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Ecco i "rivoluzionari" del Brennero, con pensione

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MarioG
Famed Member
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E meno male che c'é chi, avendo una pensione e ancora qualche idea in testa, lo fa anche per me.

Spero davvero che non si riferisca, parlando di coloro che "combattono" per lei (per non parlare delle idee in testa!) agli zombi del Brennero.


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rossland
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E meno male che c'é chi, avendo una pensione e ancora qualche idea in testa, lo fa anche per me.

Spero davvero che non si riferisca, parlando di coloro che "combattono" per lei (per non parlare delle idee in testa!) agli zombi del Brennero.

Non speri ma non disperi...
Mi disturba che si commenti il pezzo postato rafforzandone la tesi per cui i 3 personaggi citati vengono attaccati non per ciò che al Brennero sono andati a fare, ma per il fatto di essere pensionati e per questo dovrebbero astenersi da qualunque protesta contro lo stato che li "foraggia" con una pensione.
Mi disturba perché è lo stesso atteggiamento, che forse ha talmente preso piede da nemmeno rendersi conto di imitarlo, di quando si dileggiava un magistrato perché portava i calzini azzurri.
Giornalismo da barbiere, con seguito di commentatori a dargli corda.
Avrei trovato più interessante ragionare se abbia o meno senso l'andare a prenderle sicure al Brennero per difendere l'idea dei No Border di ostacolare la chiusura delle frontiere austriache.
Qui siamo invece alla difesa dell'idea, evidentemente già fatta propria, che sia giusto farsi derubare dallo stato contributi obbligatori per pensioni e sanità senza che vi sia poi dovere da parte dello stato di provvedere con quei contributi estorti a pensioni e sanità.
Leggo in uno degli ultimi commenti che sarebbe perfino giusto che uno avesse pensioni sulla base di quanto versato, evidentemente dimenticando che mentre si sta a sragionare sul quanto dei miserabili continuano a incassare pensioni signori che hanno fatto magari un paio di mesi di legislatura o, peggio, di pensioni di reversibilità alle vedove di parlamentari che hanno fatto un giorno di presenza prima di disgraziatamente tirar le cuoia.
Ma noi giù, a prendercela con il Valitutti&Friends i quali, come hanno fatto sempre nella vita, vanno a protestare anche da pensionati mentre intascano la pensione.
Fanno male a protestare? Fanno bene?
Lo fanno, fanno qualcosa in cui credono. Possiamo discutere su questo ma hanno una coerenza attiva con le loro idee, cosa che dal punto di vista operativo a me spesso manca.
Trovo comunque non solo vergognoso questo modo di ragionare dileggiando le persone, ma miope.
Seguire la logica del dare addosso ai miserabili (Valitutti non mi pare sia un benestante perché incassa una pensione che si è più che pagata) è fuorviante rispetto ai problemi che tutti abbiamo davanti: uno stato che taglia le pensioni agli italiani già in miseria garantendola però ai familiari dei ricongiugimenti migranti.
E anche qui: i migranti non sono altro che vittime, esattamente come lo siamo noi.
Senza le politiche di accoglienza e senza il sostegno economico dello stato alle cooperative, i migranti qui non metterebbero piede, non ne avrebbero né ragione né stimoli (non siamo più il paese di cuccagna, e lo sanno così bene che vogliono andare in Germania, che però ora non li vuole più se non a condizioni di dar loro paghe da fame).
Ma li vogliono, i migranti, questo stato li vuole. L'altra cosa che vogliono è proprio che ci prendiamo a bastonate fra noi denigrando i pensionati sugli spiccioli, così che ci dimentichiamo di andare a prender a bastonate loro.


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Famed Member
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Mi dissocio completamente, rossland, dal suo commento più sopra.
Con queste sue riflessioni lei porta acqua alle tesi di Unaltrouniverso ed andriun.

che sia giusto farsi derubare dallo stato contributi obbligatori per pensioni e sanità senza che vi sia poi dovere da parte dello stato di provvedere con quei contributi estorti a pensioni e sanità.

La nota sopra stride con il pensiero esposto da Italiano che ha giustamente distinto le due fasi pensionistiche italiane e cioè le retributive e contributive.
Valitutti & Friends possono partecipare ed organizzare tutte le manifestazioni che vogliono ma le loro pensioni appartengono al raggruppamento di quelle retributive, quindi stanno ricevendo anche una donazione dallo stato che per coerenza dovrebbero rifiutare. dal momento che si professano anarchici.
Anche se in questa scelta si trovano in questo stesso forum in compagnia, perché ci sono dei frequentatori che si dichiarano anche loro anarchici ma sono comunque per uno stato?? ❓ ❓ ❓ 😯
Inoltre se i Nostri godono di libertà di dissenso anche noi dobbiamo essere liberi nel criticarli sulle loro scelte, infatti per coerenza dovevano andare oltre confine, cioè in territorio austriaco, dal momento che in quello italiano non si sono eretti muri ed è in essere il più ampio accoglimento.
Oppure ho capito giusto l'esatto contrario e questi portatori di Nobili ideali ambiscono che le istituzioni italiane assumano le stesse decisioni di quelle ex-imperiali? 🙄 😯


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rossland
Reputable Member
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Mi dissocio completamente, rossland, dal suo commento più sopra.

Italiano che ha giustamente distinto le due fasi pensionistiche italiane e cioè le retributive e contributive.

Pensi che arrivo perfino a contestare la correttezza della riforma pensioni anche su questo punto, proprio perché è da questo spartiacque che discende il senso del resto della riforma.
Stabilire che la pensione è dovuta solo nella misura esatta del volume contributivo effettivamente versato è funzionale all'obiettivo di non dare in futuro più alcuna pensione a nessuno, tranne a quei fortunati dirigenti statali che avranno avuto un'interrotta carriera lavorativa tale da consentir loro di versare 42/43 anni di contributi.
Gli altri comuni mortali, cioè la stragrande maggioranza dei nati fra fine anni '80 e inizio anni '90, vuoi per contratti temporanei, vuoi per contratti co.co.co/co.co.pro, che versano il 23% di contrbuti che finiscono però nella gestione separata Inps, gestione che non produce che incidentalmente pensione e a importi già ora da fame,

E' proprio questo aver già introiettato questa riforma delle pensioni che mi preoccupa, quando sento che la si difende come fosse un atto di giustizia sociale.
I contributi versati, oltre a non trattarsi di importi lievi, vengono investiti (Inps è socio di Banca d'Italia, a sua volta parte di Bce, a sua volta parte del FMI, quindi deve produrre profitti da investimenti: chi gode di quei profitti? E in quali strumenti finanziari investe? I soldi dell'Inps sono soldi dei contributi versati, non capitali dell'Inps, che però opera insieme alle banche sotto l'ombrello Bce /Fmi, dalle cui politiche finanziarie dipende).
Erano proprio questi investimenti che dovevano garantire ai lavoratori una pensione rivalutata nel tempo, dato che l'Inps non è una mera cassa di risparmio, ma un ente con finalità di politica sociale.
E quand'anche fosse, perché mai una persona anziana non dovrebbe comunque avere diritto a una pensione decente con cui sopravvivere?
Il ragionamento per cui ci si accapiglia sul volume effettivo di contributi versati come parametro "giusto" sul quale calcolare la pensione, è funzionale alle logiche finanziarie di banche e finanza, che nulla dovrebbero aver a che vedere con un Istituto Nazionale per la Prevdenza Sociale.
Ma evidentemente, come detto, abbiamo già introiettato l'idea per cui è giusto il contributivo puro perchéchi è andato in pensione con il retributivo si mangia soldi che non ha versato.
Se adottiamo il ragionamento per cui l'Inps è solo un salvadanaio, non capisco come mai non sia concesso al lavoratore l'opzione di mettere i propri soldi nel salvadaniao che più gli aggrada e se mai di mangiarseli tutti, visto che alla fine nessuno una pensione la vedrà più.
Per me si tratta di estorsione, di furto con destrezza, il cui unico scopo e far finire i denari dei contributi a far volume per i conti della Banca d'Italia e quindi dello Stato. Il quale Stato, decide senza chiedere a nessuno come e dove destinare quei contributi versati finendo per penalizzare proprio chi quei soldi li ha sborsati di tasca propria senza averne in cambio che quella sorta di mannaia pseudo morale per cui prima devi accettare qualunque lavoro a qualunque paga da fame. Poi, quando sarà, non avrai diritto che alla minestra che la Caritas ti offrirà grazie ai denari che ti ha estorto ma per la quale minestra dovrai essere riconoscente, quindi suddito non libero di disporre del frutto del proprio sudore fino alla morte.
Comunque, come dicevo, lei è libera di sostenere le tesi che più le aggradano, siamo qui a parlarne non a decidere in assoluto chi ha torto e chi ragione.
Per me, da qualunque parte la guardi, penso che tutti dovrebbero avere di che vivere, soprattutto quando anziani, senza dover elemosinare minestre dopo aver, alla peggio, pagato l'Iva su ogni pezzo di pane, su ogni acquisto fatto e imposte, tasse, ecc nonostante ormai tirar fuori soldi da quel che oggettivamente si guadagna sia una lunga processione quotidiana di estorsioni.


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Famed Member
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Certamente non ho capito l'argomento, rossland, mi sembrava che stessimo trattando dell'opportunità o meno che Valitutti dimostrasse al Brennero.
Sono un alfiere del reddito d'esistenza previsto in antropocrazia, quindi dell'INPS sono una radicale oppositrice e tutti i temi che li girano intorno non m'intrigano.
Ho pubblicato un post con l'articolo del prof. Guido Tabellini cattedratico dell'ateneo Bocconi, articolo esposto in data 19 aprile u.s. sul Sole24h dal titolo: "Deflazione e la moneta che piove dal cielo". Vale la pena di leggerlo.
Poi sulle avversità che ha manifestato alla fine del suo commento più sopra mi trova in linea con lei.


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cedric
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....
Solo qualche precisazione: Le pensioni derivano, in parte, dai contributi versati.
Come noto la stragrande maggioranza dei pensionati attuali sono andati in pensione con il cosiddetto metodo "retributivo". Che gli consente di ricevere una pensione superiore a quella che avrebbero avuto tenendo conto esclusivamente dei contributi versati.
.....
Per altro, sempre restando in tema INPDAP e dipendenti pubblici, c'è anche da ricordare il caso dei cosiddetti "baby pensionati", che sono andati in pensione dopo 15 anni circa di "lavoro".
Se non ricordo male c'era il "record" di una bidella del Veneto che andò in pensione a 35 anni. Si badi, non dopo 35 anni di lavoro, ma a 35 anni di età.
...
C'è poi il fatto, divertente se vogliamo, che degli anarchici, per i quali lo Stato non è necessario si rivela poi necessario quando paga un cospicuo assegno pensionistico.
Anche se mi rendo conto che "anarchia" e "coerenza" non c'azzeccano molto.
Insomma, anarchici 29 giorni su 30, che poi il trentesimo giorno arriva la pensione.

A) le pensioni "retributive "derivano sia dai contributi versati dal lavoratore (direttamente o tramite il padrone) sia dagli interessi maturati. Gli interessi applicati dall'inps erano infeririori al 2% anche in periodi in cui le rendite finanziarie (assicurazioni private, titoli e depositi) erano attorno al 15%, grosso modo come l'inflazione. Tutti i conti del'inps mostrano che le pensioni "retributive" pagano più dei contributi perchè calcolano il "montante" al 2% mica quello che si avrebbe con un tasso reale del 15%!

B) per quanto riguarda le baby pensioni statali con le quali si andava in pensione con 15 anni di contributi e quindi anche a 35 anni (iniziando a lavorare a 20 anni) sono d'accordo sul fatto che sia uno scandalo assoluto. Va ricordato che ciò fu voluto della democrazia cristiana ed anche dal partito comunista di allora per raccogliere voti fra i dipendenti pubblici.

C) ribadisco che la pensione non è un regalo dello stato perchè lo stato gestisce i soldi dei lavoratori: nessuno deve nulla allo stato per le proprie pensioni (a meno che non siano pensioni sociali, assistenziali o baby pensioni statali): se gli anarchici sono andati in pensione a 62 anni (ante legge Frignero) o a 59 anni (ante legge Maroni) i soldi sono tutti e solo loro perchè al 2 del mese con la pensione retributiva arrivano (giustamente) anche gli interessi non calcolati dall'inps.


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Famed Member
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In questo forum, rossland, c'è la possibilità di comporsi un'idea su ogni ospite visitando lo storico dei commenti che ognuno ha pubblicato.
Quindi compulsandoli si viene a conoscenza delle idee espresse su CdC da chi scrive. sottolineo su CdC, perché? Perché ho rilevato che molti sono fregoliani e quindi se si manifestano in altri forum colorano le proprie idee in modo diverso.
Questo è il classico atteggiamento della maggioranza degli italiani, qui rappresentati dai fruitori della rete.
Riassumendo: le tre caratteristiche che qui ho esplicitato e che stigmatizzano particolarmente gl'italiani (non tutti) sono: l'ipocrisia, l'incoerenza, il fregolismo.
Da non tralasciare l'atteggiamento di don Abbondio alla presenza dei Bravi.


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helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
 

....
Solo qualche precisazione: Le pensioni derivano, in parte, dai contributi versati.
Come noto la stragrande maggioranza dei pensionati attuali sono andati in pensione con il cosiddetto metodo "retributivo". Che gli consente di ricevere una pensione superiore a quella che avrebbero avuto tenendo conto esclusivamente dei contributi versati.
.....
Per altro, sempre restando in tema INPDAP e dipendenti pubblici, c'è anche da ricordare il caso dei cosiddetti "baby pensionati", che sono andati in pensione dopo 15 anni circa di "lavoro".
Se non ricordo male c'era il "record" di una bidella del Veneto che andò in pensione a 35 anni. Si badi, non dopo 35 anni di lavoro, ma a 35 anni di età.
...
C'è poi il fatto, divertente se vogliamo, che degli anarchici, per i quali lo Stato non è necessario si rivela poi necessario quando paga un cospicuo assegno pensionistico.
Anche se mi rendo conto che "anarchia" e "coerenza" non c'azzeccano molto.
Insomma, anarchici 29 giorni su 30, che poi il trentesimo giorno arriva la pensione.

A) le pensioni "retributive "derivano sia dai contributi versati dal lavoratore (direttamente o tramite il padrone) sia dagli interessi maturati. Gli interessi applicati dall'inps erano infeririori al 2% anche in periodi in cui le rendite finanziarie (assicurazioni private, titoli e depositi) erano attorno al 15%, grosso modo come l'inflazione. Tutti i conti del'inps mostrano che le pensioni "retributive" pagano più dei contributi perchè calcolano il "montante" al 2% mica quello che si avrebbe con un tasso reale del 15%!

B) per quanto riguarda le baby pensioni statali con le quali si andava in pensione con 15 anni di contributi e quindi anche a 35 anni (iniziando a lavorare a 20 anni) sono d'accordo sul fatto che sia uno scandalo assoluto. Va ricordato che ciò fu voluto della democrazia cristiana ed anche dal partito comunista di allora per raccogliere voti fra i dipendenti pubblici.

C) ribadisco che la pensione non è un regalo dello stato perchè lo stato gestisce i soldi dei lavoratori: nessuno deve nulla allo stato per le proprie pensioni (a meno che non siano pensioni sociali, assistenziali o baby pensioni statali): se gli anarchici sono andati in pensione a 62 anni (ante legge Frignero) o a 59 anni (ante legge Maroni) i soldi sono tutti e solo loro perchè al 2 del mese con la pensione retributiva arrivano (giustamente) anche gli interessi non calcolati dall'inps.

Cedric, fai bene a ricordarlo. l contributi inps si devono versare, non si posdono non versare, quindi l inps non fa altro che prendere i soldi dei contributi versati dai lavoratori e restituirli.
Non e che sia un lavoro cosi difficile,quello che non si capisce e come mai poi l inps non li voglia versare e cambia le condizioni per versarli a quei lavoratori ai quali ha preteso in ogni busta paga che versassero contributi inps senza se e senza ma.
Se invece di dividere e imperare sui soldi di altri l inps facesse equamente la restituzione dei soldi a chi veramente li ha versati,farebbe solo il proprio dovere e non una rapina come sta facendo tutt ora. Perche per essere onesti all inps dovrebbero almeno versare al lavoratore tutti i contributi sottratti nel corso della vita lavorativa anche se non hanno i requisiti per avere la pensione e non incamerarli per pagar pensioni senza requisiti come stanno facendo.

In questo caso quelli del Brennero hanno i soldi che hanno versato all inps che glieli sta restituendo perche prima glieli ha sottratti,sotto forma di pensione che e solo la restituzione di quanto tolto negli anni precedenti dall importo dello stipendio.


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