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Ucraina - Il nesso tra le accuse all' obiettore pacifista Sheliazhenko e la cacciata dei reclutatori corrotti


marcopa
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https://lecorvettedellelba.blogspot.com/2023/08/ucraina-il-nesso-tra-le-accuse-all_12.html

In questi giorni l’ obiettore nonviolento ucraino Yurii Sheliazhenko è  stato interrogato dalla polizia ucraina, sono stati sequestrati il suo pc e  cellulare e sono stati richiesti per lui gli arresti domiciliari.

Le accuse non sono però relative a comportamenti nuovi e recenti di Yurii, ma a tutto quello che ha fatto negli ultimi due anni.

 Perché quindi proprio ora “ la mano dura “ ?

La risposta ce l’ ha data la notizia della cacciata da parte di Zelenky dei reclutatori  regionali dell’ esercito ucraino, accusati di corruzione. Avrebbero ricevuto soldi da chi vuole evitare la leva. 

Anche questo un comportamento non recente che sarebbe stato scoperto solo ora.

 

E perché il problema del reclutamento difficile sia esploso in questo agosto in modo clamoroso, ce lo spiega L. Cr.,  Lorenzo Cremonesi,  sul Corriere della Sera di oggi:

“.. le recenti perdite di soldati in Ucraina rendono più acuta la necessità del ricambio delle unità in prima linea….Zelensky si rivolge dunque ai veterani, agli invalidi , promettendo loro giustizia"

…Zelensky avrebbe detto “ I prossimi capi degli uffici di reclutamento saranno coloro che sono già stati in guerra  o non possono più stare in trincea perché hanno perso la salute,  sono invalidi, senza arti, ma hanno conservato la dignità di combattere la corruzione…”

 

Negli ultimi anni gli eserciti composti da volontari professionisti e l' entrata in scena di  milizie private, formate da mercenari o estremisti religiosi, avevano messo in ombra lo strumento dell' obiezione di coscienza come arma efficace contro le guerre.

La guerra tra Russia e Ucraina, esplosa con l' invasione russa di febbraio 2022, ma frutto di un conflitto che dura ormai da quasi dieci anni, ha rimesso al centro l' obiezione alla partecipazione alle guerre.

L' obiezione torna di moda e, ironia della sorte, il suo divulgatore principale fu il grande scrittore russo Lev Tolstoi. Cosa che accresce l' importanza dell' obiezione di coscienzanel conflitto attuale.

 

L' obiezione di coscienza alla guerra e ricorrere alla corruzione per evitarla sono due cose molto diverse,  e paradossalmente a queste due opzioni nel caso ucraino se n' è aggiunta una terza,  probabilmente assai consistente. Gli ucraini che lavoravano all' estero e non sono  tornati a combattere.

Ma sono tre aspetti diversi di una guerra che continua senza uno sbocco possibile. Nessuno la vincerà.

Il rifiuto di continuare a combatterla potrebbe rivelarsi decisivo.

 

Marco

 

 

Questa argomento è stata modificata 8 mesi fa da marcopa

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marcopa
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Ucraina: militari corrotti, obiettori leali

Diadmin

 Ago 12, 2023

Un nuovo capitolo nella vicenda giudiziaria che vede coinvolto Yurii Sheliazhenko, il leader pacifista ucraino, accusato di “giustificare la guerra di aggressione russa”, in sostanza di essere un “amico di Putin”.

Lunedì 14 agosto dovrà presentarsi al Tribunale distrettuale di Solomianskyi, a Kiev in via Maxim Kryvonos 25, davanti al giudice Sergiyenko che dovrà pronunciarsi sulla richiesta del Procuratore di assegnare Yurii gli arresti domiciliari per 60 giorni, 24 ore al giorno, e convalidare il sequesto del computer, telefono e documenti prelevati nel corso del blitz del 3 agosto quando alcuni agenti dei Servizi Speciali sono entrati nella sua casa sfondando la porta.

Questo, paradossalmente, avviene nei giorni in cui il Presidente Zelensky ha annunciato il licenziamento di tutti i funzionari regionali incaricati del reclutamento militare “per sradicare un sistema di corruzione che dietro consegna di mazzette consente ai coscritti di sfuggire all’esercito e attraversare illegalemente la frontiera”. Il provvedimento anticorruzione, dilagante nell’esercito ucraino, nasconde un fatto molto più sostanziale: il diffuso sentimento contrario al reclutamente di massa e obbligatorio che molti giovani ucraini stanno rifiutando. La renitenza alla leva, la diserzione, l’obiezione di coscienza, il rifiuto dell’arruolamento per essere mandati in guerra, sono al centro dell’azione del Movimento Pacifista Ucraino che ha sempre sostenuto con lealtà e verità queste posizioni antimilitariste e nonviolente, come scritto chiaramente nel documento “Agenda di pace per l’Ucraina e il mondo” che è costato l’incriminazione a Yurii Sheliazhenko.

I militari infedeli e corrotti agiscono di nascosto per evitare personalmente la guerra.

Gli obiettori di coscienza onesti e leali agiscono alla luce del sole per abolire la guerra.

Questa è la differenza tra militarismo e nonviolenza.

Il Presidente Zelenzky, che rappresenta tutti gli ucraini, deve farsi qualche domanda su chi sono i veri nemici della patria: anzichè perseguitare i pacifisti, che fanno resistenza nonviolenta per la libertà dell’Ucraina, dovrebbe, con loro, cercare vie di pace, favorire una soluzione diplomatica, a partire da un concordato “cessate il fuoco”, per difendere il martoriato popolo ucraino dall’aggressione criminale e illegale della Russia di Putin.

Nel procedimento penale in corso a carico di Yurii Sheliazhenko, vi sono molte anomalie.

Dopo il primo interrogatorio Yurii Sheliazhenko ha depositato un reclamo costituzionale nel quale contesta la vaghezza dell’articolo del codice penale utilizzato per imputargli il reato di giustificazione dell’aggressione russa; nel fascicolo riguardante tutta la vicenda, compare anche una lettera inviata dal Commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino al Servizio di Sicurezza, che indica Yurii come una minaccia per la sicurezza nazionale; le lettere inviate da Yurii al Difensore Civico sono state lasciate senza risposta con il pretesto che sarebbero “anonime”, perché non firmate anche se inoltrate per e-mail con allegata la copia scannerizzata con firma autografa. Tutto ciò, secondo Yurii, viola il diritto di difesa e il diritto costituzionale alla petizione, previsto dalla giurisprudenza ucraina.

Nel frattempo i pacifisti ucraini hanno incassato l’appoggio e la solidarietà anche da parte del Forum Science4Peace, che riunisce i migliori fisici del mondo, tra cui l’italiano Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica 2021.

Il Movimento Nonviolento sostiene Yurii Sheliazhenko e il Movimento Pacifista Ucraino nella loro azione per il rispetto dei diritti umani, per il diritto alla pace, per il ripudio della guerra, il più grande crimine contro l’umanità, perché gli obiettori ucraini insieme a quelli russi e bielorussi stanno già facendo la pace dal basso, stanno già costruendo un futuro di convivenza.

Mao Valpiana

presidente del Movimento Nonviolento

Campagna di Obiezione alla guerra”


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