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CH_IT: il manuale del perfetto evasore, superato


vic
 vic
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Da:
http://www.liberatv.ch/articolo/31936/inchiesta-milanese-sul-credit-suisse-lavvocato-bernasconi-una-storia-vecchia-di-due

Cronaca
Inchiesta milanese sul Credit Suisse, l'avvocato Bernasconi: "Una storia vecchia di due anni". E sul 'Manuale del perfetto evasore' dice: "Andrebbe riscritto. Le norme son cambiate"
Il legale non esclude comunque il rischio di una maxi multa per la banca

12 febbraio 2016

LUGANO - Secondo l'avvocato Paolo Bernasconi, l'inchiesta della Procura di Milano sul Credit Suisse alla quale l'Espresso dedica oggi la copertina (leggi qui sotto) "e' una vicenda vecchia, che risale al dicembre 2014, e legata a prodotti assicurativi che giravano anni orsono". Cosi' il legale ha commentato la notizia ai microfoni di Radio 3i. "La procura di Milano scopri' che migliaia di contribuenti italiani avevano scelto questi prodotti per evadere il fisco", aggiunge Bernasconi.

E a proposito del "Manuale del perfetto evasore" di cui parla il settimanale italiano, dice: "Questi manuali, se ce ne sono, vanno tutti riscritti. Perche' il quadro generale normativo internazionale e la prassi delle autorita' fiscali di tutto il mondo, specialmente l'Unione europea, e' completamente cambiata. Il numero degli evasori e' quindi diminuito. Ma la vicenda non e' ancora finita. Ce ne sono ancora parecchi che usano manuali molto piu' aggiornati di quelli che vengono scoperti adesso".

E alla domanda se il Credit Suisse rischia ora una multa milionaria, l'avvocato risponde: "La strada e' lunga perche' bisognera' stabilire se ci sono state responsabilita'. Il modello americano fa naturalmente da esempio, visto che ha incassato miliardi da banche svizzere e americane. Sia Francia che Germania sembrano abbiano iniziato questa strada, ora forse anche l'Italia".

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Da:
http://www.liberatv.ch/articolo/31933/il-credit-suisse-sotto-inchiesta-milano-spunta-il-manuale-del-perfetto-evasore-con-le

Il Credit Suisse sotto inchiesta a Milano. Spunta il "Manuale del perfetto evasore" con le istruzioni ai funzionari che gestivano fondi italiani
Il settimanale L'Espresso svela i dettagli di un'indagine su una maxi evasione fiscale stimata in 14 miliardi di euro che il gruppo elvetico avrebbe messo in atto nella sede lombarda

di red - 12 febbraio 2016

MILANO - "Manuale del perfetto evasore". Con questo titolo di copertina, il settimanale italiano L'Espresso, in edicola oggi, racconta "una maxi-evasione targata Credit Suisse".

L'Espresso svela i documenti riservati e le cifre-record di un'inchiesta della Procura di Milano sul colosso bancario svizzero. "Dopo mesi di indagini - si legge nell'articolo - la Guardia di Finanza ha identificato piu' di 13mila clienti italiani che hanno trasferito all'estero, attraverso societa' controllate dal gruppo Credit Suisse, somme enormi: secondo i conteggi delle Fiamme gialle, si tratta di oltre 14 miliardi di euro".

Ora, secondo il settimanale, "i magistrati, guidati dal procuratore aggiunto Francesco Greco, sono pronti a chiudere l'inchiesta con accuse pesantissime: se le accuse verranno confermate, infatti, la banca stessa rischia di finire sotto accusa, per la prima volta, perche' indiziata di aver organizzato e gestito un'evasione sistematica, per importi colossali, garantendo a migliaia di clienti il piu' assoluto anonimato. La Guardia di Finanza ha identificato singoli beneficiari italiani che avrebbero nascosto all'estero oltre 600 milioni di euro".

Il settimanale spiega che l'inchiesta e' scattata in seguito a una perquisizione a sorpresa nella sede milanese del gruppo bancario, che si trova a pochi passi dal Teatro alla Scala.
"Tra i documenti sequestrati dalla Guardia di Finanza, che ora i magistrati si preparano a inserire negli atti d'accusa, compare una sorta di manuale aziendale, con una dettagliata serie di istruzioni ai funzionari per aggirare le indagini: non portare in Italia nessun documento collegabile alla banca, non usare telefonini o computer aziendali, in caso di controllo non chiamare direttamente l'istituto, non restare per piu' di tre giorni nello stesso hotel...".
Gli inquirenti hanno decifrato anche una serie di email criptate: nei messaggi piu' riservati, i funzionari del gruppo elvetico discutevano tra loro di "conti segretati" e "intestazioni fittizie".

Se confermate, secondo gli inquirenti, le accuse rappresenterebbero una gravissima violazione alle norme internazionali anti-riciclaggio.
Il gruppo Credit Suisse, che e' informato dell'indagine da piu' di un anno, non ha ammesso alcun addebito e ha gia' contattato una squadra di grandi avvocati italiani per difendersi dalle accuse.


Citazione
mincuo
Illustrious Member
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Post: 6059
 

Se il Credit Suisse ha consigliato non nell'ambito delle leggi vigenti ne sarà responsabile.
Se il Credit Suisse ha consigliato e informato nell'ambito e nel rispetto delle norme in vigore, comprese pure le eventuali penali da pagare, ha fatto il suo dovere e, per quel che mi riguarda, un atto di minima giustizia nei confronti di chi non ha più intenzione di essere rapinato da questo Stato di cialtroni e ha cercato una via per liberarsene, prima del peggio, e però per ingenuità e per buona fede se ne è accorto solo ora che era il caso di salutarli e si è quindi preso un po' tardi.
Diciamo con 25 anni di ritardo, se a valere anche sulle loro Procure, quelle con l'occhio completamente cieco, o strabico, o invece acutissimo, a seconda.....


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