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Squarti gli Animali? Meriti la cittadinanza onoraria

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sandman972
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Siamo nel campo delle opinioni personali, ovviamente...non vedo comunque in quale modo si possa contestare la frase "vivere la sessualità è un diritto di ciascuno", e neanche in quale modo questa idea possa cozzare con il concetto "la sessualità è una cosa troppo importante per poterla prendere sottogamba".

Quello che unisce i due concetti è appunto il fatto che per integrarle si dovrebbe avere una "maggiore consapevolezza", che inizia dalla conoscenza delle problematiche connesse ad una manifestazione cosi importante, se non altro perchè manifestandola con ignoranza si va incontro al "rischio della vita", la cui conseguenza diretta è "la necessità di limitare questa vita".

Se non si vive la sessualità come un diritto personale si impongono alle persone delle idee "globali" che determinano ingerenze nella sfera personale e limitano la decisione del proprio essere, e questo scusami tanto ma è medioevo.
Se si vive il fenomeno della sessualità in modo superficiale si va incontro alle manifestazioni di vivere il sesso in modo patologico e con le conseguenze attuali.
La prima manifestazione è stata applicata per secoli con i risultati che conosciamo.
La seconda manifestazione è materializzata nei tempi recenti, e ne vediamo i risultati giorno per giorno.

Io non vedo nessuna difficoltà nell'integrare questi due ragionamenti fondamentali...se non altro, visti i risultati del passato e del presente, è ora di provare qualcosa di diverso.


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duxcunctator
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Ripeto per l'ennesima volta se ce ne fosse bisogno che, a mio giudizio, rivelare una menzogna non significa aver trovato la verità

Ci sono situazioni in cui è come dici tu (rivelazione di menzogna DIVERSO DA scoprimento di verità) ed altre invece in cui esse coincidono perfettamente.
Dipende, in qualche modo, dalla "semplicità" della questione.

L'11/9, per esempio, è questione non semplice.
E disvelare la manzogna circa la versione ufficiale (arabi con temperini che dirottano e guidano, a vista, quattro Boeing per 400 km. Portandone uno a schiantarsi sul pentagono con una manovra che sarebbe estremamente difficile anche per un pilota militare alla guida di un caccia. Le torri che implodono su sé stesse per lo scioglimento dell'acciaio a causa del calore sprigionato dall'incendio. La terza torre che crolla su sé stessa paro paro alle prime due, senza neanche la scusa d'essere stata colpita da un aereo) NON equivale a determinare la verità su come sono andate effettivamente le cose.

Ma resta fondamentale avere la capacità ed il coraggio di puntare il dito e dire: è una menzogna.
Ma non sempre è così, Bigrex.
Sulla questione monetaria, ad esempio, è molto più univoca la questione: se è menzogna emettere la moneta (che ci appartiene in quanto siamo noi che la rendiamo dotata di valore, con la nostra disponibilità ad accettarla in cambio del NOSTRO lavoro) sotto forma di debito, ne deriva necessariamente che la verità consista nell'emetterla come credito (il contrario del debito).
Se emissione deve essere.
Se poi non la vogliamo neanche emettere, a disposizione per l'approfondimento.

E sull'aborto?
Mi parli di classificazione tra embrione e feto.
Io dico che si tratta, in entrambi i casi, di un bambino-non-ancora-uscito-dalla-pancia.
E che arriverebbe ad uscirne, se gli lasciassimo compiere il suo naturale processo.
Tu metti in mezzo l'anima. Visto che l'hai fatto tu, allora ti dico: l'anima si incarna FIN DALLO zigote.
Il che ha, come conseguenza logica, che sono uccisioni quelle che avvengono nella spirale, dove lo zigote si forma ma non può impiantarsi.
Ma la verità che ti ho appena detto, è tale per fede e non (ancora) per ragione. E la mia fede, come vedi, è ancora più esplicita, in materia, rispetto a quella della Chiesa, (al cui interno io sto) che vieta i mezzi contraccetivi come la spirale senza però spiegarne, nel dettaglio, il motivo.
Ma non voglio parlare di anima. Anche se colgo l'occasione per chiedere anche a te, come ho fatto con altri (che, come te, lanciavano il sasso e facevano allusioni su "messaggio del Cristo travisato dalla Chiesa"):
Chi è per te Gesù di Nazareth?

Voglio restare sul piano della Ragione, e assolutamente lungi da me "obbligarti" a indossare il parapendio della Fede: cascheremmo nel burrone assieme, e ci faremmo molto male tutti e due.
Però: perché ti offendi e non accetti il fatto che io affermi che la mia, di Ragione, è "corazzata" dalla Fede? Questo non significa mica che non possa imparare e scoprire cose che un secondo prima non sapevo. Anzi: la Ragione CUM la Fede ti spinge alla scoperta di universi infiniti, di cui si ignora l'esistenza. Fino a sei mesi fa, ignoravo ad esempio il contenuto biologico del Peccato Originale. Ora, per dono di Dio, l'ho scoperto. Dov'è che scorgi uno "arroccato" su ciò che sa già ed indisponibile a scoprire il nuovo?
Se poi vuoi dire che ti indispone il fatto che io non sia disposto a prescindere, nella mia ricerca delle verità che non mi sono ancora note, dal fatto nudo e crudo che Dio (Creatore, Padre, Onnipotente) s'è fatto Uomo, per amore nostro e per salvarci, molti (non, purtroppo, tutti): beh, mi spiace, ma non posso proprio dartela questa mia disponibilità.

Tornando sull'aborto: essendo legalizzato, devo assumere che non sia omicidio (non dovrebbe essere legalizzato, l'omicidio, no?)
Ma poi, mi fermo, ci ragiono e mi dico: e perché non è omicidio?
Perché c'è una classificazione tra embrione, feto e bambino?
E' sufficiente, alla Ragione, una risposta del genere?
Cos'è che differenzia in un modo così ragionevolmente fondato l'embrione dal feto e quest'ultimo dal bambino, dentro o fuori la pancia?

Sono questioni assai concrete, Bigrex. Tragicamente concrete.
Dove il tempo per le chiacchiere è veramente a zero.

Ti ho dato, in precedenza, un "fatto": il "feto" scappa di fronte all'aspiratore. Ossia, si sposta e va a piazzarsi nel punto più lontano dell'utero, rispetto a quello.
Di fronte ad un fatto del genere, la tua Ragione non ti "spinge" ad informarti, ad andartela a cercare tu stesso la fonte, ad approfondire, animato da un vero ardore per la verità, se è o non è già uomo o donna, quel feto che finisce "aspirato" e "squartato"?
Perché ti sembra urgente e necessario approfondire la questione dell'11/9 o tutta una serie di altre questioni (visto che frequenti CDC e non ti basta "berti" le notizie del Corriere della Serva o del TG4), e, invece, su questa, sei disposto a trangugiare la verità che ti fornisce bell'e pronta il Sistema, addirittura previa "legalizzazione"?

Perché, Bigrex?
Se così non è, e se sei un sincero cercatore della verità, spiegami, razionalmente, quale differenza c'è tra un "feto" e mio figlio di poco più di tre anni, che giustifichi il fatto che si possa "legalmente" annullare l'essenza fisica dell'uno e non si possa (ancora) fare altrettanto con l'altro.
Da Ragione a Ragione, Bigrex.

Restiamo su questo, di pezzo. Poi su Socrate, chemioterapia, Hamer, il presunto travisamento fatto dalla Chiesa del "messaggio cristico", ci sarà, se vuoi, modo di tornare


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duxcunctator
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Siamo nel campo delle opinioni personali, ovviamente...non vedo comunque in quale modo si possa contestare la frase "vivere la sessualità è un diritto di ciascuno", e neanche in quale modo questa idea possa cozzare con il concetto "la sessualità è una cosa troppo importante per poterla prendere sottogamba".

Quello che unisce i due concetti è appunto il fatto che per integrarle si dovrebbe avere una "maggiore consapevolezza", che inizia dalla conoscenza delle problematiche connesse ad una manifestazione cosi importante, se non altro perchè manifestandola con ignoranza si va incontro al "rischio della vita", la cui conseguenza diretta è "la necessità di limitare questa vita".

Se non si vive la sessualità come un diritto personale si impongono alle persone delle idee "globali" che determinano ingerenze nella sfera personale e limitano la decisione del proprio essere, e questo scusami tanto ma è medioevo.
Se si vive il fenomeno della sessualità in modo superficiale si va incontro alle manifestazioni di vivere il sesso in modo patologico e con le conseguenze attuali.
La prima manifestazione è stata applicata per secoli con i risultati che conosciamo.
La seconda manifestazione è materializzata nei tempi recenti, e ne vediamo i risultati giorno per giorno.

Io non vedo nessuna difficoltà nell'integrare questi due ragionamenti fondamentali...se non altro, visti i risultati del passato e del presente, è ora di provare qualcosa di diverso.

Vi sono moltissime cose, tra quelle che scrivi in quest'ultimo messaggio, in cui sono d'accordo con te.

Ma ti faccio una domanda, anzi due.

La prima è: cosa differenzia le "opinioni personali", nel cui campo hai posto la questione della sessualità, da tutto il resto che opinione personale non è?
Sottodomanda: esiste, nel campo del non materiale, qualcosa che opinione personale non è?

La seconda ri-prende le mosse da un tuo commento precedente, su cui avevo innestato il mio pistolotto (vedi: me li auto-definisco tali) sulla differenza tra legittimo e legale:

Personalmente non sono d'accordo con chi pratica l'aborto...ma purtroppo in questa società le leggi e quant'altro lo permettono, quindi il "diritto" (pur dichiarandomi contrario) è dalla parte di chi lo pratica; in questo senso si può esprimere il proprio dissenso ma le loro posizioni [b]vanno rispettate[/].

la domanda è: che significa "vanno rispettate"?
Puoi sostanziarmelo meglio, per favore?


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Nyarlathotep
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questa non è arte, è volgarità e pornografia pura. Ed i deliri dei tizi nei video... Semplicemente è gente che non sa dipingere, non sa scolpire, non sa suonare, non sa scrivere, e fa passare questo schifo impressionante come arte contornandolo di filosofia da quattro soldi bucati, bah, anzi, bleah


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sandman972
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Tranquillo duxcunctator, stiamo chiacchierando nel massimo rispetto reciproco, con zero problemi...non potrei mai definire "pistolotti" i tuoi interventi, sono interessanti come avviene sempre nei civili confronti di opinioni. 😆

Comunque l'"opinioni personali" del post precedente era riferito al modo in cui io e te vediamo queste questioni...cioè appunto alla nostra "opinione" sugli argomenti, che magari ce li fa considerare in modo differente; avevo solo messo come presupposto che stiamo chiacchierando e confrontando le idee, ma arrivare ad avere una risposta "giusta" è praticamente impossibile. 🙂

Rispondendo alla tua prima domanda, metto invece la sessualità (come tutte le manifestazioni legate alla propria persona) non tra le opinioni ma tra i "diritti personali"...vale a dire, il pieno diritto di ciascuno di vivere il proprio corpo nel modo che ritiene opportuno, a meno che questo non sia lesivo della dignità, della vita e del benessere della stessa persona o degli altri.
Ovvio che per questo mio modo di pensare io sia contrario all'aborto, come infatti avevo già scritto. 🙂
Ma sono contrario anche all'imposizione dell'astinenza, o all'imposizione del non usare mezzi anticoncezionali, all'imposizione dell'ignoranza su certe tematiche.
La soluzione per non abortire non è "non fare sesso", a mio parere, è "insegnare a fare sesso nel modo giusto", passami l'espressione.

Sottodomanda, no, non ritengo che ci sia qualcosa nel campo non-materiale (presumo tu intenda "spirituale") che sia al di fuori della sfera del "sentire personale" (anche in questo caso "opinione" non era la parola giusta a mio parere).
La tua percezione di un "Dio" può essere diversa dalla mia, ed un altro che è ateo può guardarci scuotendo la testa e dire: che cavolo, quei due stanno a pensare a qualcosa che non esiste!!!
Chi può affermare con certezza che il mio modo, o il tuo, o quello del tizio, sia corretto? Credo nessuno.
Io vivo la cosa cosi perchè la credo giusta, tu lo stesso, il tizio ateo idem. Nessuno ha ragione e nessuno torto; il torto subentra nel momento in cui qualcuno sostiene che la sua idea non è "sentire personale" ma deve divenire "sentire comune"...non so se mi sono riuscito a spiegare. 🙂

Sul "vanno rispettate" probabilmente mi sono espresso male...volevo intendere che si può ovviamente esprimere il proprio dissenso (come ho scritto), ma siccome da un punto di vista di "leggi dello Stato" (che è o dovrebbe essere laico e quindi costruito sulla volonta della "maggioranza") l'aborto è permesso, chi pratica l'aborto, da un punto di vista sociale e legislativo, è nella piena espressione dei suoi diritti.
Quindi si, la distinzione tra "legalità" e "legittimità" (dove con legittimità intendo l'accettabilità morale di un comportamento) in questo caso è necessaria...

Ecco, adesso come pistolotti siamo pari. 😀


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Bigrex
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Ci sono situazioni in cui è come dici tu (rivelazione di menzogna DIVERSO DA scoprimento di verità) ed altre invece in cui esse coincidono perfettamente.
Dipende, in qualche modo, dalla "semplicità" della questione.

Ma resta fondamentale avere la capacità ed il coraggio di puntare il dito e dire: è una menzogna.

Mi sembrava abbastanza chiaro che su questo punto fossimo d'accordo.

Ma non sempre è così, Bigrex.
Sulla questione monetaria, ad esempio, è molto più univoca la questione: se è menzogna emettere la moneta (che ci appartiene in quanto siamo noi che la rendiamo dotata di valore, con la nostra disponibilità ad accettarla in cambio del NOSTRO lavoro) sotto forma di debito, ne deriva necessariamente che la verità consista nell'emetterla come credito (il contrario del debito).
Se emissione deve essere.
Se poi non la vogliamo neanche emettere, a disposizione per l'approfondimento.

Onestamente non sono molto ferrato sull'argomento e sto ancora formando la mia idea in merito quindi non posso rispondere al tuo quesito.

E sull'aborto?
Mi parli di classificazione tra embrione e feto.
Io dico che si tratta, in entrambi i casi, di un bambino-non-ancora-uscito-dalla-pancia.
E che arriverebbe ad uscirne, se gli lasciassimo compiere il suo naturale processo.
Tu metti in mezzo l'anima. Visto che l'hai fatto tu, allora ti dico: l'anima si incarna FIN DALLO zigote.

Ma questa è la tua verità, soggettiva, che proviene dalla tua fede e non dalla tua ragione.

Il che ha, come conseguenza logica, che sono uccisioni quelle che avvengono nella spirale, dove lo zigote si forma ma non può impiantarsi.
Ma la verità che ti ho appena detto, è tale per fede e non (ancora) per ragione. E la mia fede, come vedi, è ancora più esplicita, in materia, rispetto a quella della Chiesa, (al cui interno io sto) che vieta i mezzi contraccetivi come la spirale senza però spiegarne, nel dettaglio, il motivo.

Veramente la chiesa vieta anche contraccettivi di tipo preventivo (preservativo, pillola). Lasciando perdere le ricadute che questo divieto può portare a popolazioni come quelle dell'Africa (e non parlo dell'AIDS), posso capire che 2000 anni fa l'insegnamento di "non disperdere il seme" potesse avere un senso, viste le condizioni di vita, la mortalità infantile ecc. che richiedevano una prolificità delle coppie, ma trovo che attualmente sia totalmente anacronistico e spesso dannoso.

Anche se colgo l'occasione per chiedere anche a te, come ho fatto con altri (che, come te, lanciavano il sasso e facevano allusioni su "messaggio del Cristo travisato dalla Chiesa"):
Chi è per te Gesù di Nazareth?

Un uomo con un messaggio meraviglioso. E preferisco pensarlo uomo perchè il suo messaggio, e il suo sacrificio, è ancora più grande.
A tal proposito trovo meravigliose le parole di De Andrè nel "Laudate Hominem" della "Buona Novella" di cui questa è una piccola estrapolazione ......
"Non posso pensarti figlio di Dio
ma figlio dell'uomo, fratello anche mio.

Qualcuno
qualcuno
tentò di imitarlo
se non ci riuscì
fu scusato
anche lui
perdonato
perché non s'imita
imita un dio,
un dio va temuto e lodato
lodato...

Laudate hominem
No, non devo pensarti figlio di Dio
ma figlio dell'uomo, fratello anche mio.
Ma figlio dell'uomo, fratello anche mio.
Laudate hominem."

Voglio restare sul piano della Ragione, e assolutamente lungi da me "obbligarti" a indossare il parapendio della Fede: cascheremmo nel burrone assieme, e ci faremmo molto male tutti e due.

Perchè ritieni che parlando di fede ci potremo far male? Ho amici religiosi, preti e un padre francescano, con cui parlo a lungo e con piacere di fede e religione e che stimo perchè non mi impongono mai il loro credo come io non cerco di imporgli le mie idee. Basta un po di rispetto reciproco.

Però: perché ti offendi e non accetti il fatto che io affermi che la mia, di Ragione, è "corazzata" dalla Fede? Questo non significa mica che non possa imparare e scoprire cose che un secondo prima non sapevo. Anzi: la Ragione CUM la Fede ti spinge alla scoperta di universi infiniti, di cui si ignora l'esistenza. Fino a sei mesi fa, ignoravo ad esempio il contenuto biologico del Peccato Originale. Ora, per dono di Dio, l'ho scoperto. Dov'è che scorgi uno "arroccato" su ciò che sa già ed indisponibile a scoprire il nuovo?

Non credo di aver mai detto o dimostrato di essermi offeso per le tue affermazioni. L'impressione che posso cogliere da ciò che scrivi è che tu viva la tua fede in maniera totalizzante. Inoltre la sensazione che mi trasmetti è che gran parte, se non tutte, le scoperte che che fai vengano unicamente dalla tua fede e dagli insegnamenti della tua religione con poco spazio per ciò che ne è al di fuori. In questo scorgo il tuo essere "arroccato" non su ciò che sai ma su ciò che è già scritto.

Se poi vuoi dire che ti indispone il fatto che io non sia disposto a prescindere, nella mia ricerca delle verità che non mi sono ancora note, dal fatto nudo e crudo che Dio (Creatore, Padre, Onnipotente) s'è fatto Uomo, per amore nostro e per salvarci, molti (non, purtroppo, tutti): beh, mi spiace, ma non posso proprio dartela questa mia disponibilità.

Non mi indispone questa tua fermezza ma non vorrei che obbligassi me a partire dal tuo concetto per le nostre discussioni.

Tornando sull'aborto: essendo legalizzato, devo assumere che non sia omicidio (non dovrebbe essere legalizzato, l'omicidio, no?)
Ma poi, mi fermo, ci ragiono e mi dico: e perché non è omicidio?
Perché c'è una classificazione tra embrione, feto e bambino?
E' sufficiente, alla Ragione, una risposta del genere?
Cos'è che differenzia in un modo così ragionevolmente fondato l'embrione dal feto e quest'ultimo dal bambino, dentro o fuori la pancia?
Sono questioni assai concrete, Bigrex. Tragicamente concrete.
Dove il tempo per le chiacchiere è veramente a zero.

Su questo , come già detto, abbiamo idee molto differenti e attualmente, ciò che dici non riesce ancora a farmi cambiare opinione.

Ti ho dato, in precedenza, un "fatto": il "feto" scappa di fronte all'aspiratore. Ossia, si sposta e va a piazzarsi nel punto più lontano dell'utero, rispetto a quello.
Di fronte ad un fatto del genere, la tua Ragione non ti "spinge" ad informarti, ad andartela a cercare tu stesso la fonte, ad approfondire, animato da un vero ardore per la verità, se è o non è già uomo o donna, quel feto che finisce "aspirato" e "squartato"?

Ti ho chiesto le fonti perchè ho provato a cercare qualcosa per approfondire l'argomento ma non ho trovato nulla nemmeno sul sito del movimento per la vita (che forse è un po di parte). Quindi mi è sembrato logico chiederlo a te che hai già avuto la possibilità di trovare dati in merito.

Perché ti sembra urgente e necessario approfondire la questione dell'11/9 o tutta una serie di altre questioni (visto che frequenti CDC e non ti basta "berti" le notizie del Corriere della Serva o del TG4), e, invece, su questa, sei disposto a trangugiare la verità che ti fornisce bell'e pronta il Sistema, addirittura previa "legalizzazione"?

Come ho detto vorrei un aiuto per approfondire se sei disposto a condividere con me le tue fonti.

Perché, Bigrex?
Se così non è, e se sei un sincero cercatore della verità, spiegami, razionalmente, quale differenza c'è tra un "feto" e mio figlio di poco più di tre anni, che giustifichi il fatto che si possa "legalmente" annullare l'essenza fisica dell'uno e non si possa (ancora) fare altrettanto con l'altro.
Da Ragione a Ragione, Bigrex.

La mia ragione mi dice una cosa differente ma non posso sperare che su questo si possa trovare tra noi un punto di contatto: la distanza attualmente è eccesiva.


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Bigrex
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questa non è arte, è volgarità e pornografia pura. Ed i deliri dei tizi nei video... Semplicemente è gente che non sa dipingere, non sa scolpire, non sa suonare, non sa scrivere, e fa passare questo schifo impressionante come arte contornandolo di filosofia da quattro soldi bucati, bah, anzi, bleah

Sono pienamente d'accordo


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duxcunctator
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Grazie per la tua risposta "sorridente" (e non solo per l'uso sapiente degli smiles), sandman972.

Recupero quanto scrivi alla fine:

Sul "vanno rispettate" probabilmente mi sono espresso male...volevo intendere che si può ovviamente esprimere il proprio dissenso (come ho scritto), ma siccome da un punto di vista di "leggi dello Stato" (che è o dovrebbe essere laico e quindi costruito sulla volonta della "maggioranza") l'aborto è permesso, chi pratica l'aborto, da un punto di vista sociale e legislativo, è nella piena espressione dei suoi diritti.
Quindi si, la distinzione tra "legalità" e "legittimità" (dove con legittimità intendo l'accettabilità morale di un comportamento) in questo caso è necessaria...

Perdonami, avevo già scritto un altro "pistolotto" (col quale dux si sarebbe portato sul 2-1 rispetto a sand) ma poi ho cancellato tutto perché forse non ho ben capito la tua posizione.
Posta la differenza tra "legale" e "legittimo", ti chiedo:
l'aborto in quale categoria rientra, secondo te?


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Zret
 Zret
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questa non è arte, è volgarità e pornografia pura. Ed i deliri dei tizi nei video... Semplicemente è gente che non sa dipingere, non sa scolpire, non sa suonare, non sa scrivere, e fa passare questo schifo impressionante come arte contornandolo di filosofia da quattro soldi bucati, bah, anzi, bleah

Sono pienamente d'accordo

Sottoscrivo.


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sandman972
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Posta la differenza tra "legale" e "legittimo", ti chiedo:
l'aborto in quale categoria rientra, secondo te?

Ovviamente in tutte e due..."legale", e dal mio punto di vista morale "non legittimo". Nel senso che come ho scritto non concordo con chi decide di utilizzarlo come controllo delle nascite.

Quello in cui divergiamo è solo il modo in cui bisognerebbe arrivare a "non avere necessità di praticare l'aborto", secondo me. 😉

p.s. grazie per "l'uso sapiente degli smile"...haha! 😆


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duxcunctator
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I credenti non dovrebbero avere difficoltà a vedere una chiara connotazione anticristica nell' arte di costui.

Ai non credenti, profondamente scossi dall'evidente sadismo dell' artista in questione, mi prendo la responsabilità di fare una domanda che so essere scomoda al punto da risultare una provocazione:
perché non vi sentite ugualmente scossi per gli squartamenti che avvengono, a decine e decine di milioni ogni anno, dei bambini e delle bambine ancora nell'utero delle madri?

Rileggendomi tutta la discussione, giungo alla conclusione che vale forse la pena di riproporre la domanda iniziale, senza indirizzarla ai soli non credenti ma a tutti coloro che si sentono scossi da una notizia del genere,
con alcune varianti:
- eliminandone l'indirizzamento ai soli non credenti (perché, restiamo sul piano della Ragione e non della Fede
- eliminandone il tono accusatorio di fondo.

Riformulata, la domanda diventa:
Posto che sono perfettamente consapevole della menzogna che gli animali possano essere "usati" come oggetti inanimati (anzi, peggio: perché magari la ragazza col cappuccio rosso che gettava i cagnolini nel fiume (vivi), si sarebbe sentita più colpevole se, in un accesso d'ira, avesse gettato in quello stesso fiume, il suo cellulare, durante un litigio col fidanzato. Perché il cellulare "costa")
E posto che sono grandemente consapevole della verità che gli animali sono degli esseri "senzienti" (in misura diversa a seconda delle specie), ovvero in grado di "sentire", dal dolore fisico ad una gradazione ancora sconosciuta di dolore morale (fa parte delle frontiere della conoscenza che stanno attendendo l'arrivo dell'Uomo, se non si attardasse a restare ancora uomo)
E assunto che tutti coloro che si son "sentiti male" nel leggere la notizia che ha generato l'apertura di questa discussione (animali squartati per fine "artistico") siano consapevoli, magari in modo meno preciso e meno analitico, della stessa menzogna e della stessa verità;
domando a questi ultimi:
come vi ponete rispetto all'aborto volontario , così com'è riconosciuto dall'attuale legge (d'ora in avanti, per semplicità: aborto)?

Lo considerate sì o no, omicidio?

La domanda non è peregrina, rispetto alla coppia binaria di verità/menzogna relativa al, chiamiamolo, animalicidio (anche se qualcuno preferisce biocidio. Che comprenderebbe anche i vegetali. Ma ora stiamo limitando la discussione agli animali)

E ve lo dimostro, ponendomi a valle del vostro SI' / NO, e da qui facendo ulteriori considerazioni/domande.

Primo corno del dilemma: per voi l'aborto E' omicidio

Se per voi l'aborto E' omicidio (e quindi, nonostante sia legalizzato, continuate a considerarlo tale e di conseguenza né lo praticate né lo consigliate: anzi lo additate come tale ai/lle vostri conoscenti e/o cari/e che volessero praticarlo e/o consigliarlo), allora non si può condurre una lotta, per opporsi all'animalicidio, che sia contemporaneamente "coronata da successo" e "sana" (nel senso di non strumentalizzata da interessi superiori), fintantoché sarà possibile commettere un omicidio "legalizzato".

Questo perché si potrà sempre alzare, durante la vostra battaglia per opporvi all'animalicidio, un pinco pallino qualsiasi (che potrebbe, al limite, essere anche "assoldato" dalle Lobbies che a compiere gli animalicidi hanno fortissimi interessi. Big Pharma con tutta la sua merdosissima vivisezione, ad esempio) a proclamare, a gran voce: "Ahò, ma che state a ddì??? Na' donna po' ammazza' er bambino ne la panza e voi me state a scassà i cojoni con er canello affogato ner fiume o co' er topo fatt'a pezzetti per sperimentà le medicine nove?"
Ovviamente, questa obiezione potrebbe essere fatta anche in maniera molto più sofisticata e forbita.
E potrebbe anche non essere fatta, in cattiva fede, da uno che è assoldato da Big Pharma, la quale vuole continuare le sue sperimentazioni.
Sta di fatto che, a voi "sopportatori" dell'aborto-omicidio e "lottatori" per porre fine all'animalicidio, quella contraddizione patente potrebbe (dovrebbe) tagliarvi le gambe, in qualsiasi contradditorio, pubblico e/o privato.
Rendendovi quindi, alla fine, non più efficaci nella protezione e nella tutela della verità conculcata (quella relativa alla nozione di animalicidio).

Ma ipotizziamo pure che siate tipini tosti, e che, pur accusando l' "interruzione" del burino anti-abortista (prezzolato da Big Pharma o cattolico integrale come il sottoscritto: poco importa), proseguiate nella vostra lotta (ed è lotta anche inserire un commento su un forum come CDC).
E che alla fine tale lotta sia "coronata" dal successo e venisse alfine approvata una legislazione contro l'animalicidio....beh, si sarebbe arrivati ad una situazione alquanto paradossale:
- da un lato una "legislazione" che -in una sua parte- protegge, integralmente o meno, gli animali dall'uccisione,
- e dall'altro la stessa "legislazione" che -in un'altra sua parte- non fa lo stesso con gli uomini: di solito, le legislazioni positive che hanno segnato degli effettivi passi avanti nella storia (che so, penso a quella che ha statuito l'abolizione della schiavitù, un tempo perfettamente legale) hanno avuto un percorso graduale: prima viene "riconosciuto" un diritto di ordine più "basico", per poi arrivare a quello di ordine più "alto". Prima si deve abolire la schiavitù, fino ad allora legale; e solo dopo si può arrivare all'approvazione del suffragio universale. Vicecersa sarebbe auto-contradditorio, oltreché ridicolo, lottare per ottenere il suffragio universale a coloro che sono ancora schiavi. O, come sarebbe più esattamente il vostro caso, lottare per ottenere il diritto al suffragio universale dopo che è stata reintrodotta la schiavitù per una certa categoria di persone.
Logica e psicologia (mente e cuore) esigono che, di fronte alla soppressione di un diritto di ordine più "basico" rispetto ad un altro (come il diritto alla libertà personale rispetto a quello al voto; o come il diritto alla vita per l'uomo-vivo rispetto al diritto alla vita per l'animale-vivo) vuole che prima di dedicarsi alla lotta perché sia riconosciuto il secondo, non ancora riconosciuto come tale, ci si debba impegnare perché torni ad essere riconosciuto il primo, non più riconosciuto come tale. In tutto o in parte.

Ma sono sicuro d'essermi dilungato fin troppo, nell'argomentare su questa primo corno del dilemma.
E che voi, sostenitori degli animali e "sopportatori" dell'aborto, vi state fin d'ora facendo venire il dubbio che questa vostra specifica posizione possa essere stata facilmente strumentalizzata da Interessi Illuminati, molto più in alto di voi.
E che è probabilmente meglio indirizzare fin da subito le vostre risorse/energie al "bersaglio grosso".
O, quantomeno, di "sinergizzare" il più possibile i vostri sforzi per il riconoscimento del nuovo diritto, con quelli di coloro che, ventre a terra, cercano di ri-ottenere il riconoscimento del diritto annullato.
Così da arrivare perlomeno appaiati al traguardo.

Attendo una vostra conferma, in tal senso (da sandman972, in primis).
Il silenzio lo prendo per tale, e avrò in tal caso la consolazione che questo mio impegno nell'operare un discernimento puramente razionale sulla questione (ma ho già detto in precedenza qual è l'ottano in più della mia Ragione: è la mia Fede nella Verità ET Amore fatti Uomo. E non esito a farne la dovuta pubblicità, visto che siamo in tempi di marketing omnicomprensivo. Ben venga, quando è il caso, quello positivo) sia servito a qualcosa.
Viceversa, sono pronto e disponibile ad affontare le vostre, ragionevoli, obiezioni.
Ok?

Veniamo all'altro corno del dilemma.

Secondo corno del dilemma: per voi l'aborto NON E' omicidio

Pur essendo consapevoli della verità/menzogna relativa all'animalicidio, purtuttavia voi NON considerate l'aborto un omicidio.
E' una posizione molto più "corente" (in senso purame
nte logico), di quella del primo corno.
Però.
C'è un però.
E se voi, semplicemente, "sbagliaste"?
Io sono pienamente libero di considerare un cinghiale che mi sta caricando come un simpatico porcellino d'india che vuole giocherellare.
Fin al momento dell'impatto delle zanne. Poi la libertà nel perseverare nel mio errore scompare, nel sangue e nei brandelli della carne che una volta costituiva un uomo integro (ed anche piuttosto ben messo, nel mio caso...bando alla falsa modestia 🙂
Perché, se voi si state sbagliando, nel considerare l'aborto cosa diversa dall'omicidio (laddove esso lo sia invece effettivamente, omicidio), allora si trovate a ricadere nel caso precedente (nel caso siate saltate direttamente a questo punto, vi invito quindi a tornare al primo corno).
Aggravato, magari, dal devastante senso di colpa per averlo approvato, l'aborto-omicidio (prima-non-considerato-come-tale), per una persona a voi cara (voi stesse, una moglie, una figlia, una sorella, una madre, un'amica, una cugina)
Quindi, le domande a coloro che fanno parte di questo seconda categoria, sono due:
1) convenite con me di quanto sia importante esser sicuri-sicuri-sicuri della vostra assunzione circa l'aborto (che cioé esso NON sia un omicidio)?
2) cosa vi fa ritenere che l'aborto NON sia omicidio?

Mi rendo, ovviamente, ben conto che la risposta a questa seconda domanda richieda l'apertura di apposita topic (essendo disordinato di natura, vado assai spesso OT, come wiki ben ha notato in altra occasione. Ma, questa volta, mi "auto-contengo").
Che, infatti, tosto vado ad aprire.
Riportando questo post.

Quindi, mi attenderei le risposte alle due domande da parte di "quelli del secondo corno", ossia: da Bigrex, dana74 (ma su di lei ho un dubbio: potrebbe forse appartenere al primo corno ed essersi semplicemente indisposta nei miei confronti per come ero andato "di machete" sulla questione, all'inizio. Ora, dana, come vedi "mè sò dato 'na carmata", come si dice a Roma), Nyarlatothep, Zret (dubbio su corno di appartenenza anche per lui), e ovviamente tutti gli appartenenti al secondo corno con cui non mi sono confrontato finora e che vorranno intervenire sul tema.

E' palese che sono liberi di intervenire anche coloro che, pur avendo posizione diversa da quelle illustrata sopra sulla questione dell'animalicidio (posizionandosi nell'ampio spettro che va da "gli animali li odio tutti" a "gli animali devono essere utilizzati dall'uomo perché signore e padrone della creazione", passando per "a me degli animali non me ne pò fregà dde meno") e quindi pur non considerando come tali il binomio menzogna/verità da cui siamo partiti, hanno invece sulla questione dell'aborto le idee molto chiare, in un senso o nell'altro.
Però, se fosse possibile, chiederei a costoro di intervenire SE E SOLO SE non ne possono fare veramente a meno.

Intuisco che il confronto sarebbe più "focalizzato" e diretto al nocciolo se avvenisse solo tra cosiddetti "animalisti", che considerano oppure no l'aborto un omicidio.

Grazie per l'attenzione.

Si dia inizio alle danze.

+Christus Vincit+


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Bigrex
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 57
 

Rileggendomi tutta la discussione, giungo alla conclusione che vale forse la pena di riproporre la domanda iniziale, senza indirizzarla ai soli non credenti ma a tutti coloro che si sentono scossi da una notizia del genere,
con alcune varianti:
- eliminandone l'indirizzamento ai soli non credenti (perché, restiamo sul piano della Ragione e non della Fede
- eliminandone il tono accusatorio di fondo.

Rileggendomi tutta la discussione devo dire che il tema di partenza è stato dimenticato a favore di un altro tema.

Riformulata, la domanda diventa:
Posto che sono perfettamente consapevole della menzogna che gli animali possano essere "usati" come oggetti inanimati

Non mi è sufficente questa tua consapevolezza (e per me non è una menzogna ma una crudeltà) che suona purtroppo e senza offesa "avete ragione su questo argomento secondario ma adesso parliamo delle cose importanti"

come vi ponete rispetto all'aborto volontario , così com'è riconosciuto dall'attuale legge (d'ora in avanti, per semplicità: aborto)?

Lo considerate sì o no, omicidio?

Credo di aver risposto esaurientemente alla tua domanda. Puoi porla tutte le volte che vorrai ma, attualmente, non mi hai portato un solo argomento che mi possa far cambiare idea. No non lo considero un omicidio. Se comunque tu fossi così gentile da indicarmi le fonti che ti ho chiesto in merito alle tue affermazioni (sul movimento dell'embrione durante un aborto) potrei cercare di comprendere meglio il tuo punto di vista.

E che alla fine tale lotta sia "coronata" dal successo e venisse alfine approvata una legislazione contro l'animalicidio....beh, si sarebbe arrivati ad una situazione alquanto paradossale:
- da un lato una "legislazione" che -in una sua parte- protegge, integralmente o meno, gli animali dall'uccisione,
- e dall'altro la stessa "legislazione" che -in un'altra sua parte- non fa lo stesso con gli uomini: di solito, le legislazioni positive che hanno segnato degli effettivi passi avanti nella storia (che so, penso a quella che ha statuito l'abolizione della schiavitù, un tempo perfettamente legale) hanno avuto un percorso graduale: prima viene "riconosciuto" un diritto di ordine più "basico", per poi arrivare a quello di ordine più "alto".

E l'ordine di importanza delle cose, ammesso che esista è sempre quello dettato dall'uomo quindi e guardacaso e lo stesso discorso che fa chiunque sfrutti in un modo o nell'altro gli animali: la vivisezione serve per guarire le persone che sono infinitamente più importanti di qualsiasi essere vivente ecc. Ma purtroppo è un tipico discorso di molti cristiani per cui Dio ha creato tutto e lo ha messo a nostra disposizione.

Secondo corno del dilemma: per voi l'aborto NON E' omicidio

Pur essendo consapevoli della verità/menzogna relativa all'animalicidio, purtuttavia voi NON considerate l'aborto un omicidio.
E' una posizione molto più "corente" (in senso puramente logico), di quella del primo corno.
Però.
C'è un però.
E se voi, semplicemente, "sbagliaste"?

E se tu sbagliassi?

Quindi, le domande a coloro che fanno parte di questo seconda categoria, sono due:
1) convenite con me di quanto sia importante esser sicuri-sicuri-sicuri della vostra assunzione circa l'aborto (che cioé esso NON sia un omicidio)?
2) cosa vi fa ritenere che l'aborto NON sia omicidio?

Penso sia inutile ripetermi ancora sul tema. Aspetto nuovi elementi con cui ampliare la discussione su temi più "terreni"


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sandman972
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 502
 

Guarda, detta come vuole detta, io devo studiare, lavorare, tenere dietro alla casa e magari avere un minimo di tempo libero per me stesso...quelle che tu chiami "battaglie per opporti ad A e B" sono per me semplici battaglie di consapevolezza nei confronti di certi argomenti.

Spiego meglio: quando scrivi "condurre una lotta" dai un senso al peso che ho su questi argomenti assolutamente sproporzionato...avresti ragione se io fossi un leader di qualche movimento di grande visibilità (ed in questo caso probabilmente le mie "battaglie di opinione" le potrei portare avanti parallelamente, sarebbero una linea programmatica di un movimento e non opinioni), ma non lo sono: la mia lotta, per limiti di tempo, si limita al cercare di informarmi, ed al cercare di sensibilizzare chi mi circonda su determinati argomenti che reputo importanti per l'avanzamento personale di ognuno, e che credo possano creare apertura mentale e consapevolezza.

In questi argomenti faccio ricadere le mie idee sulle sperimentazioni e le torture sugli animali, le mie idee sull'atteggiamento della Chiesa sulla contraccezione, le mie idee sul modo di frenare la necessità degli aborti, quelle sull'11/9 e sulla politica attuale, ed una marea di altre cose.
Nel momento in cui io espongo le mie opinioni con una coerenza interna, mi spieghi dove cavolo qualcuno potrebbe contestarmi qualcosa? Nel fatto che affronto un argomento piuttosto che un altro? Ma io caro mio ho una bocca sola e solo due mani. 😆

Se devo firmare una petizione contro la tortura ingiustificata di animali o l'aborto lo faccio; oppure, se è inerente all'argomento, scrivo "che schifo, non sei un artista ma un sadico torturatore", oppure "ragazzi, io penso che l'aborto sia sbagliato, sensibilizziamo i giovani a prevenire le gravidanze", oppure ancora "mi spieghi perchè non difendiamo la vita degli iracheni e degli afghani?".

Ma non è che io ogni volta che esprimo un opinione devo dire: "Allora, SICCOME sono contro l'aborto, SICCOME difendo la vita, SICCOME credo che torturare gli animali sia sbagliato, SICCOME penso che la politica degli USA negli ultimi 10 anni sia sbagliata POSSO PERMETTERMI DI DIRE che il vegetarianesimo è una corretta scelta morale".

Non so se hai afferrato il punto...in oggetto c'era il comportamento di uno che sgozza animali per sadismo e lucro; io ho commentato su quel punto. Il resto sono cose che con il mio primo commento a mio parere non c'entrano...se vuoi piacevoli per il dialogo, ma assolutamente OT, riguardo all'articolo iniziale, e superflue in funzione di quello. 😉

Ovvio, tutto IMHO.


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