Massacro di Gaza: lo sconvolgente fact checking di Al Jazeera ribalta completamente la ricostruzione israeliana
Choccante e completamente in controtendenza rispetto agli altri fact checking, la verifica della tv del Qatar Al jazeera sulla strage dell'ospedale Al-Ahli di Gaza.
La versione di AL Jazeera
Come viene spiegato e ricostruito nel video, non sono stati trovate prove che possano confermare la versione di Israele secondo cui l'attacco all'ospedale arabo sarebbe stato causato da un lancio di un razzo finito male.
Non solo.
Secondo quanto scrivono i giornalisti e gli analisti interpellati ci sarebbero state ben quattro operazioni aeree israeliane contro Gaza nelle ore dell'attacco.
Cosa scrivono esattamente i giornalisti
"Il 17 ottobre 2023, centinaia di palestinesi sono stati uccisi quando è stato bombardato l’ospedale arabo al-Ahli a Gaza. Le autorità di Gaza attribuiscono l'esplosione ad un attacco aereo israeliano. L'esercito israeliano nega ogni responsabilità e sostiene che l'attacco è stato dovuto al fallito lancio di un razzo da parte della Jihad islamica palestinese. Dicono di aver usato filmati di Al Jazeera che presumibilmente confermano queste affermazioni.
Il nostro team di investigazioni digitali, SANAD, ha deciso di indagare su queste affermazioni e ha condotto un'analisi approfondita di questo video di Al Jazeera, insieme a molti altri video provenienti da più fonti, e ha stabilito una cronologia dettagliata degli eventi secondo per secondo analizzando il live di Al Jazeera streaming a partire dalle 18:45.
L'esercitazione israeliana
La squadra è stata in grado di identificare quattro attacchi aerei israeliani su Gaza, che hanno preso di mira l'area vicino all'ospedale a partire dalle 1828, poi alle 1803, poi alle 1842 e poi alle 1804. È l'ora militare poco prima delle 19:00 locali. Il team ha incrociato questo video con un altro catturato da una telecamera situata a sud di Tel Aviv che mostrava un'ampia visuale della Striscia di Gaza. Quel video mostra una serie di lanciarazzi da Gaza. Quel video mostra chiaramente come la cupola di ferro ha intercettato questi razzi. Tornando al live feed di Al Jazeera alle 1835 possiamo vedere un singolo razzo lanciato da Gaza. Questo razzo può essere visto anche nel video israeliano. 15 secondi dopo, il feed live di Al Jazeera mostra che lo stesso razzo è stato intercettato esattamente alle 1850. Questa intercettazione ha lo stesso bagliore visto nelle intercettazioni precedenti.
Uno sguardo più attento al video catturato dal live feed di Al Jazeera mostra il razzo completamente distrutto e spezzato nel cielo. Secondo tutti i feed e i video analizzati. Questo razzo è stato intercettato ed è stato l'ultimo lanciato da Gaza prima del bombardamento dell'ospedale. Cinque secondi dopo l’intercettazione, si può vedere un’esplosione a Gaza seguita due secondi dopo da un’esplosione molto più grande.
Questa è la bomba che ha colpito l'ospedale Al Ahli Arab. La squadra investigativa digitale di Al Jazeera non ha trovato fondamento per l’affermazione dell’esercito israeliano secondo cui l’attacco all’ospedale Al Ali Arab di Gaza è stato causato da un fallito lancio di un razzo".
Ospedale di Gaza, i dubbi della Bbc sull’attacco in un’inchiesta di 8 giornalisti: “Arrivare alla verità è più difficile che mai”
Si sa già cosa è accaduto martedì sera davanti all’ospedale Al-Alhi di Gaza e attribuirne una responsabilità? Sì, secondo diversi quotidiani italiani. Assolutamente no secondo la BBC che ha pubblicato un lungo articolo firmato da quattro giornalisti del team “Verify” – Paul Brown, Joshua Cheetham, Sean Seddon e Daniele Palumbo – supportati dal team di “Visual Journalism” e da altri quattro colleghi (Tom Spencer, Shayan Sardarizadeh, Emma Pengelly e Jamie Ryan). Nonostante sia stati contattati 20 think tank, università e aziende con esperienza nel settore degli armamenti, nonostante la presenza sul posto di un reporter (Rushdi Abualouf) e il parere anche di un esperto nel campo delle lesioni da conflitto, interpellato per analizzare le ferite sui corpi delle vittime, nonché l’analisi di foto e video disponibili, i giornalisti dell’autorevole tv britannica sono arrivati a una sola ragionevole conclusione: “Tra accuse e controaccuse, arrivare alla verità è più difficile che mai”. E avvisato che la loro inchiesta, pubblicata sul sito, verrà aggiornata perché “nuove informazioni emergono continuamente” con l’intento dichiarato di cercare di “svelare ciò che si sa e ciò che non si sa”.
Innanzitutto il parere di esperti nel settore degli armamenti per analizzare i filmati dell’esplosione. Ne hanno contattati venti: “Nove di loro devono ancora rispondere, cinque non hanno commentato”. In sei hanno risposto: “Abbiamo chiesto se le prove disponibili – compresa la dimensione dell’esplosione e i suoni uditi in precedenza – potessero essere utilizzate per determinare la causa dell’esplosione”. I risultati? “Inconcludenti”. Le risposte infatti non sono state univoche: “Tre esperti con cui abbiamo parlato affermano che non è coerente con ciò che ci si aspetterebbe da un tipico attacco aereo israeliano con munizioni di grandi dimensioni”.
Per J Andres Gannon della Vanderbilt University, negli Stati Uniti, le esplosioni sembrerebbero “piccole” e quindi il “calore generato dall’impatto potrebbe essere stato causato dai residui di carburante per missili piuttosto che dall’esplosione di una testata”. Justin Bronk, ricercatore del Royal United Services Institute, concorda con l’ipotesi di una “sezione di un razzo guasta che ha colpito il parcheggio provocando un incendio innescato da carburante e propellente”. Gannon ha inoltre sottolineato che dal filmato “non è possibile determinare se il proiettile abbia colpito il bersaglio previsto” e i “lampi nel cielo probabilmente indicano” che si trattava di un razzo “con un motore che si è surriscaldato e ha smesso di funzionare”. Valeria Scuto, capa degli analisti per il Medio Oriente di Sibylline, società di valutazione del rischio, sottolinea invece che “Israele ha la capacità di effettuare” attacchi aerei “tramite droni” che montano missili Hellfire, i quali “generano una quantità significativa di calore ma non lasciano necessariamente un grande cratere”. La tipologia di incendi visibili da foto e video, però, “non è coerente con questa spiegazione”.
La BBC ha quindi analizzato immagini e filmati delle vittime per comprendere “cosa possono dirci sull’esplosione in base alla natura delle loro ferite”. Ha quindi interpellato il medico patologo Derrick Pounder, membro fondatore di Physicians for Human Rights ed esperto di lesioni da conflitto: “Il modello delle lesioni sparse è quello che ci si aspetterebbe dalle schegge frutto di un’esplosione”, ha detto alla tv britannica. Uno degli aspetti più “critici” ad avviso della BBC è la “natura” del cratere, molto piccolo per l’Idf, l’esercito israeliano, e quindi una prova che l’esplosione non è stata causata da una delle sue armi. “Un’altra parte importante delle prove mancanti sono i frammenti di missili”, aggiunge il team di giornalisti spiegando come spesso dai residui è possibile stabilire di quale arma si tratti. “Ma non ne abbiamo visti”. Un ultimo punto affrontato è la registrazione diffusa dall’Idf nella quale si sentono due militanti di Hamas discutere riguardo all’origine del missile, attribuibile secondo il loro dialogo alla Jihad islamica palestinese. La conclusione sulla veridicità dello scambio intercettato dall’intelligence israeliana è netta: “Non è possibile verificare in modo indipendente questa registrazione”.
BBC e Al Jazeera con le stesse immagini arrivano a conclusioni opposte
www.panamza.com/161023-otages-tues-tasahal.
In sintesi, nell'assalto al Kibbutz Beeri, una ostaggio ebrea asserisce che uomini delle forze di sicurezza israeliane hanno deliberatamente ucciso ostaggi giudei nel corso dell'assalto armato al rave party.
E' una notizia che merita di essere approfondita, anche se so che difficilmente lo sarà data la difficoltà di parlare direttamente con la signora ( cui auguriamo pronta e rapida guarigione ed altrettanto rapida fuoriuscita da quel manicomio criminale che è il suo paese ).
Mi sono fatto l' idea che una parte delle morti attribuite ad Hamas siano in realtà dovute ad una operazione 'covered' di servizi israeliani ed americani: probabilmente sono uomini di quest'ultima nazione ad aver ucciso, dati i noti divieti rabbinici: quando parlano di un 'loro' 11/9 bisogna prenderli alla lettera.
E' comunque tutto in linea con quanto Marco riporta: la menzogna organizzata, il depistaggio con prove false, le accuse in cui si miccia abilmente vero e falso, la calunnia verso chi non si piega al Regno dei Giudei.
Perchè, ed è questa l' ultima impressione che volevo condividere con voi, quanto sta accadendo a Gaza è solo la 'prova d'orchestra' che ci attende qualora la pulizia etnica abbia successo: saremo completamente nelle loro mani, nelle mani di un Potere che non incontrerà più ostacoli ovunque, in Occidente come altrove.
Chi avesse ancora delle romantiche attese su Russia e Cina è bene che cambi idea.
Il principio di realtà vuole che pensiamo al nostro mondo in pericolo estremo, senza difensori ufficiali, senza uomini politici che si oppongano veramente, almeno a tutt'oggi, senza autorità spirituali decise e capaci di interrompere la catena oscena dei legami cabalistici, tranne una parte dell' ortodossia e del mondo islamico, peraltro in difficoltà estrema anche intellettuale a capire fino in fondo la situazione.
Per chi avesse ancora dubbi in proposito, consiglio di seguire con attenzione la diplomazia internazionale nei giorni che seguiranno. Apparirà evidente il ricatto con cui lo stato dei giudei tiene gli altri popoli ( ricatto dovuto ad un Potere estremo e tremendo di cui non si parla ), ricatto cementato nella codardia di troppi in Occidente e nell' odiosa menzogna mediatica: entrambe legate tra loro per non permettere alcuna deviazione del Discorso.
https://twitter.com/earshot_ngo/status/1715381907230232929
Qui ulteriori prove dell’attacco all’ ospedale condotto da tsahal profittando del lancio dei missili di Hamas.
Non escluderei del tutto un fattivo ed importante intervento degli americani: quando c’è da versare sangue le iene impazziscono.