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11 Maggio 2016 0:01
Felicia Impastato
ho appena finito di vedere su Rai 1 il film sulla straordinaria madre di Peppino Impastato Felicia. La figura di Felicia è interpretata con molta intensità dall'attrice Lunetta Savino.
Il film racconta l'isolamento e la lunga ultraventennale lotta di Felicia di suo figlio Giovanni e dei compagni di Peppino Impastato per ottenere la condanna di Tano Badalamenti e dei killer che portarono Peppino già morto sui binari della ferrovia per simulare un incidente nel corso di un attentato terroristico. Sappiamo che i carabinieri si prestarono a questa versione e che la magistratura non si mosse fino a quando non intervenne Rocco Chinnici magistrato integerimo e poi vittima della mafia.
Il film racconta in modo piano e veritiero la vicenda e tutte le difficoltà per fare emergere la verità in un paese solidale con gli assassini che aveva condannato all'isolamento Felicia e la sua famiglia.
Badalamenti fu condannato come mandante del delitto Impastato soltanto nel 2002.
Non possiamo che esprimere gratitudine a quanti hanno lavorato alla realizzazione del film che fissa la memoria su un evento importante della lotta in Sicilia contro la mafia e delle difficoltà che ci sono state e che ancora persistono per la sua scomparsa.
Certo la TV non serve solo per intervistare mafiosi blasonati e dominanti come il figlio di Riina come ha fatto Bruno Vespa sempre su Rai 1.
F
11 Maggio 2016 1:00
Se è stato trasmesso alla RAI vuol dire che oggi la mafia è un problema minore. Oggi la mafia idealizzata dai media serve solo a mettere paura a un popolo bambinizzato con gli attentati terroristici, e la paura dei migranti, mentre va avanti la distruzione della costituzione.
11 Maggio 2016 7:09
La mafia si è evoluta, i loro figli si sono laureati presso le migliori università del mondo e rivestono ruoli chiave nei centri di potere. Hanno capito che far pagare il pizzo a povera gente rende poco, i soldi veri sono nella finanza e nella politica. Perché avere eserciti di picciotti a fare i ladri di polli quando è lo stato con i suoi apparati a rastrellare danaro su cui mettere le mani?
Comprare un politico peraltro costa molto meno che la manovalanza dedita all'estorsione , meglio quindi farla fare allo stato. Nella finanza poi è ancora più facile. Il grido di allarme dei magistrati è questo, stanno uscendo allo scoperto in quanto rischiano di essere sopraffatti e resi impotenti non dalla mafia ma dalla politica. E' questa che fa le leggi e , volenti o nolenti, a queste si devono adeguare. E' ingiusto che si occupino di politica? Dovrebbe esserlo in una situazione di normalità non in questa. E' pericoloso è vero, il loro potere fa paura ma che alto resta da fare?
11 Maggio 2016 7:26
Ed è anche oggettivamente meno rischioso..non hai il 41 bis..hai prescrizioni,arresti domiciliari.
11 Maggio 2016 18:59
Dopo gli anni in cui a Palermo le bande si combattevano le une con le altre a suon di mitra e tritolo (e lo Stato stava a guardare immobile e felice per questa autoeliminazione) verso la metà degli anni '90 qualcuno ha detto "stop fermatevi che subentriamo noi"......... ma vi daremo l'onore delle armi..........
Qualcuno però era contrario a questa concessione e ha pagato con la vita guadagnandosi corone d'alloro e cerimonie alla memoria. E così nulla è cambiato