La prima pietra (al collo)

PRESTIGIACOMO, PRIMA PIETRA NON PRIMA DI DUE ANNI
"L'Italia potrebbe posare la prima pietra entro due-tre anni. L'energia pulita è il tema del futuro e per affrontarlo bisogna prendere in considerazione anche l'ipotesi nucleare. Da questo punto di vista, l'Italia è negli Stati Uniti per conoscere e capire, nell'ottica di definire una via italiana al nucleare. Stiamo procedendo. Abbiamo impiegato due anni per far partire l'Agenzia per la Sicurezza, ma direi che adesso siamo lì. Entro due, massimo tre anni potremo posare la prima pietra di una nuova centrale. Non è competenza del Governo scegliere i siti. Il Governo sceglie i criteri di fondo a cui una centrale deve attenersi, ma saranno poi i privati a fare proposte. Purtroppo in Italia c'é molta confusione sul nucleare. Vogliamo conoscere e capire. Per questo chiederemo alla Westinghouse se sia possibile, tra l'altro, avviare stage per giovani ingegneri italiani".

Nessuno sa chi deciderà che persone mettere nell'agenzia di sicurezza , la quale è preposta non si sa a cosa, visto che non sceglierà i siti , ma i requisiti (tuttora misteriosi, sepolti in qualche decreto che il giornalismo si guarda dal portare alla luce) che poi saranno riporposti all'agenzia dai "privati" (?).
In compenso da questa dichiarazione pubblica di un ministro dello stato, in evidente torpore da jet-lag, qualcosa di chiaro esce: non sappiamo un cazzo di nucleare, ma ci affidiamo a Westinghouse.