Emergenza Umanitaria e Sanitaria a Gaza: Fermare immediatamente il massacro (per aderire, form in calce)
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L’attuale drammatica condizione è il risultato diretto del blocco totale imposto dal governo israeliano a partire dal secondo giorno dell'attuale conflitto. L'ONU e Amnesty International hanno chiaramente dichiarato che tale decisione non solo viola il diritto internazionale, ma costituisce un crimine di guerra. Questo blocco costringe la popolazione civile a vivere in condizioni igienico-sanitarie al di sotto di ogni accettabile dignità umana. Testimonianze dirette hanno mostrato come, per esempio, le persone siano costrette a bere acqua non potabile, originariamente destinata ai servizi igienici, in mancanza di alternative.
Inoltre, la mancanza di elettricità e carburante per attivare i generatori di elettricità mette a serio rischio la vita dei feriti, aggravando ulteriormente una situazione già estremamente critica. I continui e indiscriminati bombardamenti contro la popolazione civile distruggono case, scuole, campi rifugiati e ospedali, creando una spirale di violenza senza fine.
In data odierna l'esercito israeliano ha ordinato a più di un milione di persone nelle zone settentrionali e centrali di Gaza di evacuare le proprie case, scuole e ospedali per spostarsi verso il sud della Striscia. Questa richiesta è stata fortemente contestata dalle Nazioni Unite e dalle più importanti organizzazioni umanitarie, in quanto non solo viola il diritto internazionale, ma mette anche a rischio la vita di pazienti vulnerabili ricoverati negli ospedali della zona settentrionale e centrale, e, più in generale, della popolazione civile a causa della mancanza di mezzi di trasporto per l’evacuazione, destinazioni sicure e assistenza medica.
Siamo profondamente sconvolti e preoccupati dalla tragica e brutale perdita di vite umane a causa dei massicci attacchi in corso a Gaza e condotti dalle forze militari Israeliane. Questa situazione richiede una risposta urgente perché stiamo assistendo ad una vera e propria catastrofe umanitaria, alla violazione dei diritti basici dei civili secondo la Convenzione di Ginevra. Pertanto, ci appelliamo con forza e determinazione alle nostre istituzioni locali e Nazionali affinché esercitino pressione per mettere fine alla perpetrazione di violenze indiscriminate contro civili inermi che risulta in una vera e propria punizione collettiva. Chiediamo pertanto al Nostro Governo e all'Unione Europea che facciano tutti gli sforzi necessari per fermare la strage di civili.
Sollecitiamo con urgenza l’immediata creazione di corridoi umanitari sicuri che consentano alle persone di spostarsi verso luoghi di protezione. Questa misura è dovuta dall’esercito israeliano e vitale per salvare vite umane e alleviare la sofferenza delle persone coinvolte in questa crisi.
Infine, ribadiamo l'importanza del totale rispetto della Convenzione di Ginevra e del diritto internazionale. Queste norme sono fondamentali per proteggere i diritti umani e la dignità delle persone coinvolte in conflitti armati ed è un dovere imprescindibile sia morale che militare dell’esercito israeliano.
L’attuale catastrofe umanitaria richiede una risposta immediata, irrinunciabile e doverosa per proteggere la vita e la dignità di tutta la popolazione di Gaza a rischio costante della propria vita.
Domenica sera alle 18,30 già mille adesioni,
Appello da diffondere, in questo momento dobbiamo concentrarci
sul bloccare l' offensiva israeliana, fuori dal diritto internazionale.
Anche la guerra, sempre schifosa, ha però le sue regole.