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Fotovoltaico, eccezionale boom degli allacci a dicembre


marcopa
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In un solo mese allacci per una potenza pari al 25% della potenza totale installata precedentemente.

Il 17 febbraio 2010, sul sito del GSE, il contatore della potenza degli impianti fotovoltaici che hanno richiesto gli incentivi del I e II conto energia segnava 781 MW per il II c.e. e 164 MW per il I c.e., con un totale di oltre 945 MW.Il 31 dicembre 2009 lo stesso contatore era fermo ad un totale di 759 MW.
In 50 giorni quindi hanno richiesto gli incentivi del conto energia impianti per una potenza complessiva di 186 MW, il 25% di quanto registrato fino al 31 dicembre scorso. Sono impianti nella quasi totalita' allacciati nel mese di dicembre 2009 che hanno 60 giorni di tempo per inviare le richieste di accesso all' incentivo statale, diminuito poi a gennaio 2010 del 2%.Gli attuali incentivi rimangono fino a dicembre 2010;sono limitati a 1200 MW ma una volta raggiunto questo limite hanno diritto allo stesso aiuto anche gli impianti allacciati entro 12 mesi dal raggiungimento di questo tetto.
Nel 2011 ci sara' un nuovo conto energia, per il momento non ancora ufficializzato, esiste solo una bozza del Ministero competente che sara' discussa innanzitutto in una conferenza Stato-Regioni. Questo primo confronto era stato annunciato per l' 11 febbraio ma non c'e' stato e difficilmente avverra' prima delle prossime elezioni regionali.
I contenuti di questa bozza sono invece noti: nei prossimi anni il governo e' orientato a diminuire in maniera sensibile gli aiuti ai grandi impianti e abbassare del 4-6% quelli ai piccoli sotto i 20 kw, cambiano i criteri di valutazione degli impianti attualmente divisi in architettonicamente integrati, parzialmente integrati e non integrati.
Probabilmente non era previsto il gran numero di installazioni che nell' ultimissimo periodo hanno richiesto gli incentivi, nonostante anche lo scorso anno nel mese di dicembre ci sia stata un' inpennata di allacci e nella scelta del governo influira' il numero finale degli incentivi concessi fino a dicembre 2009 che sara' chiaro solo a fine mese (oggi 18/2 si sono aggiunti altri 5 MW di impianti installati).
Lo sviluppo tumultuoso del fotovoltaico di questi ultimi 5/7 anni e' sempre andato oltre le previsioni ufficiali. L' Unione Europea per esempio indicava in un libro bianco gli obiettivi per il 2010 per l' energia prodotta da fonti rinnovabili, per il fotovoltaico l'obiettivo era di 3000 MW di potenza installata, ne sono stati installati alla data prefissata ben 10.000 MW. In Italia nel 2005 era indicato un obiettivo per il 2015 di 500 MW , la meta' di quanto realmente installato gia' ora nel 2010.
Le associazioni dei costruttori indicano per l' Europa la possibilita' nel 2020 di una quota di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici pari al 12% dell' energia totale, ma le previsioni sono veramente impossibili e lo sviluppo del solare come fonte di energia dipendera' soprattutto da come andra' la competizione tra le diverse fonti che sono tra loro alternative.
E' questa una partita complessa ed e' auspicabile che tutti la seguano con la massima attenzione.

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paolofederici
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http://paolofederici.splinder.com/post/22263701/

l'amico Gianluca Spizzo ha fatto queste considerazioni:

ieri sera ero tranquillamente steso sul divano, quando una pubblicità mi ha fatto balzare in piedi: la pubblicità dei tetti fotovoltaici Beghelli, che in modo molto suggestivo venivano chiamati "tetti d'oro", con tanto di scarica di monete da uno e due euro dalla presa di casa, quasi fosse diventata una slot-machine.

La cosa mi ha fatto imbestialire non poco, in quanto trattasi dell'ennesima sovvenzione di stato alle case produttrici a spese delle tasche dei contribuenti, e dimostra anche come, in tempo di crisi, un ambientalismo da strapazzo (in un Paese notoriamente privo di una seria cultura ambientale) stia rapidamente diventando la nuova gallina dalle uova d'oro per i furbetti.

Tanto per chiarire, un articolo sul "Sole 24 ore" del 13.01.2007, giornale che trovo ultimamente estremamente interessante e serio in ambito energetico, chiariva senza mezzi termini la questione: citando un lavoro dell'Università di Pisa, presentava una tabella con i costi stimati di produzione di energia elettrica per fonti, in centesimi di euro per kWh:

solare 14.0
olio combustibile 9.0
eolico 8.0
gas ciclo combinato 6.5
biomasse 6.0
carbone 5.5
nucleare 4.0
idroelettrico 2.5

Per l'olio combustibile, gas e carbone, veniva incluso il costo della carbon tax prevista dal protocollo di Kyoto; la stima bassa per il nucleare non prevede il costo dello smaltimento delle scorie. Tuttavia, quello che salta agli occhi è che il solare costa il doppio di quello che paghiamo in bolletta (circa 6-7 centesimi, tasse escluse, dato che l'Italia produce elettricita' soprattutto dal gas a ciclo combinato).
Ma allora, come fa la Beghelli a dire che le monetine vengono giu' dalla presa elettrica? Semplice: con le sovvenzioni di Stato. Quindi, i soldini che prendono quelli che si installano il tetto fotovoltaico, li mettiamo tutti noi in bolletta (c'e' la voce sovvenzione delle energie rinnovabili, controllate pure).

Ma fino a quando funziona il giochino? Ovviamente, se tutti installano tetti fotovoltaici, non conviene piu' a nessuno, perche' allora a tutti la bolletta costa 14 centesimi a kWh, e non 6-7. Semplicemente, lo Stato continuera' a sovvenzionare fino a che il numero di installazioni sara' ragionevolmente basso. A quel punto, stop alle sovvenzioni: chi avra' installato un impianto si trovera' improvvisamente a pagare 14 centesimi, e non i 5-7 sovvenzionati, e siccome per un impianto fotovoltaico conta il numero di anni in cui l'impianto viene utilizzato, difficilmente chi ha installato guadagnera' qualcosa, piu' probabilmente andra' in pari e basta.

Quindi alla fine, ci perde chi non installa nulla, perche' vedra' le bollette dell'elettricita' salire per pagare le sovvenzioni a chi installa; chi installa, nel momento in cui finiranno le sovvenzioni dovra' pregare Dio per andare in pari. Chi è allora che ci guadagna? Ovviamente, il signor Beghelli e i suoi amici, che venderanno un sacco di "tetti d'oro" a chi ci crede, e invece lui sì si fara' i tetti d'oro...

E questo in barba all'ambiente... tenete conto che il costo del kWh è proporzionale all'energia investita nell'impianto, e costruire pannelli al silicio non è assolutamente poco costoso (dal punto di vista energetico ed economico), né poco inquinante.

Meditate, gente, meditate...


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Anonymous
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i pannelli di oggi sono già obsoleti ma nessuno lo dice perchè ormai devono vendere questa tecnologia..sta di fatto che i nuovi pannelli (tra l'altro costruiti nel Lazio e comprati in grosse quantità dagli USA per i prossimi 10anni commesse tutte bloccate solo per gli USA)ed altri tipi a matrice organica sono il futuro o meglio l'attualità,la Cina ad esempio e pure l'India sta per installare milioni di pannelli di questo tipo che costano 1/10 dei pannelli di oggi
quindi per fare 3kw non ci vorranno 20000euro ma 2000euro!!

Ovviamente la differenza dov'è?
Che in India e Cina sono utilizzati dal pubblico principalmente e dalle grandi aziende spesso a partecipazione pubblica,mentre in Italia ed Europa è quasi esclusivamente usata dal privato!!
E' ovvio quindi che se si vendessero pannelli a 2000euro nessuno più si allaccerrebbe all'ENEL o cmq i soliti noti non guadagnerebbero
e quando arriveranno per forza di cose pure da noi ecco
che saranno tassati loro o il loro utilizzo un pò come la benzina..(che costa 40centesimi al litro ma noi la paghiano 1,3euro di tasse)

quindi chi compra oggi non guadagnerà come dice l'articolo..
perchè oggi devi rientrare del capitale 20000euro e appena rientrato
ecco che ti cambiano con una scusa o aggiungendo una tassa sull'impianto
il reale rendimento e quindi ti ritrovi solo un baraccone e rischi anche di non rientrare dell'investimento..
chi non li mette è vero rischia di pagare di più la bolletta
ma ad oggi il 7% prelevato dalle bollette per l'energia alternativa
al 2006 è andato per 40miliardi di euro alle assimilate i famigerati cip6 (ossia gruppo Marcegaglia,Moratti,Garrone ed altri con gli inceneritori e termovalorizzatori assistiti che bruciano i rifiuti per ottenere corrente) e per poche migliaia di euro all'energia alternativa.
Infatti il 7% è indicato non per uso privato ma per uso pubblico,come pale eoliche o pannelli solari pubblici.

Che però il rialzo continuo della bolletta sia dovuto anche agli incentivi questo è senz'altro vero ma non è compreso il quel 7%

inoltre chi compra oggi fra pochi anni appunto avrà un impianto con un rendimento ridicolo visto che quelli di oggi sono un progetto vecchio..venduti a prezzi carissimi..quando saranno venduti quelli di nuova generazione(che dureranno per decenni essendo a basso costo di produzione a basso impatto di produzione essendo a matrice organica ed ad alto rendimento) produrre energia coi pannelli solari costerà più o meno come prenderla dall'ENEL
e molti diranno chi me lo fa fare a farmela da solo?
Quindi il risparmio ci sarà cmq ma no nci saranno sovvenzioni!
E i poveracci che avranno questi tetti al silicio avranno delle cariole invece di formula 1 e avendoli pagati un occhio manco li possono cambiare!!

Inoltre costoro saranno registrati (ecco a cosa serve anche in finanziamento)
ossia hanno stipulato un contratto con l'enel ed hanno quindi pubblicamente dichiaratro di avere un impianto di generazione energia..ecco quindi che in ogni momento posso tassarlo!!

Quindi chi non ce l'ha lo tasso con la bolletta ENEL chi ce l'ha dopo avergli tolto gli incentivi gli tasso pure l'impianto!!!

...


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Anonymous
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C'è un solo modo per uscire da questo imbroglio
farsi un impianto solare stand alone..ossia non allacciato all'ENEL
quindi non si hanno incentivi ma manco si viene censiti..
la differenza è l'acquisto di batterie e stabilizzatori,null'altro.. e quindi di un piccolo locale dove stipare le batterie ma se si mettono i pannelli si ha una casa isolata e quindi facile avere un ripostiglio dove mettere le batterie..
Senza contare che cadesse il mondo nessuno vi potrà togliere la corrente finchè c'è il sole!!
Bisogna un pò sovradimensionare l'impianto ma di poco..anche perchè è vero che non è per quella schifezza di italiani che comprano i pannelli poi usano il forno da 2.5kw!
Chi fa un impianto stand alone deve usare tutti oggetti a risparmio energetico..
con massima attenzione in quanto tutti gli elettrodomestici in alternata
allo spunto(ossia quando li accendi)hanno bisogno anche del triplo dei watt che consumano..ad esempio un frigo che consuma 200watt quando lo accendi ne ha bisogno di 600 etc..

Credere di essere diventati indipendenti perchè si hanno i pannelli ma si è collegati all'ENEL è una bufala... è solo che la corda è diventata trasparente,ma c'è!

Lo stand alone non può essere manco censito (è come la storia della abbonamento RAI) nessun magistrato permetterà mai a nessuno dell'ENEL
di entrare a casa a controllare se hai o non hai un impianto da tassare.
Cmq volendo si può sempre continuare a pagare il canone di 30euro ogni due mesi di ENEL e tenere cmq i 3kw per ogni evenienza ...
basta un interruttore e sceglie se alimentare con l'ENEL o con l'impianto stand alone.In modo da non destare sospetti a questi esattori..
ENI,ENEL,Petrolieri,Assicurazione,Pedaggi ,telefoni,banche ,bolli,bollette,tasse di ogni tipo ,sono tutti esattori..il più grande lo stato il principe o il nobile del medioevo che poi eleggeva i suoi sottoposti ma con diritto di esattore ossia vassalli valvassori e valvassini.. è tutto rimasto cosi' ,cambiata solo la forma..

non esiste altro.. ti danno un servizio(prima creandone il bisogno) e su questo ricaricano del 400%
per farci uscire il lucro..
non esiste imprenditore in Italia è tutto esattori,puttane,appalti truccati,anche la protezione civile..che era l'ultima..

ovviamente non comprate le ciofece che rifilano oggi,ma i pannelli a matrice organica tra qualche anno saranno disponibili ovunque..
e non credete a chi vi offre soldi è solo per censire il vostro impianto e poi tassarvi,cosa che è sfuggita all'autore..

ciao


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marcopa
Illustrious Member
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I veri costi dell' energia credo siano abbastanza incomprensibili a tutti noi. Su di essi incidono molte tasse ( vedi benzina) e incentivi pubblici (per esempio anche la ricchissima Saras di Moratti prende molti soldi dai contribuenti).
Sono molti anche i costi non contabilizzati, come i costi per i disastri ambientali, i danni alla salute, il riscaldamento globale, le guerre provocate per accaparrarsi risorse energetiche.
Il tema e' vastissimo e sarebbe necessaria una maggire attenzione da parte di tutta l' opinione pubblica alla questione energetica. Io sono convinto che l' attuale gravissima crisi economica (in Italia -17% di produzione), che e' crisi sistemica, fine definitiva dell' illusione dello sviluppo illimitato, abbia come principale causa la questione energetica. Il prezzo di un barile di petrolio era passato dai 25-30 dollari di inizio secolo ai 148 dollari, prezzo di un barile il mese prima del crollo delle borse nel settembre 2008.
Sui costi del solare e delle diverse fonti energetiche vorrei tornare in futuro. Faccio solo una piccola annotazione. I prezzi della tecnologia fotovoltaica scendono in maniera proporzionale allo sviluppo quantitativo di questa tecnologia. In Italia attualmente il costo di un impianto e' inferiore di almeno il 15% al costo di un impianto nell' anno passato.


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sacrabolt
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scusassero, ma prima di appendere tanti reply, non sarebbe il caso di far cancellare questo spam della ditta in calce?


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vic
 vic
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Se si dimenticano i soldi e si parla di rendimento per metro2, il fotovoltaico non e' che convenga poi molto. I pannelli di niova genrazione costano si' molto meno, ma rendono pure molto meno. Inoltre c'e' il sospetto che durino pure molto meno.

Una tecnologia relativamente semplice che rende moltissimo, attorno al 90% dell'energia incidente e' il solare termodinamico. Si' e' un po' ingombrante, si dovrebbe parlare di metri3 e non di metri2. pero' permette di estrarre sia elettricita' che calore. almeno 5-10 volte piu' energia che da un pannello fotovoltaico.

Ed e' tecnologia alla portata di piccole industrie. per ora non si vede niente di italiano all'orizzonte, intendo per uso casalingo.

Il probelma dell'energia si risolve con una svolta decisiva verso tecnologie oggi in mano solo di certi complessi militar-industrial-segreti.

Il motore ad effetto Searls funziona. E' stato realizzato in una variante pure da ricercatori russi. E gli italiani, ci dormono sopra?
Ah gia' loro ascoltano Piero Angela ed il CiCAP che pontificano dicendo che e' impossibile.

La svolta energetica non viene dal solare ne' dall'eolico, che restano soluzioni puntuali.

Anche l'argomento degli apparecchi a basso consumo e' tutto da verificare. Una lampadina a basso consumo quanta energia richiede per la sua fabbricazione? Ho visto in giro lampadfine vendute ad oltre 35 euro! Una lampadina perdio! Dove sta laliberta' di mercato tanto conclamata quando ci proivbiscono di comprare le vecchie ma semplici e collaudate lamapadine ad incandescneza? E come la mettiamo con lo smaltimento? Una semplice lampadina contiene vetro e metallo. Una lampadina a basso consumo contiene fosfori e perfino del mercurio, oltre ad un'elettronica per l'accensione. Inoltre quando e' accesa e' una fonte di onde radio che all'organismo non fanno necessariamente bene. Ne emette di piu' di un telefonino.

Semplificare aiuta a capire, ma a volte semplificare troppo trae in inganno.
Adesso e' in atto un marketing sundolo che ci fa sentire colpevoli se utilizziamo le solite lampadine. Anzi siamo fuorilegge, secondo l'UE!

Dal mio semplice punto di vista constato che in questo odo sono riusciti ad aumentare il prezzo di una lampadina da 1 euro a 35 EURO!
Nessuno ci rimborsa se per caso la tanto decantata lampadina invece di durare tot anni dura solo 6 mesi. I cocci sono sempre nostri.

Chi si intende di fisiologia della vista sconsoglia l'uso esclusivo di lampade a cosnumo ridotto poiche' la luce non e' uniformemente ripartita sullo spettro. Solitamente consigliano un mix di lampadine ad incandescenza (ora fuorilegge) con lampadine a risparmio energetico.

Insomma l'UE fra i vari danni, ci danneggia pure la vista e fa in modo che ci becchiamo ancora piu' radiazioni elettromagnetiche.


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marcoda
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peccato che n metro quadro di pannelli costano mille euro e fanno al massimo 200 watt di potenza, se va bene accendi due lampadine


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Tonguessy
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Dal fotovoltaico ci guadagnano:
-i progettisti di impianti
-gli installatori
-i produttori
-le banche che finanziano gli impianti
-le assicurazioni che assicurano gli impianti
Questi sono guadagni sicuri, cash. Invece chi spera di RISPARMIARE (non di guadagnare) è il solito cittadino che investe tempo, risorse e risparmi nell'inseguire questa chimera elettrica. Ho sotto i miei occhi il caso di un impianto di oltre 4kW costato 28.000€ e che frutta al fortunato possessore.....niente. Si deve pagare comunque una bolletta minima, ed in casa non entra niente da quell'investimento.

Sarebbe utile stilare una lista di persone che hanno installato il fotovoltaico per capire il rapporto costi/benefici. Mi puzza tanto da ideologia, sta storia.


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renatino
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Io avevo un compagno di scuola che negli anni 80 aveva i pannelli solari!!
Ma sinceramente non ricordo bene se e come funzionavano.
Ed abitava pure vicino a roma termini!

Tornando al vostro discorso mi pare di capire che su ogni cosa
l'omo ha da campà!! Magari in giro ci son anche pannelli buoni
che ti fanno risparmiare davvero epperò se li tengono per loro. 8)

PS. non uso facebook quindi non chiedetemi di trovarlo tra gli ex-alunni! 😛


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