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Barnard non faccia l'ipocrita e sacrifichi il suo narcisismo

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Georgejefferson
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l'impero e'uno,le oligharchie no..e nemmeno con lo stesso impianto ideologico


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Iacopo67
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...ampliandosi un impero esiste una scala che passa da alleato privilegiato fino a dipendente.
Il dipendente è in pratica un consumatore e basta.

Quindi l'impero USA si è ampliato in europa e noi stiamo sempre più decadendo alla condizione di "dipendenti". Si potrebbe dire così ?
Tutto questo ha qualcosa a che vedere col crollo dell'URSS ?
Se l'URSS fosse ancora presente e forte, gli USA non avrebbero potuto espandersi in europa, suppongo..


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mincuo
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Purtroppo dare risposte su blog è un casino. Devi semplificare e io già ho semplificato per USA impero, perchè è uno schema semplice, ma in realtà hai USA e hai un sovrapotere oligarchico finanziario-industriale che utilizza anche quello USA e ne è compartecipe o anche lo comanda in parte e per fini non esclusivamente USA.
Tre sono le fonti di potere: militare, intellettuale e finanziario e i cicli seguono questo ordine in genere in quanto a prevalenza, cioè nei secoli si è mantenuta abbastanza questa successione. (N.B. Intellettuale = molte cose, compreso religioso, o giudiziario, o burocratico ecc...quindi può avere accenti differenti, ma sono ricondotti a quel gruppo).
In generale dopo quello finanziario, specie se è quello che molto fortemente connota, data la sua tendenza allo sfruttamento progressivo e sempre più pesante, ma che mina alla fine le basi stesse di quel potere, che ha una base comunque nell'economia, si assiste a tensioni sempre maggiori, che solitamente sfociano sempre in conflitti, i quali sono favoriti alle volte dallo stesso potere finanziario che comincia ad andare in crisi pur essendo all'apice. E quindi prende quota quello militare.
Perciò, per usare un termine Schumpeteriano, quello finanziario promuove o può promuovere esso stesso una distruzione creatrice trovando facilmente nei popoli disperati e vessati terreno favorevole agli odi e alla individuazione di "ragioni" e "nemici" (etnici, religiosi, ecc...).

Per quel che riguarda i Paesi "consumatori. E' una semplificazione però:
Pochi sanno che alla fine della gerra noi abbiamo firmato (al pari della Germania (N.B. CdC ha un articolo a proposito su Germania che non è paese sovrano e almeno un pò informa, leggilo) dei protocolli, più o meno segreti, l'ultimo l'abbiamo rinnovato nel 1999 o 2001 non ricordo. Alcuni sono noti, e per esempio quelli di Cassibile del 1943 vanno sotto il nome di "Condizioni di servaggio" anche se i contenuti non sono ancora disponibili dopo 70 anni. Altri sono su difesa (NATO, missili ecc..se ne è occupato se ricordo bene Alberto B. Mariantoni come ricerca credo e poi uno di Rifondazione che non ricordo ora il nome, e anche lo storico comunista Romolo Gobbi, che ha anche un blog mi pare).
Più ampiamente poi i Paesi sono stati divisi in A B C e cioè A (come Inghilterra che può fare tutto) B (come noi) che siamo limitati nella ricerca di base, nella tecnologia autonoma, e limitati come competitors Internazionali basati su un know-how autonomo, e cioè dobbiamo avvalerci di quello USA, e infine C che sono solo consumatori e che vanno tenuti a know how basso ecc...Non vederla però così come una classifica da Campionato di calcio. Ma in linea di massima.
Questo spiega un pò il perchè la ricerca di base non è stata mai incentivata, (non era ottusità solo, avevamo anche dei limiti) così come spiega una parte di Mattei, o spiega le eccellenze nostre nel campo del software e computer degli anni 50, con Olivetti e l'ingegner Mario Tchou, poi smantellate, qui in brevissimo ma puoi approfondire http://www.storiaolivetti.it/percorso.asp?idPercorso=628ecc...) .
Queste regole A B C non sono rigide come un catechismo ma orientative e più lasche o meno. Noi avevamo svilluppato chimica di punta, farmaceutica di punta, cantieristica di punta ad esempio, oltre a nucleare e telefonia. Tutte eccellenze. Tollerate, anche in ragione di guerra fredda.
Inoltre DC e PCI si mossero anche bene, al di là delle apparenze.
Poi non fu più molto tollerato un ruolo così autonomo Italiano, come player internazionale, anche se non fu l'unico motivo delle privatizzazioni, (ce ne sono diversi, che però in parte si combinavano).
Cioè nel caso distruggi un gigante come IRI che giocava da player Italiano, e cioè sarebbe per esempio andato in Cina (ed era quello il grande business che iniziava per tutti) portando insieme chimica, farmaceutica, telefonia, auto, meccanica, finanza ecc..al pari di USA o Germania o Francia o Inghilterra, cioè dei pacchetti completi di sviluppo, che era ciò che interessava ai Cinesi ed era trattativa ad alto livello, di Stato.
L'Italia con l'IRI aveva lo standing per farlo e IRI era in sinergia con FIAT ed ENI, un altro colosso. Con in più Lira e prezzi competitivissimi. E' quello che si chiama sistema Paese, con una frase fatta che però ha un contenuto.
Lo elimini ed elimini un concorrente forte e aggressivo come noi eravamo.

Per URSS è ancora più complicata la faccenda in quanto fu "nemico" ma anche un mezzo usato dal capitalismo, e un intreccio di cose tra i due sistemi.
Vedi anche:
Vai su Antony C. Sutton su Wikipedia. http://en.wikipedia.org/wiki/Antony_C._Sutton e leggi intanto la paginetta sotto c'è bibliografia.
Alcuni libri sono on line, trovi il link, ma quelli fondamentali sono:

Western Technology and Soviet Economic Development: 1917–1930 (1968)
Western Technology and Soviet Economic Development: 1930–1945 (1971)
Western Technology and Soviet Economic Development: 1945–1965 (1973)

Qui il commento di Breszinsky

Zbigniew Brzezinski wrote:

For impressive evidence of Western participation in the early phase of Soviet economic growth, see Antony C. Sutton's Western Technology and Soviet Economic Development: 1917–1930, which argues that 'Soviet economic development for 1917–1930 was essentially dependent on Western technological aid' (p.283), and that 'at least 95 per cent of the industrial structure received this assistance.' (p. 348)

Certamente però la implosione di URSS del '90 ha lasciato gli USA come incontrastata potenza. Ora si dice che il mondo era prima bipolare, poi unipolare e ora multipolare (speriamo) ma quest'ultimo è ancora poco "multi" secondo me e ancora abbastanza "uni".


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Iacopo67
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 685
 

Di questi vincoli che ci sono stati imposti e delle libertà che si prendeva Mattei ne parla anche Paolo Rumor ("L'altra europa"), figlio del cugino di Mariano Rumor, 5 volte presidente del consiglio negli anni dopo la 2° guerra mondiale;
si tratta di una testimonianza diretta.
Fu proprio il padre di Paolo, Giacomo Rumor, ad "avvertire" Mattei, e Giacomo era stato contattato allo scopo dal cardinal Montini, a sua volta contattato dal cardinale Spellmann, USA.
Le iniziative di Mattei, che avrebbero portato all'emancipazione energetica dell'Italia dagli Stati Uniti, avrebbero anche permesso una maggiore autonomia politica del nostro paese, indebolendo la NATO.
Queste iniziative erano contrarie agli accordi del '43 fatti con gli USA.
L'avvertimento dato a Mattei era che se egli non avesse desistito dal cercare accordi petroliferi con paesi non contemplati dagli accordi, il braccio armato di un "Contingente americano" lo avrebbe eliminato.
Mattei rispose che aveva già ricevuto minaccie, ma non se ne preoccupava troppo.
All'epoca da più parti in Italia si spingeva per una maggiore autonomia del nostro paese.
L'attentato e la fine di Mattei furono un chiaro segnale di intransigenza, l'Italia non doveva alzare la testa cercando di mutare a proprio vantaggio una situazione geopolitica che gli era stata imposta dopo la sconfitta in guerra.
A quel tempo si stava portando avanti un importante progetto per sviluppare il traffico commerciale fluviale nel nord Italia. Giacomo Rumor era coinvolto nel progetto. Ma con la morte di Mattei il progettò si arenò subito, proprio perchè si era recepito il messaggio, l'Italia doveva starsene al suo posto.


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Iacopo67
Honorable Member
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Proprio Brzezinski ("The grand chessboard", 1997) inquadrava l'europa occidentale, anche la Germania, come area assoggettata agli USA.
Peggio del sud America, che indicava solo come area di influenza USA.
Sicchè non mi stupisce quello che dici della Germania.

Comunque ti ringrazio, Mincuo, della estesa risposta, e per i consigli di lettura. Buona domenica.


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Giovina
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2001
 

L’impero non vive solo di moto proprio, le colonie in qualche modo vanno incontro…
Il modello americano ancora sopravvive nell’ ambizione europea.
Si puo’ dire che l’ Europa ormai e’ corpo unico con gli Usa- comprensivi dell’Inghilterra - e tutti insieme fanno l’Occidente, tutti portatori del pensiero occidentale.
Di quel pensiero esportato altrove e attecchito in altri avidi terreni a seconda delle caratteristiche locali.


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