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Come si costruisce una fede

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mincuo
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La preghiera, lo ripeto è "l'atto di raccomandarsi ai Numi", come ho scritto. Ma i Numi non sono "Dio" in senso stretto, qui è una bella gatta da pelare da spiegare.

Non è che ripetere una scemenza la renda diversa...e non c'è nessuna gatta da pelare...


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Georgejefferson
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Pero e' vero, il credere e' l'atto di porre fiducia (in qualcosa o qualcuno ecc..).

Chissa gli scemi del Ds5 come comporranno i nuovi verbi. Chiederanno agli dei di nascosto.


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mincuo
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No, credere non è l'atto di porre fiducia.
La fiducia ha basi razionali, sulle quali si fonda una speranza e un'aspettativa, non una certezza.
La fede nega che la ragione sia uno strumento sufficiente. E' il suo assioma. L'unico, a differenza della scienza, che ne ha una sfilza in cui dover credere.
Anzi di quelli proprio alla base della scienza non si può nemmeno dare una definizione.
Si possono solo "nominare". E avere fede.


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Georgejefferson
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Gioco "spinta dall'esterno" o forza che traina (per restare nella metafora) non e' dimostrato e non sappiamo nemmeno se e' dimostrabile che sia cosi.

Potrebbe essere cosi, ma anche no, ma anche parzialmente, ma anche come parte di altre parti (l'ambiente esterno, lo storico del vissuto ecc..). Ma come al solito si esclude la possibilita che lo sviluppo personale esista, come (magari parzialmente) autonomo, e per tutti chi di piu chi di meno a seconda delle sue potenzialita..e si parla di volonta ma che "non ci appartiene", ma senza dimostrarlo. E cosi annullandosi (noi umani) dal possibile buon arbitrio e relativa responsabilita.

Allora diventa tutto inutile tanto vale dichiararci automi robottini senza possibilita di sviluppo indipendente, in relazione alla libera scelta del giusto e sbagliato, perche in definitiva e' quello.

Non ti viene il sospetto che sia proprio questo (in particolare) ad essere da sempre inculcato per mantenere l'umanita in maggioranza in schiavitu? E che gli stessi agenti o sacerdoti, per tacito assenso di tradizione millenaria si escludono per autodeciso privilegio ereditario..da questo "credenza" (che nulla possiamo nella libera scelta)? E che e' proprio quella la libera scelta del giudizio che ci hanno inculcato da sempre come terrificante possibilita,che riteniamo inesistente perche ce la hanno "colorata" di paura ?

Perche sempre con la paura hanno dominato e quella e' il potere piu grande? (a proposito del post di Fobia 84)


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Georgejefferson
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La consuetudine e tradizione derivante dall'arbitrio nell'attribuzione dei significati " non e' " la verita' per sempre e per necessita per tutti.
Credere puo essere anche (anche) un atto di porre fiducia per chi decide che (per lui) e' cosi. Cosi come al contrario il porre fiducia e' credere in qualcosa.
Oppure pensarli come la stessa cosa in 2 prospettive, ma sempre valevoli entrambi.

Che la maggioranza (eventualmente) la pensi diversamente non e' dimostrazione di verita', e' la maggioranza eventualmente che la pensa diversamente (e allora si puo aprire un altro discorso, sui condizionamenti, sull'abitudine ad imitare, l'autorita che stabilisce la semantica e l'ordine del discorso , la paura per l'autonomia ecc..)

Speranza e aspettativa e certezza possono avere le stesse proprieta' di ragionevolezza, dipende dal contesto, cioe "in relazione a cosa"?

La fede di alcuni (e spesso per tradizione piu che riflessione e quindi anche condizionamenti possibili ecc..) nega che la ragione si sufficente

Come la ragione di altri (e spesso per tradizione piu che per riflessione, e quindi condizionamenti possibili ecc..) nega che la fede sia sufficente.

Ma e' una diatriba inutile e deleteria perche non si chiarisce spesso."a quale scopo?"..."in relazione a cosa"?
Assolutizzare "sufficente" tout court significa annullare ogni possibile libero arbitrio condiviso e progettuale.

Per affidarsi ad altri che non sono meglio, o piu ispirate a priori. Potenzialmente lo siamo tutti.

Ma capisco che non tutti la pensiamo (crediamo..avere fiducia in..) allo stesso modo.


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mincuo
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Non esiste "la ragione di altri che nega che la fede sia sufficiente". E' una contraddizione in termini. Vabbè va Jefferson...poareto...si dice dalle nostre parti...


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Georgejefferson
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No, a parte la presa in giro.

Quello che esiste (dei significati, non della materia) lo decidono uomini umanissimi e poareti come noi, da sempre, ma si arrogano un privilegio elitario ed escludente. Che sono "il clero" (in senso lato) che controlla il linguaggio (che cambia forma nei secoli) e quello che si puo, o non si puo dire, e ritenere valido.

La fiducia non esclude la ragione necessariamente, come la ragione non esclude la fiducia.

Poi manca il contesto (in relazione a cosa?) come spesso succede, il perenne terzo escluso dal dibattito.


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mincuo
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La fiducia no, è un'aspettativa con basi razionali, come ho scritto sopra.
La fede sì. La fede si pone oltre la ragione.
Poi se uno vuol provare a fare il furbo....

Interessante è in logica (modale) l'opposto.
Cioè la prova logica dell'esistenza di Dio.
Se ne sono occupati per millenni filosofi e appunto logici.
Da Anselmo d'Aosta con la sua prova ontologica, a Tommaso d'Acquino, a Cartesio, poi a Leibniz, a Clarence Irving Lewis, fino a Gödel che propone una prova ontologica dell'esistenza di Dio elegantissima.
Che necessita solo della definizione di "proprietà positiva" e non importa se è positiva per me, ma non per te, o per te è positivo qualcos'altro. Basta che sia positivo in un qualunque tuo, mio o suo sistema semantico, in altre parole che uno ammetta una nozione di positivo, non importa quale per lui sia, ma diversa da negativo. E può benissimo essere l'opposto per me ciò che è positivo e negativo, basta che anch'io distingua tra positivo e negativo nel mio universo semantico.

Funziona così:
P(φ) o (φ ∈ P) [φ è una proprietà positiva P].
P(φ) . P(ψ) ⊃ P(φ . ψ) [Se φ e ψ sono proprietà positive, allora anche la congiunzione di φ e ψ è una proprietà positiva]
P(φ) ∨ P( ∼φ) [è escluso che φ e ∼φ siano entrambe proprietà positive o entrambe proprietà non positive]
G(x) ≡ (φ) [ P(φ) ⊃ φ(x) ] [Un essere x è divino se e solo se possiede tutte e sole le proprietà positive φ]
φ Ess.x ≡ (ψ) [ ψ(x) ⊃ N(y) [ φ(y) ⊃ ψ(y) ]] [Due qualunque essenze di x sono necessariamente equivalenti]
p ⊃ Nq = N(p ⊃ q) [Se una proprietà è positiva allora è necessariamente positiva e viceversa]
G(x) ⊃ G Ess. x. [Primo teorema]
E(x) ≡ (φ) [φ Ess. x ⊃ N (∃x) φ(x) ] [x esiste necessariamente se e soltanto se la sua essenza o ogni suo elemento essenziale esiste necessariamente]
P(E) [L'esistenza necessaria è una proprietà positiva]
G(x) ⊃ N(∃y) G(y) [Secondo teorema]
(∃x) G(x) ⊃ N(∃y) G(y) [Se Dio esiste, allora esiste necessariamente]
N [(∃x) G(x) ⊃ N(∃y) G(y)] [E' necessario che se Dio esiste, allora esista necessariamente]
M(∃x) G(x) ⊃ MN(∃y) G(y) [Se è possibile che Dio esista, allora è possibile che Dio esista necessariamente]
MN(∃x) G(x) ⊃ N(∃y) G(y) --->M(∃x) G(x) ⊃ N(∃y) G(y) [Se è possibile che Dio esista, allora Dio esiste necessariamente]
Dato che M(∃x) G(x) comporta che il sistema di tutte le proprietà positive è compatibile dato che P(φ) . φ ⊃ Nψ : ⊃ P(ψ) se una proprietà positiva φ ne implica necessariamente un’altra ψ, allora anche ψ è positiva e cioè x=x è positivo e x ≠ x è negativo, allora:
N(∃y) G(y) cioè Dio esiste necessariamente e cioè con P(E(x)) ∈ G(x) si dimostra l'esistenza necessaria di Dio.

Non è che di queste cose se ne è occupato solo GioCo e George Jefferson. Per fortuna, se mi è permesso.....


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Georgejefferson
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A parte il discorso dei furbi, e le esposizioni a pappagallo di formule matematiche.

Non e' appellandosi all'autorita che si dimostra un assunto, al massimo si induce fiduca acritica derivante dalla suggestione.
Non ha nessun senso se non si capisce e definisce una significato e perche della scelta.
Positiva in che senso? E' derivante come significato sulla riflessione del giusto e sbagliato? E se no allora cosa significa? Positiva a quale scopo? Chi lo determina? e   a quale titolo stabilisce a priori "la necessita" ? Necessita verso quale contesto? Tutti i contesti?

Senza queste risposte (o almeno tentare) la fede al di sopra della ragione puo voler dire tutto o nulla, come un qualcosa in cui aver fiducia a priori, ciecamente e acriticamente.


Hospiton hanno apprezzato
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Georgejefferson
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Ammettere una nozione di positivo, gia e' fuorviante la frase.

Ammettere significherebbe aver constatato e dimostrato a se stessi, e cosi non e', salvo la fiducia acritica , al piu ipotizzare, postulare assiomi come metodo. Ma anche li si parte da una specie di dogma incontestabile (per es. Cartesio quando dichiara :" siccome Dio e' perfetto, non puo che essere ecc..)

Nozione sarebbe il significato, il concetto (altrimenti in che senso nozione?) e positivo?

Positivo e negativo va benissimo, ma al di la delle scelte diverse derivanti dal giudizio, se non si chiarisce a quale scopo (o scopi) non ha alcun senso ipotizzare un positivo e un negativo.

Una volta delineato gli scopi, si aprono altre domande. Riguardano noi? Il mondo? L'ambiente? E allora:

Questo scopo e' giusto per te?
Quell'altro e' sbagliato per te? Ecc..

E perche?

Senza queste premesse ed altre diventa un discorso cieco, miope e senza senso (e il senso lo decide l'uomo? Puo deciderlo almeno riguardo a se stesso e l'alterita da rispettare? oppure spetta a qualcuno di non meglio specificato con i suoi interpreti senza dimostrazione?)

Ecc.. ecc..


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mincuo
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🙂


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Intanto vi ringrazio, le critiche mi piacciono più dei complimenti, anche se aspre come quelle di @mincuo o @PietroGE.
.

Bugie!!!! Lei è come tutti gli altri: le critiche non le accetta.


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PietroGE
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Un buon argomento cosmologico per l'esistenza di Dio, basato sulla razionalità, è il seguente :

http://www.saintaquinas.com/philosophy.html

Finally, a third rendition of the cosmological argument (extracted from the book Philosophy for Dummies by Dr. Tom Morris):

1. The existence of something is intelligible only if it has an explanation.
2. The existence of the universe is thus either:
a. unintelligible or
b. has an explanation
3. No rational person should accept premise (2a) by definition of rationality
4. A rational person should accept (2b), that the universe has some explanation for its being.
5. There are only three kinds of explanations:
a. Scientific: physical conditions plus relevant laws yield the Event explained.
b. Personal: Explanations that cite desires, beliefs, powers and intentions of some personal agent.
c. Essential: The essence of the thing to be explained necessitates its existence or qualities (for example, if you ask why a triangle has 3 sides, I would respond that it is the essence and necessity for a triangle to have 3 sides by its definition.
6. The explanation for the existence of the whole universe can’t be scientific because there can’t be initial physical conditions and laws independent of what is to be explained. Event the Big Bang theory fails to explain the existence of the universe because modern science cannot explain where the original Big Bang singularity came from. The universe as a sum total of all natural conditions and laws cannot be explained unless we have an Archimidean reference point outside the system.
7. The explanation for the existence of the universe can’t be essential because the universe cannot exist necessarily. This is because, it could have been possible for the universe not to have existed (if the Big Bang had been slightly different it is possible for large-scale structures to not have existed). Thus the universe is not something the must necessarily or essentially exists.
8. Thus a rational person should believe that the universe has a personal explanation.
9. No personal agent but God could create the entire universe.
10. A rational person should believe that there is a God.


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helios
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Un buon argomento cosmologico per l'esistenza di Dio, basato sulla razionalità, è il seguente :

presupposto errato. Non esiste razionalità nel parlare di Dio perchè la razionalità è qualcosa stabilito dagli uomini.
L'esistenza di Dio va al di la del pensiero umano e non è mettendosi in un gruppo a fare i razionali che si arriva a stabilire qualcosa (che ovviamente deve valere anche per gli altri anche se nessuno a chiesto loro nulla).

Le religioni hanno stabilito una dottina come gli stati hanno stabilito una carta o una costituzione.
Perchè gli esseri umani non possono far altro che continuare a fare le stesse cose pensando anche di farne di nuove. Lo sbaglio è questo.


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helios
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Intanto vi ringrazio, le critiche mi piacciono più dei complimenti, anche se aspre come quelle di @mincuo o @PietroGE.
.

Bugie!!!! Lei è come tutti gli altri: le critiche non le accetta.

quoto. Del resto tutti sempre e comunque ringraziano quelli che non gli vanno contro e che seguono il loro pensiero.
Gli altri che commentano fanno finta di non capirli.
Non vogliono impegnarsi piu di tanto quindi non sono disposti al dialogo ma solo ad affermare il proprio pensiero giusto o sbagliato che sia.

L'impressione che si coglie è che qui quando parlano di fede o religione che sia non si hanno cognizioni.
Se poi qualcuno è razionale e logico e anche colto è un altro discorso.

In oriente si dice che credere è misurare il tempo non con il verso delle lancette dell'orologio quindi del tempo, ma all'inverso.
Quanti pochi uomini possono arrivare a questa comprensione?


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