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L' antisemitismo on line

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Tao
 Tao
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Antisemitismo, Cdec: cresce online e si nutre del conflitto in M.O.

L’odio per ebrei e Israele sostenuto da estremismi politici e integralismi religiosi

In Italia l’antisemitismo cresce e si diffonde online, alimentandosi delle vicende legate al conflitto israelo-palestinese e della scarsa conoscenza che gli italiani hanno degli ebrei. E anche l’ambiente universitario è contaminato dal fenomeno. Lo denuncia il Cdec (Centro di documentazione ebraica contemporanea) nella relazione quadriennale sull’antisemitismo in Italia (2007-2010) che "Shalom", il mensile della comunità ebraica di Roma, pubblica in anteprima. “Siti negazionisti, antisionisti, o giudeofobici, siti di destra e sinistra estreme, islamisti, o cattolici integralisti, cospirativi: è difficile quantificare il numero di contatti, ossia quante persone entrano in relazione con questi contenuti - scrive la rivista - ma è certo che attraverso internet la propaganda e la diffusione di idee intolleranti diventa più facile”. Nella Penisola gli episodi di violenza antiebraica sono stati fortunatamente sporadici, ma ad apparire in sensibile crescita è l’antisemitismo in rete. “Internet informa, organizza, conferisce struttura relazionale e sistema di comunicazione a gruppi estremisti e tra questi anche quelli antisemiti. Il rischio dell’antisemitismo on line - sottolinea il Cdec - è la sua capacità di influenzare i valori sociali, soprattutto tra i più giovani. La tecnologia crea un ambiente dove l’antisemitismo o altre forme di odio, diventano accettabili all’interno della società. E quello che inizia nella comunità on line può poi influenzare i reali comportamenti sociali. Inoltre la facilità con cui si condividono i contenuti in internet espone al rischio che tematizzazioni antisemite vengano lette e accettate come storicamente valide”.

I siti italiani di ispirazione antiebraica - spiega il documento del Cdec - sono stati suddivisi in quattro categorie: i "principali", cioè quelli che contengono la documentazione antiebraica più ricca, articolata ovvero virulenta (EffeDiEffe, TerraSantaLibera, Web Nostrum, Italia Sociale, Holy War, Radio Islam, Belluccidagos’ Blog, Paulus Lombardus, Antizog - Il blog politicamente scorretto dell’avvocato Edoardo Longo ); gli "antisionisti" correlati al conflitto medio-orientale e connotati da un radicale rifiuto dello Stato di Israele e del "sionismo" (Agenzia Stampa InfoPal.it, Forum Palestina, Arcipelago, Aginform - Foglio di Corrispondeza comunista, ARABcomint, Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus, BoccheScucite, Claudio Moffa, The Writing of Israel Shamir ); i "cospirativisti" che leggono i principali fatti storici e di cronaca attraverso le lenti di un fantomatico grande complotto ispirato da tentacolari ‘lobbies’ (Disinformazione - Oltre la Verità ufficiale, Messaggi subliminali/Centro Culturale San Giorgio, ComeDonChisciotte, Nuovo Ordine Mondiale); e infine i "negazionisti" (Andrea Carancini, Auschwitz I - Indagini sulla truffa olocaustica, Civium Libertas, La destra.info, Olodogma, Studi di Carlo Mattogno, 21 e 33 Libertà di espressione, di insegnamento e di ricerca, Aaargh, Codoh). L’attivismo dei principali siti antiebraici italiani - che va dall’aggiornamento quotidiano delle pagine, all’aggiunta di documentazione multimediale - si è ultimamente caratterizzato dall’organizzazione di convegni, dalla raccolta di firme per la difesa del web dagli attacchi della "Israel lobby" e soprattutto dalla creazione di dossier contro presunti nemici, i parlamentari Fiamma Nirenstein e Alessandro Ruben. “Alcuni siti che operano una lettura negazionista, ovvero fortemente riduzionista dell’Olocausto antiebraico - denuncia il documento - sono gestiti da docenti universitari italiani (Claudio Moffa, Antonio Caracciolo)”. Allo stesso tempo sono i professori universitari ebrei (o definiti tali) che vengono fatti oggetto di una lista di proscrizione sul blog del sito Il Cannocchiale, dove vengono diffusi 162 nominativi.

In Italia, racconta il direttore di Shalom, Giacomo Kahn, sono circa 50 gli spazi online che rilanciano temi esplicitamente antiebraici e che diffondono “I Protocolli dei savi di Sion” (disponibili praticamente in tutte le lingue, e difficilmente reperibili fino a pochi anni fa in versione cartacea perché si potevano acquistare solamente in alcune librerie specializzate), il “Mein Kampf”, film antiebraici d’anteguerra, e videoclip dei 99 Fosse (parodie di noti brani in chiave antisemita). "La facilità di raccogliere il peggio dello stereotipo antiebraico si confronta, ed è elemento di ulteriore preoccupazione, con la scarsa conoscenza che gli italiani hanno degli ebrei", afferma Kahn. Il Cdec, in collaborazione con l’Ispo (diretto da Renato Mannheimer), ha commissionato una indagine demoscopica da cui risulta che l’84 per cento della popolazione non conosce personalmente alcun ebreo, il 15 per cento circa dichiara di averne conosciuti alcuni e solo lo 0,9 per cento sostiene di conoscerne molti. Per il 26 per cento “gli ebrei sono più leali verso Israele che verso il loro paese”, per oltre il 26 per cento “gli ebrei si sono trasformati da un popolo di vittime in un popolo di aggressori”. E ancora “gli ebrei non sono italiani fino in fondo” per il 23,1 per cento del campione mentre “gira e rigira i soldi sono sempre in mano agli ebrei” è un’affermazione condivisa dal 24,5 per cento degli intervistati.

Su questi giudizi pesano anche le vicende legate al conflitto israelo-palestinese. “Da anni -– spiega il documento del Cdec - i principali studi internazionali evidenziano la correlazione tra le crisi in Medio Oriente (attentati, guerre, ecc) e la crescita dell’antisemitismo nel mondo”. In particolare a seguito dell’azione militare israeliana a Gaza denominata "Piombo Fuso", nel corso del 2009 si è registrato un picco di azioni violente e di manifestazioni di massa anti israeliane e anti ebraiche (1129) che rappresenta un aumento di più del 100 per cento rispetto ai dati del 2008 (che erano state 559). I dati più gravi riguardano la Gran Bretagna (374 rispetto ai 112 del 2008), la Francia (195 rispetto a 50), il Canada (138 rispetto a 13) e gli USA (116 rispetto a 98). “Anche in Italia - ricorda il documento del Cdec - a Roma, Milano, Bologna, Torino, Brescia, Vicenza, vengono organizzate manifestazioni contro Israele promosse da associazioni arabo-islamiche alle quali prendono parte migliaia di persone in buona parte di origine araba, ma anche italiani dei centri sociali e dei partiti di estrema sinistra. Tutte queste manifestazioni sono state caratterizzate da un duro antisionismo, al Maghen David è stata spesso affiancata la svastica, a fianco delle bandiere palestinesi è comparso anche il vessillo di Hamas, sono stati urlati slogan contro il 'regime nazi-sionista' e per la distruzione dello stato ebraico. Le manifestazioni di Milano e di Bologna si sono concluse sul sagrato delle cattedrali con una preghiera islamica collettiva diretta da imam fondamentalisti”. Per cercare di comprendere questa nuova ondata di antisemitismo mondiale, per contrastarne la crescita, per trovare nuovi strumenti di monitoraggio, nel 2009 è stata costituita la Coalizione Interparlamentare per la Lotta all’Antisemitismo (Icca).

Fonte: www.ilvelino.it/
Link: http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1256752
9.12.2010


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alinaf
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Perchè ci si ostina a dire antisemitismo ?
Il termine semita ha una connotazione linguistica ed indica appartenenza ad un ceppo linguistico. Sono semiti Arabi, Ebrei, Aramei.
Per come si svolge l'articolo andrebbe meglio usare antiebraismo, antisemitismo non ha senso. 😛


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Truman
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Chiunque basi i suoi ragionamenti sulla razza invece che sulla giustizia o su valori morali, è un razzista.

Forse lo spiegava bene Odifreddi

Capisco anche, ma non accetto di giocarlo con voi, il subdolo gioco dell'equiparazione della critica a un ebreo come Israel, a un sito sionista come Informazione corretta, o a un governo israeliano come quello di Netanyau, con l'antisemitismo. E non lo accetto proprio perchè non sono razzista, e dunque non giudico a priori in base alla «razza» (ammesso che la parola abbia senso), ma a posteriori in base ai fatti: i razzisti veri sono altri, e cioè coloro per i quali tutti gli ebrei sono democratici, e tutti gli islamici fondamentalisti.

E invece ci sono ebrei fondamentalisti e islamici democratici : negarlo significa fare di ogni erba un fascio, e a me i fasci non piacciono, di qualunque «razza» siano.

www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=18794

Beh, noi non siamo razzisti.


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licia
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la cricca stà tentando di difendere i propri servi ! 😈

p.s
questo articolo dovrebbe essere messo nella categoria opinioni e non notizie dall'italia...


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Erwin
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Fa un piacevole effetto vedersi citati come il "nemico pubblico N°1"!


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Eracle
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Anti goym?
Anti gentili?
Anti animali parlanti?

http://www.masada2000.org/

http://en.wikipedia.org/wiki/Megaphone_desktop_tool


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licia
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Intanto iniziamo a porre un punto fermo su chi è razzista secondo la legge;dopo di che domandiamoci come mai questi ebrei del cdec che applicano la stessa legge mosaica che istiga alla discriminazione etnica e razziale continuano a ricevere fondi dallo stato italiano.

INGHILTERRA,SCUOLA EBRAICA CONDANNATA PER DISCRIMINAZIONE RAZZIALE

LA SENTENZA-La Corte d’appello di Sua Maestà, esprimendosi contro la scuola, ha dichiarato che l’antica tradizione della comunità ebraica di stabilire l’identità ebraica attraverso i genitori, sarebbe basata su principi etnici, e quindi discriminatoria, e quindi illegale.
“Il presupposto secondo il quale un potenziale studente può essere considerato per l’ammissione solo se sua madre è ebrea, per nascita o conversione, è un test sull’etnicità che va contro la Race Relations Act”, ha dichiarato la Corte. La Corte ha deciso che se il ragazzo pratica l’ebraismo, allora è ebreo: basare la decisione della Commissione delle ammissioni a scuola sull’identità dei suoi genitori sarebbe un’enfasi illegale sull’etnicità, piuttosto che sulla fede religiosa.

Lord Phillips di Worth Matravers, che ha emesso la sentenza ed ha respinto l'appello della scuola, ha individuato l'origine della prova nel settimo capitolo del libro del Deuteronomio. Lì, Mosè indica al popolo di Israele di non imparentarsi con i bambini di altre nazioni quindi di occupare la terra promessa. "Perché essi allontanano tuo figlio dal seguire me, che possono servire altri dèi:. Così sarà l'ira del Signore si accenderebbe contro di te, e ti distruggerà improvvisamente

tutta la storia della condanna e il testo della sentenza

http://1blog.ilcannocchiale.it/2010/12/10/razzismo_ebraico_inghilterrasc.html


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ilnatta
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quello che mi manda in bestia è che gli ebrei sono gli unici che godono di questa "protezione".
queste organizzazioni che tengono d'occhio tutto e tutti mi fanno imbestialire.
non scappa loro ne un blog ne un forum, per non parlare degli episodi di intolleranza; basta una scritta su un muro e già sembra che una nuova shoah sia alle porte.
invece, come anche l'articolo fa notare, di episodi violenti contro gli ebrei non se ne ha quasi mai notizia, l'informazione che gli attacca quasi inesistente.
Beati loro che hanno così tanti soldi e potere. le altre minoranze invece devono cavarsela da soli ed inghiottire merda senza che nessuno li difenda.
Dov'è L'ADL degli zingari? e quella dei romeni? e quella dei mussulmani?
mi sembra che il gioco non sia alla pari...


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Erwin
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Per farli scendere dal piedistallo, precipitare in un baratro che li seppellirà per migliaia di anni è sufficiente dirgli sul muso,e dirlo a tutto il mondo, che l'arma che brandiscono contro il mondo intero,il cosidetto OLOCAU$TO ,è un'arma spuntata!
E' una balla,una solenne TRUFFA,come ampiamente dimostrato.
Questa è la $hoah che temono.
Svelata questa TRUFFA si squaglieranno come nel 70 dc...e lo sanno bene.


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ilnatta
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farli scendere dal piedistallo si. "precipitare in un baratro che li seppellirà per migliaia di anni" mi sembra un tantinello nazista caro Erwin...
ed è proprio da questi atteggiamenti che le loro organizzazioni traggono forza...


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lantipatico
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farli scendere dal piedistallo si. "precipitare in un baratro che li seppellirà per migliaia di anni" mi sembra un tantinello nazista caro Erwin...
ed è proprio da questi atteggiamenti che le loro organizzazioni traggono forza...

Infatti il problema rimane nel giudicare le persone per quello che fanno e non per quello che sono.

Che il governo di estrema DESTRA israeliano (sionisti..chiamateli come vi pare) prende alcune decisioni terribili non vuol dire che tutti gli ebrei abbiano votato quel governo. E soprattutto il governo è l'espressione della borghesia isaraeliana e non certo dei lavoratori.

Finche l'opposizione al sionismo si alimenterà dal pregiudizio i loro governanti avranno tutte le scuse per chiamare in causa il razzismo.
Ma è difficle falo capire a chi giudica in base a quello che una persona "è" e non per quello "che fa".


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Erwin
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farli scendere dal piedistallo si. "precipitare in un baratro che li seppellirà per migliaia di anni" mi sembra un tantinello nazista caro Erwin...
ed è proprio da questi atteggiamenti che le loro organizzazioni traggono forza...

"Nazista" o meno quello che succederà sarà quello.
Sarà l' auto-distruzione della infinita arroganza ,suprematismo .
Loro stessi saranno gli artefici del precipitare nel baratro.

Delirio da onnipotenza!

La loro forza sono gli "stolti gojim" che danno del "nazista" a destra e manca!


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lantipatico
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La loro forza sono gli "stolti gojim" che danno del "nazista" a destra e manca!

..e spesso ci prendono!

100 punti per ilnatta.


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Erwin
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La loro forza sono gli "stolti gojim" che danno del "nazista" a destra e manca!

..e spesso ci prendono!

100 punti per ilnatta.

Ha da muovere accuse precise?
Intende darmi del "nazista"?


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Tao
 Tao
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In tempo reale: Lettera pubblica ex art. 8 legge sulla stampa n. 47/1948 a: Il Velino, Shalom, Cdec.

Quella che segue è una Lettera che ho appena redatto e che consegno alla Rete, prima ancora di un inoltro formale – sentiti i miei legali – ai destinatari indicati nell’intestazione. Il testo definitivo da spedire potrà avere modifiche. La forma insolita qui adottata è in sintonia con la natura della Rete, dove le notizie corrono con tempi incomparabilmente più veloci di quelli postali. Ed è la Rete che questi Signori vogliono colpire, la Rete che ancora sfugge al loro controllo e alla loro Narrazione del mondo. Noto il tempismo con cui mi giunge l’attacco subito dopo aver appena deciso io di aprire un Osservatorio ed un Monitoraggio sul Cdec <http> , al quale – si è potuto leggere – sono stati concessi 300.000 euro di finanziamento pubblico su una singolare iniziativa parlamentare, i cui atti per loro natura sono pubblici e su cui si invita il popolo della Rete ad andarsi a documentare.

Ripeto qui quanto già detto e quanto risulta sempre più dal mio Monitoraggio: la qualificazione di “antisemitismo” di cui ci si serve da parte dei cennati soggetti non ha carattere “oggettivo”. È cioè fatica vana trovare una definizione conforme a una realtà oggettiva ed evidente. Si tratta invece di una qualificazione “soggettiva”, di una sorta di “lettre de cachet”, concessa in pratica ad alcuni soggetti, che in questo modo hanno in loro potere e discrezione la libertà di tutti i cittadini e possono instaurare un vero e proprio regime di terrore ideologico. Non meno arbitrario è l’uso del concetto affatto strumentale di «odio», per il quale non mi stanco mai di rinviare al filosofo ebreo Spinoza, che già quattro secoli fa ha potuto smascherare l’imbroglio. Questi Signori mentre si affannano a tacciare gli altri di «odio» – avendolo creato per loro strumento come un apposito titolo di reato – sembrano essere, proprio loro, fino a prova del contrario, i più grandi “odiatori”: lasciando inconsapevolente trapelare di tutto, per suscitarlo, per suscitarlo negli altri, verso loro stessi, avendone – molto probabilmente - esistenzialmente bisogno. Insomma, per riassumere: come degli esseri che tendono a sbocciare dall’«odio», a vivere nell’«odio», rassegnadosi irragionevolmente ad esistere solo con l’«odio».

Da questi Signori si pretende di mettere a tacere qualsiasi critica a quella costruzione sionista che nasce dalla contrattazione della Dichiarazione Balfour e che durante il Mandato britannico ha avuto modo di costruire il suo edificio, culminato nella “Pulizia etnica della Palestina” nel 1948, fino a “Piombo Fuso” ed alla strage del Mavi Marmara. A darne diretta e qualificata testimonianza sono non pochi ebrei come Ilan Pappe, Shlomo Sand, Norman G. Finkelstein, Avraham Burg, Jacob Rabkin, Gilad Atzmon, Richard Goldstone e tanti altri. E per tutti costoro, che sono ebrei, Lor Signori coniano il risibile insulto degli «ebrei che odiano se stessi», ma in realtà sono quei «Giusti» che – nel testo biblico - non si riusciva a scovare per scongiurare il destino di Sodoma e Gomorra... È quanto mai evidente l’intenzione e la pretesa di mettere a tacere le montagne di critiche e contestazioni, per nulla episodiche o marginali, con le quali si può ben incrinare l’impianto dello Stato Sionista, pensando di poter precludere ogni critica con l’accusa (penale) di “antisemitismo” e “negazionismo”, tacendo però al grande pubblico come nella sola Germania – su iniziativa e richiesta di Lor Signori – ben 200.000 persone (salvo gradita smentita) sono stati penalmente perseguiti per meri reati di opinione, dal 1994 ad oggi.

In conclusione, non se ne può davvero più… Ed una classe politica che non fosse largamente corrotta dovrebbe ben sapere che il suo compito precipuo è la difesa delle libertà costituzionali, principalmente la libertà di pensiero, senza il cui fondamento non è possibile nessuna democrazia che sia davvero degna di questo nome e non invece uno squallido regime, che si fregia del nome di democrazia, come sempre fanno le peggiori tirannie.

Antonio Caracciolo
CIVIUM LIBERTAS

* * *

Roma, 9 dicembre 2010
Anticipata per E-Mail.
Segue Lettera Formale AR

Spett.le Direzioni:
IL VELINO <http> , SHALOM, CDEC

Oggetto: Art. 8 legge sulla stampa n. 47/1948

Poiché in data odierna vedo citato il mio nome nel vostro link:

http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1256752,

e da qui indicate come fonti “Shalom” e Cdec,

intervengo nuovamente per far sapere, formalmente, che a seguito di una campagna di stampa promossa lo scorso anno dal quotidiano “La Repubblica” del 22.10.09 e prontamente fatta propria dal nominato Cdec, ho dovuto comparire in data 13 gennaio 2010 davanti al Collegio di Disciplina del Consiglio Universitario Nazionale, dove sono stato “assolto” con formula ampia, per inesistenza del fatto e del diritto. La mia difesa davanti al Collegio si trova da tempo in Rete nel mio blog “Civium Libertas”, che si occupa di problematiche relative alla libertà del pensiero, di ricerca ed espressione nonché di monitoraggio di soggetti vari ed enti come il Cdec, i quali pretendono di poter “monitorare” gli altri senza dover essere a loro volta monitorati. Curiosamente, di questa mia “assoluzione” gli stessi media non hanno voluto dare notizia e non mi è stato chiesto scusa, ma essi persistono in una campagna chiaramente distorcente la realtà dei fatti, dei concetti e delle mie posizioni.

Ad assoluzione disciplinare avvenuta ho senza indugio promosso azione civile risarcitoria contro il giornalista Marco Pasqua ed il suo direttore Ezio Mauro, che non si sono presentati in giudizio. Contro lo stesso quotidiano è anche in corso una procedura di urgenza ex art. 700 c.p.c. Non aggiungo altro, per riserbo processuale, ma aspetto in Tribunale con pazienza e serenità i convenuti, salvo che non scelgano per la contumacia. Vedo inoltre che gli stessi media, già promotori, insistono su un’identica linea ideologica, mentre io ribadisco e confermo la mia posizione di sempre: in quanto “filosofo del diritto” non mi occupo di storia dei campi di concentramento, ma non esito a schierarmi pubblicamente in difesa incondizionata della libertà di pensiero di chiunque, nonché di espressione, di ricerca, di insegnamento.

Firmato: Antonio Caracciolo

Fonte: http://civiumlibertas.blogspot.com
Link: http://civiumlibertas.blogspot.com/2010/12/in-tempo-reale-lettera-pubblica-ex-art.html
10.12.2010


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