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La sindrome «tutti tranne Berlusconi»

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Giancarlo54
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2622
 

Ed infatti il "compagno" stalin, per il mio modo di vedere era un "fascista": non a caso era un identitarista "sovietico". Usava metodi fascisti . Dal momento in cui una categoria diventa metastorica siamo legittimati ad usarla anche nel giudicare fenomeni apparentemente opposti. La storia è fatta di contraddizioni tra i tempi, tra le ideologie e tra gli schieramenti . Proprio per questo è importante sottolineare quelle poche verità universalmente condivisibili, come per me è che essere di sinistra è essere anticomunitaristi, respingendo logiche di "nazione", di "comunità tradizionale" o peggio "di stirpe". Che poi non significa uccidere le tradizioni, ma non farne punto d'appoggio per la legittimazione di presunte autorità (come per esempio la dottrina cristiana che vede un grumo di embrioni come un "bambino", promuovendo un assenso sulle potenzialità e sottintendendo una logica di potere che ritiene esistente la superiore morale che si appoggia sulla credenza nell'anima, cristianamente intesa). Le tradizioni devono informare solo chi se ne sente coinvolto liberamente. In questo senso sono un diritto da tutelare. Non un'imposizione autoritaria. Questo per me è la sinistra: la politica deve essere regolata solo sul benessere materiale della maggioranza e sulla libertà inalienabile di espressione (in senso lato) dell'individuo.

Bene, citi quello che pensa giustamente il prof. La Grassa, e cioè che la sinistra è una cosa, il comunismo (che adesso non esiste più) era un'altra cosa. Concordo sulla figura di Stalin e sul suo essere identitario sovietico in contrasto con l'anticomunitarista e antitradizionalista Trotzky (benedetto fu il piccone....), io/noi siamo dalla parte del socialismo identitario, tu/voi dalla parte della sinistra cosmopolita.
Siamo d'accordo, ognuno per la sua strada.

PS: i picconi li abbiamo attaccati al muro....... 😆


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nuvolenelcielo
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 637
 

@nuvolenelcielo "baste cazzate" tu , sembri un grillino con le tue banalità "ne dx ne sx , guardiamo i fatti" . Le differnze sono enormi , con buona pace per te , e per centomila ragioni . "I fatti" ( che tu richiami ad osservare superficialmente ) qualcuno li osserva avendo a cuore la lotta di classe , altri l'"identità nazionale" . Partendo da questi due punti di vista le differenze di sensibilità e obbiettivi sono immense . ( Non basta condividere il fatto che la BCE è cattiva per stare dalla stessa parte )

wow, ci sono talmente tante differenze tra bersani e fini che ho bisogno di occhiali speciali per evitare uno shock anafilattico.

ti lascio la lotta di classe, e la pipì territoriale, non mi interessa. auguri.


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nuvolenelcielo
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 637
 

Borghezio con il bildelbergh condivide i suoi personali obiettivi politici.

vai in un istituto di cura, o in uno scientifico in cui analizzano le tue percezioni, anzi lì ti pagano anche perché fai da cavia.


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Matt-e-Tatty
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2484
 

squadrista significa un uso mirato e vigliacco della violenza a fini politici, ad esclusivo vantaggio dei padroni. Come la violenza squadrista dei fedeli a mussolini dal 1919 al 1922. Il fascismo si distingue sempre per dire una cosa e farne un'altra, casualmente sempre a vantaggio del padronato di turno. E questo schema non è cambiato. Fare "fronte unico" con 'sta gentaglia equivarrebbe all'alleanza con i "ratti" per il popolo libico. Non si possono, poi, coniugare velleità identitarie nazionaliste con un discorso di "lotta di classe", per sua natura internazionalista e anticlassista. Perchè se si fa, al momento di una scelta importante si verifica la spaccatura tra chi ragiona sempre in funzione del riscatto di classe (e del rovesciamento della classe soverchiante) e chi invece preme con insistenza sulla salvaguardia dell' "identità", quindi dell'"intera nazione" compresi i suoi aguzzini e sfruttatori.

Ecco perchè a dispetto dei vostri insulti mi sembra ben identificabile il fascismo anche oggi. Fascista è chi, in nome di qualunque "ideale" compie atti di squadrismo: pestaggi, spiate, minacce, intimidazioni, tradimenti e gogna mediatica. Chi ha potere e lo usa per schiacciare un avversario è squadrista, fascista. Perchè anche se si professa egualitario sottintende sempre una logica autoritaria.

Tutto ciò non è opinione... è la storia e ciò che è accaduto che lo dice, basti pensare a come è nato "il fascismo". Se si vuol negare che le prime "squadracce" erano composte per lo più da disoccupati e ex soldati della 1° guerra, che erano finaziate dai proprietari terieri per schiacciare (talvolta anche con l'omicidio e sovente col pestaggio) i braccianti in sciopero, si vuol negare l'evidenza e verità storica. Il reato di opinione, le "purghe" con l'olio di ricino ecc. sono realtà storiche.
Però, il fascismo aveva in sè anche qualcosa di migliore di questo (secondo mè). Mussolini era un esaltato ma aveva anche radici ideologiche che affondavano nel socialismo: pensioni, bonifiche mirate all'aumento dei posti di lavoro, non erano buone solo per arricchire una casta... personaggio e ideologia molto ambigua sotto tanti punti di vista.

Al di la di certe disquisizioni relative al ventennio, ciò che è considerato "fascista" dopo il 45 è un qualcosa che va inquadrato nella situazione di un paese colonia... in pratica il "politico fascista" come la Russa non è un eslatato nazionalista ma un esaltato servo di una potenza straniera... di fascista in lui rimane solo il "reato di opinione" (a mio modo di vedere), ma nel suo essere servitore non trovo molte differenze con le forze politiche definite dalla massa "sinistre" (mi riferisco principalmente al PD), in pratica è tutta una truffa.

Una cosa su cui varrebbe la pena ragionare è se si smette di parlare di ideologie (destra/sinistra e comunista/fascista) si scopre che esiste un gregge di pecore che "si identifica" con delle insegne di cui non conosce il significato e una esigua minoranza che si fà qualche domanda e che spesso viene dall'estremismo (di destra o di sinistra) con molte (troppe) cose in comune e alcune opinioni su alcuni aspetti diametralmente opposte e inconciliabili.

Per mè la strada è un'altra perchè dietro delle insegne non se ne esce... occorrerebbe analizzare punto per punto, argomento per argomento senza insegne e ideologie, a livello di democrazia diretta e assemblee di cittadini non riuniti da "colori"... si scoprierebbe che gente che si ritiene di destra ha idee comuni con gente che si ritiene di sinistra.

I


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cloroalclero
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 443
 

x nuvolenelcielo: ci hai le mosche nel cranio, altrochè. O ti manca l'informazione (te lo auguro) o hai dei deficit cerebrali.

x matt 'o tatt quoto. Non mi sono mai rifiutata di parlare coi fascisti, fatti salvi coloro che ti danno della mentecatta perchè non hanno argomenti e coi pochi neuroni di cui dispongono ci giocano a boccette. Ho fissato dei paletti ideologici che soggettivamente ritengo pregnanti. Poi, finchè non si tiene un fucile in mano si puo' discutere, imbecilli a parte, chè quelli resterebbero tali anche se incontrassero Socrate in persona.


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