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I sondaggi: contrari all'intervento italiano


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Le cifre vanno da un minimo del 55% a più del 70%. Ma Frattini insiste imperterrito:«Non siamo in guerra»

A quasi due mesi giorni dall'avvio della «guerra umanitaria» della Nato in Libia, il 55% di quanti hanno risposto alla domanda posta da Skytg-24 si dichiara contrario alla partecipazione dell'Italia al conflitto. Il restante 45% è invece favorevole. Il canale all news diretto da Emilio Carelli attraverso il servizio active, il sito www.skytg24.it e gli sms, consente quotidianamente, a chi lo voglia, di dare la propria opinione su una fra le principali notizie del giorno. La rilevazione, si precisa in una nota della redazione, non ha alcun valore statistico, in quanto aperta a tutti e non basata su di un campione elaborato scientificamente. Ha quindi l'unico scopo di dare la possibilità di esprimersi sui temi di attualità. Anche se, come precisano i conduttori, la rilevazione non ha valore scientifico, tuttavia il risultatop sembra corrispondere ai dati di altri sondaggi che circolano sullo stesso argomento.

Qualche giorno fa era stato lo stesso Silvio Berlusconi ad affermare che i sondaggi in suo possessi rivelavano un 70% di opinioni contrarie all'attiva partecipazione italiana alla guerra libica. I risultati di altre inchieste d'opinione, queste sì con carattere scientifico, davano i contrari a più del 60%. Chissà cosa hanno capito le persone che hanno risposto alle diverse inchieste d'opinione, perché come ci spiega con frequenza quotidiana il ministro Frattini, «noi non siamo in guerra»

Fonte: www.ilmanifesto.it
12.05.2011


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buran
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Quest'uomo non è il mio presidente.

ROMA - "L'Italia non ha dichiarato nessuna guerra". Lo ha detto il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ricordando l'articolo 11 della Costituzione e il capitolo settimo della Carta fondamentale delle Nazioni Unite che prevede l'intervento armato per stroncare minacce alla pace e alla sicurezza. Napolitano lo ha precisato davanti agli studenti nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze.

Ora in Libia, ha affermato il Presidente della Repubblica, è necessario "stare attenti a come i Paesi dell'Alleanza fanno la loro parte con la Nato che li guida". Napolitano ha confermato la fondatezza dell'intervento italiano spiegando che quando si è trattato di decidere "nessun Paese ha messo il veto sull'esigenza generale di non lasciare soffocare nel sangue" i movimenti popolari. "Non credo che il passato coloniale dell'Italia possa impedire al Paese di esercitare le sue responsabilità", tanto più che Gran Bretagna, Spagna e Germania, ha aggiunto Napolitano, "hanno un passato coloniale molto più impegnativo".


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ty
 ty
Eminent Member
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Quest'uomo non è il mio presidente.

ROMA - "L'Italia non ha dichiarato nessuna guerra". Lo ha detto il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ricordando l'articolo 11 della Costituzione e il capitolo settimo della Carta fondamentale delle Nazioni Unite che prevede l'intervento armato per stroncare minacce alla pace e alla sicurezza. Napolitano lo ha precisato davanti agli studenti nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze.

Ora in Libia, ha affermato il Presidente della Repubblica, è necessario "stare attenti a come i Paesi dell'Alleanza fanno la loro parte con la Nato che li guida". Napolitano ha confermato la fondatezza dell'intervento italiano spiegando che quando si è trattato di decidere "nessun Paese ha messo il veto sull'esigenza generale di non lasciare soffocare nel sangue" i movimenti popolari. "Non credo che il passato coloniale dell'Italia possa impedire al Paese di esercitare le sue responsabilità", tanto più che Gran Bretagna, Spagna e Germania, ha aggiunto Napolitano, "hanno un passato coloniale molto più impegnativo".

Gli Usa gli europei ecc ecc hanno soffocato e basta con le loro economie e sfruttamenti
senza essere in guerra, ma in una guerra continua, lasciando genocidi e gente alla fame, a milioni.
Napolitano e' solo un ottuso, come gli altri.
Se l' opposizione di sinistra si presentasse con un 100 200 500 mila a Roma
con idee serie, avrebbero sparato anche a loro e non avrebbero fatto passare l' italia come dittatura.
In libia saranno stati si o no qualche centinaio.
Basti pensare alle maganellate di Genova, e a quelle delle discariche di napoli.
E poi, il 45 per cento di chi dice si alla guerra come gli altri che dicono no
non sanno le cose che si dicono e si scrivono e tante altre situazioni che si sono dietro.
In italia mesi fa' si metteva l' accento su centinaia di miliaia di famiglie
sulla soglia poverta', ora non ci sono piu'. E questa non e' guerra sporca?
Nel mentre si mangiano soldi in guerre finanziarie e si taglia e tanto altro ancora.
Perche' napolitano e' cosi' napoletano?
-


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