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11 Dicembre 2014 15:53
La volonta' popolare dev'essere rispettata, punto! La politica, destra e sinistra, se ne faccia una ragione"
di Mauro Damiani - 11 dicembre 2014
La classe politica deve lavorare per noi e quindi la smetta di metterci i bastoni tra le ruote. Il 2013 e il 2014 sono stati, tra tante altre cose, caratterizzati da due iniziative popolari che il Popolo Sovrano, coscienziosamente e responsabilmente, ha approvato democraticamente. La prima riguardava l'espulsione dei criminali stranieri che hanno commesso reati gravi, mentre la seconda si riferiva all'attuazione di misure tali di limitare l'immigrazione di massa.
Per quanto riguarda la prima iniziativa, e' notizia degli ultimi giorni che il Consiglio degli Stati (composto da Senatori che sono chiamati a difendere il rispettivo Cantone di appartenenza indipendentemente dal loro partito) vuole adottare una linea molto piu' soft rispetto a quanto previsto dal testo dell'iniziativa che il Popolo ha votato. Cio' e' molto grave perche' questi politici si credono superiori al Sovrano (gio' duu diit) che, verosimilmente, dovra' tornare alle urne per rimettere ancora una volta il campanile al centro del villaggio. E' inaccettabile che un testo votato possa essere "limato" dalla politica alla ricerca di un consenso che dopo un voto popolare non e' piu' necessario. La politica in generale tira in ballo sempre la questione delle relazioni con gli altri Paesi, ma questa e' la classica arrampicata sugli specchi che inizia davvero a infastidire chi ama la democrazia diretta.
Il 9 febbraio 2014, il Popolo ha, in modo nuovamente democratico e consapevole (il Popolo e' stupido solo per una certa area politica), accettato l'iniziativa contro l'immigrazione di massa. Da un lato sono insorti i soliti ignoti per cercare di annullare un voto popolare attraverso una sorta di talent show per clown, dall'altro la Consigliera federale (**) SommaRuga ha affermato che, a causa del termine di tre anni per applicare il testo dell'iniziativa, la Svizzera si sarebbe messa da sola in una posizione difficile come se il Popolo non lo avesse immaginato prima del voto in quanto considerato stupido. Se fosse stato previsto un termine di 10 anni, la posizione della Svizzera sarebbe risultata piu' confortevole? Probabilmente si' visto e considerato che l'Unione Europea non esistera' piu' e i gloriosi accordi bilaterali saranno svaniti nel nulla. Sarebbe ora che questi personaggi molto pericolosi per l'unita' nazionale, siano esiliati o quantomeno destituiti con disonore dalla carica che ricoprono.
Di fronte a questi eventi che obbligano il Popolo a esprimersi piu' volte sullo stesso tema, urge un'iniziativa costituzionale che espliciti inequivocabilmente che ogni iniziativa che il Popolo approva, deve essere applicata alla lettera e che ogni tentativo di modificare la portata del voto deve essere considerato quale un atto di alto tradimento nei confronti del Popolo svizzero e che come tale deve essere trattato; se necessario si modifichi anche il Codice Penale (sarebbe anche ora). C'e' da scommettere che nella classe politica troveremmo solo gli onesti a difendere un'iniziativa di questo tipo? Secondo me, assolutamente si' e quindi...
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(*) Coordinatore ASNI (Associazione per una Svizzera Neutrale ed Indipendente) Ticino
(**) membro del governo nazionale