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Travaglio - Al Cittadino non far Sapere


Tao
 Tao
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Cari lettori, quando il Parlamento approva una legge all’unanimità, di solito bisogna preoccuparsi. Indulto docet. Questa volta è anche peggio. L’altroieri, in poche ore, con i voti della destra, del centro e della sinistra (447 sì e 7 astenuti, tra cui Giulietti, Carra, De Zulueta, Zaccaria e Caldarola), la Camera ha dato il via libera alla legge Mastella che di fatto cancella la cronaca giudiziaria.

Nessuno si lasci ingannare dall’uso furbetto delle parole: non è una legge “in difesa della privacy” (che esiste da 15 anni) nè contro “la gogna delle intercettazioni”. Questa è una legge che, se passerà pure al Senato, impedirà ai giornalisti di raccontare - e ai cittadini di conoscere - le indagini della magistratura e in certi casi persino i processi di primo e secondo grado. Non è una legge contro i giornalisti. È una legge contro i cittadini ansiosi di essere informati sugli scandali del potere, ma anche sul vicino di casa sospettato di pedofilia. Vediamo perché.

Oggi gli atti d’indagine sono coperti dal segreto investigativo finché diventano “conoscibili dall’indagato”.
Da allora non sono più segreti e se ne può parlare. Per chi li pubblica integralmente, c’è un blando divieto di pubblicazione, la cui violazione è sanzionata con una multa da 51 a 258 euro, talmente lieve da essere sopportabile quando le carte investono il diritto-dovere di cronaca. Dunque i verbali d’interrogatorio, le ordinanze di custodia, i verbali di perquisizione e sequestro, che per definizione vengono consegnati all’indagato e al difensore, non sono segreti e si possono raccontare e, di fatto, citare testualmente (alla peggio si paga la mini-multa). È per questo che, ai tempi di Mani Pulite, gli italiani han potuto sapere in tempo reale i nomi dei politici e degli imprenditori indagati, e di cosa erano accusati. È per questo che, di recente, abbiamo potuto conoscere subito molti particolari di Bancopoli, Furbettopoli, Calciopoli, Vallettopoli, dei crac Cirio e Parmalat, degli spionaggi di Telecom e Sismi.

Fosse stata già in vigore la legge Mastella, Fazio sarebbe ancora al suo posto, Moggi seguiterebbe a truccare i campionati, Fiorani a derubare i correntisti Bpl, Gnutti e Consorte ad accumulare fortune in barba alle regole, Pollari e Pompa a spiare a destra e manca. Per la semplice ragione che, al momento, costoro non sono stati arrestati né processati: dunque non sapremmo ancora nulla delle accuse a loro carico. Lo stesso vale per i sospetti serial killer e pedofili, che potrebbero agire indisturbati senza che i vicini di casa sappiano di cosa sono sospettati.
La nuova legge, infatti, da un lato aggrava a dismisura le sanzioni per chi infrange il divieto di pubblicazione: arresto fino a 30 giorni o, in alternativa, ammenda da 10 mila a 100 mila euro (cifre che nessun cronista è disposto a pagare pur di dare una notizia). Dall’altro allarga à gogò il novero degli atti non più pubblicabili. Anzitutto “è vietata la pubblicazione, anche parziale o per riassunto, degli atti di indagine contenuti nel fascicolo del pm o delle investigazioni difensive, anche se non più coperti da segreto, fino alla conclusione delle indagini preliminari ovvero fino al termine dell’udienza preliminare”. La notizia è vera e non é segreta, ma è vietato pubblicarla: i giornalisti la sapranno, ma non potranno più raccontarla. A meno che non vogliano rovinarsi, sborsando decine di migliaia di euro.

È pure vietato pubblicare, anche solo nel contenuto, “la documentazione e gli atti relativi a conversazioni, anche telefoniche, o a comunicazioni informatiche o telematiche ovvero ai dati sul traffico telefonico e telematico, anche se non più coperti da segreto”. Le intercettazioni °© che hanno il pregio di fotografare in diretta un comportamento illecito, o comunque immorale, o deontologicamente grave °© sono sempre top secret.

Bontà loro, gli unanimi legislatori consentiranno ancora ai giornalisti di raccontare che Tizio è stato arrestato (anche per evitare strani fenomeni di desaparecidos, come nel vecchio Sudamerica o nella Russia e nell’Iraq di oggi). Si potranno ancora riferire, ma solo nel contenuto e non nel testo, le misure cautelari, eccetto “le parti che riproducono il contenuto di intercettazioni”. Troppo chiare per farle sapere alla gente.
E i dibattimenti? Almeno quelli sono pubblici, ma fino a un certo punto: “non possono essere pubblicati gli atti del fascicolo del pm, se non dopo la pronuncia della sentenza d’appello”. Le accuse raccolte (esempio, nei processi Tanzi, Wanna Marchi, Cuffaro, Cogne, Berlusconi etc.) si potranno conoscere dopo una decina d’anni da quando sono state raccolte: alla fine dell’appello. Non è meraviglioso?

L’ultima parte della legge è una minaccia ai magistrati che indagano e intercettano ”troppo”, come se l’obbligatorietà dell’ azione penale fosse compatibile con criteri quantitativi o di convenienza economica: le spese delle Procure per intercettazioni (che peraltro vengono poi pagate dagli imputati condannati, ma questo nessuno lo ricorda mai) saranno vagliate dalla Corte dei Conti per eventuali responsabilità contabili. Così, per non rischiare di risponderne di tasca propria, nessun pm si spingerà troppo in là, soprattutto per gli indagati eccellenti.

A parte «Il Giornale», nessun quotidiano ha finora compreso la gravità del provvedimento. L’Ordine dei giornalisti continua a concentrarsi su un falso problema: quello del “carcere per i giornalisti”, che è un’ipotesi puramente teorica, in un paese in cui bisogna totalizzare più di 3 anni di reclusione per rischiare di finire dentro. Qui la questione non è il carcere: sono le multe. Molto meglio una o più condanne (perlopiù virtuali) a qualche mese di galera, che una multa che nessun giornalista sarà mai disposto a pagare. Se esistessero editori seri, sarebbero in prima fila contro la legge Mastella. A costo di lanciare un referendum abrogativo. Invece se ne infischiano: meno notizie “scomode” portano i cronisti, meno grane e cause giudiziarie avrà l’azienda.

Mastella, comprensibilmente, esulta: «Un grande ed esaltante momento della nostra attività parlamentare». Pecorella pure: «Una buona riforma, varata col contributo fondamentale dell’opposizione». Vivi applausi da tutto l’emiciclo, che è riuscito finalmente là dove persino Berlusconi aveva fallito: imbavagliare i cronisti. Ma a stupire non è la cosiddetta Casa delle Libertà, che facendo onore alla sua ragione sociale ha tentato fino all’ultimo di aumentare le pene detentive e le multe (fino al 500 mila euro!) per i giornalisti. È l’Unione, che nell’elefantiaco programma elettorale aveva promesso di allargare la libertà di stampa. Invece l’ha allegramente limitata con la gentile collaborazione del centrodestra. Ma chi sostiene che nell’ultimo anno non è cambiato nulla, ha torto marcio. Quando le leggi-vergogna le faceva Berlusconi, l’opposizione strillava e votava contro. Ora che le fa l’Unione, l’opposizione non strilla, anzi le vota. In vista del passaggio al Senato, cari lettori, facciamoci sentire almeno noi, giornalisti e cittadini.

Marco Travaglio
Fonte: www.unita.it
19.04.07


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bstrnt
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Se è vero anche la metà di quanto asserisce Travaglio, penso che l'Italia sia sulla soglia di una dittatura di stampo sudamericano.
Il passo per ulteriori porcherie è breve ....
Spero che gli italiani non siano così lobotomizzati da accettare questa situazione; occorre spiegare alla gente, come ha fatto Travaglio i pericoli di questa nuova porcata alla Calderoli partorita dal furbetto di Ceppaloni.
Spero che il referendum abbrogativo si faccia e alla svelta!


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B4f10
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Tra pariti unici, riforma e elettorale senza voto di preferenza, ed ora questa legge che imbavaglia l'informazione, stanno a tutti gli effetti istituendo la DITTATURA in questo paese.

L'unica soluzione sarà, nostro malgrado, la RIVOLUZIONE.


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luigi54
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I SEGNALI DI ALLARME IN FONDO CI STANNO AIUTANDO A COMPRENDERE DOVE STIAMO ANDANDO...;

L'OPPOSIZIONE NON C'E PER IL SOLO FATTO CHE QUANDO "DOVEVA" NON C'E MAI STATA...;

POVERI NOI!!!!

SUI BLOG COMUNQUE C'E FERMENTO !!!


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federasta
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"luigi54" wrote: I SEGNALI DI ALLARME IN FONDO CI STANNO AIUTANDO A COMPRENDERE DOVE STIAMO ANDANDO...;

L'OPPOSIZIONE NON C'E PER IL SOLO FATTO CHE QUANDO "DOVEVA" NON C'E MAI STATA...;

POVERI NOI!!!!

SUI BLOG COMUNQUE C'E FERMENTO !!!

😉 hai pienamente ragione; nei BLOG c'è fermento, ma una cosa non l'ho ancora capita e spererei che qualcuno me la spiegasse:

COSA POSSIAMO FARE E COME DOBBIAMO COMPORTARCI?


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luigi54
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"federasta" wrote: [quote="luigi54"]I SEGNALI DI ALLARME IN FONDO CI STANNO AIUTANDO A COMPRENDERE DOVE STIAMO ANDANDO...;

L'OPPOSIZIONE NON C'E PER IL SOLO FATTO CHE QUANDO "DOVEVA" NON C'E MAI STATA...;

POVERI NOI!!!!

SUI BLOG COMUNQUE C'E FERMENTO !!!

😉 hai pienamente ragione; nei BLOG c'è fermento, ma una cosa non l'ho ancora capita e spererei che qualcuno me la spiegasse:

COSA POSSIAMO FARE E COME DOBBIAMO COMPORTARCI?

Speriamo di avere tempo per rappresentare, in modo civile, ma fermo e deciso, che la LIBERTA DI STAMPA (la poca che è rimasta...) NON DEVE ESSERE TOCCATA...

Per il resto rimaniamo in attesa, una cometa ci illuminerà...


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Sven
 Sven
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Bravo Travaglio, ogni tanto gli riesce di ficcare il naso nel posto giusto (anche se stavolta la cosa è monumentale).Bravo soprattutto ad alludere al tacito patto vigente nelle alte sfere, "Tutti per uno uno per tutti".
Il bello è che ci preoccupiano dei diritti umani in Cecenia,(vero Radicali), in Russia, In Venezuela, abbiamo sanzionato l'Austria di Haider per avere eletto democraticamente un leader di estrema destra..Poi ci levano i diritti sotto il naso, ma Repubblica & C. tutti zitti, tutti allineati.
C'è solo da chiedersi quando faranno una legge sui blog.Mi chiedevo, ma tra i deputati astenuti, c'è qualche radicale?I radicali , così garantisti su qualsiasi fandonia, staranno mica zitti e buoni obbedendo ai loro finanziatori (banche e grande capitale) che poi sn gli artefici primi di queste strategie di "blindatura" del potere?
Non pensiate che il primato sia della classe politica, cmq, loro sono sempre i "maggiordomi" di altri.


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michele300
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http://www.camera.it/_dati/lavori/schedela/apriTelecomando_wai.asp?codice=15PDL0012040

L'articolo 1, comma 1, lettera a), sostituisce il comma 2 dell'articolo 114, disponendo che è fatto divieto di pubblicazione, anche parziale o per riassunto, degli atti contenuti nel fascicolo del pubblico ministero ovvero delle investigazioni difensive, fino alla conclusione delle indagini preliminari o dell'udienza preliminare.

NON è VIETATO PUBBLICARE GLI ATTI "IN ABSOLUTO"
MA SI DOVRA' ATTENDERE LA CHIUSURA DELLE INDAG. PREL.
O LA PRIMA UDIENZA PREL.(2/3 MESI ALLA PEGGIO)

La lettera b) introduce un comma 2-bis all'articolo 114, e stabilisce che per tutte le CONVERSAZIONI, anche non coperte da segreto, è fatto divieto di pubblicazione, anche nel contenuto, fino alla conclusione delle indagini preliminari o dell'udienza preliminare.

VEDI SOPRA..

In particolare, la norma proposta prevede un tendenziale limite alle proroghe delle intercettazioni, fissato in tre mesi (ossia la metà del termine ordinario di durata delle indagini preliminari), superabile qualora siano emersi NUOVI ELEMENTI di indagine anche desunti dai contenuti di conversazioni intercettate nel medesimo procedimento.

PER PROLUNGARE LE INTERCETTAZIONI E' SUFFICIENTE
CHE IL GIUDICE NE MOTIVI(DUE RIGHE) LA NECESSITA'..
="fatta la legge,trovato l'inganno"
questo vale per avvocati e giudici,
per guardie e ladri..

TRAVAGLIO SI E' LETTO IL DISEGNO DI LEGGE..??
MI SA CHE COMINCIA A ESSERE AFFETTO DA PARANOIA..
SUCCEDE..
OK A VIGILARE,
MA SENZA VEDERE FANTASMI DAPPERTUTTO..


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luigi54
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"michele300" wrote: http://www.camera.it/_dati/lavori/schedela/apriTelecomando_wai.asp?codice=15PDL0012040

L'articolo 1, comma 1, lettera a), sostituisce il comma 2 dell'articolo 114, disponendo che è fatto divieto di pubblicazione, anche parziale o per riassunto, degli atti contenuti nel fascicolo del pubblico ministero ovvero delle investigazioni difensive, fino alla conclusione delle indagini preliminari o dell'udienza preliminare.

NON è VIETATO PUBBLICARE GLI ATTI "IN ABSOLUTO"
MA SI DOVRA' ATTENDERE LA CHIUSURA DELLE INDAG. PREL.
O LA PRIMA UDIENZA PREL.(2/3 MESI ALLA PEGGIO)

La lettera b) introduce un comma 2-bis all'articolo 114, e stabilisce che per tutte le CONVERSAZIONI, anche non coperte da segreto, è fatto divieto di pubblicazione, anche nel contenuto, fino alla conclusione delle indagini preliminari o dell'udienza preliminare.

VEDI SOPRA..

In particolare, la norma proposta prevede un tendenziale limite alle proroghe delle intercettazioni, fissato in tre mesi (ossia la metà del termine ordinario di durata delle indagini preliminari), superabile qualora siano emersi NUOVI ELEMENTI di indagine anche desunti dai contenuti di conversazioni intercettate nel medesimo procedimento.

PER PROLUNGARE LE INTERCETTAZIONI E' SUFFICIENTE
CHE IL GIUDICE NE MOTIVI(DUE RIGHE) LA NECESSITA'..
="fatta la legge,trovato l'inganno"
questo vale per avvocati e giudici,
per guardie e ladri..

TRAVAGLIO SI E' LETTO IL DISEGNO DI LEGGE..??
MI SA CHE COMINCIA A ESSERE AFFETTO DA PARANOIA..
SUCCEDE..
OK A VIGILARE,
MA SENZA VEDERE FANTASMI DAPPERTUTTO..

Grazie, apprendere notizie rasserenanti veramente fà sentire bene...

Sai cos'è: Fino a poco tempo fà, quando si costituivano delle bande di criminali, lo si faceva di nascosto...

Adesso invece, almeno a credere a quello che leggiamo dai "Libri" di cronache giudiziarie..., le bande si costituiscono sotto gli occhi di tutti, in televisione, con tanto di atto costitutivo e di programma...;

Allora la "Tensione" di chi vede accadere queste cose, senza potere fare niente.., è molto alta...;

Spero anch'io che Marco abbia preso un abbaglio...

Sicuramente se lo augurano in tanti....

Ciao e grazie Luigi

P.S. SONO VITTIMA DI UNA GRAVE VIOLAZIONE DEI MIEI DIRITTI CIVILI E COSTITUZIONALI, e con me la mia famiglia...;

Gradirei, se potete visitare il mio sito www.luigiiovino.it , di AVERE LA VOSTRA OPINIONE, grazie lUIGI


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nello
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Queste persone perbene si considerano così onnipotenti e nobili che NOI poveri plebei non siamo degni neanche della libertà di conoscere quando fanno le loro fangate.
I paesi con i giornalisti col freno a mano tirato non sono mai una buona cosa.
un processo può durare anche 20 anni.
per avere informazione devo farmi criogenizzare?

IO DICO RIVOLUZIONE!
ma che diavolo stiamo aspettando ad andare a trovarli casa x casa a rompergli le corna al muro!?!??!?!?!


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luigi54
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"nello" wrote: Queste persone perbene si considerano così onnipotenti e nobili che NOI poveri plebei non siamo degni neanche della libertà di conoscere quando fanno le loro fangate.
I paesi con i giornalisti col freno a mano tirato non sono mai una buona cosa.
un processo può durare anche 20 anni.
per avere informazione devo farmi criogenizzare?

IO DICO RIVOLUZIONE!
ma che diavolo stiamo aspettando ad andare a trovarli casa x casa a rompergli le corna al muro!?!??!?!?!

Questo Tuo sfogo è anche i mio e sarà probabimente il pensiero di migliaia di famiglie...

Evitere la violenza è un DOVERE, per i nostri figli, per quello che speriamo possiamo fare per loro...

Chi ci governa in questo modo sporco e consente she possono essere realizzati degli abusi così palesi (nel mio caso è tutto documantato...) sà che siamo prigionieri della paura di fare del male ai nostr figli, e se nè abusa...

Bisogna cercare un consenso popolare di MASSA..., attraverso la diffusione delle informazioni...

Io li stò smerdando pubblicamente, direttamente e traite INTERNET da oltre 7 mesi..., la Polizia ed i Carabinieri sanno TUTTO, ma fin'ora non mi aiutano...

Ho ancora in corso dei procedimenti giudiziari che potrebbero dre risultati positivi..., ciò non toglie che quello che stò vivendo è gravissimo, per mè e per la mia famiglia, che ha dovuto subire una deportazione, con la violenza, rappresentata da una sentenza ottenuta con il dolo e l'intervento della forza pubblica....

Se un domani uno dei miei figli dovesse "Sputare in faccia" ad un rappresentante delle AUTORITA io potrei solo dirgli "BENE, BRAVO, Bis!!!"


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