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La classe operaia è viva!


pietroancona
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Corradino Mineo aveva preannunziato stamane la diretta su Rainew24 della manifestazione della FIOM. La manifestazione non è stata soltanto dei metalmeccanici ma ha trascinato con se tanta parte del mondo del lavoro a cominciare dai professori e dai disoccupati e dell'intellighenzia italiana turbata dal declino e dall'incupimento del nostro Paese, intellighenzia che è stata svillaneggiata, come oggi purtroppo si usa fare, da un esponente del PD, un tale Boccia sconfitto da Niki Vendola in Puglia e da allora con il dente avvelenato per tutto quello che sta alla sua sinistra.

Mi sono messo comodo davanti la TV sin dalle due e mezzo e per un paio d'ore non mi è mai capitato di vedere i cortei che attraversavano Roma. C'erano soltanto interviste e venivano inquadrati al massimo due personaggi. Inoltre la trasmissione si spostava ogni dieci minuti su Torino per riferire di non so quale iniziativa pubblicizzata nei giorni scorsi da un sacerdote di non so quale mirabolante contenuto. Il giornalista che intervistava qualcuno dei partecipanti di Torino si sforzava anche di mettere in contrapposizione i "giovani" sereni e pacifici di quella riunione differenti dai convenuti a Roma. Non diceva "violenti" e pronti a menare le mani ma lo lasciava capire.

Esasperato e deluso per non aver visto quasi niente per un evidente oscuramento ho acceso il computer e finalmente ho potuto seguire dal sito di "Repubblica" la manifestazione ed ho potuto vedere la grandissima straordinaria umanità che riempiva lo schermo. Mi sono commosso fino alle lacrime. E' stato come ritrovare me stesso, la mia storia, la storia del movimento operaio italiano e della sua straordinaria civile combattività dopo anni di smarrimento, di sofferenza, di sconfitte.

Allora non è vero che la classe operaia è scomparsa! Non è vero che non esisteva più, non aveva più identità, non era più la classe generale di cui parlavano i nostri padri capaci di guidare un movimento non solo di lotte di resistenza ma anche di trasformazione della società in senso socialista....

La classe operaia esiste e rivendica i suoi diritti. Non è ancora ridotta a subire le condizioni imposte dal "padrone".Ed è questa la ragione per la quale l'obiettivo di Confindustria e dei suoi gregari Cisl ed UIL con l'assenso del PD è l'abolizione del contratto nazionale di lavoro, strumento fondamentale identitario e collettivo che fa dei dipendenti di una azienda un gruppo culturalmente e politicamente vivo ed agente.

Certo, i lavoratori e le migliaia di professori, di giovani studenti, disoccupati, ragazzi dei centri sociali criminalizzati dal poliziotto Maroni ma che io amo e rispetto per quello che fanno nei quartieri dai quali si tenta di sfrattarli, non sono più come i loro padri. I loro padri stavano meglio, molto meglio. Un metalmeccanico italiano riusciva a mantenere dignitosamente la famiglia e magari, con molti sacrifici, a laureare un figlio. Ora la sua paga non basta alla sopravvivenza della famiglia. Il metalmeccanico di ieri si concedeva un poco di ferie, qualche gita fuori porta. Ogni tanto qualche fetta di carne buona. Ora non ha i soldi per comprare il giornale e per prendere un caffè al bar se deve comprare la merendina per il suo bambino.

La classe operaia di oggi è sotto attacco. Viene brutalizzata da esponenti del governo e del padronato. Brunetta e la Marcegaglia si uniscono nell'insulto e Marchionne vorrebbe in Italia i sindacati guardiaspalle USA che spiano i lavoratori. Sacconi odia la CGIL ed ancora di più la Fiom. Si era lasciato andare, dopo la manifestazione Cisl ed UIL a considerare queste il nuovo primo sindacato italiano. Non aveva visto il fiume di esseri umani della Fiom e cioè della sinistra italiana confluire verso la grande piazza del comizio. Mastica amaro e da domani organizzerà, magari con l’aiuto di Ichino, la sua vendetta alla Camera dei Deputati con il varo del collegato lavoro che vorrebbe distruggere lo Statuto dei Diritti ed inibire ai lavoratori di ricorrere al giudice ed allo stesso giudice di intervenire anche in presenza di enormi violazioni del diritto.

Dalla classe operaia di oggi (che per me comprende tutti anche i professori e gli ingegneri e gli scienziati che si vorrebbe umiliare nelle Università italiane) è venuta una reazione al processo di disgregazione dei diritti, all'impoverimento forzato di generazioni di precari della malvagia legge Biagi. L'Italia rifiuta di ridursi come la Tunisia, come la Serbia, come la Romania. Vuole raggiungere la Germania, lasciare il fanalino di coda dei salari OCSE.

Mi hanno commosso e coinvolto emotivamente gli interventi sulla scuola, sull'acqua, sulla pace della figlia di Gino Strada, l'intervento di Paolo Flores D'Arcais che ha capito il legame che c’è tra fascismo nelle fabbriche, fascismo nella società e berlusconismo, l'intervento di Maurizio Landini che lo ha oggi laureato dirigente di spessore nazionale, un dirigente capace, prudente, deciso ed appassionato. Come si diceva una volta, "un compagno quadrato".

Contrariamente a quanto ha velenosamente chiosato Sacconi la manifestazione di oggi non è uscita dagli anni settanta. Viene dal futuro! Un futuro in cui il lavoro in tutto l'Occidente è sottratto al processo di sfruttamento ed alla crescente sperequazione con le rendite e le retribuzioni dei dirigenti tutte nell'ordine di milioni di euro a fronte della media di quindicimila euro della maggior parte delle famiglie italiane.

Ma la manifestazione ha bisogno di avere una CGIL che ritrovi se stessa e che non sia quella di Epifani che rinvia a dicembre uno sciopero indispensabile subito e un grande partito socialista che costituisca il suo referente in Parlamento. Il PD non è il referente della classe lavoratrice anche se gran parte di questa lo vota. Ha la testa altrove, vorrebbe conquistare il blocco sociale moderato e fascisteggiante di Berlusconi. Non escludo che cercherà un compromesso sul collegato lavoro e che tornerà ad insistere sulla FIOM perché accetti le condizioni del nuovo padrone delle ferriere. Nelle prossime settimane comprenderemo se sarà possibile tradurre in risultati politici e sociali la grandissima giornata che ci ha regalato la generosa classe lavoratrice italiana.

La classe operaia è viva, più viva che mai ed ha bisogno di un suo partito che ne rappresenti gli interessi in Parlamento. Il grande lascito del Socialismo del Novecento non è morto!

Pietro Ancona
17.10.2010


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pietroancona
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Vomitevole.
Perchè è proprio la sinistra con il suo continuo e imperterrito inneggiare alla globalizzazione, alla società multirazziale, alla libertà amricana, agli enti sovrannazionali eletti da nssuno la vera responsabile del disastro.
Trichet ha appena detto che gli stati europei devono fare vigorose politiche fiscali in faccia all'opinione pubblica (testuale).
Trichet è presidente della BCE che emette quell'euro che la sinistra di Prodi, padoa schioppa (goldman sachs) e Giuliano Amato (deutsche bank) hanno sempre beatificato.
Questo...(scusate ma quando ci vuole) di Ancona come può pensare, se inneggia alla apertura delle frontiere, che i nostri operai rimarranno meglio della Tunisia o Serbia?
Questo ... chi crede di prendere in giro?
Scisate ma io non sopporto gli ipocriti. Saluti & Baci.

gli insulti alle persone non dovrebbero essere consentiti. Segnalo questo
signore alla Moderazione del Forum


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dana74
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a me è sembrata più una sfilata di celebrità in caccia di visibilità, personalità (non tutte) che erano lì più per addomesticare la protesta a dispetto delle tantissime persone in buona fede che ripongono speranze sincere in giuda, non ho visto assolutamente chiedere limitazioni ad un sistema che vuole gli operai precari e disoccupati alla mercé dello stesso.
Non mi è piaciuto l'intervento (non mi ricordo di chi) che ha detto che la dignità vincolata al lavoro, penso che la dignità spetti a chiunque a prescindere, un discorso del genere è denigrante per chi allora non ha lavoro, come non avesse diritto di esistere perché non producento è un peso e basta, non si può valere come essere umano solo in virtù di un'occupazione, che è esattamente ciò che hanno imposto i poteri forti, a loro uso e consumo.

Non si può tutelare il lavoro se non la si smette con il dumping sociale, se non si obbligano le fabbriche a produrre in Italia se vogliono accedere al mercato italiano.
Se non si svincola l'Italia dal WTO non si arriverà mai ad una tutela, perché significa accettare l'arma di ricatto della globalizzazione.
Se non vengono fuori queste critiche si illude solo la gente che ha un disperato bisogno di garanzie, si fa credere loro che si lotta per i diritti mentre si vogliono solo placare gli animi.
Mi ha fatto sorridere in modo amaro l'atteggiamento di Epifani che grida basta, come se questa situazione fosse piovuta sulla testa della gente dall'oggi al domani, come se i sindacati, come tu onestamente hai sempre denunciato, non avessero contribuito all'attuale assetto di ricatto continuo.


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pietroancona
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mi aspetto che chi da del demente e del coglione ad altri venga sanzionato e sospeso da questo forum-

aspetto un intervento del Moderatore


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Ogopogo
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Ogopogo
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pietroancona
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mi domando perchè si debba inquinare ed infangare questo forum appartenente ad un sito di rilievo con il linguaggio ingiurioso, volgare di persone che non rispetto la civiltà dei rapporti


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Caleb367
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Grande Ancona. Non riesco a essere altrettanto ottimista, però. Il problema è che nei paesi occidentali e in Italia in particolare c'e' una guerra aperta del "capitale", chiamo così quelli che il mai abbastanza compianto Fortebraccio avrebbe chiamato "lorsignori", contro il lavoratore.
Non riesco a credere che i sindacati - anzi IL sindacato, dato che CISL e UIL sono degli apparati di cartapesta creati, foraggiati e teleguidati da Confindustria, e la CGIL sta purtroppo facendo la stessa fine - possano ottenere risultati a meno di non rimuovere una dirigenza composta di quisling e con scioperi per cui gli sparatori di cazzate a tassametro dei "grandi" "giornali" (foraggiati da soldi statali, cioè con le MIE tasse, ci tengo a ribadirlo) sono già coi fucili puntati. E la cosa, mi par chiaro, non è affatto facile.

(E... a quelli che sbraitano che il problema sono gli immigrati portati dalla sinistra: lo scopo di un sindacato è difendere i diritti di chi lavora. Che sia senegalese, italiano, turco o tedesco. Contro tutti i piccoli, medi e grandi schiavisti, che siano il Marchionne che minaccia licenziamenti o l'avvocatuccio di provincia con la filippina clandestina in nero, o il padroncino dei pomodori che paga quattro soldi al nigeriano minacciando di farlo espellere se si lagna.)


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pietroancona
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Condivido ed aggiungo
Provo a smorfiare la dichiarazione di D'Alema che chiede di ascoltare la piazza ma per marciare in direzione opposta alle cose richieste. Azzardo la previsione che presto si farà l'unità sindacale ma contro i lavoratori e contro la manifestazione di ieri.
I liberisti del PD hanno capito che la CGIL da sola rischia di ...essere risucchiata dall'ondata "rivoluzionaria" della Fiom e di altre categorie. Quindi chiederanno alla Camusso di realizzare com Bonanno e Angelletti il supersindacato del regime


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Anonymous
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bell'articolo Pietro Ancona...purtroppo è da un pezzo che penso che i moderatori di questo sito stiano peggiornado e schierandosi con i commentatori di destra più aggressivi e retrivi...Debunker per dirla con linguaggio moderno...purtroppo questo sito sta diventando sempre più simile alla tv di regime, dandosi però l'aria del sito underground che disvela chissa quali segreti, quando con frequenza vegono pubblicate soprattutto nel forum, delle baggianate... mi aspetterei la massima inflessibilità contro chi scarica la propria aggressività verbale nel forum...ma ho idea che si stia MOLTO PIÙ ATTENTI ALLA MODALITÀ DI SCRITTURA ,PIUTTOSTO CHE AL CONTENUTO MARCATAMENTE AGGRESSIVO DI CIÒ CHE VIENE SCRITTO...forse però sarebbe il caso di migrare ad un'altro sito in cui si possano ritrovare le migliori firme di che scrivevano su questo sito fino a qualche tempo fa...( personalmente escluderei Barnardche ultimamente sembra diventato complottitsta patologico...)...si potrebbbe iniziare per chi ha tempo a contattare Bertani, Amensa ed altri e tentare di costruire un'altro blog migliore di questo che a mio avviso sta scadendo progressivamente di qualità...

Si può sicuramente dire che tra i politici di sinistra non si trovano dei santi uomini...ma per far ciò non occorrre insultare ...


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dana74
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"E... a quelli che sbraitano che il problema sono gli immigrati portati dalla sinistra: lo scopo di un sindacato è difendere i diritti di chi lavora. Che sia senegalese, italiano, turco o tedesco"

come ricordato da qualcuno se uno ha un contratto regolare la paga non viene diversificata a seconda della provenienza.
Duri di comprendonio eh?

Poi se si vuole negare che la crisi esista, allora ben venga, facciamo finta di non vedere che gli immigrati servano per abbassare i salari in patria come la delocalizzazione serve come ricatto per portar via il posto di lavoro.

Ah già ma solo gli immigrati perdono il posto di lavoro, dimenticavo che per gli italiani esiste un minimo salario garantito che agli stranieri non è riconosciuto.
Guardare in faccia la realtà sarebbe utile per tutti in primis verso coloro che si richiamano in questo "inospitale" paese come lo ha definito Truman nell'articolo in home (non mi pare che sia generoso verso chi per anni ha pagato le tasse qui) che non potendo contare su una famiglia in loco come gli "indigeni" finiscono preda della malavita, anche se hanno le migliori intenzioni.
Capisco che quando invece è proprio questo l'intento, di fornire braccia a delinquenza e malavita, quando l'intento è abbassare i livelli dei salari vuoi che per la sinistra non sia una battaglia fondamentale?
Una battaglia per il capitale.
Già perché se è vero che "si vuole tanto bene" agli immigrati per prima cosa dovremmo fare tutto perché non ci diventino, perché non siano costretti a lasciare il loro paese e punti di riferimento, questo significa rispettarli, certo se li andiamo a bombardare o devastiamo in altri modi, soprattutto tramite le multinazionali che li sfruttano ( queste strano caso la sinistra MAI mette sotto accusa come causa di fenomeni migratori).
Sembra che la sinistra trovi divertente far spostare la gente a seconda dei flussi di capitale, però sembra molto contiguo ai voleri della global elité, ancora una volta.
Intendiamoci non che al centro destra dispiaccia, tutt'altro, è falso come la sinistra poiché la sinistra si nasconde dietro nobili motivi che è per far del bene, SE NON E' MAI RIUSCITA A FAR STAR BENE I SUOI DI CITTADINI COME PENSA DI RIUSCIRCI CON GLI ALTRI?
VE LO SIETE MAI CHIESTO?
Forse che non è quello lo SCOPO???
La destra è falsa quanto la sinistra poiché per il suo di elettorato usa le argomentazioni opposte.

Cmq facciamo finta che in Italia tutto va bene, quelli son andati in piazza tanto per fare, perché era una bella giornata, i problemi son tutti sulle spalle degli stranieri che noi italiani usiamo come target per diritto di legge.


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Ale
 Ale
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Poi se si vuole negare che la crisi esista, allora ben venga, facciamo finta di non vedere che gli immigrati servano per abbassare i salari in patria come la delocalizzazione serve come ricatto per portar via il posto di lavoro.

I salari gli abbassano comunque con o senza immigrati mi pare, le pensioni ce le sogniamo con o senza immigrati, i diritti contrattuali raggiunti dopo anni di lotte ce li levano con o senza immigrati.
Questo concetto fà sorridere come se in una Italia di soli italiani il problema salario non esisterebbe, baah.
Ma veramente c'è qualcuno che ci crede ?! Ma invece di spremersi le meningi e combattere la corruzione, la mancanza di uguaglianza nei diritti, una distribuzione più giusta della ricchezza, questa gente cosa fà se la prende con chi stà peggio di lei ingigantendo un problema che forse esiste. Ma che lo cambiate così un sistema che non funziona ?
Poi non sò leggo dei commenti deliranti :

Cmq facciamo finta che in Italia tutto va bene, quelli son andati in piazza tanto per fare, perché era una bella giornata, i problemi son tutti sulle spalle degli stranieri che noi italiani usiamo come target per diritto di legge.

Ma chi è che fà finta che in Italia va tutto bene e i problemi cadono sulle spalle degli immigrati ? A che è rivolta questa domanda ?
A chi scrive in questo forum ? A quel sindacato, l'unico che in Italia si è opposto ad un contratto di lavoro indecente, quello stesso sindacato che a Pomigliano d'arco a difeso quei lavoratori non immigrati (zozzi,tornateneve al paese vostro) ?
Forse la dovresti rivolgere al berlusca e a che gli sta vicino che sono mesi che ci provano a spacciare questa buffonata.


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