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Il lamento di Repubblica

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Georgejefferson
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" omologazione dal mio punto di vista non si subisce, ma si accetta "

Il tempo e' lungo, mica finisce domani, io non lo so, ma vedo che parti gia con una sentenza definitiva.

Quella storia dell' omologazione non mi e' chiara, il maschio in quanto tale sarebbe meno propenso?
Forse che sente la nostalgia della "proprieta" che oggi non e' piu permessa uguale?
O gli manca la donna strumento ? Si sente castrato senza piu l'oggetto da esibire?


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RES
 RES
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Bello sìsi
Intervengo solo per postare 'sto link
https://it.wikipedia.org/wiki/Castrato
al posto che pestellare la garzantina.

Se non è la sostituzione dei ruoli castrare in pubertà per far restare contralto, e soprassedere ad un suono naturale.

E per dire questa:
Nella mia vita, ma io sono occidentale di qua vedo che le donne con le macchine c'azzecano poco! Sarà il risultato di un retaggio culturale che non ti togli di dosso di certo con una legge o variando una costituzione.
Detto da donne io lavoro in un ambiente misogino. Cambierà. Ora "già" possono dirlo.
Sono pochi anni che guidano i BUS e molti dicono che sono autisti più attenti.
Attualmente posso dire che l'uomo ha una necrofilia più spiccata della donna, questa affinità maggiore con la cosa morta ha riscontro anche nella musica strumentale.
I miei gusti alla musica non li cambi con una legge e manco un'iter d'educazione musicale la rivoluzioni dall'oggi al domani.
Sarà un luogo comune ma anche il tempo passato davanti allo specchio per me conta.
Un giorno usci fuori una formuletta: bellezza per cervello uguale costante, e fiumi di postulati sul valore della costante, uazuazuaz.
Credo anche che nell'insieme in musica siano anche ben messe, piloti di F1 non se ne sono ancora viste. A parte le mitiche amazzoni giusto un battaglione di russe o poco più.
Se però affianco la Tatcher a Reagan la figura del frillo la fa lui ghghgh

Logico se chi sancisce lo fa secondo paletti di tipo misogino hai voglia di giudicare mediocri molti dell'altro sesso.

Personalmente una storiella con una pianista, che ha composto anche qualcosa, me la sono tirata era roba estrema ma che non mi emozionava più di tanto.

E beccatevi un po' di heavy metal.
https://www.youtube.com/watch?v=LG6IoomJBhE
Ma poi e che caspita, solo pensare una roba del genere in tutto per tutto è il fatto.

.... ma gentil sesso da 'ste parti che dice la sua?


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cdc_16
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@Georgejefferson non è una sentenza definitiva, è una sentenza legata a una condizione, se cambierà la condizione sarà tutto da vedere, finchè rimarrà inalterata, secondo me, resterà tale anche il 50 a 4 dell'articolo.

La considerazione del verdetto altrui è limitante in un processo creativo, è un'equazione inversamente proporzionale, più tenderai all'accettazione e meno capacità/possibilità/strumenti creativi avrai.

La vedo semplice, nessuna congiura atta ad offuscare alcunchè.


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oriundo2006
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@BlakJack: l’ho detto apposta…! Un po’ di humour non guasta…! Ma d’altra parte cosa sono state le dame nei salotti ottocenteschi ? Le varie benefattrici, mecenate, ecc. ? In piu’ la Argerich suonava, eccome se suonava: il suo concerto n.1 di Tchaikovsky con Abbado è magnifico. La sonata n.3 di Chopin idem. Adesso è un po’ appannata per via dell’età ma la considero ai massimi livelli anche come interprete, non solo come esecutrice: oggi abbondano queste ultime e questi ultimi ed i primi latitano. Il pianoforte è suonato come una palestra per le dita, con lo stesso clima mentale di una ginnastica. Già Mozart aveva messo in guardia nel ‘700 ( ! ) con questi funambolismi da tastiera: invano, perché se ascolti i giovani interpreti sono solo tecnica e basta. Niente pathos, niente sforzo di approfondimento: sono ragionieristici nell’esecuzione, come un compito da fare piu’ in fretta possibile e poi stop, via a fare altro. Servirebbe loro un po’ di meditazione, un po’ di indagine interiore, spirituale: Leonhardt diceva che non si poteva suonare davvero Bach se non si era profondi cristiani. Non so se sia applicabile davvero sia a Bach che ad altri. Ma un retroterra culturale formativo è indispensabile. Quelli che escono dalle scuole pianistiche e poi vengono reclutati dal mercato discografico mi sembrano polli da allevamento. Tutti uguali.


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Black_Jack
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@Oriundo

Sí, l'arte è messa molto male ma la musica è morta e sepolta da un bel pezzo.
Oggi ci sarebbe Trifonov che però non ho mai sentito dal vivo. Sembra bravo ma non so perché non sono ancora convintissimo. Le troppe smorfie e l'aria da checca non aiutano anche se in quanto a frociaggine nessuno batteva il giovane Pogorelich che però era veramente un grande pianista. C'è il suo terzo scherzo di Chopin nella esecuzione al famoso Concorso Chopin in cui incredibilmente non vinse che è bellissima. Uno matura da anziano ma da giovane hai qualcosa che poi si perde. Anche Michelangeli nelle incisioni del 1939-42 secondo me ha un suono che poi dai cinquant'anni in poi non ha piu avuto. Lo diceva anche Massimo Mila che era un suo tifoso personale (all'epoca tutti erano tifosi personali di ABM che obiettivamente era fuori dal mondo).

Oggi suonano i cinesi...oh, non ce n'è uno che mi piaccia...ma pure la moda di Glenn Gould che fa Bach...Scott Ross diceva di lui che quando suonava Bach era cosí fuori bersaglio che ci voleva un Boeing 747 per riportarlo indietro...

Siamo nati nell'era dei sordi...


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Georgejefferson
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"omologazione dal mio punto di vista non si subisce, ma si accetta"

Sedici, questo sopra e' un giudizio generale, un po come la domanda :" la donna è limitata da fattori esterni o è realmente meno creativa?" che e' generica, e presuppone solo 2 varianti. E' l'ambiente che "la limita" o e' deficitaria come predisposizione? Una domanda che non lascia spazio alla possibile personalità nel suo sviluppo autonomo, anzi e' proprio annullata la personalità come presupposto almeno parziale.

Oppure alla donna (ma anche tanti uomini) e' stato in linea di massima negato un accesso alla creatività, che poi "creativita" bella stabilita a priori, scherziamo? Che abbia avuto voce in capitolo per millenni la donna di stabilire "insieme" cosa e' creativo oppure no?

Oppure oggi e' diverso, e la femmina domina ? Perche 50 a 4 non e' che vuol dire molto, la creatività e' fatta da tantissime varianti, e, senza voler per forza stabilire che "femmine e maschi" sono uguali (e non lo penso proprio), stabilire il primato con aneddoti e' una induzione della realtà, che tiene conto solo di particolari del presente senza tanto riflettere sui suoi perchè e sul possibile altro, e i parametri di punteggio, su quale ambito sia o meno, la creatività, sono mezzi dogmi quasi intoccabili che non lasciano tanto spazio.

Che dici, che sia stato che per millenni, l'unico spazio di legittimazione del valore personale nella donna era la bellezza estetica, e se nascevi brutta venivi considerata meno che un animale da lavoro? (tranne forse minoranze di fortunate per censo ecc..) ed ancora oggi le ragazinne subiscono mille e mille bombardamenti mediatici sulla bellezza estetica che certifica il "valor proprio" altrimenti si sentono nullità ? (e l'imitazione dei modus degli altri fa il resto, specie in adolescenza)

E ti stupisci che tante si turbano se non riescono a rifarsi le sopracciglia?

citazione di legge, per la gioia di Res:

"Non desiderare la moglie del tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna delle cose che sono del tuo prossimo"

E i maschietti che se non dimostrano di saper "guerreggiare col prossimo" per dimostrare un valore deciso a priori, vengono stigmatizzati come frocetti? Non c'entra niente tutto questo dici? Io non sono tanto convinto sai.

Certo, a volte uno sfogo e' comprensibile, questo mondo di merda e' pieno di pessime persone femmine, ma come anche per i maschi, come io stesso a volte mi comporto male, ma non saprei quantificare "il primato", se maschio o femmina, a priori.

La considerazione del verdetto altrui è limitante in un processo creativo, è un'equazione inversamente proporzionale, più tenderai all'accettazione e meno capacità/possibilità/strumenti creativi avrai.

Ma non lo so bene, si certo la libertà dal consenso a tutti i costi aiuta, ma non so se la foga e acquolina in bocca nel cercare disperatamente il consenso (cosi come la rabbia da bambino ferito di quando non lo si ottiene) sia stata ed e' prerogativa piu tipica del mondo femminile.


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oriundo2006
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Teniamo alta la bandiera, BlackJack, finché possiamo. Adesso sto ascoltando un grande interprete assai poco conosciuto, Carlo Grante ( si’, ancora un italiano misconosciuto ) nelle Trascrizioni bachiane fatte da Godowsky per cello: meravigliose, con una digitazione immensa per profondità introspettiva e dettaglio della linea musicale. Quanto a Michelangeli l’unica sua interpretazione che ritengo come superiore e assolutamente indimenticabile è quella della Ciaccona bacchiana fatta alla radio inglese negli anni ’50. Saluti


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Black_Jack
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No, un momento. Mettiamo in chiaro un punto importante.

Se una donna esce di casa non truccata o senza la borsa o non senza essersi fatta le ciglia, chi sta li che l'aspetta al varco per massacrarla non sono gli uomini ma le donne.

Se non si capisce questo non si puo capire il resto.
Credo che qualsiasi utente femminile del blog potrebbe confermare senza problemi.


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Georgejefferson
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Ma si che e' alta la bandierina da esperti musicali o, non preoccuparti oriundo (profondita introspettiva ecc..), mica mettevo in dubbio.

L'esasperazione di quell'aspetto Jack, sto parlando dell'esasperazione.

Che allo stato di cose presenti, il mondo e' pieno anche di femmine invidiose ed estremamente avide di apparire, non e' una novita'.
Tutti "naturali" questi estremi ? Il discorso delle spinte imitative con annessi slogan, manifesti, ballerine e donne nude non c'entrano nulla dici?
E' un aspetto del Businnes libero e spontaneo ?


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Georgejefferson
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Ovviamente oggi c'e' l' aspetto commerciale della "donna in carriera", che, senza nulla togliere all'impegno innovativo e creativo, meritorio quando c'e', spesso e' frutto di cooptazione alla guerra per il profitto maggiore.

Ma non e' proprio segnale di emancipazione, e' il mondo commerciale che ingloba tutto (quasi) l'universo mondo e se ne sbatte le palle delle tradizioni.

Ma il retaggio culturale nell'estremo dell'unica dimensione del valore, per la femmina, solo in quanto "bella" (quindi fuori dall'ideale meritorio dell'impegno personale del vissuto) e "oggetto del desiderio", ( cosi come l'uomo e la sua dimensione unica del valore, come soldatino che guerreggia con violenza col prossimo, ) e' antico e fortissimo .


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cdc_16
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@Georgejefferson

In questo contesto si parlava della donna come mancante, se dovevo trattare lo stereotipo maschile avrei usato esattamente il tuo esempio.

cito:

E i maschietti che se non dimostrano di saper "guerreggiare col prossimo" vengono stigmatizzati come frocetti?

Sono convinto però che la costrizione della donna nel passato non è stata più impattante di quella presente, anzi credo sia peggiorata sotto alcuni punti di vista, oggi la condannata non di rado difende la sua condizione.

Mentre per l'uomo la situazione si è di molto alleggerita.

In ogni caso, dato che adesso un 50% di "quote rosa" non esiste, l'unica soluzione che mi viene in mente per farla esistere nel futuro, è che più persone, in questo caso più donne, escano da quello che è l'imprinting attuale.

Perchè non si crederà mica che un Bach o un Mozart di oggi stiano a guardare il gioco dei pacchi o si?


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Georgejefferson
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Non lo so se "mancante" o meno, che e' un termine fuorviante e viene, ed e'...fatto associare al negativo, nell' immaginario... diversa in certi aspetti si.

Poi non e' che se esistono oggi tanti casi in occidente, di donne stronze verso l'universo maschile, significhi che "la donna difende la sua condizione tout court". Poi nemmeno considero l'occidente come "tutto il mondo", e nemmeno credo dogmaticamente al concetto di Imprinting come Tic e abitudine irreversibile, anzi lo sospetto come un retaggio ideologico quando estremizzato. Poi ci sarà pure lo scienziato X con le sue prove alla mano, ma può valere come il religioso che mostra la sua bibbia, specie quando non tiene in considerazione la possibilità di sviluppo coscienzioso e autonomo del soggetto. Poi ognuno la pensa come vuole.


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