https://lecorvettedellelba.blogspot.com/2023/06/ucraina-nella-nato-settimane-cruciali.html
E’ iniziata la pluri-annunciata offensiva di Kiev e,
mentre i media ci raccontano piccoli presunti successi dell’ esercito ucraino e disastri certi, ambientali ed umani, causati dal conflitto,
si avvicinano due scadenze importantissime per la guerra e per il nostro paese.
Il 29 e 30 giugno a Bruxelles si terrà il consueto Consiglio d’ Europa di fine giugno.
L’ 11 e 12 luglio a Vilnius in Lituania si svolgerà il summit NATO,
che vedrà nell’ ordine del giorno anche il rapporto futuro dell’ Ucraina con l’ Alleanza Atlantica e il riarmo dei paesi membri NATO, con l’ asticella che passerà dal 2% del Pil al 3% DEL Pil.
Per le sorti della guerra e dei futuri rapporti internazionali, l’ incontro dell’ Alleanza Atlantica avrà una importanza di gran lunga maggiore rispetto al Consiglio d’ Europa.
E’ certo che l’ adesione di Kiev non potrà comunque avvenire a guerra in corso. Quello che sarà discusso è se e quando sarà disegnato un percorso per l’ entrata dell’ Ucraina nell’ Alleanza e la scelta sembra essere solamente tra l’ individuare l’ iter di adesione da subito o dal 2024.
Ma forse le cose non saranno così semplici. La possibile presenza di Kiev nella NATO è probabilmente il principale nodo del conflitto in corso Russia-USA-NATO-Ucraina. Anche se l’ importanza dell’ adesione formale di Kiev all’Alleanza viene sminuita dai paesi occidentali e dai nostri media, mentre viene completamente nascosto all’ opinione pubblica come il far entrare l’ Ucraina nella NATO sia un atto ostile verso Mosca.
Un'altra operazione mediatica, forse più sottile e meno evidente, è presentare l’ ingresso ucraino nell’ Alleanza come scontato. Un processo ormai sicuro che va definito a questo punto solo nei dettagli, tempi e modi. Ma che comunque sarà ineluttabile.
Vedremo.
Il Consiglio d’ Europa del 29 30 giugno sarà invece più importante per il nostro paese. Soprattutto perché sarà preceduto il 27 e 28 dalle comunicazioni della premier Meloni alla Camera e al Senato, alle quali seguiranno un dibattito dei deputati e il voto sulle mozioni presentate.
Al Consiglio di Bruxelles il 29 e 30 non si parlerà solo di Ucraina, ma nel dibattito parlamentare italiano si discuterà sicuramente della guerra e probabilmente anche dell’ aumento delle spese militari al 2% del Pil, come avvenne l’ anno passato. Ricordate la scissione Di Maio, prima clamorosa per il numero degli scissionisti poi fallimentare al voto politico ? Avvenne proprio in occasione della discussione e del voto in Parlamento sul Consiglio d’ Europa di fine giugno 2022.
I media tenteranno di parlare di tutto questo solo nei giorni del dibattito parlamentare. Sta ai pacifisti riuscire a rendere i temi della guerra, e dell’ atteggiamento italiano, visibili e chiari nei loro contenuti anche qualche giorno prima della discussione nelle assemblee di Montecitorio e Palazzo Madama.
Un’ occasione utile a questo scopo è già in calendario, il 24 giugno ci sarà a Roma un corteo contro il governo Meloni dove la guerra in Ucraina sarà uno dei temi principali. Tra le adesioni sono già molte le associazioni e i singoli impegnati per la pace e contro la cobelligeranza italiana
. Al link trovate il testo di convocazione della manifestazione e le prime firme arrivate
Ma sarebbero necessari alcuni altri passi. Per esempio individuare punti condivisi e irrinunciabili e proporre ad altre realtà pacifiste di sottoscriverli
Questi gli obbiettivi che dovrebbero essere presenti in modo esplicito:
- No alle armi italiane all’ Ucraina
- SI a un negoziato subito e al sostegno ai tentativi in corso
- NO all’ entrata dell’ Ucraina nella NATO
- NO all’ aumento delle spese militari
E in un eventuale documento dei pacifisti aderenti al corteo non dovrebbero mancare riferimenti al passaggio parlamentare del 27 e 28 giugno e magari ad una presenza, anche solo simbolica, nei dintorni dei palazzi istituzionali nei giorni del dibattito.
In altre occasioni è stato fatto, unendo ai piccoli presidi nei giorni cruciali anche digiuni. Io ripeterò il mio digiuno anche da solo, ma in questo caso se ne accorgeranno solo le persone che frequento quotidianamente. Intanto però ripropongo l’ idea.
In questo, eventuale, documento dovrebbe apparire anche un cenno al summit NATO dell’ 11 12 luglio e all’ iniziativa che domenica 9 luglio varie associazioni di donne metteranno in campo a Bruxelles contro la NATO,
https://comune-info.net/donne-globali-contro-la-nato/
Articolo di Bruna Bianchi
Ricapitolando: le prossime settimane vedranno scadenze molto importanti e sarebbe bene far sentire anche la voce pacifista. Il primo passo è sapere che questi rilevanti appuntamenti arriveranno e discuterne tra noi pacifisti, ma un eventuale discussione al momento sembra impossibile.
Per non confondere ulteriormente le idee ad eventuali lettori di queste righe ho omesso altri momenti:
come - la raccolta, da terminare entro il 22 luglio, delle firme per i referendum sulle armi italiane all’ Ucraina, - altri passaggi parlamentari possibili in Italia e in Europa sulle munizioni finanziate con il PNRR,- il voto sul decreto missioni con al suo interno l’ addestramento italiano dei piloti ucraini,- l’ incontro internazionale di reti pacifiste concluso oggi a Vienna, dove Rete Pace e Disarmo e affini … sono stati accusati di filoputinismo, e le sedi promesse sono state negate all’ ultimo momento, per finire i tentativi di mediazione vaticani, cinesi, e di altri…
Insomma. ci sarebbe molto da fare per la pace, nonostante l’ arrivo dell’ estate. In ogni caso è utile almeno sapere cosa è in programma nel prossimo immediato futuro.
Marcopa
Dichiarazione comune della rete globale delle donne contro la NATO
Siamo donne di tutto il mondo e amiamo profondamente il nostro Pianeta. Abbiamo a cuore i principi universali di uguaglianza giustizia e pace affermati dalla Carta delle Nazioni Unite e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, lottiamo per l’affermazione dei diritti delle donne e dei popoli, contro ogni forma di violenza, sfruttamento e discriminazione.
Da decenni siamo impegnate nella ricerca della pace globale, di un nuovo ordine mondiale che abolisca la guerra. Riteniamo che il capitalismo sia un fattore generante sia del militarismo che della guerra e lottiamo per affermare una nuova sicurezza non militarizzata, che garantisca la vita e la salute delle generazioni presenti e future su questo pianeta, oltre che del pianeta stesso.
La nostra aspirazione alla pace è oggi minacciata da una escalation della corsa al riarmo e dal rischio di una guerra nucleare, dalla riproposizione di alleanze militari contrapposte e dalla militarizzazione crescente delle relazioni internazionali. Tutto questo rischia di portare l’umanità alla catastrofe. Responsabili del crescente pericolo di scontro globale sono state in gran parte le decisioni assunte dalla NATO fin dal 1991, il cui ultimo approdo è il cosiddetto “Nuovo Concetto Strategico” concordato all’ultimo vertice dei capi di stato e di governo dei paesi NATO a Madrid nel 2022.
Secondo il Nuovo Concetto Strategico, la NATO persiste nell’attribuirsi ruoli e compiti che travalicano gli originari proclamati scopi “difensivi”, sostituendosi a funzioni e compiti che sono di esclusiva responsabilità delle Nazioni Unite. Questa NATO globale, che agisce nell’interesse dei paesi ricchi dell’Occidente, ha esteso le sue attività fino al Pacifico e pretende di imporre un “modello di civiltà” ben oltre l’area euro-atlantica del Trattato originario.
Il Nuovo Concetto Strategico è totalmente in contrasto con lo “spirito di Helsinki” che ricerca la cooperazione pacifica tra gli stati e rifiuta di ricorrere alla minaccia o all’uso della forza.
Questa riconfigurazione offensiva della NATO, oltre ad essere in contrasto con il manifesto desiderio di pace delle popolazioni dei paesi membri, è passata in molti casi senza il consenso dei parlamenti nazionali e contraddicendo nettamente i principi costituzionali degli stessi Stati membri.
Mentre le popolazioni devono affrontare crisi economiche e aumenti del costo della vita, la NATO richiede ai governi di aumentare le spese militari anche oltre il 2% del PIL, per far fronte al frenetico riarmo in corso.
Tutto ciò si accompagna a processi politici contrassegnati da crescente autoritarismo e dal riemergere di ideologie neofasciste, nazionaliste, xenofobe e sessiste, incoraggiate dal preoccupante diffondersi del militarismo nella cultura.
Nel prossimo vertice dei capi di stato e di governo della NATO che si svolgerà a Vilnius, in Lituania, l’11 e 12 luglio, il Nuovo Concetto Strategico sarà ulteriormente elaborato, accrescendo il pericolo globale. Si prevedono nuove richieste di ulteriore aumento delle spese militari, verrà istituito un fondo speciale di investimento di 1 miliardo di euro, finanziato con fondi pubblici, per start-up e rinnovamento tecnologico, con il quale s’intende incoraggiare esplicitamente la commistione dell’educazione scientifica e della formazione dei giovani con la ricerca militare.
Il vertice di Vilnius promuoverà perfino un nuovo “approccio di genere”, incoraggiando la promozione di figure femminili ai ruoli apicali dentro l’Alleanza Atlantica.
Come donne di pace, rifiutiamo la NATO e la sua visione del mondo, che fomenta l’instabilità e inasprisce i conflitti internazionali, ed è inconciliabile con il principio di prendersi cura del mondo che ci sforziamo di affermare a livello globale.
Il tempo del colonialismo e dell’imperialismo è finito, come è finito il tempo della pretesa di dominio unipolare e di “supremazia morale” dell’Occidente. Oggi diamo il benvenuto a un nuovo ordine mondiale multicentrico e multipolare basato su decisioni condivise, sulla giustizia sociale e ambientale, sulla condivisione di risorse e tecnologie, sulla transizione all’azzeramento degli arsenali militari. Questo è quanto abbiamo detto noi donne al Vertice per la pace di Madrid l’anno scorso. Questo ribadiremo in occasione del Vertice NATO di Vilnius 2023.
Cosa vogliamo?
Ci incontreremo a Bruxelles, sede del quartier generale della NATO, per dire:
• NO alla NATO globale, No a blocchi militari sempre più armati, No alla guerra come modalità di risoluzione delle controversie internazionali.
• No alla militarizzazione della ricerca scientifica. Le giovani generazioni hanno diritto a un’educazione laica e democratica, ispirata ai valori della pacifica convivenza tra i popoli e gli Stati.
• No al coinvolgimento delle donne nei piani di guerra del patriarcato. No a qualsiasi “approccio di genere” nelle file della NATO. Mettere le donne ai vertici di un’organizzazione militare guerrafondaia non ha nulla a che fare con l’affermazione dei principi di uguaglianza, giustizia e pace che sono alla base delle lotte delle donne per la propria liberazione.
Sì, invece, alla promozione del ruolo delle donne nei processi di pace. Sì al rispetto delle intenzioni autentiche della risoluzione 1325 delle Nazioni Unite sulla partecipazione delle donne ai negoziati di pace.
Abbiamo in programma di parlare di tutto questo a Bruxelles. Organizzeremo una discussione aperta il 7 e 8 luglio 2023 e inviteremo le donne di tutto il mondo a unirsi a noi, siano esse dei paesi membri della NATO o meno. Sono benvenute/i tutte e tutti coloro che condividono con noi questi obiettivi: parlare a favore della pace, della vita e della liberazione delle donne.
25 maggio 2023
Prime Firme
AFGHANISTAN
Malalai Joya: Former parliamentarian, author and Women rights and Human rights activist.
ARGENTINA
María de los Ángeles Pagano – WILPF Argentina
AUSTRALIA
Annette Brownlie – IPAN chairperson (the Independent Peaceful Australia Network),
Dragana Zivancevic – Raising Peace Network, Maggie Galley, Pax Christi Australia, Catriona
Devlin – Pax Christi Victoria,
BELGIO
Carla Goffi – Mouvement Chrétien pour la Paix Bruxelles, Emmelien Lievens – Vrede vzw, No
To Nato No to War international network, Ria Verjauw- Long term Peace Activist –
Campaigner for Peace and Disarmament, Paula Polanco, president intal – Belgium,
Annemarie Gielen – Pax Christi Flanders, Stephanie Demblon – Agir pour la Paix, Ria
Convents – Women in Black from Leuven
BULGARIA
Daniela Penkova – Dokumentalni Foundation
CAMEROON
Cyrille Rolande Bechon – Nouveaux Droits de l’Homme Cameroun, IPB Council member
CANADA
Tamara Lorincz – Canadian Voice of Women for Peace, WILPF-Canada, Marie Boti – Alliance
internationale des femmes (IWA), Femmes de diverses origines-Women of Diverse Origins
(FDO-WDO), Cymry Gomery – Coordinator Montréal for a World BEYOND War Montréal,
Alley McDonald – Canadian Voice of Women for Peace, Esther Fyk – member of WILPF
COSTA RICA
Ann Marie Saidy – Network for Solidarity with Palestine, Isabel MacDonald –
CIPRO
Skevi Koukouma – Secretary General of the Women's Movement POGO
DANIMARCA
Boligaktionen (engaged in social housing, anti-NATO peace campaign etc) – Irrenne Peier
and Kai Jensen, Inger V.Johansen – member of the Women’s Committee of
Enhedslisten/Red-Green Alliance, Denmark, Bodil Heino
FINLANDIA
Merikukka Kiviharju – Artists for peace/PAND, Ulla Klötzer – Women for Peace, Lea
Launokari – Women for Peace, Tiina Sandberg – active trade unionist, EU-Parliament Left
Group/GUE/NGL contacts, Liisa Taskinen – Physician, retired, EL Peace Working Group
FRANCIA
Lisa Silvestre – educator and peace activist, Mouvement de la Paix , ECOSOC representative
at the UN in Geneva, Arlette Azan-Zielinski, member of Mouvement de la paix de France
and former elected delegate to the AFCDRP (Mayors for Peace France) for the city of
Villejuif, membre du Mouvement de la paix de France et ancienne élue déléguée à l'
AFCDRP pour Villejuif, Edith Boulanger, Universitaire et Membre du Mouvement de la Paix,
Carmen Marhuenda, Mouvement de la Paix, Michèle Olivain – coprésidente d'Enseignants
pour la paix, association membre de l'AIEP/IAEP Association internationale des éducateurs à
la paix, Arlette Cavillon – Membre du Bureau national, présidente du comité rhodanien du
Mouvement de la Paix, Marion Bourdain – membre du comité de Rennes du Mouvement de
la Paix, Marlène Tuininga – WILPF
GERMANIA
Kristine Karch – No to war – No to NATO network, Franziska Kleiner – European secretariat
of the International Peoples' Assembly, Margot Müller – Bundessprecherin der
Feministischen Partei DIE FRAUEN, Christa Winter – Sprecherin vom Marburger
Bündnis:”Nein zum Krieg!”, Karen Genn – Gabriele Woywode – aktiv im Freiburger
Friedensforum, Doris Wünschmann – aktiv in der Gruppe "Frieden und Diplomatie”, Sigrid
Schellhaas – Frauenwelten e.V, Wiesbaden – Iris Borchhardt – Frauenwelten e.V,
Wiesbaden, Uta Pfefferle – Friedensarbeiterin im Freiburger Friedensforum und im
Netzwerk Friedenssteuer e.V., Jutta Kausch – Schauspielerin, Elfi Padovan – Münchner
Friedensbündnis and Women in Black Munic, Rita-Sybille Heinrich – Mitglied des
Sprecherrates des Karl-Liebknecht-Kreises Brandenburg in der LINKEn, Mitglied der
Ukraineinitiative-Die Waffen nieder, Magret Bonin – „Wir sprechen die Sprache der UNO…“,
Irmgard Busemann – aktiv in der Gruppe Frauen in Schwarz (women in black) Hamburg, Inge Höger -ex MdB THE LEFT, Christiane Reymann – publisher, peace activist, Tanja Stopper – Mitglied der
Gruppe "Diplomatie statt Waffen", Sima Kassaie-van Ooyen – sociologist, author, peace
activist, member of the peace and future Organization, Rebecca Griffin – publicist
GRECIA
Μaria Arvaniti Sotiropoulou – Author, columnist in Greek Press, president of the Greek
Affiliate of "International Physicians for the Prevention of Nuclear War" (ΙPPNW,
representative of ICAN
GUAM
Moneaka Flores – Prutehi Litekyan: Save Ritidian
UNGHERIA
Vera Zalka – Hungarian Social Forum (HSF), ATTAC Hungary Association, Veronika Heé –
Talentum Kör (Circle "Talentum"), Judit Morva – ret. teacher, Judit Róna, Katalin Horváth-
Ács
ISLANDA
Anna O. Bjornsson
INDIA
Ulfat Pardesi – former ISR of IPPNW, Anuradha Chenoy – Professor (retired) and former
Dean of the School of International Studies, Jawaharlal Nehru University, New Delhi.
Former chairperson and director of the Centre for Russian and Central Asian Studies
IRLANDA
Evelyn Conlon – Novelist, Short Story writer and Anthologist, Pat Murphy – Filmmaker,
Lelia Doolan, Margaretta D'Arcy – member of Aosdana Honorary Doctorof Laws Univerisity
of Galway
ITALIA
Lisa Clark – IPB former co-president, Beati I Costruttori di Pace/Blessed are the Peacemakers, Italian network for Peace and Disarmament, Europe for Peace,
Ada Donno – AWMR Italia – Association Women of the Mediterranean Region,
Jeannie Toschi Marazzani Visconti – Comitato No Guerra No NATO Italy, Patrizia Sterpetti – WILPF Italy,
Alessandra Mecozzi – International Women's House Rome,
Bruna Bianchi – retd. teacher of Womens, History and History of Political Thought, Ca’ Foscari University of Venice, scholar of feminism and feminist pacifism,
Laura Marchesellli – WILPF Italy, Comitato fiorentino Fermiamo La Guerra
OLANDA
Maitet Ledesma – International Women’s Alliance, Lineke Schakenbos,
NUOVA ZELANDA
Liz Remmerswaal – Vice President World BEYOND War, National Coordinator, World
BEYOND War Aotearoa NZ/Co-chair Pacific Peace Network/former vice president WILPF
Aotearoa New Zealand, Jean Fraser, Pauline E Tangiora – vice-president of WILPF Aotearoa,
Ivanica Mary Vodanovich, Lisa Er – entrepreneur, Reihana Robinson – poet organic farmer
environmental activist peace lover, Aotearoa/NZ, Kate Hayward, Kirikiriroa, Aotearoa/NZ,
Vivienne Wright, Aotearoa/NZ, Deborah Williams – Quaker from Aotearoa NZ, Adrienne
Thomas – Aotearoa NZ, Dr. Susan Mary Healy – Aotearoa NZ
NORVEGIA
Ingeborg Breines – Former Chair of IPB and UNESCO Director, Gitte Sætre – Antikrigs-
initiativet (Anti-war Initiative), Åse Møller-Hansen – WILPF Norway board member,
PHILIPPINES
Corazon Valdez-Fabros – IPB Co-Chair
RUSSIA
Oksana Chelysheva – political refugee, journalist and human rights defender, Oxfam Novib
PEN Award for Freedom of Expression – Russia/Finland
SPAGNA
Simonetta Costanzo Pittaluga – President of NOVACT, Institute of Nonviolence (INGO),
Catalonia, Yolanda Bandrés – 4toPeace, Yolanda Mora Morera – 4toPeace, Maribel
Hernández Sánchez – Alianza por el Desarme Nuclear, WILPF Spain, Mari Carmen
Domínguez – Frente Antiimperialista Internacionalista (Internationalist Anti-Imperialist
Front), "Women in Black Against the War – Madrid"
SUDAFRICA
Mikaela Nhondo Erskog – researcher Tricontinental Institute for Social Research a network
of research institutes in the Global South – South Africanised’ Zimbabwean-Swede
COREA DEL SUD
Choi Sung–hee – member of Gangjeong International Team, Gangjeong Peace Network,
Inter-Island Solidarity for Peace of the Sea, People Making Jeju a Demilitarized Peace Island,
South Korean advisory board member for the Global Network Against Weapons and Nuclear
Power in Space
SVEZIA
Cecilia Bergh – member of UN Association Falun, Susanne Gerstenberg – Women for
Peace, Lena Jarlöv – Women for Peace, My Leffler – Women for Peace, Agneta Norberg –
Global Network Against Weapons in Space, Karin Utas Carlsson – Women for Peace,
Fredens Hus Göteborg (Peace House Gothenburg), Charlotte Wiktorsson – Nej till Nato/No to
Nato Gotland
REGNO UNITO
Kate Hudson – IPB board member, General Secretary of the Campaign for Nuclear
Disarmament (CND), Angie Zelter – Trident Ploughshares, Cambridge Women in Black –
Zareen Taj, Irene Sanderson – Cumbria and Lancashire Area CND, Ann Bettys – Quaker, Janet
Fenton – Scottish Quaker ecofeminist, member of the executive committees of Scottish
CND, WILPF UK and UN House, Secretary of the Scottish Parliament Nuclear Disarmament
Cross Party Group, Organiser with Secure Scotland, Ginnie Herbert – Greenham Women
Everywhere, Lynn Bliss, Camilla Saunders – composer, previously active in Women in Black/
London, Joanne Dunphy – writer, Sheila MacKay – Garelich Horties Women's Peace Group,
Scotland, Margaret Ferguson Burns – Peace & Justice; Trident Ploughshares, XR Peace;
Faslane Peace Camp; Scottish CND; Women in Black, Edinburgh, Lesley Grahame – Former
Green Party Councillor, Thorpe Hamlet Ward, Norwich, Nuala Young – active in the
Aldermaston Women's Peace Camp, Rae Street – long time peace activist, Irene Sanderson –
Cumbria and Lancashire Area CND, Jill Gough – Wales, Isabel Park – member of the Gareloch
Horts peace group, Scottish CND and the Scottish Green Party,
USA
George Friday – – WILPF US, Robin Lloyd – WILPF, activist, filmmaker, Gloria McMillan –
WRITER, former coordinator of The Balkan Peace Support group, active member of WILPF
US, Nancy Price – WILPF US, Mary Jane Williams – author, filmmaker, been active in many
groups, Ann Wright – Pacific Peace Network, IPB council member, Code Pink, Veterans for
Peace, Alice Slater – Board Member of World BEYOND War and the Global Network Against
Weapons and Nuclear Power in Space, UN NGO Representative of the Nuclear Age Peace
Foundation, member of the Global Council of Abolition 2000 and the Advisory Board of
Nuclear Ban-US, Paki Wieland – CODEPINK and Massachusetts Peace Action, Jodie Evans –
co-founder CODEPINK: Women for Peace, Theresa El-Amin – Board Chair, Southern Anti-
Racism Network, Medea Benjamin, co-founder of CODEPINK: Women for Peace, Pippa
Bartolotti (UK) – United National Anti-war Coalition (UNAC), Women's International League
for Peace and Freedom (WILPF), U.S. Section, HAYAT IMAM – Dorchester, People for Peace,
Massachusetts, Anna Gyorgy, active with the Traprock Center for Peace and Justice
(Western Massachusetts), Kristin Dooley – director, Women Against Military Madness,
Suzanne R Carlson — Traprock Center for Peace and Justice, Merriam Ansara – Western
Mass Code Pink and Massachusetts Peace Action, Emily Greene – Old Lesbians Organizing
for Change in Western Massachusetts, Pat Westwater-Jong – member of MAPA,
Massachusetts Peace Action, working groups, Virginia Pratt, – Boston MA, WILPF Boston,
Linda Davis – MA PEACE ACTION, PROGRESSIVE NEEDHAM, Linda Brion-Meisels –
Massachusetts Peace Action, Natalia Burdyńska-Schuurman – Program Coordinator,
Alliance for Global Justice, Eleanor Duckworth – Professor of Education, Emerita, Harvard
University, Eva S. Moseley – (retired curator at women’s history library), former board
member of Massachusetts Peace Action, Sunny Robinson – RN, Gloucester, MA,, Mass
Peace Action, Medea Benjamin – CODEPINK,
Rev. Kate Stevens, Diana Barlow – Watertown Citizens for Peace Justice, Jacqueline Gross –
Watertown Citizens for Peace, Justice, and the Environment, Susan Mirsky – Massachusetts
Peace Action, Suzanne Cooper – MAPA (Massachusetts Peace Action), Friends Meeting at
Cambridge (Quakers), Margaret Jeanne Trubek – Massachusetts Peace Action, Claire
Gosselin – active member of Massachusetts Peace Action, Ellen Mass – active in WILPF
Boston, Susan Nye – Watertown Citizens for Peace Justice and the Environment.
ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Kathy Kelly – Board President, World BEYOND War, Co-coordinator, Ban Killer Drones and
Merchants of Death War Crimes Tribunal, World March of Women, "No to war – NO to
NATO" international network – co-chair Kristine Karch, Koohan Paik-Mander- World
BEYOND War, Global Network Against Weapons and Nuclear Power in Spac