Notifiche
Cancella tutti

Costa Concordia

Pagina 1 / 11

Mari
 Mari
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3691
Topic starter  

Che strano, nessuno ha postato nulla 🙄

TUTTI I VIDEO


Citazione
Mari
 Mari
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3691
Topic starter  

Nave da crociera si incaglia. Tre morti

Dramma nelle acque della Toscana. Una parte della nave è sommersa e non ispezionabile. Potrebbero esserci dei dispersi

E' di almeno tre morti e 14 feriti il bilancio dell'incidente che ha coinvolto la nave da crociera Costa Concodia al largo dell'isola del Giglio. Lo ha riferito il prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi.
I soccorsi sono ancora in corso ed "e' possibile che ci siano dispersi", ha spiegato il prefetto sottolineando che una parte della nave e' sommersa e "non e' ispezionabile". "Non si puo' escludere che nella notte, con il panico e alcuni viaggiatori che si sono gettati in mare, possano esserci dispersi", ha sottolineato Linardi. La Capitaneria di Porto di Livorno ha avviato un'inchiesta amministrativa sia sulle cause del naufragio, sia sul soccorso ai passeggeri da parte dell'equipaggio.

"Ci stiamo domandando come sia stato possibile" che la nave si sia incagliata, ha aggiunto il prefetto che ha tuttavia invitato ad attendere gli accertamenti delle autorita'. I passeggeri tratti in salvo "sono stati trasferiti verso Porto Santo Stefano per la prima assistenza e siamo pronti ad accoglierli in molte strutture ricettive, siamo attrezzati anche con presidi medici", ha spiegato il prefetto.

La crociera Costa Concordia, salpata da Civitavecchia alle 19,30 di ieri e diretta a Savona, si e' inclinata su un fianco. Una parte dei passeggeri e' stata condotta con altre imbarcazioni a Porto Santo Stefano e un'altra in elicottero a Livorno. Non ci sono ancora elementi sufficienti per capire la dinamica dell'incidente, spiega la Capitaneria di Porto. A bordo della nave si e' verificato un black out e la poi l'imbarcazione si e' arenata.
Almeno 1.900 delle 4.231 persone, di cui 1.023 di equipaggio, che si trovavano a bordo della Costa Concordia, sono state imbarcate e condotte a Porto Santo Stefano, spiega il Comando Generale della Capitaneria di Porto.
Il soccorso ai passeggeri e' stato prestato con le scialuppe di salvataggio, con le motovedette e una ventina, fra equipaggio e passeggeri sono stati portati in salvo con gli elicotteri che li hanno issati a bordo con i verricelli. La nave, di 290 metri di lunghezza, ha iniziato ad imbarcare acqua e ad inclinarsi di circa 20 gradi.
Su questo aspetto, ha spiegato la Capitaneria, non si possono formulare ipotesi. Il coordinamento delle operazioni di soccorso e' stato fin da subito assunto dalla Guardia Costiera di Livorno che ha inviato sul luogo dell'incidente le proprie motovedette, unitamente a quelle della Guardia Costiera di Porto Santo Stefano, Porto Ferraio e Civitavecchia.
In area anche un elicottero partito dalla Base aerea della Guardia Costiera di Sarzana per monitorare dall'alto lo sviluppo della situazione ed intervenire in caso di necessita'. Sono state inviate sul luogo dell'incidente 4 navi mercantili in navigazione nell'area.

http://www.cadoinpiedi.it/2012/01/14/nave_da_crociera_si_incaglia_tre_morti.html#anchor


RispondiCitazione
Mari
 Mari
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3691
Topic starter  

Nave affondata, “soccorsi lenti e inadeguati”
Aperta inchiesta: “Era fuori rotta di 5 miglia”

Sul piano delle procedure d’evacuazione la guardia costiera spiega che “bisogna capire cos'è stato fatto e se è stato fatto secondo le procedure: un abbandono nave prevede delle procedure, ogni persona dell’equipaggio ha una propria mansione nell’emergenza, quindi sarà da verificare anche questo”. Idv: "Passera riferisca in aula"

La magistratura di Grosseto ha aperto un’inchiesta sulla tragedia avvenuta in mare a pochi metri dalla costa dell’isola del Giglio e ha delegato per l’indagine la Capitaneria di porto di Livorno e quella di Grosseto che a loro volta hanno iniziato anche una procedura amministrativa. E’ già stato interrogato il comandante della Costa Concordia, anche se al momento nessuno fa trapelare indiscrezioni. Il punto che vogliono capire gli inquirenti è come mai la nave si trovasse così vicina alla costa (l’urto è avvenuto a meno di 500 metri) quando, secondo la rotta prevista, doveva passare ad almeno cinque miglia e non a pochi metri. Visto, soprattutto, che la zona del Giglio, paradiso dei sub, è piena di secche e tutte le imbarcazioni, anche di piccole dimensioni, sono obbligate a navigare a una distanza di sicurezza che supera le due miglia.

L’incidente, certo, ma successivamente ci sarà il capitolo dei soccorsi. Tutto è avvenuto ieri sera alle 21, ma secondo il racconto dei testimoni i soccorsi sono stati “tardivi e confusi”. Circostanza, questa delle denunce, confermata dal capitano di corvetta Enrico Del Santos, portavoce della capitaneria di porto di Livorno: “E’ vero che i passeggeri hanno lamentato una lentezza dei soccorsi e un’inadeguatezza dell’equipaggio. Bisognerà ora capire se effettivamente è vero o se questa percezione sia stata determinata anche dalla paura del momento.Occorre anche tenere presente, sui tempi dei soccorsi, l’ingente numero delle persone a bordo”.

Le dichiarazioni dei primi passeggeri che sono arrivati a Porto Santo Stefano, però, sono dettagliate e precise: Mara Parmegiani Alfonsi, giornalista, era a bordo della nave di lusso per lavoro, per seguire un evento di moda. E da Porto Santo Stefano, dove è stata trasportata dopo i soccorsi, racconta il panico ma non rinuncia nemmeno alle accuse: “È stato un momento infernale. Erano circa le 21 e stavamo per andare a cena, quindi eravamo anche vestiti abbastanza leggeri – spiega la testimone a Skytg24 – Abbiamo sentito un urto e le luci si sono spente, dai tavoli sono caduti gli oggetti e i bicchieri. Siamo tutti corsi verso il ponte e a fatica abbiamo raccolto i salvagenti, ma il comandante ci ha assicurato che si trattava solamente di un guasto alle macchine, e non era vero: sotto la chiglia già c’era uno squarcio di cento metri”.

Ilaria, 23 anni di Roma, e Safa 22 anni di Perugia, erano invece in crociera per seguire un corso di formazione. E a caldo raccontano i momenti dell’impatto e dell’evacuazione: “Eravamo a cena ieri sera quando ha cominciato a tremare tutto, la luce è andata via e la gente ha cominciato a gridare aiuto. Dopo che ha tremato tutto la nave ha cominciato a piegarsi su un lato. Nella sala ristorante sono caduti oggetti, bicchieri, vassoi e piatti. Ci siamo anche feriti ma la cosa più drammatica è sentire la voce delle persone, in particolare delle mamme, chiamare i propri familiari, soprattutto i bambini. Era buio e non sapevamo cosa fare. La gente cadeva in terra mano a mano che la nave si inclinava. Sentivamo la voce del comandante ma abbiamo pensato a correre verso un’uscita. Un’ora dopo è suonata la sirena ed è stato dato l’ordine di evacuazione”.

Come gli altri passeggeri anche Ilaria e Safa sono corse alle scialuppe di salvataggio: «Ma per l’inclinazione della nave alcune scialuppe non sono state calate in acqua – hanno raccontato le due superstiti – sono finite sui ponti sottostanti e crediamo che in parecchi si siano fatti male o siano rimasti contusi. C’era anche chi si buttava in acqua”.

”Mentre la nave affondava ci siamo sentiti anche dire da qualcuno dell’equipaggio di rientrare in cabina. Meno male invece che siamo scappati all’aperto e siamo andati alle scialuppe”. Così alcuni passeggeri raccontano il momento drammatico dell’emergenza a bordo della Costa Concordia. ”Sentivamo i richiami dei fischietti dei marinai senza capire di cosa si trattasse, e intanto era buio e capivamo che la situazione si faceva sempre più grave”, raccontano i passeggeri.

Il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi ha confermato il numero delle vittime, ma per adesso non è entrato nel merito del funzionamento della macchina dei soccorsi. Sempre la Capitaneria di Livorno fa sapere che serviranno molte ore prima che venga conclusa l’operazione di verifica di chi manca all’appello della lista passeggeri della Costa Concordia. “Appena possibile il nostro personale salirà a bordo per escludere che ci sia ancora qualcuno – spiega ancora Enrico Del Santos, responsabile relazioni esterne della Capitaneria di Livorno – Ancora non è stato concluso l’incrocio dei dati tra lista passeggeri e persone che si trovano sull’isola, perché sono 4200 persone sparse in diverse strutture tra l’isola del Giglio, Porto Santo Stefano e altre località”. Un’operazione complessa perché “sono 4200 persone che sono arrivate a terra con i mezzi nostri, con le scialuppe di salvataggio, con barche private. In certi casi una volta a terra al Giglio sono stati invitati a casa dai residenti”.

“Per quanto riguarda eventuali persone in acqua stiamo verificando con mezzi navali e aerei – aggiunge Del Santos – L’attività di ricerca è in pieno svolgimento, mentre stanno per iniziare le operazioni dei sommozzatori per visionare la falla, individuare eventualmente le cause che possono aver provocato l’incidente e ovviamente per la ricerca di eventuali dispersi”. In questo momento nella ricerca a vista in mare di eventuali persone in acqua sono impegnati 8 mezzi navali e 9 elicotteri.

Sul piano delle procedure d’evacuazione la guardia costiera spiega che “bisogna capire cos’è stato fatto e se è stato fatto secondo le procedure: un abbandono nave prevede delle procedure, ogni persona dell’equipaggio ha una propria mansione nell’emergenza, quindi sarà da verificare anche questo”. Sulle cause della sciagura l’inchiesta della magistratura e della guardia costiera cercherà in particolare di capire cosa è avvenuto prima tra black out e apertura della falla.

L’Idv: Passera riferisca in aula. “Cordoglio per le vittime del naufragio avvenuto la notte scorsa nei pressi dell’Isola del Giglio e vicinanza alle rispettive famiglie”. Lo afferma, in una nota, il presidente vicario dei deputati dell’Idv Fabio Evangelisti. “Le scene a cui stiamo assistendo in queste ore – prosegue Evangelisti – sembrano appartenere al passato, non al 2012. Chiediamo al ministro Passera di riferire al più presto in Aula sulla precisa dinamica dell’incidente, la tempestività nei soccorsi e per accertare le eventuali responsabilità”.

di Emiliano Liuzzi | 14 gennaio 2012
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/14/inchieste-polemiche-soccorsi-capire-perche-nave-fuori-rotta/183815/

Precedenti di questo articolo

Nave da crociera affondata, 3 morti e 14 feriti
Capitaneria: "Mancano 50 persone all'appello"


RispondiCitazione
Mari
 Mari
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3691
Topic starter  

Naufragio Rai?
di Beppe Giulietti (14/01/2012)

Ci auguriamo che,almeno nella giornata di oggi, la Rai voglia cambiare i palinsesti ed informare i icittadini sul drammatico naufragio di questa notte, come per altro stanno facendo alcune delle sue strutture regionali e nazionali.Mai come in questo momento servirebbe una informazione pubblica tempestiva, capace di fornire notizie anche a chi sta vivendo ore di angoscia ed è travolto da informazioni contraddittorie persino sul numero dei morti.
Passate queste ore drammatiche sarà il caso di far capire alla pubblica opinione cosa sia davvero accaduto, come sia stato possibile un simile disatro,se davvero sistema di prevenzione e di sicurezza non sia stato in grado di affrontare la emergenza.
Per una volta le esigenze di ascolto e le previsioni di palinsesto dovrebbero lasciare il posto a quelle che sono le funzioni essenziali di un pubblico servizio.

http://www.articolo21.org/4592/notizia/naufragio-rai.html


RispondiCitazione
Mari
 Mari
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3691
Topic starter  

Altri video li potete trovare qui:
http://www.youreporter.it/search.php?q=Costa+Concordia


RispondiCitazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
 

.........
Dopo le prime rassicurazioni è diventato evidente, però, come fosse necessario evacuare: «C'è stato un vero e proprio assalto alle scialuppe con personale totalmente non addestrato, non idoneo alla situazione, tanto che proprio mentre venivano calate ci sono stati gli incidenti- evidenzia Parmegiani - tanto che abbiamo dovuto sostituire il comandante della nostra scialuppa con un ufficiale di macchina di una compagnia diversa». Insomma, il personale era «Totalmente impreparato alle emergenze», e a detta di Parmigiani le responsabilità sarebbero anche del capitano che «al momento della tragedia si trovava a cena, me ne assumo la responsabilità: era a cena».

http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_14/testimone-personale-impreparato-costa-concordia-sette-miglia-fuori-rotta_f8fe9368-3e81-11e1-8b52-5f77182bc574.shtml

*********

La rotta sbagliata e lo scoglio divelto
poi il testacoda per avvicinarsi al porto
La prima ricostruzione della manovra effettuata dall'equipaggio

MILANO - La Costa Concordia, la nave salpata da Civitavecchia e diretta a Savona che venerdì notte è affondata nei pressi del porto turistico dell'Isola del Giglio, in Toscana, si trovava fuori rotta. Secondo il piano di navigazione, infatti, avrebbe dovuto attraversare il canale tra l'Argentario e l'Isola del Giglio a 5 miglia dalla costa italiana, e quindi a 3 dall'isola e dalla secca sulla quale si è poi incagliata. Il Giglio dista, infatti, dalla terraferma 16 km, cioè 8,6 miglia nautiche.
SCOGLIO DIVELTO - La velocità della nave era talmente elevata che al momento dell'impatto, tra le 21.20 e le 21.40, uno degli scogli del gruppo chiamato «le Scole» è stato letteralmente divelto dal fondale ed è rimasto conficcato nello squarcio apertosi lungo la poppa della Concordia. Le Scole si trovano a soli 500 metri da Giglio Porto, in direzione dell'Argentario. Secondo una prima e non completa ricostruzione dell'incidente, dopo l'urto chi si trovava al timone - secondo alcune testimonianze il capitano sarebbe stato in una delle sale da pranzo - avrebbe fatto il possibile per avvicinare la Concordia a fondali più bassi.

TESTACODA - Così, dopo aver proseguito la corsa per circa 600-700 metri e aver oltrepassato Giglio Porto, sarebbero state gettate le ancore per consentire alla Concordia una rapida virata, quasi un testacoda, che la avrebbe avvicinata all'isola e alle scogliere del Lazzaretto e della Gabbianara. Qui la nave si è incagliata e lentamente è scivolata su un fianco fino ad inclinarsi con un angolo di 90 gradi. Secondo il consigliere comunale dell'Isola Antonio Belardo le navi da crociera sono solite passare nei pressi del porto per salutare la popolazione.

http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_14/rotta-sbagliata-scoglio-divelto-testacoda-costa-concordia-naufragio_e5e2be78-3ea2-11e1-8b52-5f77182bc574.shtml [/b]


RispondiCitazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
 

Nave Costa: procura apre inchiesta

(ANSA) - GROSSETO, 14 GEN - Naufragio, disastro e omicidio colposo: questi i tre reati ipotizzati, al momento, dell'inchiesta aperta dal procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio. Ad ora non ci sono ancora indagati, ''dobbiamo verificare chi era al comando della nave, dove si trovava il comandante e capire le cause'', spiega il procuratore. .Anche la Capitaneria di porto di Livorno ha aperto due inchieste, una penale e una amministrativa.
(14:37)

http://qn.quotidiano.net/ultimora.php?news=132654840428&a=2012&m=01&g=14


RispondiCitazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14351
 

mi ha colpito una cosa, per i soccorsi Del Santos della capitaneria di porto di Livorno dice che bisogna tenere presente l'alto numero delle persone a bordo.Bene a questo punto sono io che voglio capire come si possano autorizzare alla navigazione nelle acque "di competenza" propria delle navi che trasportino così tante persone se non si è attrezzati per soccorlerle in caso di incidente.
Proprio vero che piccolo è "meglio"...in questo caso più sicuro..
Poi le scialuppe che non è stato possibile tirare giù per l'inclinazione della nave.
Ora se servono le scialuppe di salvataggio deve essere possibile tirarle giù proprio nei casi di emergenza, insomma assomiglia al titanic ..in questo punto...ma possibile degli squarci così grossi su entrambi ilati?

"Siamo tutti corsi verso il ponte e a fatica abbiamo raccolto i salvagenti, ma il comandante ci ha assicurato che si trattava solamente di un guasto alle macchine, e non era vero: sotto la chiglia già c’era uno squarcio di cento metri”.

se è davvero così, ma dove li addestrano sti capitani?
Per non parlare di quello che consigliava di tornare in cabina....

e poi, certo la velocità elevata forse può spiegare come Le scole siano stati divelti e rimasti impigliati nello squarcio, ma caspita a 500 mts dal porto perché andavano così veloci? Non se ne erano accorti che erano tanto vicino?


RispondiCitazione
Mari
 Mari
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3691
Topic starter  

Fuori rotta, il porto lasciato da poco, stessa ora: le analogie col Moby Prince


Il relitto del Moby Prince

I precedenti sono diversi nel corso degli anni, dalla nave albanese che al largo di Brindisi speronò una nave militare prima di affondare e non lasciare scampo a 54 persone, fino ai più recenti naufragi dei barconi della speranza, partiti dalle coste libiche e mai arrivati a destinazione. Ma a sentir parlare di sciagure in mare il primo pensiero porta a un solo nome: il disastro del Moby Prince, 140 morti, un solo superstite e le cause di un incidente mai chiarite.
Anche quell’incidente accadde la sera, anche in quel caso il traghetto aveva da poco lasciato il porto. La portata della tragedia fu diversa: i passeggeri quel 10 aprile del 1991 non ebbero scampo, morirono dentro al traghetto, tutti tranne un mozzo, carbonizzati dalle fiamme provocate dalla petroliera che la nave speronò, l’Agip Abruzzo. Una sciagura piena di condizionali, a tratti inspiegabile.

Quello del Moby è ricordato ancora come il più grave disastro della marinearia civile italiana. Altri sono stati comunque negli anni gli incidenti in mare.

28 marzo 1997 - La nave albanese “Kater I Rades” affonda circa 35 miglia al largo di Brindisi dopo una collisione con la corvetta della Marina militare italiana “Sibilla”. Sono tratte in salvo 34 persone e recuperati quattro cadaveri. Altri 54 corpi saranno estratti dopo il recupero del relitto avvenuto il 20 ottobre 1997. Il bilancio della tragedia sale a 86 vittime quando il governo albanese dichiara la morte presunta di altre 28 persone scomparse nel naufragio. Ma il processo nel 2011 ha stabilito che i morti sono stati 108.

14 febbraio 2000 - Al largo di Guardavalle, nei pressi di Punta Stilo, tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria, il mercantile italiano “Espresso Catania” entra in collisione con la motonave “Zafir”, battente bandiera portoghese, che affonda dopo l’urto. Muoiono 14 marinai spagnoli dello Zafir.

29 giugno 2005 – Il peschereccio “Padre Pio” affonda, a largo del porto di Casamicciola Terme dell’isola d’Ischia, dopo una collisione con la nave cisterna ‘Audace A’. Muoiono i tre uomini dell’equipaggio del peschereccio.

15 gennaio 2007 - Scontro nello Stretto di Messina tra un aliscafo e la nave “Susan Borchard’’, battente bandiera di Antigua. Le vittime sono quattro dei sei membri dell’equipaggio dell’aliscafo.

7 giugno 2008 – Naufragio davanti alle coste libiche di un’imbarcazione con profughi egiziani che lasciavano la Libia: 40 morti accertati, un centinaio di dispersi, tutti egiziani.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/14/ventanni-incidenti-largo-delle-coste-italiane/183809/


RispondiCitazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
 

"La nave ha urtato uno scoglio"
Il comandante: "Non era sulla carta"

A spiegare la causa del naufragio è stato Gianni Onorato, direttore di Costa Crociere. Il comandante della Concordia: "Lo sperone non c'era, eravamo a 300 metri dagli scogli"

La nave Costa Concordia è naufragata dopo aver urtato uno scoglio. Lo ha detto a Porto Santo Stefano il direttore generale di Costa Crociere Gianni Onorato. "Al momento della collisione con uno scoglio il comandante della Costa Concordia era sul ponte di comando".

Uno scoglio che, ha raccontato il comandante Francesco Schettino della nave a Tgcom 24, "non era segnalato sulla carta". "Credo che si debba capire in quei momenti quale sia la scelta migliore - ha detto - E’ successo che mentre camminavamo con la normale navigazione turistica ci siamo scontrato con uno spunzone di roccia che non era segnalato sulla carta, non c’era. Eravamo a 300 metri dagli scogli e quello sperone non doveva esserci. Io e l’equipaggio siamo stati gli ultimi ad abbandonare la nave".

L'urto contro lo scoglio che ha squarciato la chiglia della Costa Concordia è avvenuto probabilmente alcune miglia prima dell'isola del Giglio. La nave, pur imbarcando acqua, ha proseguito la navigazione e solo successivamente ha invertito rotta puntando verso il porticciolo Giglio. Nella prima segnalazione fatta alla Capitaneria di Porto, è stato, infatti, riferito che la nave "imbarcava acqua". L'equipaggio ha probabilmente immaginato, in un primo momento, di poter gestire l'emergenza. Quando ciò è parso impossibile, il comandante ha ordinato di cambiare rotta e di dirigere verso l'Isola del Giglio. Proprio l'avvicinamento alla terraferma, - secondo molti soccorritori - ha impedito che l'incidente avesse conseguenze ancor più tragiche e che la nave si inabissasse.
(14 gennaio 2012)

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/01/14/news/la_nave_ha_urtato_uno_scoglio_il_comandante_non_era_sulla_carta-28110947/?ref=HREA-1

scoglio o non scoglio perchè mai non spiega il motivo del fuori rotta della Costa Concordia? e magari capire come mai non era a 5 miglia dalla costa ma a solo 1 miglio?


RispondiCitazione
Mari
 Mari
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3691
Topic starter  

C'e' una cosa che non capisco, tutto questo sfarzo perche? 🙄

LE IMMAGINI
Il tempio galleggiante
del divertimento'

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/14/foto/costa_concordia_com_era-28105223/1/


RispondiCitazione
marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8299
 

Si parla di 70,a volte di circa 40 persone, ancora non rintracciate, cioe' potrebbero essere in salvo, ma non ancora censite o non essere state presenti sulla nave da crociera.

Spero davvero che siano superstiti non rintracciati, altrimenti l' incidente assumerebbe dimensioni grandi.

Indipendentemente dal numero finale dei morti, una nave con 4.000 passeggeri che sale su uno scoglio e' una leggerezza imperdonabile.

Una cosa incredibile.


RispondiCitazione
Mari
 Mari
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3691
Topic starter  

Nave Costa, sbarcate 3.179 persone

http://www.ansa.it/web/notizie/videogallery/italia/2012/01/14/visualizza_new.html_44226518.html

Ma alla partenza quanti ne erano ❓


RispondiCitazione
Mari
 Mari
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3691
Topic starter  

Giglio, emergenza e solidarietà
"Sono finite le scorte di farmaci"
L'allarme lanciato dal vicesindaco dell'Isola del Giglio, tra i primi ad arrivare sulla nave per far sbarcare i sopravvisuti

... son cose da terzo mondo, non si possono leggere 👿

E i vertici dello Stato dove sono ❓


RispondiCitazione
Mari
 Mari
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3691
Topic starter  

Una fotografia del nostro bel Paese

http://www.youtube.com/watch?v=YT_TtzX35Bk

GRANDE Ascanio Celestini 😉


RispondiCitazione
Pagina 1 / 11
Condividi: