quanto voi nel discutere di correnti politiche.

Penso che l'organizzazione dello Stato abbia costruito più di uno scenario (false flag) per creare prove false a sfavore di gruppi o persone della sinistra.

Ad esempio:

La nota posticcia contro il pulmino VW di DePetra/Piperno.

La R4 "lavata" Savasta, mentre quella di Via Caetani era sporca.

L'utilizzo della "velocissima" Ami8 di Laura Braghetti per il trasporto di Moro.

L'utilizzo di uno stanzino senza ricambio d'aria per 55 giorni come prigione di Moro.

Il video di Marrazzo che nonostante l'irruzione nell'appartamento, non si ricompone.

Per me è tutta una sceneggiata, dove anche le comparse accettano passivamente, per motivi di opportunità, il copione imposto dalla regia.


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radisol
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E' vero, Rosati non c'entra ..... era stato nei gruppi precedenti di Morucci ( Lapp, Fac) ma non entrò mai nelle Br che aborriva .....

Ma, al di là di questo, si continua col complottismo di bassa lega ...

Innanzitutto perchè qualcuno continua a parlare del pulmino di De Petra - cosa chiarita con gli inquirenti sin dal lontano 1980 - e continua ad associare al pulmino pure Piperno ?

Da un lato si dice giustamente che si trattò di false prove costruite ex-post per incastrare militanti ed ambienti estranei alle BR, dall'altra si continua invece ad "appozzare" largamente dalla melma di Flamigni e c.

L' Ami 8 di Anna Laura Braghetti era certamente una macchina non veloce ma fu usata per il semplice motivo che, avendo un portabagagli enorme, era l'unico tipo di auto che poteva contenere l'enorme cassa che conteneva Moro durante il trasporto verso Via Montalcini.

Il "buco" in cui fu tenuto Moro in Via Montalcini era comunque all'interno di una stanza assai più grande e nel libro della Braghetti "Il prigioniero" è ben spiegato come si provvedeva al ricambio di aria.

Non so nulla e quindi non capisco bene dove si intenda andare a parare con la storia della Renault di Savasta ... che comunque ha ampiamente confessato le sue colpe ....

In ogni caso rimane la pessima sensazione che si continui, pur negandolo a parole, a rimestare ampiamente nelle cazzate "complottiste" ....

Che avrebbero dovuto fare i potoppini messi in mezzo nella "caccia alle streghe" ? Sul piano politico ben poco .... PotOp non esisteva più dal 1973, la stessa autonomia operaia era negli anni ottanta in profonda e sostanziale crisi ed i movimenti erano spariti ... e non tutti i potoppini messi in mezzo, pur estranei alle Br, erano propriamente angioletti ... alcuni avevano comunque preso parte ad altri gruppi armati minori precedenti ... altri erano stati ricoinvolti da Morucci dopo la sua uscita dalle BR nella creazione del MCR ( Movimento Comunista Rivoluzionario) .... e c'era poi stata, non dimentichiamolo, l'inchiesta-mostro di Calogero, sostenuta dal Pci, denominata "7 Aprile" che aveva creato un clima favorevolissimo alla "caccia alle streghe" e dove si arrivò ad ipotizzare nientemeno che il vero capo delle BR fosse Toni Negri ..... e che fosse pure l'autore dell'ultima telefonata alla moglie di Moro tranquillamente invece ammessa da Mario Moretti ... con tanto di disco 45 giri in allegato all' Espresso che diceva "fate voi la vostra perizia fonica" .... roba che dire veramente indegna è dire poco ....

Quei militanti si limitarono a difendersi nelle inchieste e nei processi .... gli unici "politici" che ne abbozzarono una timida difesa politica in senso garantista furono i radicali di Pannella ed in minima parte alcuni esponenti socialisti, il che è tutto dire .... mò addirittura la oggettiva difficoltà di mettere in piedi una difesa politica per la oggettiva inesistenza di soggetti politici atti allo scopo, oltre che per il clima forcaiolo pesantissimo che c'era, diventa addirittura una colpa ..... peggio ancora di Flamigni !

Non potevano fare altro .... e, comunque ribadisco, che c'entra la vicenda Marrazzo ? Condivido quanto dice Cesare sul ventilatore ... così come sul fatto che le BR culturalmente non c'entrassero un tubo coi movimenti "eretici" ed innovativi degli anni settanta ed invece fossero figlie legittime, anche se degeneri quanto volete, della "tradizione comunista" di Stalin e pure di Togliatti ...


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Stopgun
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Secondo me le Br sono state ideate da persone che avevano vissuto l'epoca delle Brigate colorate (Nere, Bianche, Azzurre).

Chi ha gestito l'operazione Moro, invece, era gente che sapeva il fatto suo dal punto di vista Operativo.

Serviva un capro espiatorio da presentare al grande Pubblico per tale motivo hanno prodotto una serie di prove false per coinvolgere gente estranea, incriminandola o per "operatività" o "per prossimità".

Operativamente questi romani erano "poco pratici"; quindi hanno tentato di coinvolgere persone per prossimità.

Quello che dice Laura nel libro citato non sempre coincide con quello che dicono altre fonti:
ad es l'assalto a Bachelet è diverso da come lo racconta Rosy Bindi.

Non sono stati loro; sono solo dei "patsies".


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