La terra del latte e del miele.

La terra del latte e del miele

"Mangialo se vuoi farti del male", avevo appena messo nel piatto un pezzo di formaggio e il vecchio amico che mi stava seduto di fronte, chirurgo di fama internazionale, interruppe così la piacevolezza della nostra conversazione, e il godimento del mio pranzo. Ad una autopsia cui avevo assistito anni prima, mi erano stati indicati i danni ai vasi sanguigni dei quali era indiziato il formaggio.
Sono cose che non si dimenticano, ma non é facile incidere sulle abitudini derivanti da una cultura plurimillenaria.
Il latte, con il quale per millenni, premurosi capifamiglia, hanno cercato di nutrire i giovani ed i vecchi, farebbe malissimo. Il miele, per parte sua, sarebbe ricettacolo di microscopici corpuscoli di elementi nocivi oramai onnipresenti, che le api raccattano assieme al polline, meglio starne lontani.

Sembra proprio che sia finita un'era.

A confermarlo ci sarebbe il "ribaltamento" o la rettifica di altri capisaldi radicati, anche se non biblici, fissatisi tanto profondamente da segnare la vita di miliardi di persone per secoli, ma di recente smentiti senza appello e che solo i sempliciotti esitano a ripudiare.

Il denaro, che molti spendevano con parsimonia ed esitazione, sembra possa essere stampato e distribuito in quantità illimitata, e quindi con la sola discrezione ideologica decisa da chi dispone della tipografia.

Il petrolio che, guidati dai nostri sensi e dal nostro ingannevole istinto, e confermati da sussidiari faziosi e pubblicazioni tendenziose, pensavamo esistere in quantità relativamente limitata, come qualsiasi cosa misurabile, pare che sia invece disponibile a sazietà, illimitatamente. Secondo certuni, pare addirittura che si ricostituisca man mano che lo si preleva. Quindi anche lì, chi maneggia il mestolo é destinato a dirigere le danze.

Si mettano, dunque, l'animo in pace igienisti ed ecologisti di ogni estrazione: adesso sappiamo che la Gerusalemme Celeste, sulla cui forma e natura si specula da millenni, scenderà dal cielo già generosamente pervasa di veleni inquinanti che, come scopriremo infallibilmente, sono invece benefici e rigorosamente indispensabili alla salute del corpo e dello spirito.

Che si possa cominciare ad esercitarci a pensare prendendo atto che perfino lo spazio ed il tempo non esistono che come concetti, é oramai cosa risaputa, che solo chi si ostina a lasciarsi affascinare dall'atmosfera di certi tramonti non riesce a cogliere.

Questo il panorama al quale sembra necessario adeguarsi senza pretestuose esitazioni.

Qui nel blog di CdC sono attivi alcuni volonterosi utenti, selezionati, istruiti ed addestrati all'alta missione di redarguire e pungolare i più lenti, insultare doverosamente ad oltranza i malintenzionati portatori di teorie malsane, di individuare le deviazioni personali ed i vizi più nascosti dei soggetti ostinati, incerti, indecisi e persino ignari della verità, ed additarli al pubblico ludibrio.

Eppure, qualche volta pare di scorgere qualche lievissimo pregiudizio ideologico, all'origine delle verità scientifiche più "vere", e alla base dei generosi insulti che le accompagnano.