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ANALISI DEL SISTEMA MONETARIO ATTUALE

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L’ “indipendenza” della BC è un falso problema. Ciò che davvero conta sono qualità e grado d'indipendenza della classe politica nazionale. In linea teorica, se la classe politica è pessima allora è preferibile una BC “indipendente”, viceversa… In realtà però che significa indipendente? Indipendente/dipendente da che? Chi controlla le leve della politica? Il potere politico non è forse espressione di quello economico? Di fatto “indipendente” non significa un bel niente. E’ questione di etica e di sovranità. Soprattutto se sei una colonia.

Circa invece il sistema bancario poco importa che la gestione sia pubblica o privata. La vera domanda è: chi indirizza e controlla la gestione (produzione)? Risposta: la politica. Quando poi leggo “banche private” mi vien da piangere, in particolar modo se per denigrare la gestione “privata” mi si cita proprio il caso MPS. Significa non leggere nemmeno i giornali. Cercate info circa peso, ruolo e composizione delle fondazioni bancarie e chiedetevi se si possa parlare di privatizzazioni. O semplicemente date un’occhiata a questo breve articolo. Giudicate voi. Il resto non merita commento.

I politici ai vertici delle fondazioni bancarie.

http://www.lavoce.info/archives/5583/i-politici-ai-vertici-delle-fondazioni-bancarie/#more-5583

Ps: Io non sono né pro né contro. Per me il dibattito che vede contrapporre pubblico a privato è pura demagogia. Voglio solo mostrarvi il livello.


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Primadellesabbie
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Fabio Conditi;235921 wrote: [quote=Primadellesabbie;235919]A me sembra che si voglia evitare, qui come da molte parti, di prendere atto del grave degrado culturale, del crescente disinteresse per ogni aspetto del ruolo sociale e per il rispetto dovuto, rigorosamente, a ciascuno (senza i quali uno Stato non ha motivo di esistere), che ha prodotto l'attuale situazione, anche economica.
Il richiamo all'1 verso il 99% non mi convince, nel senso che questo é sì reale, ma gli effetti indotti che ci riguardano producono un mondo, prossimo a noi, che non si può descrivere in modo così perentorio e semplicistico.
Noi non siamo in grado di influire sull'1/99, noi possiamo, e dovremmo fare il possibile per, allontanare da noi gli effetti nefasti e degradanti determinati da questa combinazione, che ci tocca ma non si lascia toccare, ed in questa impresa l'economia non ci può aiutare.

La suddivisione della nostra società in sole due classi, quella dell'1% che gestisce il potere monetario e la finanza, e quella del 99% della restante popolazione, che vive di economia reale, è utile a far capire a quel 99% che se seguita a dividersi in classi sociali, ideologie, culture, religioni, generi, e chi più ne ha più ne metta, attribuendo sempre ad un altro "gruppo" la colpa del proprio malessere, l'1% seguiterà indisturbato a farsi i propri "interessi".
Quindi pretendere di superare tutte queste divisioni, che esistono e sono radicate nella società, non è possibile, mentre possiamo cercare di far capire che bisognerebbe almeno fare fronte comune perchè siamo in fondo tutti sulla stessa barca che sta affondando. Litigare fra noi significa far rovesciare la barca, meglio sarebbe collaborare per un obiettivo comune.
Magari mi sto illudendo, ma è un messaggio che sta penetrando ...

Evidentemente non sono riuscito a spiegarmi oppure gli schemi semplificati si impongono o sono più facilmente spendibili.

Lo scontro che indichiamo con 1-99% avviene in una stratosfera dove noi non abbiamo accesso né all'uno né ai novantanove, per le vie che possiamo percorrere e che riguardano le nostre strutture ed istituzioni.

Resterei molto, ma molto meravigliato se non fosse pronta e verificata una efficace contromossa, al già improbabile recupero di Banca d'Italia da parte dello Stato, in un contesto che a me risulta più di altri, profondamente modellato, condizionato e "motivato" dal progetto siderale in svolgimento.

Siamo vittime di una spoliazione culturale (concretizzatasi con la dittatura televisiva del dopo mani pulite, per intenderci) da cui é derivata la mancanza di ostacoli con cui si sono compiuti gli errori che ci hanno condotto qui e l'attuale sterile contrapposizione sul piano politico.

Siamo stati lungamente e brutalmente "intimiditi", (anche) per opera di quinte colonne ancora vive ed operative, palesemente e nell'oscurità, fino ad abdicare perfino la nostra proverbiale litigiosità, a favore di una rassegnazione che pare destinata ad incardinarsi in linea ereditaria.

Il nesso con l'argomento trattato qui sta nella considerazione che, senza provvedere a ripristinare le condizioni irrinunciabili ad una realtà, e persino al confronto, sociale, nessun espediente tecnico ha probabilità di agire nella direzione immaginata e desiderata. (A mio parere).


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Fabio Conditi
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Nat;235927 wrote: L’ “indipendenza” della BC è un falso problema. Ciò che davvero conta è la qualità ed il grado d'indipendenza della classe politica nazionale. In linea teorica, se la classe politica è pessima allora è preferibile una BC “indipendente”, viceversa… In realtà però che significa indipendente? Indipendente/dipendente da che? Chi controlla le leve della politica? Il potere politico non è forse espressione di quello economico? Di fatto “indipendente” non significa un bel niente. E’ questione di etica e di sovranità. Soprattutto se sei una colonia. Poco importa che la gestione sia pubblica o privata. La vera domanda è: chi indirizza e controlla la gestione (produzione)? Risposta: la politica.

Circa la questione “banche private” mi vien da piangere. Citare proprio il caso MPS per denigrare la gestione “privata” significa non leggere nemmeno i giornali. Cercate info circa peso, ruolo e composizione delle fondazioni bancarie e chiedetevi se si possa parlare di privatizzazioni. O semplicemente date un’occhiata a questo breve articolo. Giudicate voi. Il resto non merita commento.
I politici ai vertici delle fondazioni bancarie.
http://www.lavoce.info/archives/5583/i-politici-ai-vertici-delle-fondazioni-bancarie/#more-5583
Ps: Io non sono né pro né contro. Per me il dibattito che vede contrapporre pubblico a privato è pura demagogia. Voglio solo mostrarvi il livello.

L'indipendenza della Banca Centrale è il problema. I politici che non hanno il potere monetario sono subalterni di chi quel potere ce l'ha. Altra cosa sarebbe discutere di quali strumenti democratici ci devono essere perchè chi ha il potere monetario non se ne approfitti.
I realtà dovremmo integrare la Costituzione ammettendo che in realtà uno Stato si fonda su 4 poteri, ai classici poteri esecutivo, legislativo e giudiziario dovremmo aggiungere il potere monetario, Che proprio per evitare che la politica se ne approfitti, dovrebbe avere quelle caratteristiche di indipendenza che hanno tra di loro tutti gli altri tre.
Dovrebbe esistere una sorta di Ministero della Moneta, cioè un Organismo pubblico, indipendente, trasparente e democratico eletto dai cittadini e non dal sistema bancario di cui dovrebbe essere il controllore. Con obiettivi chiari e precisi che se non vengono raggiunti si sostituiscono, non come Mario Draghi o Visco che non raggiungono gli obiettivi previsti dai loro mandati rimangono lì !
Se la moneta è di proprietà dei cittadini, perchè siamo noi che gli diamo valore, allora non ci può essere "prestata", ma abbiamo il diritto sia creata ed utilizzata per il bene di tutti (99%) e non solo di pochi privilegiati (1%).


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Fabio Conditi
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Primadellesabbie;235928 wrote: Evidentemente non sono riuscito a spiegarmi oppure gli schemi semplificati si impongono o sono più facilmente spendibili.
Lo scontro che indichiamo con 1-99% avviene in una stratosfera dove noi non abbiamo accesso né all'uno né ai novantanove, per le vie che possiamo percorrere e che riguardano le nostre strutture ed istituzioni.
Resterei molto, ma molto meravigliato se non fosse pronta e verificata una efficace contromossa, al già improbabile recupero di Banca d'Italia da parte dello Stato, in un contesto che a me risulta più di altri, profondamente modellato, condizionato e "motivato" dal progetto siderale in svolgimento.
Siamo vittime di una spoliazione culturale (concretizzatasi con la dittatura televisiva del dopo mani pulite, per intenderci) da cui é derivata la mancanza di ostacoli con cui si sono compiuti gli errori che ci hanno condotto qui e l'attuale sterile contrapposizione sul piano politico.
Siamo stati lungamente e brutalmente "intimiditi", (anche) per opera di quinte colonne ancora vive ed operative, palesemente e nell'oscurità, fino ad abdicare perfino la nostra proverbiale litigiosità, a favore di una rassegnazione che pare destinata ad incardinarsi in linea ereditaria.
Il nesso con l'argomento trattato qui sta nella considerazione che, senza provvedere a ripristinare le condizioni irrinunciabili ad una realtà, e persino al confronto, sociale, nessun espediente tecnico ha probabilità di agire nella direzione immaginata e desiderata. (A mio parere).

E' vero quello che dici, effettivamente noi non abbiamo accesso alle strutture ed istituzioni dove avviene lo scontro. Però abbiamo due strumenti fondamentali in mano che ci permettono di influenzare quello scontro :
- il voto, cercando nei limiti del possibile di eleggere rappresentanti che non siano legati agli ambienti dell'1% della finanza e delle banche;
- la fiducia nel sistema bancario, perchè il sistema si regge sulla nostra accettazione di questo sistema di pagamento a debito, come se fosse l'unico possibile.
Per questo ritengo fondamentale ragionare avendo ben presento lo schema semplificato 1%-99%, perchè prima di ogni nostra scelta dovremmo chiederci : quale scelta va nell'interesse del 99% e quale dell'1% ? Qual'è il partito per il quale l'1% farebbe più fatica a mantenere il proprio potere ? Nello scegliere tra contanti o moneta bancaria, tra multinazionale o contadino sottocasa, tra prodotto italiano o straniero, tra investimento in beni reali o in prodotti finanziari, qual'è la scelta che avvantaggia quell'1% e va contro gli interessi del 99%?
Le semplificazioni alcune volte aiutano a prendere la decisione più corretta, e se tutti ragionassimo così, sono convinto che il mondo cambierebbe all'istante.


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Fabio Conditi;235929 wrote: Dovrebbe esistere una sorta di Ministero della Moneta

Ci vorrebbe il Ministero del pudore, altroché.


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Tibidabo
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Fabio Conditi;235923 wrote: Grazie DE, pensavo fossi a conoscenza di questo fatto, avendo io scritto un intero articolo su questo tema, che ti consiglio https://comedonchisciotte.org/la-bce-puo-fare-il-qe-for-people/. Merita di essere letto perchè la conseguenza del fatto che la Banca d'Italia detiene 400 mld di euro di titoli di stato italiani non è affatto marginale : il debito detenuto dalla Banca Centrale di uno Stato può essere cancellato nel bilancio consolidato ed eliminato.
E questo dimostra ancora una volta che il debito pubblico non è mai un problema per uno Stato che ha il totale controllo della sua Banca Centrale.
Prospettare ad uno Stato l'indipendenza della sua Banca Centrale, è come se l'amante di una signora consiglia al marito di "separarsi" da lei. E' "ovvio" che cercherà di convincerlo che è la soluzione migliore, in modo che la moglie "indipendente" possa offrire a lui i suoi "servizi".
La tecnica più importante è sempre la stessa : "al contadino non far sapere, quant'è buono il formaggio con le pere".

Ahò, e sveglia un po'...
Stavo dicendo che è una cosa ovvia...
Fabio, non ti calare troppo nella parte del professorino che ce ne stanno già troppi.


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Fabio Conditi
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Bentornato DE, mi sembrava strano un commento positivo !
Non sia mai tu perda l'abitudine ... 😉
Posso chiederti di esprimere un giudizio costruttivo anche se critico sui n.6 punti dell'analisi che ho fatto ? Te ne sarei grato.


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Tibidabo
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Fabio Conditi;235943 wrote: Bentornato DE, mi sembrava strano un commento positivo !
Non sia mai tu perda l'abitudine ... 😉
Posso chiederti di esprimere un giudizio costruttivo anche se critico sui n.6 punti dell'analisi che ho fatto ? Te ne sarei grato.

Ma allora non sai leggere.
Come mai? Dovresti provarci almeno, sai?

Te lo spiego in maniera più facile.

1) quello studio che ho copincollato sostiene in qualche modo la tua tesi perché dice che una banca centrale che NON sia indipendente favorisce la concentrazione del risparmio e la sua redirezione verso l'economia reale.
Ci sei, Fabio?

2) solo che A MIO AVVISO ricomprarsi la banca centrale è un'idea più "suggestiva" che concreta.
Ok?

3) a questo punto tu che ti sei calato nella parte del professorino buffo mi hai fatto la lezioncina che il QE è come prima del divorzio BC-tesoro.
E io ti ho detto ironicamente grazie al coso, lo so già

Fabio...oh Fabio...hai capito adesso?

Per il resto ripeto quello che ti ho detto mille volte: A MIO AVVISO non capisci che stai parlando di un problema che è solo politico-ideologico mentre tu credi che si tratti di ignoranza ossia secondo te arrivi, spieghi, la gente capisce e tutti si mettono subito d'accordo.
A MIO AVVISO è una sciocchezza anche molto grossa.

Ora non ti mettere a frignare che ci sono i disfattisti come fai tu che quando sei a corto di argomenti passi agli attacchi ad hominem...sto dicendo che secondo me la strada è un'altra e questa "altra strada" la sta seguendo solo in piccola parte il movimento cinque stelle, ma temo in maniera insufficiente.

Se otterrai risultati CONCRETI secondo la tua strada avrai ragione tu, altrimenti avrai torto.


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Hito
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Nel 1980, con l'inflazione al massimo, il nostro paese aveva il primo risparmio al mondo!!! Perché??? Perché se costa tanto il denaro , vale tanto anche il risparmio (sicuramente piú di quanto costa il denaro). Se invece il denaro non costa nulla quanto vale il risparmio??? Ma ho come l'impressione che vogliate creare un mondo a misura di poveracci e sussidiati...


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Fabio Conditi
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DesEsseintes;235944 wrote: A MIO AVVISO non capisci che stai parlando di un problema che è solo politico-ideologico mentre tu credi che si tratti di ignoranza ossia secondo te arrivi, spieghi, la gente capisce e tutti si mettono subito d'accordo. A MIO AVVISO è una sciocchezza anche molto grossa.
... sto dicendo che secondo me la strada è un'altra e questa "altra strada" la sta seguendo solo in piccola parte il movimento cinque stelle, ma temo in maniera insufficiente. Se otterrai risultati CONCRETI secondo la tua strada avrai ragione tu, altrimenti avrai torto.

Provo a ragionare in modo costruttivo.
La questione, prima che politico-ideologica, è culturale. Una popolazione che non ha capito questi temi, che vive ancora nel buio della Caverna di Platone, non riuscirà mai a cambiare. E quello che sto cercando di fare è provocare un cambiamento culturale sui temi monetari che permetta a chi affronta il problema dal punto di vista politico-ideologico, di cambiare davvero ed in modo profondo, altrimenti "cambia tutto per non cambiare niente".
Mi interessa però sapere la tua strada, scusandomi se l'hai già scritta ma non l'ho colta, e soprattutto cosa potrebbe fare il M5S di diverso rispetto a quello che fa. Grazie.


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Tibidabo
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Fabio Conditi;235976 wrote:
Mi interessa però sapere la tua strada, scusandomi se l'hai già scritta ma non l'ho colta, e soprattutto cosa potrebbe fare il M5S di diverso rispetto a quello che fa. Grazie.

No ma hai ragione, sono solo anni che lo scrivo qui quindi magari è sfuggito...è normale...

Intanto se parti considerandolo un problema "culturale" sei già fuori strada.

Questo può essere facilmente dimostrato: se nel giro di due o tre anni da quando hai iniziato a fare conferenze o da quando la tua idea ha cominciato a diffondersi sei riuscito a creare non dico un partito ma un forte movimento di opinione allora hai ragione.
Se resti alle tue conferenze, a gruppetti magari carini e simpatici ma senza la capacità di riscuotere un consenso ALMENO del 3% in termini di voti hai sbagliato.

Ora: non è stato suscitato il movimento, la Le Pen ha perso perché parlava della moneta ossia dell'euro, il M5S non mette nel suo programma le questioni monetarie che lascia un po' in sospeso, Renzi che una volta tanto fa una cosa giusta se la prende con Visco e Gentiloni lo pugnala alle spalle.
Vuoi altre prove?

Di cose da fare ce ne sono tante, per esempio basterebbe che Di Maio non se ne esca con quelle scemenze sul sindacato e già sarebbe un grandioso risultato.

Mi limito al punto chiave ossia: il M5S deve stabilire un rapporto con gli intellettuali.
L'obiettivo è duplice: stabilire un rapporto il più possibile diretto con la base e (soprattutto) essere capaci di dire qualcosa che interessi anche le persone che non si accontentano delle narrazioni "nazional popolari" troppo semplificate e sentimentali.
Si deve saper comunicare degli ideali e delle proposte anche alla media borghesia colta e benestante.

1) Deve esserci un economista "di peso" del M5S che sia riconosciuto come tale e che sia in grado di stabilire un rapporto diretto con la gente come, per dirne uno, ha fatto con enorme successo Alberto Bagnai.
Rapporto diretto con un blog, con le partecipazioni ai talk show, alla radio, libri, articoli. Ma conta che si stabilisca il "rapporto diretto" ossia nel blog questo economista una volta ogni tanto risponderà direttamente ai commenti (censura quasi zero) cercando di stabilire una confidenza con alcuni utenti più "promettenti".

Ricorda: il modello di blog è quello di Bagnai ma poi si dovrà evolvere. Intanto si parte da lì.

Per quanto riguarda il personaggio da scegliere bisogna tenere presente che in parte lo si deve anche costruire, è difficile che arrivi già bello e pronto.
Eppure qualcuno ci sarebbe...ma voi siete un po' di coccio...

2) occorre un filosofo alla Fusaro. Non sono un entusiasta di Diego ma intanto secondo me se coltivato un po' potrebbe migliorare molto ma comunque non è certo l'unico che abbia quelle qualità di "carisma" indispensabili per divulgare dei modi di pensare alternativi.
Anche qui. un blog in cui ogni tanto si parla in diretta con gli utenti (che devono essere lasciati liberi di dire tutto quello che vogliono ovviamente meno gli insulti e eliminando subito i troll), televisione, radio, libri, spettacoli di piazza.
Questo filosofo deve suscitare una nuova ideologia (nuova, non vecchia).
Senza una nuova ideologia non si va da nessuna parte.
E' essenziale che non ci si fermi ai discorsi a capocchia di Grillo sul futuro ipertecnologico e sul'onestà.

Ci sono persone che vogliono idee più sostanziose e bisogna rivolgersi anche a loro!!!

3) occorrono storici e artisti con le stesse modalità.
Tu sei ingegnere e certe cose non le puoi capire ma una canzone giusta che abbia successo in cui si parli dei nuovi ideali del M5S avrebbe una forza straordinaria.

3) occorre una web tv in cui l'economista, il filosofo, lo storico facciano una sorta di sermone settimanale (non tutti quanti, magari uno o due alla settimana)

Questo è solo l'inizio ma se salti questo passaggio si realizzerà solo la spinta iniziale e poi si scoprirà che ci si sta arenando.


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MarioG
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Però, non si può dire che il pur non malvagio Fusaro sia un personaggio di carisma, sembra più un bambolotto che di guarda coi suoi occhioni azzurri, un poco immobili, mentre espone nel suo filosofese compito le idee non proprio nuove che lei si attende (sembra ambire più che altro a dimostrare che un certo fatto "Marx l'aveva previsto")


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Fabio Conditi
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DesEsseintes;235978 wrote: No ma hai ragione, sono solo anni che lo scrivo qui quindi magari è sfuggito ... è normale...
Intanto se parti considerandolo un problema "culturale" sei già fuori strada.
Questo può essere facilmente dimostrato: se nel giro di due o tre anni da quando hai iniziato a fare conferenze o da quando la tua idea ha cominciato a diffondersi sei riuscito a creare non dico un partito ma un forte movimento di opinione allora hai ragione.

Intanto grazie per questo riepilogo, perchè è molto vicino a ciò che stiamo facendo, solo che anche tu non conosci tutta la nostra attività, perchè come ben sai bisogna rimanere riservati quando si allacciano rapporti o si hanno progetti "importanti", che hanno conseguenze reali, perchè credo nel detto "mai vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso".
Proverò a darti diverse indicazione precise, alcune certe e consolidate, altre in assoluta anteprima, alcune un pò meno "dettagliate" perchè in itinere ...

DesEsseintes;235978 wrote: Se resti alle tue conferenze, a gruppetti magari carini e simpatici ma senza la capacità di riscuotere un consenso ALMENO del 3% in termini di voti hai sbagliato.

Ho fatto più di 100 conferenze in tutta Italia, organizzate non da noi ma da gruppi attivi sul territorio, soprattutto del M5S, cui hanno assistito più di 4.000 persone, ho parlato alla Sala dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati e ho fatto un seminario alla Facoltà di Economia di Foggia. Il nostro gruppo è costituito da un nocciolo duro a Bologna, Zola Predosa e Ferrara, di più di 100 persone che si incontrano tutte le settimane, un gruppo di lavoro di esperti che trovi nel sito http://monetapositiva.blogspot.it/p/gruppo-di-lavoro.html e molti contatti ormai consolidati con tanti altri che vedrai nelle prossime settimane.

DesEsseintes;235978 wrote: Ora: non è stato suscitato il movimento, la Le Pen ha perso perché parlava della moneta ossia dell'euro, il M5S non mette nel suo programma le questioni monetarie che lascia un po' in sospeso, Renzi che una volta tanto fa una cosa giusta se la prende con Visco e Gentiloni lo pugnala alle spalle. Vuoi altre prove?
Di cose da fare ce ne sono tante, per esempio basterebbe che Di Maio non se ne esca con quelle scemenze sul sindacato e già sarebbe un grandioso risultato. Mi limito al punto chiave ossia: il M5S deve stabilire un rapporto con gli intellettuali. L'obiettivo è duplice: stabilire un rapporto il più possibile diretto con la base e (soprattutto) essere capaci di dire qualcosa che interessi anche le persone che non si accontentano delle narrazioni "nazional popolari" troppo semplificate e sentimentali. Si deve saper comunicare degli ideali e delle proposte anche alla media borghesia colta e benestante.

Abbiamo fatto un Movimento addirittura dal 30%, è il movimento 5 stelle di cui sono da anni attivista, la proposta Moneta 5 Stelle è nata dal basso dentro il M5S, per merito del gruppo di Zola Predosa, ma è stata sottoscritta da n.25 Meetup e Gruppi certificati del M5S di tutta Italia ed ha portato al grande risultato di aver inserito nel programma del M5S tutte le proposte di allora, che sono Banca d'Italia sotto il completo controllo dello Stato, sistema di banche pubbliche, moneta fiscale e sovranità monetaria. Ma queste cose le sai perchè nell'articolo "Come si combatte il potere?" le descritte bene. Oggi sono "fuori" dal M5S, perchè come Presidente di Moneta Positiva dobbiamo parlare a tutti, non solo al M5S, ma ho mantenuto ed anzi rafforzato tutti i miei rapporti all'interno del movimento. E molti in Moneta Positiva sono rimasti nel M5S.
Ma siamo aperti a tutti perchè da solo il M5S non basta, ed abbiamo anche contatti avviati con altre forze che potrebbero diventare necessarie se il M5S non avrà la maggioranza assoluta.
Sul fatto che il M5S debba stabilire un rapporto con gli intellettuali, lo sta già facendo, se guardi il programma del M5S è stato illustrato da tanti intellettuali riconosciuti che lo hanno spiegato.
Guardati questi due video sulle monete fiscali e sulla sovranità :
Moneta fiscale : https://www.youtube.com/watch?v=yIeed15mBxk
Sovranità : https://www.youtube.com/watch?v=k_-NyHQWNd8
C'è ancora da lavorare, ma sono sulla buona strada.

DesEsseintes;235978 wrote: 1) Deve esserci un economista "di peso" del M5S che sia riconosciuto come tale e che sia in grado di stabilire un rapporto diretto con la gente come, per dirne uno, ha fatto con enorme successo Alberto Bagnai. Rapporto diretto con un blog, con le partecipazioni ai talk show, alla radio, libri, articoli. Ma conta che si stabilisca il "rapporto diretto" ossia nel blog questo economista una volta ogni tanto risponderà direttamente ai commenti (censura quasi zero) cercando di stabilire una confidenza con alcuni utenti più "promettenti". Ricorda: il modello di blog è quello di Bagnai ma poi si dovrà evolvere. Intanto si parte da lì.
Per quanto riguarda il personaggio da scegliere bisogna tenere presente che in parte lo si deve anche costruire, è difficile che arrivi già bello e pronto.
Eppure qualcuno ci sarebbe...ma voi siete un po' di coccio...

Su questo non sono d'accordo e fortunatamente il M5S la pensa come me. Non serve un "economista" di peso, serve una squadra, e vedrai che verrà fuori.

DesEsseintes;235978 wrote:
2) occorre un filosofo alla Fusaro. Non sono un entusiasta di Diego ma intanto secondo me se coltivato un po' potrebbe migliorare molto ma comunque non è certo l'unico che abbia quelle qualità di "carisma" indispensabili per divulgare dei modi di pensare alternativi.
Anche qui. un blog in cui ogni tanto si parla in diretta con gli utenti (che devono essere lasciati liberi di dire tutto quello che vogliono ovviamente meno gli insulti e eliminando subito i troll), televisione, radio, libri, spettacoli di piazza.
Questo filosofo deve suscitare una nuova ideologia (nuova, non vecchia).
Senza una nuova ideologia non si va da nessuna parte.
E' essenziale che non ci si fermi ai discorsi a capocchia di Grillo sul futuro ipertecnologico e sul'onestà.
Ci sono persone che vogliono idee più sostanziose e bisogna rivolgersi anche a loro!!!

Diego Fusaro va benissimo e stiamo cercando un contatto con lui tramite il mio amico Marco Mori, ma ripeto che più di una singola persona, serve una squadra che stiamo delineando sempre di più e che metteremo a disposizione per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Su questo non ti posso dire di più.

DesEsseintes;235978 wrote:
3) occorrono storici e artisti con le stesse modalità.
Tu sei ingegnere e certe cose non le puoi capire ma una canzone giusta che abbia successo in cui si parli dei nuovi ideali del M5S avrebbe una forza straordinaria.

Abbiamo già diversi storici ed abbiamo anche artisti, di cui Povia è la nostra punta di diamante. D'altronde è l'unico che ha il coraggio di parlare apertamente di questi temi e riesce a farlo in modo magistrale. La canzone è in cantiere ...

DesEsseintes;235978 wrote:
4) occorre una web tv in cui l'economista, il filosofo, lo storico facciano una sorta di sermone settimanale (non tutti quanti, magari uno o due alla settimana)
Questo è solo l'inizio ma se salti questo passaggio si realizzerà solo la spinta iniziale e poi si scoprirà che ci si sta arenando.

Avevamo iniziato un progetto di tv addirittura in digitale, ma è attualmente in stallo. Per la web tv ci stiamo lavorando, nel frattempo partiremo l'11 novembre con una trasmissione tutta su questi temi, il sabato mattina dalle ore 9 alle ore 10, su una radio Web di Bologna "Radio 1909" che condurrò personalmente.
In conclusione siamo in fondo d'accordo, ma come vedi andiamo avanti senza ideologie ma concentrati sul fatto culturale, in modo che abbia il massimo della penetrazione in ogni ambiente. Nonostante io abbia chiarito che non sono "targato M5S", ci sono ancora molti che non mi prendono in considerazione, solo perchè pensano che io lo sia.
Se vuoi partecipare alla nostra campagna, puoi mandarmi una mail a :
[email protected]
Saremo felici di collaborare anche con te.


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Tibidabo
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Fabio Conditi;235995 wrote: ...

Va bene e infatti voto M5S però Gennaro Zezza non è organico al M5S e non fa attività sul blog ossia scrive pochissimo e non ha un dialogo costante con i lettori (che non commentano quasi mai)

Si può verificare sul suo sito, il suo ultimo post è di agosto 2017

http://gennaro.zezza.it/

Seguite le vostre idee ma secondo me "adesso" oltre alla squadra occorre un nome di peso (se sono due o tre è meglio) e sono convinto che avreste tutti i mezzi per procurarvelo.
Guardate la Lega con Borghi che miglioramento ha fatto sia in termini di qualità che di seguito.

Gli altri che hai nominato sono tutti simpatizzanti ma non organici e non fanno attività di contatto diretto come ha fatto Bagnai.

Fusaro se davvero arrivasse a dichiararsi apertamente del M5S andrebbe bene anche se a mio parere bisognerebbe spiegargli che l'aria da primo della classe che parla sempre in punta di forchetta dicendosi da solo che è un signore particolarmente raffinato non gli dona.
Per ora comunque NON si dichiara organico al movimento.

Quando vedrò che si è formato un piccolo gruppo di intellettuali realmente "organici al movimento", che sono riusciti a stabilire e mantenere con sincero impegno un contatto diretto con la gente di tutti i livelli sarò contento di contribuire in qualsiasi modo nei limiti delle mie possibilità.

Per quanto riguarda il mio voto ce lo avete già fin da dal 2013.


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Vi siete dimenticati la gnagna. Quello sì che è un punto fondamentale. Altroché Zezza e Povia. 😀


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