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"Ci siamo illusi di integrare l'islam"

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17 GEN 2016 15:39
SILENZIO, PARLA SARTORI: “SIAMO AL DISASTRO PERCHÉ CI SIAMO ILLUSI DI INTEGRARE L’ISLAM, CHE NON ACCETTA DI DISTINGUERE IL POTERE POLITICO DA QUELLO RELIGIOSO, CON LA DEMOCRAZIA. E’ INCAPACE DI EVOLVERSI, È FERMO AL MEDIOEVO. LA SINISTRA CHE BRANDISCE LA PAROLA MULTICULTURALISMO NON SA COSA SIA L’ISLAM, FA DISCORSI DA IGNORANTI”

“Non possiamo convivere perché le società libere, come l' Occidente, sono fondate sulla democrazia, cioè sulla sovranità popolare. L' Islam invece si fonda sulla sovranità di Allah. E se i musulmani pretendono di applicare tale principio nei Paesi occidentali il conflitto è inevitabile”… -

Luigi Mascheroni per "il Giornale"

Giovanni Sartori, fiorentino, 91 anni (quasi 92), considerato fra i massimi esperti di scienza politica a livello internazionale, da anni è attento osservatore dei temi-chiave di oggi: immigrazione, Islam, Europa.

Professore su queste parole si gioca il nostro futuro.
«Su queste parole si dicono molte sciocchezze».

Su queste parole, in Francia, intellettuali di sinistra ora cominciano a parlare come la destra. Dicono che il multiculturalismo è fallito, che i flussi migratori dai Paesi musulmani sono insostenibili, che l' Islam non può integrarsi con l' Europa democratica...

«Sono cose che dico da decenni».

Anche lei parla come la destra?

«Non mi importa nulla di destra e sinistra, a me importa il buonsenso. Io parlo per esperienza delle cose, perché studio questi argomenti da tanti anni, perché provo a capire i meccanismi politici, etici e economici che regolano i rapporti tra Islam e Europa, per proporre soluzioni al disastro in cui ci siamo cacciati».

Quale disastro?

«Illudersi che si possa integrare pacificamente un' ampia comunità musulmana, fedele a un monoteismo teocratico che non accetta di distinguere il potere politico da quello religioso, con la società occidentale democratica. Su questo equivoco si è scatenata la guerra in cui siamo».

Perché?

«Perché l' Islam che negli ultimi venti-trent' anni si è risvegliato in forma acuta - infiammato, pronto a farsi esplodere e assistito da nuove tecnologie sempre più pericolose - è un Islam incapace di evolversi. È un monoteismo teocratico fermo al nostro Medioevo. Ed è un Islam incompatibile con il monoteismo occidentale. Per molto tempo, dalla battaglia di Vienna in poi, queste due realtà si sono ignorate. Ora si scontrano di nuovo».

Perché non possono convivere?

«Perché le società libere, come l' Occidente, sono fondate sulla democrazia, cioè sulla sovranità popolare. L' Islam invece si fonda sulla sovranità di Allah. E se i musulmani pretendono di applicare tale principio nei Paesi occidentali il conflitto è inevitabile».

Sta dicendo che l' integrazione per l' islamico è impossibile?

«Sto dicendo che dal 630 d.C. in avanti la Storia non ricorda casi in cui l' integrazione di islamici all' interno di società non-islamiche sia riuscita. Pensi all' India o all' Indonesia».

Quindi se nei loro Paesi i musulmani vivono sotto la sovranità di Allah va tutto bene, se invece...

«...se invece l' immigrato arriva da noi e continua ad accettare tale principio e a rifiutare i nostri valori etico-politici significa che non potrà mai integrarsi. Infatti in Inghilterra e Francia ci ritroviamo una terza generazione di giovani islamici più fanatici e incattiviti che mai».

Ma il multiculturalismo...

«Cos' è il multiculturalismo? Cosa significa? Il multiculturalismo non esiste. La sinistra che brandisce la parola multiculturalismo non sa cosa sia l' Islam, fa discorsi da ignoranti. Ci pensi. I cinesi continuano a essere cinesi anche dopo duemila anni, e convivono tranquillamente con le loro tradizioni e usanze nelle nostre città. Così gli ebrei. Ma i musulmani no. Nel privato possono e devono continuare a professare la propria religione, ma politicamente devono accettare la nostra regola della sovranità popolare, altrimenti devono andarsene».

Se la sente un benpensante di sinistra le dà dello xenofobo.

«La sinistra è vergognosa. Non ha il coraggio di affrontare il problema. Ha perso la sua ideologia e per fare la sua bella figura progressista si aggrappa alla causa deleteria delle porte aperte a tutti. La solidarietà va bene. Ma non basta».

Cosa serve?

«Regole. L' immigrazione verso l' Europa ha numeri insostenibili. Chi entra, chiunque sia, deve avere un visto, documenti regolari, un' identità certa. I clandestini, come persone che vivono in un Paese illegalmente, devono essere espulsi. E chi rimane non può avere diritto di voto, altrimenti i musulmani fondano un partito politico e con i loro tassi di natalità micidiali fra 30 anni hanno la maggioranza assoluta. E noi ci troviamo a vivere sotto la legge di Allah. Ho vissuto trent' anni negli Usa. Avevo tutti i diritti, non quello di voto. E stavo benissimo».

E gli sbarchi massicci di immigrati sulle nostre coste?

«Ogni emergenza ha diversi stadi di crisi. Ora siamo all' ultimo, lo stadio della guerra - noi siamo gli aggrediti, sia chiaro - e in guerra ci si difende con tutte le armi a disposizione, dai droni ai siluramenti».

Cosa sta dicendo?

«Sto dicendo che nello stadio di guerra non si rispettano le acque territoriali. Si mandano gli aerei verso le coste libiche e si affondano i barconi prima che partano. Ovviamente senza la gente sopra. È l' unico deterrente all' assalto all' Europa. Due-tre affondamenti e rinunceranno. Così se vogliono entrare in Europa saranno costretti a cercare altre vie ordinarie, più controllabili».

Se la sente uno di quegli intellettuali per i quali la colpa è sempre dell' Occidente...

«Intellettuali stupidi e autolesionisti. Lo so anch' io che l' Inquisizione è stata un orrore. Ma quella fase di fanatismo l' Occidente l' ha superata da secoli. L'Islam no. L' Islam non ha capacità di evoluzione. È, e sarà sempre, ciò che era dieci secoli fa. È un mondo immobile, che non è mai entrato nella società industriale. Neppure i Paesi più ricchi, come l' Arabia Saudita. Hanno il petrolio e tantissimi soldi, ma non fabbricano nulla, acquistano da fuori qualsiasi prodotto finito. Il simbolo della loro civiltà, infatti, non è l' industria, ma il mercato, il suq».

Si dice che il contatto tra civiltà diverse sia un arricchimento per entrambe.

«Se c' è rispetto reciproco e la volontà di convivere sì. Altrimenti non è un arricchimento, è una guerra. Guerra dove l' arma più potente è quella demografica, tutta a loro favore».

E l' Europa cosa fa?

«L' Europa non esiste. Non si è mai visto un edificio politico più stupido di questa Europa. È un mostro. Non è neppure in grado di fermare l' immigrazione di persone che lavorano al 10 per cento del costo della manodopera europea, devastando l' economia continentale. Non è questa la mia Europa».

Qual è la sua Europa?

«Un'Europa confederale, composta solo dai primi sei/sette stati membri, il cui presidente dev'essere anche capo della Banca europea così da avere sia il potere politico sia quello economico-finanziario, e una sola Suprema corte come negli Usa. L'Europa di Bruxelles con 28 Paesi e 28 lingue diverse è un'entità morta. Un'Europa che vuole estendersi fino all'Ucraina... Ridicolo. Non sa neanche difenderci dal fanatismo islamico».

Come finirà con l' Islam?

«Quando si arriva all'uomo-bomba, al martire per la fede che si fa esplodere in mezzo ai civili, significa che lo scontro è arrivato all'entità massima».

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/silenzio-parla-sartori-siamo-disastro-perch-ci-siamo-illusi-116804.htm


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helios
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Sartori ha 91 anni.

Non infierisco.


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spadaccinonero
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il problema è la convivenza impossibile tra persone completamente diverse, il credo religioso non c'entra...

mannaggia


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PietroGE
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Triste vedere come uno di 91 anni riesca a capire le cose meglio di tutti i cosiddetti leader europei messi insieme.
Vuol dire che siamo messi molto male.
Bravo Sartori, in ogni caso.


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helios
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il problema è la convivenza impossibile tra persone completamente diverse, il credo religioso non c'entra...

mannaggia

dipende.Se quello che si autodefinisce 'piu intelligente' facesse dei passi veramente intelligente verso qualcuno che ritiene 'indietro' qualcosa diverrebbe possibile,
Magari si scoprirebbe invece che quelli indetro potrebbero essere anche più intelligenti a conti fatti e non per autodefinizione.

Il credo religioso ha a che fare anche con questo. Se il credo religioso cattolico fosse applicato si riterrebbero gli islamici un prossimo evangelico da amare come fratelli. In questa maniera applicherebbero la dottrina i cattolici e l'islam non sarebbe visto come nemico.


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spadaccinonero
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il problema è la convivenza impossibile tra persone completamente diverse, il credo religioso non c'entra...

mannaggia

dipende.Se quello che si autodefinisce 'piu intelligente' facesse dei passi veramente intelligente verso qualcuno che ritiene 'indietro' qualcosa diverrebbe possibile,
Magari si scoprirebbe invece che quelli indetro potrebbero essere anche più intelligenti a conti fatti e non per autodefinizione.

Il credo religioso ha a che fare anche con questo. Se il credo religioso cattolico fosse applicato si riterrebbero gli islamici un prossimo evangelico da amare come fratelli. In questa maniera applicherebbero la dottrina i cattolici e l'islam non sarebbe visto come nemico.

Hell

lo sai meglio di me, nel progetto della babele mondialista non si dovranno "integrare" solo gli islamici...


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oriundo2006
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Ma possibile che nessuno legga i 'Savi' ? E Sartori sarebbe un 'politologo' ? Ci stanno mettendo deliberatamente gli uni contro gli altri. Tanto deliberatamente quanto stupidamente. E Sartori ciancia di loro 'mondo immutabile': ma ha mai studiato la storia di quei paesi, del socialismo panarabo o viaggiato chessò in Egitto o in Libano ? Tutta, ma proprio tutta la middle-class ed la stragrande maggioranza dei giovani, sono completamente OCCIDENTALIZZATI: dal modo di vestire, jeans, magliette e sì lo chador od il velo ma neanche tutte, ai telefonini, ai cinema, alle loro soap-operas, al loro modo di mangiare, sempre più affine al nostro, tantè che qui a Milano, non sulla luna, la stragande maggioranza del personale in cucina dei ristorante è appunto del Maghreb...e così via...Del resto quando vengono qui da noi tempo tre mesi e sono uguali agli altri. L'Islam retrogrado è quello delle campagne e dei ceti 'bassi' della società, è un loro modo di riaffermare la loro identità non tanto e non solo come Muslim ma come classe sociale subordinata che attende di compiere il passo verso l' 'alto' e si trova ostacolata da bassi stipendi, incerte o nulle prospettive di avanzamento, repressione militare, e tanta FAME e tanta POVERTA': che Sartori viaggi un po' ad esempio sulle montagne dell'Atlante nei villaggi berberi o nella desolazione dei villaggi egiziani del Sud, tanto per dire. Costoro si SERVONO dell'Islam per gridare ai loro regimi che ci sono anche loro, non solo le elites, e che in base al loro Libro hanno DIRITTO al benessere come gli 'altri'. Questo è l'Islam OGGI. Ed è completamente secolarizzato come il resto delle loro società. Nulla ferma la tecnica e la scienza. E nessuno vuole vivere come dieci secoli fa: lo fanno credere solo agli imbecilli, questo.
P.S.: so che quanto detto è altamente opinabile. Ma secondo me rappresenta assai fedelmente quanto ho avuto modo di osservare direttamente e non vedendolo alla TV. Tralascio l'Afghanistan ed i Talebani: non ci sono andato e lì è una lotta di liberazione nazionale dagli invasori occidentali che sono talmente 'attraenti' quanto a modo di vita che per rigetto si FINGONO di adottare costumi medievali. Basti dire che quando combattono non lo fanno certo con le scimitarre.


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cedric
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Integrare l'islam in una società laica è una contraddizione in termini. Chi ne afferma la possibilità è o ignorante oppure è in malafede.

Nel'islamismo non esiste distinzione fra la società laica e la società religiosa, l'islam è una società teocratica e basta. Chi prova (giustamente) a creare un islam laico sta semplicemente "costruendo" qualcosa di diverso dall'islam. E questo gli islamici lo sanno bene.


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spadaccinonero
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@cedric

mica solo loro sono teocratici

😉


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mazzam
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Si si.. l'argomentazione oggi è appunto quanto sia sostenibile, all'interno della società pluralista e democratica occidentale (termini, dato il momento, concettuali quanto volete ma basilari per la formazione mentale, culturale e sociale di tutti noi anche perchè frutto di lotte cruente per conquistare quelle grandi libertà che oggi, ahimè, sembrano addensate soltanto nelle mutandine di pizzo e di piume di un qualunque gay su un carro da baraccone con la musica a palla, ma dovrebbero rappresentare ben'altro), dicevo, quanto sia sostenibile la realizzazione di una società alternativa alla nostra senza che la nostra, appunto, collassi.
Tutto il resto, compreso le bombe a Parigi e gli stupri a Colonia, sono cazzatelle fuorvianti rispetto alla grande questione che è:
resisterai Europa di Carlo Magno a questo affondo antropologico e culturale?
I nostri nipoti si sveglieranno con le campane cristiane o con l'adhan islamico?
Piacerà all'Europa difendersi e continuare ad esistere come baluardo cristiano?
Piacerà agli europei mantenere le proprie conquiste, essenze, tradizioni, tesori e capacità culturali?
Ai posteri etc. etc...

Se si... meglio che ti dai una mossa e cominci a preparare i treni.

Bravo Sartori, claps!


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oriundo2006
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Si: ditemi dove sono queste TEOCRAZIE ISLAMICHE.
L'unica che c'è è sciita ed è REPUBBLICANA. Sono tutte o dittature con una patina di democrazia ( Egitto, paesi del Maghreb, Pakistan ecc. ), o monarchie ( Marocco, stati del Golfo, Brunei ecc. ), o stati laici non confessionali ( Libano, Siria, ex Irak: oggi non si capisce... ). Dove sono le teocrazie ? Per essere tale una teocrazia deve affidarsi ad una 'casta' di preti, con la loro gerarchia, e questa deve governare. Si dà il caso che l'Islam Sunnita NON conosca ALCUNA gerarchia ecclesiastica, a differenza di quella sciita che appunto è una 'teocrazia' ( ma a suffragio universale 'democratico' ): non esiste alcun 'Vaticano' nell'Islam sunnita, non esiste una gerarchia ecclesiastica, non esistono 'preti': ci sono solo 'lettori' e 'conoscitori' del Libro Sacro, formatisi nelle Madrasse e poi all'Università Al Haram, con una enorme libertà interpretativa e di predicazione.
Questa è stata la loro evoluzione storica. Quanto al 'califfato' ( guidato dal 'Comandante dei Credenti' ) esso è rigettato da più parti perchè NON è previsto dal Corano ma solo dalla prassi primigenia delle tribù arabe dopo Maometto ( https://it.wikipedia.org/wiki/Califfato ). Il corano impone la preghiera giornaliera e le altre opere ( pellegrinaggio - criticato da certe sette perchè idolatrico preislamico - il digiuno, l'elemosina, ecc. ) ma NON parla assolutamente di uno statuto politico preferenziale. Di fatto, dopo alterne vicende il Califfato si estinse e fino all'epoca presente nessuno ha sentito la mancanza di ripristinarlo perchè era fondato su di un 'legittimismo' poi andato perduto e sostituito dall'Emiro quale 'comandante degli eserciti', cioè esattamente da un facente le stesse funzioni dell'Emiro.
Come si vede solo oggi, dopo svariati secoli si riprendono le ipotesi politiche del passato attribuendole FALSAMENTE ad un pristino Islam che leggendo bene la storia ha conosciuto una varietà di forme politiche ed una varietà di prassi giuridiche ( nonchè un enorme policentrismo religioso che ha dato luogo a sette e tariquah ovunque ) nei diversi paesi in cui si era stabilito.


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helios
Illustrious Member
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Integrare l'islam in una società laica è una contraddizione in termini. Chi ne afferma la possibilità è o ignorante oppure è in malafede.

Nel'islamismo non esiste distinzione fra la società laica e la società religiosa, l'islam è una società teocratica e basta. Chi prova (giustamente) a creare un islam laico sta semplicemente "costruendo" qualcosa di diverso dall'islam. E questo gli islamici lo sanno bene.

Se e per quello nemmeno nell altra religione monoteista, l ebraismo che e la prima, c e stata integrazione considerato che vige in Israele la Legge dei rabbini non essendoci costituzione.

E evidente che l islam ha troppi fedeli nel mondo quindi integrarlo per l occidente e di primaria importanza. Pochi milioni di ebrei che sono tali oer nascita l integrazione non serve.Poi israele e una base Usa per cui...

L islam e una societa teocratica alla stessa maniera delle altre due religioni monoteiste considerato che il papa e monarca assoluto. Non esiste democrazia per il monoteismo,questo e il punto, per cui o si capisce il tema di cui si tratta altrimenti sembra che qualcuno scioccamente e stupidamente se la prende con l islam volendolo integrare come religione in qualche sistema che una religione nata nel sesto secolo d.c. Non puo accettare. Alla stessa maniera che non l hanno accettata la religione ebraica e cristiana entrambe monoteste di nome ma non di fatto.

E piu monoteista l islam delle altre due.


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fuocopuro
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Non sarei così categorico nell'escludere a priori la possibile esistenza, o creazione, di una società multiculturale.
Qui a Londra dove vivo, da gay ateo e sposato, ho rapporti quotidiani di lavoro e di amicizia, con musulmani e persone di tutte le razze, religioni e orientamenti sessuali, variamente combinate tra loro, improntati al massimo rispetto reciproco.
Pochi giorni fa abbiamo festeggiato il matrimonio di un collega con il suo compagno dello Sri Lanka. Tutti insieme, pakistani, afghani, indù, sikh, atei, cristiani e buddisti. Sarà tutta ipocrisia politicamente corretta? No, non credo proprio. Allo stesso modo, rispettiamo la famiglie che celebrano il Ramadan, il Natale, o le festività indù.
Ho l'impressione che l'identità britannica prevalga, anche nei musulmani pakistani più ortodossi, e che vi sia molta consapevolezza di essere minoranza e di poter ottenere rispetto solo dando rispetto.
Forse Londra è un esperimento sociologico, forse è un isola felice. Certamente ci sono zone più disagiate del Regno Unito - e anche a Londra - dove gli attriti e i fondamentalismi sono più forti, e certamente ci sono casi di estremismo e indottrinamento, però per ora il desiderio di coesione sociale tiene. La stragrande maggioranza degli islamici inglesi è tollerante.
Non credo che sia giusto trarre conclusioni affrettate sull'Islam. È una parola che rappresenta miliardi di persone molto diverse tra loro e moltissimi giovani cresciuti in famiglie islamiche muoiono dalla voglia di liberarsi dall'etichetta di "fondamentalismo", "intolleranza" e "terrorismo". Credo che stia maturando in molti islamici la consapevolezza della necessità di una separazione tra stato e chiesa, specialmente in un contesto così frammentato e multietnico. È un bene? È un male? Io penso che sia inevitabile, in un mondo ormai sempre più piccolo.
Deve essere possibile per uno Stato tutelare le differenti identità e nello stesso tempo educare a convivere armoniosamente nel rispetto reciproco.
Forse è tutto un problema di "senso dello stato".
Dove questo manca, le identità si chiudono a riccio.
Non so se l'Europa diventerà come Londra o se Londra sarà fagocitata dell'intolleranza e dal razzismo, ma tra le due opzioni preferisco la prima.
Discorso molto piddino, forse, non so come venga percepito in Italia, ma continuo a credere nella Tolleranza.

http://bit.ly/1Q8a1EQ


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[Utente Cancellato]
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Dal momento che in Italia manca totalmente la coerenza dov'è che se ne può acquistare a Londra, fuocopuro?

Qui a Londra dove vivo, da gay ateo e sposato.


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PietroGE
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Siamo sempre lì, sulla mancata separazione tra religione e ideologia sociale (ordinamento istituzionale e giuridico) nell'islam.
Quando il despota autoritario viene meno, quello che succede nei Paesi islamici è la presa del potere da parte dei fondamentalisti (termine assurdo perché implica una interpretazione diversa da quella canonica che è impossibile) islamici. Lo si è visto in Egitto, Algeria, Libia, Afganistan ecc. ecc.
Dopo tutte le dichiarazioni a favore della democrazia si è dovuto ammettere in occidente (in particolare negli USA) e in Russia che è meglio avere il despota e la dittatura feroce piuttosto che il regime islamico.

Mi guardo attorno (dalla Russia alla Cina, dalla Francia alla Germania alla Scandinavia Olanda Italia ecc.)e vedo che nessun gruppo islamico si è mai integrato in una società non islamica. Eppure nessuno lo fa notare e solo qualche voce isolata dall'Est Europa, e Sartori, lo hanno compreso.


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