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Appello di 14 scienziati(tra questi Parisi,Garattini,Locatelli): Non possiamo fare a meno del servizio sanitario pubblico. Il testo integrale


marcopa
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Di seguito la sintesi, il testo integrale al link:

https://www.scienzainrete.it/articolo/non-possiamo-fare-meno-del-servizio-sanitario-pubblico/ottavio-davini-enrico-alleva-luca-de

Dal 1978, data della sua fondazione, al 2019 il SSN in Italia ha contribuito a produrre il più marcato incremento dell’aspettativa di vita (da 73,8 a 83,6 anni) tra i Paesi ad alto reddito. Ma oggi i dati dimostrano che il sistema è in crisi: arretramento di alcuni indicatori di salute, difficoltà crescente di accesso ai percorsi di diagnosi e cura, aumento delle diseguaglianze regionali e sociali. Questo accade perché i costi dell’evoluzione tecnologica, i radicali mutamenti epidemiologici e demografici e le difficoltà della finanza pubblica, hanno reso fortemente sottofinanziato il SSN, al quale nel 2025 sarà destinato il 6,2% del PIL (meno di vent’anni fa).

Il pubblico garantisce ancora a tutti una quota di attività (urgenza, ricoveri per acuzie), mentre per il resto (visite specialistiche, diagnostica, piccola chirurgia) il pubblico arretra, e i cittadini sono costretti a rinviare gli interventi o indotti a ricorrere al privato. Progredire su questa china, oltre che in contrasto con l’Art.32 della Costituzione, ci spinge verso il modello USA, terribilmente più oneroso (spesa complessiva più che tripla rispetto all’Italia) e meno efficace (aspettativa di vita inferiore di sei anni). La spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e l’autonomia differenziata rischia di ampliare il divario tra Nord e Sud d’Italia in termini di diritto alla salute.

È dunque necessario un piano straordinario di finanziamento del SSN e specifiche risorse devono essere destinate a rimuovere gli squilibri territoriali. La allocazione di risorse deve essere accompagnata da efficienza nel loro utilizzo e appropriatezza nell’uso a livello diagnostico e terapeutico, in quanto fondamentali per la sostenibilità del sistema. Ancora, l’SSN deve recuperare il suo ruolo di luogo di ricerca e innovazione al servizio della salute.

Parte delle nuove risorse deve essere impiegata per intervenire in profondità sull’edilizia sanitaria, in un Paese dove due ospedali su tre hanno più di 50 anni, e uno su tre è stato costruito prima del 1940. Ma il grande patrimonio del SSN è il suo personale: una sofisticata apparecchiatura si installa in un paio d’anni, ma molti di più ne occorrono per disporre di professionisti sanitari competenti, che continuano a formarsi e aggiornarsi lungo tutta la vita lavorativa. Nell’attuale scenario di crisi del sistema, e di fronte a cittadini/pazienti sempre più insoddisfatti, è inevitabile che gli operatori siano sottoposti a una pressione insostenibile che si traduce in una fuga dal pubblico, soprattutto dai luoghi di maggior tensione, come l’area dell’urgenza. È evidente che le retribuzioni debbano essere adeguate, ma è indispensabile affrontare temi come la valorizzazione degli operatori, la loro tutela e la garanzia di condizioni di lavoro sostenibili. Particolarmente grave è inoltre la carenza di infermieri (in numero ampiamente inferiore alla media europea).

Da decenni si parla di continuità assistenziale (ospedale-territorio-domicilio e viceversa), ma i progressi in questa direzione sono timidi. Oggi il problema non è più procrastinabile: tra 25 anni quasi due italiani su cinque avranno più di 65 anni (molti di loro affetti da almeno una patologia cronica) e il sistema, già oggi in grave difficoltà, non sarà in grado di assisterli.

La spesa per la prevenzione in Italia è da sempre al di sotto di quanto programmato, il che spiega in parte gli insufficienti tassi di adesione ai programmi di screening oncologico che si registrano in quasi tutta Italia. Ma ancora più evidente è il divario riguardante la prevenzione primaria; basta un dato: abbiamo una delle percentuali più alte in Europa di bambini sovrappeso o addirittura obesi, e questo è legato sia a un cambiamento – preoccupante – delle abitudini alimentari sia alla scarsa propensione degli italiani all’attività fisica. Molto va investito, in modo strategico, nella cultura della prevenzione (individuale e collettiva) e nella consapevolezza delle opportunità ma anche dei limiti della medicina moderna.

Molto, quindi, si può e si deve fare sul piano organizzativo, ma la vera emergenza è adeguare il finanziamento del SSN agli standard dei Paesi europei avanzati (8% del PIL), ed è urgente e indispensabile, perché un SSN che funziona non solo tutela la salute ma contribuisce anche alla coesione sociale.

Firmato:

Ottavio Davini, Enrico Alleva, Luca De Fiore, Paola Di Giulio, Nerina Dirindin, Silvio Garattini, Franco Locatelli, Francesco Longo, Lucio Luzzatto, Alberto Mantovani, Giorgio Parisi, Carlo Patrono, Francesco Perrone, Paolo Vineis

 

Questa argomento è stata modificata 3 settimane fa da marcopa

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marcopa
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" Il ciclo della programmazione inizia con la presentazione, entro il 10 aprile di ogni anno, del Documento di economia e finanza - DEF, che contiene in separate sezioni l'aggiornamento del Programma di stabilità - PS e del Programma nazionale di riforma - PNR . Il Documento è inviato dal Governo alle Camere. "

 

Quindi il dibattito sul DEF inizia ora, 

e l' appello è arrivato ora non a caso

 

Speriamo che il testo degli scienziati susciti discussione, e che qualcuno ricordi anche l' aumento notevole delle spese militari.

Questo post è stato modificato 3 settimane fa da marcopa

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sarah
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Scusate, ma mai e poi mai sosterrei un appello firmato da codesti figuri. Ma guarda, il sistema è in crisi... C'è la fuga dal "pubblico"? Strano, eh? Facevano comodo però i denari a lorsignori quando li hanno sperperati per applicare i loro "protocolli"? Altro che prevenzione, protocolli per eliminare le persone che, per loro sfortuna, si trovavano nei loro ospedali? Almeno la decenza di tacere. Ma meglio che taccia io.


BrunoWald hanno apprezzato
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marcopa
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Nessuno deve tacere, Sarah deve dire la sua ma anche questi, anziani, scienziati. Non credo che il testo sarà ignorato, farà discutere.


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sarah
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Non lo so @marcopa... Uso solo le iniziali perché altrimenti il "gioco" diventa pericoloso ma gp. , s.g. e f.l. , lei si sente davvero di definirli sci.enziati? Sono una triade presa a caso in un manipolo di "persone" che hanno sottoscritto e incoraggiato pratiche "scorrette" che sono costate la vita a chi purtroppo oggi non può più usufruire nemmeno del ssn. Hanno fatto ignobili pressioni sugli ordini professionali per uniformare il comportamento dell'intera classe medica. Tale sl. ha affermato, ad esempio, che gli insegnanti riluttanti all'idea del waxino avrebbero dovuto "cambiare mestiere" ( detto con disprezzo ) come un collega di Biella che il mestiere lo ha cambiato veramente, infatti oggi non è più in vita. Questa robaccia, non dimentichiamolo, è anche costata una montagna di denaro pubblico che costoro non hanno certo disdegnato, anzi la rimpiangono. Davvero dobbiamo fidarci di loro? No, io in tutta coscienza non me la sento. E poi non possiamo ragionare come se nulla fosse accaduto negli ultimi anni, come se si trattasse della solita "ordinaria amministrazione" con la sanità pubblica sottofinanziata. Questo è vero, senza dubbio, ma non riesco ad accettare lezioni da persone così. E' troppo comodo, per loro, cavalcare ora un tema che è senza dubbio un'emergenza nazionale ma un'emergenza di cui loro sono concause.


BrunoWald hanno apprezzato
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BrunoWald
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abbiamo una delle percentuali più alte in Europa di bambini sovrappeso o addirittura obesi, e questo è legato sia a un cambiamento – preoccupante – delle abitudini alimentari sia alla scarsa propensione degli italiani all’attività fisica.

Ripristinate il sabato fascista! 🤣 

Il “sabato fascista” – Valdinoto album del territorio

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sarah hanno apprezzato
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BrunoWald
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Ha perfettamente ragione, @sarah. Non si può e non si deve dimenticare il comportamento di certi personaggi nel recente passato. Vanno considerati dei paria, proprio come loro facevano con noi da una posizione di forza incomparabilmente superiore, e senza il minimo scrupolo.


sarah hanno apprezzato
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marcopa
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https://forum.comedonchisciotte.org/notizie/sanita-avvenire-oggi-censura-l-appello-dei-14-scienziati-per-la-sanita-pubblica-troppi-gli-interessi-del-vaticano-nel-privato/#post-366512

 

Il manifesto, La Repubblica, La Stampa, dedicano l' apertura di prima pagina all' appello per la sanità pubblica lanciato da 14 famosi scienziati italiani.

 

Avvenire, giornale dei vescovi italiani, al contrario non dedica alla denuncia neanche una parola.

 

Troppi sono gli interessi del Vaticano nella sanità privata, i finanziamenti e i tagli della sanità pubblica non devono essere messi in discussione

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esca
 esca
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Quand'anche vero, come e' vero, date le fonti si presentano imperiosi dubbi sulla finalita' di tale ennesima novella ad uso e consumo di menti dalla memoria breve ed approssimativa. Qua si pretende che si faccia piazza pulita ogni quarto d'ora su quanto da questo o quello dichiarato, dimenticando le versioni di un passato non piu' tardo dell'altro ieri. Non e' piu' possibile ne' accettabile. Il ssn italiano insieme ad un altro paio di servizi vitali per il cittadino, e' stato demolito e ridotto in macerie da "uomini e donne" a braccia conserte mentre si godevano lo spettacolo (che negli anni hanno goduto di protezione, sostegno e visibilita' da intoccabili dai media specie quelli di cui sopra) come un male doloroso ma necessario. Senza scomodare papa il supremo verso il quale nutro piu' indifferenza che sofferenza. Covid e' l'epilogo di un passato non meno vergognoso.

L'unica risposta coerente e': signori, abbiamo eseguito gli ordini di un'agenda precisa. Non lo faranno mai e arriveranno altre balle col megafono delle cosiddette fonti ufficiali, nel mentre l'incazzatura ed il senso di impotenza della massa monta......


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