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Di che ti lamenti, italiano viziato ?

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frankleone
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sono d'accordo. il problema è: staremo a guardare dalla finestra mentre "roma brucia" e aspetteremo che il fuoco arrivi anche a casa nostra o faremo qualcosa, non dico per impedire l'inevitabile, ma per pilotare il cambiamento??! o quantomeno provarci..


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Borokrom
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Beh, cominciando dal fatto che i nostri genitori ci abbiano fatto studiare e diventare tutti (o quasi)laureati la dice lunga, nel senso che si sono collettivamente concentrati in un concetto che migliorare la propria posizione equivale a migliorare la propria persona e dignità.
Forse avrebbero fatto bene ad insegnarci che un uomo è dignitoso a prescindere dal lavoro che fa.
Non si può essere infatti tutti dottori e andare tutti in Ferrari.

Ma certo non possiamo farne una colpa, ai nostri poveri genitori, che compravano in contanti, e in una vita facevano ben poche settimane bianche, compravano 1 o 2 macchine, e crescevano figli col pensiero di far del loro meglio.

Caro Indyp, non so quale satellite abbia tu, ma ti posso assicurare che le TV italiane sul satellite sono OSCENE, ti informo che Romania, Russia, Polonia, Paesi Arabi, Oriente, etc hanno televisioni di gran lunga più invitanti, più numerose e molto meglio fatte che le nostre.

Il fatto è che L'Italia ha un posto in prima fila, prova te ad andare con un barcone fino nel Baltico e entrare in Germania via mare.
Molti di quelli che hanno intenzioni e idee in Italia si fermano ben poco, fatti un giro a Ventimiglia con i treni della notte e vedrai che code di gente che dall'Italia ci passano e basta.
Quelli che restano qui sono gli sfigati degli immigrati.

Poi sul fatto che loro supereranno la crisi molto meglio di noi ci possiamo giurare, una vita dura aiuta a superare qualsiasi crisi, sia che questa vita dura sia nel background i un delinquente che si trova tra gli agnelloni italici non si farà scrupoli a trovare un pezzo, sia che esso sia uno abituato a lavorare duro e che voglia continuare a farlo.

Gli Italiani hanno invaso il mondo, poi quando il benessere è arrivato si sono adagiati.

Io ho fatto un lavoraccio per qualche anno in luoghi particolari del mondo, tra le 1200-1300 persone con cui lavoravo a contratto per diversi mesi c'erano al massimo una ventina di Italiani. Spesso, molti di essi rimanevano una settimana o al massimo un mese... Semplicemente dicevano "ma chimmelofafa... non ho mica ammazzato nessuno io..."
Eravamo pagati bene, ma probabilmente non era sufficente.
In quegli anni alla direzione di uno dei fumosi e unti luoghi di svago che si frequentava a gestire c'era una signora tedesca di una certa età. Conversando capì che ero Italiano... e con aria nostalgica mi disse che gli Italiani in Germania negli anni 50-60 erano tosti, e che trombavano come muli, anche se poveri e straccioni. Adesso girano in spider e sono mezzi finocchi.

Beh... come darle torto? Quanti di questi bei ragazzi dalle sopracciglia depilate che si vedono in giro sopravviverebbero una settimana in Bulgaria vivendo da Bulgaro? O in Afganistan o in Africa?

In Italia siamo messi male, ma un po di buona fame, un po' di botte e qualche morto non potranno farci che bene.
Speriamo quanto prima, cosicchè noi stessi potremo prenderci le responsabilità i gli oneri che i nostri figli non meritano.
Ma dubito che ci sia abbastanza gente con le idee chiare per prendere il toro per le corna.
Quello che ci aspetta è un semplice caos, un tutti contro tutti.
Bianchi, Negri, Terroni, Rumeni, Milanesi, Polacchi, Domenicani, Marruchini d'ogni tipo.

Quoto comunque Rosacroce.

Le migrazioni privano i paesi dei migliori e dei giovani.
Se il mondo fosse amministrato seriamente ci sarebbero già stati seri programmi di sviluppo messi in atto nei paesi arretrati.

Programmi di immigrazione seria sarebbero necessari per il bene dell'immigrante stesso, cui insegnato un mestiere dovrebbe essere messo in grado di fare rientro al proprio paese e con un finanziamento internazionale dovrebbe aprire un'attività nel luogo di provenienza.
Le lotte vanno fatte ognuno al proprio paese, sarebbe meglio per tutti andare in Europa in vacanza, come noi adesso andiamo in America.

Evidentemente sviare il concetto di benessere da quello della dignità a fatto gioco a molti anche a casa nostra, primi quelli che puntano a distruggere i salari.
Non ho mai capito come possa uno vivere in una baracca nel Tevere e non pensare che sia più dignitoso fare il contadino in Romania, o fare la prostituta etc etc.

Comunque non è facile giudicare, tutto sommato a me è andata abbastanza bene e non ho sofferto di fame o miseria nera. Però mi sono fatto un discreto culo e alle spalle una famiglia con dei valori semplici è dignitosi. Forse devo ringraziare proprio loro, che con così poco han fatto così tanto per me.


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frankleone
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In Italia siamo messi male, ma un po di buona fame, un po' di botte e qualche morto non potranno farci che bene.
Speriamo quanto prima, cosicchè noi stessi potremo prenderci le responsabilità i gli oneri che i nostri figli non meritano.
Ma dubito che ci sia abbastanza gente con le idee chiare per prendere il toro per le corna.
Quello che ci aspetta è un semplice caos, un tutti contro tutti.
Bianchi, Negri, Terroni, Rumeni, Milanesi, Polacchi, Domenicani, Marruchini d'ogni tipo.

sottoscrivo in pieno. chissà cosa ci aspetterà dopo il caos. di solito alla decadenza segue un periodo di instabilità, al quale subentra un periodo di forte rigidità. cicli e ricicli, niente di più.


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indyp
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"Beh, cominciando dal fatto che i nostri genitori ci abbiano fatto studiare e diventare tutti (o quasi)laureati la dice lunga, nel senso che si sono collettivamente concentrati in un concetto che migliorare la propria posizione equivale a migliorare la propria persona e dignità."

Ma cosa stai dicendo? In Italia abbiamo il più basso atsso di laureati in Europa. Studiare, a parte quella minoranza benestante figlia di papà comporta rinuncie e sacrifici per un figlio di operai. Molti padri pensavano per un figlio una sistemazione borghese per i figli laureati. Apparte che io penso che lo studio dovrebbe creare cittadini adulti e allenare lo spirito critico, la libertà e l'indipendenza, il dato di fatto incontenstabile che deriva da tutte le analisi è che di tutti questi laureati che sono la più bassa percentuale in Europa (te lo ripeto perchè forse non hai capito bene dato che qua tutti pensano che tutti i figli degli italiani sono laureati e sono pure viziati che non si sporcherebbero mai un dito, luogo comune veicolato dal potere) sono ben pochi i non figli di papà che hanno trovato un lavoro decente per se stessi e adesso vivono da borghesi.

"Forse avrebbero fatto bene ad insegnarci che un uomo è dignitoso a prescindere dal lavoro che fa.
Non si può essere infatti tutti dottori e andare tutti in Ferrari."

Sono daccordo ma se le persone nonsi istruiscono, non si allenano a leggere e a scrive, non si allenano lo spirito critico, non trovano lo stimolo di conoscere se restano tutti dei pecoroni allora il potere ci manipolerà come vuole. Difatti al di la dei luoghi comuni che dicono che siamo i più laureati del pianeta, vatti a leggere le statischiche sull'alfabetizzazione e sul livello di cultura degli italiani rispetto a tutti i paesi europei.Il belota ignorante infatti ha la Ferrai come suo status simbol.

"Ma certo non possiamo farne una colpa, ai nostri poveri genitori, che compravano in contanti, e in una vita facevano ben poche settimane bianche, compravano 1 o 2 macchine, e crescevano figli col pensiero di far del loro meglio."

Certo adesso il belota italiano lobotomizzato dalla cultura televisiva del telequiz e delle televendite aspira a ben altro ma non tutti sono così: ce ne sono molti che soffrono e sono oscurati dal gran baraccone perchè se non sei ricco non esisti e nessuno ti vede.

"Caro Indyp, non so quale satellite abbia tu, ma ti posso assicurare che le TV italiane sul satellite sono OSCENE, ti informo che Romania, Russia, Polonia, Paesi Arabi, Oriente, etc hanno televisioni di gran lunga più invitanti, più numerose e molto meglio fatte che le nostre."

Le maggiori tv italiane esportano i telequiz e il paese del Bengodi della pubblicità in tal senso sono Oscene

"Il fatto è che L'Italia ha un posto in prima fila, prova te ad andare con un barcone fino nel Baltico e entrare in Germania via mare.
Molti di quelli che hanno intenzioni e idee in Italia si fermano ben poco, fatti un giro a Ventimiglia con i treni della notte e vedrai che code di gente che dall'Italia ci passano e basta.
Quelli che restano qui sono gli sfigati degli immigrati."

Non ho detto che L'Italia sia un posto in prima fila ma forse non capisci la mia sintassi, ho detto che L'italia da l'immagine all'estero di essere un posto seducente poi molti vengono qua e filano via perchè si rendono conto della situazione e alla fine resta solo chi non ha alternative

"Io ho fatto un lavoraccio per qualche anno in luoghi particolari del mondo, tra le 1200-1300 persone con cui lavoravo a contratto per diversi mesi c'erano al massimo una ventina di Italiani. Spesso, molti di essi rimanevano una settimana o al massimo un mese... Semplicemente dicevano "ma chimmelofafa... non ho mica ammazzato nessuno io..."

L'orgoglio operaio di sudare e lavorare è l'orgoglio di essere uno schiavo e dato che io non voglio essere uno schiavo e sudare e lavorare 14 ore al giorno ed essere orgoglioso di far guadagnare con le mie fatiche milioni al mio datore di lavoro io preferisco lottare per una vita migliore dove anche se non avrò una bella macchina, una bella televisione e una bella villozza avrò però la mia libertà e penso che essere forti sia lottare per questa libertà. Andare orgoglioso della propria schiavitù eterna è il sintomo più grave di cent'anni di civiltà industriale


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frankleone
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L'orgoglio operaio di sudare e lavorare è l'orgoglio di essere uno schiavo e dato che io non voglio essere uno schiavo e sudare e lavorare 14 ore al giorno ed essere orgoglioso di far guadagnare con le mie fatiche milioni al mio datore di lavoro io preferisco lottare per una vita migliore dove anche se non avrò una bella macchina, una bella televisione e una bella villozza avrò però la mia libertà e penso che essere forti sia lottare per questa libertà. Andare orgoglioso della propria schiavitù eterna è il sintomo più grave di cent'anni di civiltà industriale

questi sono sempre stati tratti distintivi della classe operaia inglese; non per niente le rivoluzioni industriali sono partite da lì.....

e comunque, a parte impartirci lezioncine spicciole di storia a vicenda...altro non facciamo.


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indyp
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La civiltà industriale è nata in Gran Bretagna e ha distrutto tutto il pianeta. L'Inghilterra stà sprofondando nella crisi più nera, dimmi cosa hanno ottenuto gli operai inglesi alla data del 2009.
La libertà si deve iniziare a pensarla nella propria testa cercando di fare muovere un pò le rotelle del cervello atrofizzato dopo cento anni di catena di montaggio.
Quando riusciremo a fare funzionare il nostro cervello capiremo un pò di cose e sicuramente non accetteremo più di essere degli schiavi


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Borokrom
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Caro Indyp,

ti avevo solo citato nel caso del satellite, basta che ti guardi kingsat.com per capire che di TV satellitari italiane ce ne sono ben poche confronto alle altre, nemmeno l'1% delle TV Europee, non credo che i nigeriani o gli Afghani vengono in Italia perchè guardano telemaremma. E non credere che siano abbagliati dai telequiz, è la mentalità di andare in un paese occidentale che li frega.
Quello che dici tu valeva per gli Albanesi che guardavano la TV da VALONA, con semplici antenne classiche.

Tu dici che i laureati in Italia sono pochi, ma ti posso assicurare che sono già troppi, il problema cui ti riferisci, se ti informerai, sono le lauree a indirizzo tecnico. Ossia, siamo deboli di ingegneri.
Ma questo è il risultato della strategia attuata negli ultimi 20-30anni.
Non puoi paragonare le nostre percentuali all'India, o nemmeno ad altri paesi europei o all'America, dove alcune specializzazioni si raggiungono anche con semplici corsi.

Quanto al posto dell'ITALIA in prima fila mi riferisco al Mediterraneo, anche se il problema grosso è la nomea lassista che l'Italia si è fatta.
Fatti dire quanti barconi arrivano in Grecia o in Spagna, se ci arrivano è per puro errore, in quanto è risaputo dai trafficanti e dai trafficati che non c'è trippa per gatti e ti rispediscono immediatamente.

L'orgoglio operaio di sudare e lavorare è l'orgoglio di essere uno schiavo e dato che io non voglio essere uno schiavo e sudare e lavorare 14 ore al giorno ed essere orgoglioso di far guadagnare con le mie fatiche milioni al mio datore di lavoro io preferisco lottare per una vita migliore dove anche se non avrò una bella macchina, una bella televisione e una bella villozza avrò però la mia libertà e penso che essere forti sia lottare per questa libertà. Andare orgoglioso della propria schiavitù eterna è il sintomo più grave di cent'anni di civiltà industriale

Qui ti quoto perchè la tua prospettiva teoricamente è giusta, giovanile e idealista.
Però potresti ottenere risultati prendendo da casa di Mamma una coperta e andando in cima a qualche monte. La tua rivoluzione sarebbe vinta.

Io sono ben lungi dal mistificare il concetto di lavoro, che è notoriamente un'inculata, ma con l'esperienza ti accorgerai che come nel Judo puoi sfruttare un evento a tuo sfavore in uno a tuo favore.

Non è il fatto di sgobbare 14 ore o zero ore a renderti libero.
E' la tua consapevolezza a farlo.
E' il tuo progetto di vita e la tua maniera di gestire il tuo tempo.
Io ho lavorato sodo per 6 anni da giovane facendo cose pazze a 8000km da casa, ma oggi vivo di rendita di quegli anni, nel senso che i soldi che ho messo via mi hanno dato la possibilità alcuni anni fa di portare a termine il progetto di vita che tut'oggi mi da da vivere senza farmi inculare dal sistema e mi rende indipendente al 80% dal sistema economico e dal mercato (sia di comprare cibo, gas o energia).

Se tu sei libero di non lavorare allora le cose sono due, o sei un mantenuto -parassita o sei a vivere in un isola tropicale è hai trovato un internet point gratuito.
Perchè sei vivi come stai vivendo tu è perchè o tu o nella tua famiglia c'è qualcuno che lavora.
Puoi anche evitare di lavorare per un padrone, puoi fare l'artigiano e sudare per poi pagare le tasse in maniera spropositata.

Lavorare si può fare in tanti modi, si può fare con dignità e non accettare compromessi. Si può mandare a fanculo il proprio padrone e licenziarsi (se tua molgie o i tuoi figli non ti prendono a legnate) si può lottare per un mondo del lavoro migliore (non contando sui sidacati naturalmente).

Se poi tu vuoi vivere integralmente senza lavorare puoi farlo, basta che scegli il tuo percorso nella società.

Se tu avessi mai lavorato in campagna un terreno tuo ti accorgeresti che puoi lavorare 10 al giorno senza sentirti nè schiavo nè stanco.
Ma puoi anche fare 6 ore al giorno in una cooperativa comunale, non fare un cazzo tutto il giorno, pensare di metterlo nel culo al sistema ma sarai sempre uno schiavo.
Perchè nel sistema ci sguazzi e ne sei parte, dato che il sistema prevede di mantenere anche i buoni a nulla, in constante ammortizzazione sociale.

Vuoi essere padrone del tuo futuro?
Vuoi sconfiggere il sistema?

Comprati un terreno coltivalo e vendine i prodotti.
Fino a 7000 euro di reddito sei esente da tenere contabilità, l'altra aliquota paghi pochissimo, ma credimi tra un po di nero e il vivere in campagna già con 7000 euro ci stai largo.
Puoi vendere nei mercati rionali o direttamente al consumatore.
Puoi vivere senza computer, senza televisione.
Puoi vivere senza villa, ti basta un piccolo casaletto con una stufa a legna che ti fa caldo e ci puoi cucinare.
Non ti serve una macchina, un APE50 ti basta e avanza, se sei uno tosto ti basta anche una bicicletta con un carretto leggero.
Non farai tardi la sera, ti sveglierai di mattina bello tosto, anzichè tutto confuso dal computer, dalla tv e dalle seghe e dai telequiz.
Quando staccherai la testa alla prima gallina, la sbuzzerai vedendogli le interiora calde pulsare e le uova ancora in embrione ti sentirai più vero, quando proverai il latte di capra ti sembrerà stranissimo, se vedrai un capretto nascere ti commuoverai, e la merda degli animali noterai che puzza meno di quella degli uomini.
Se non sei religioso ti verranno dubbi quando vedrai che solo guardare i fiori e gli alberi ti può commuovere.
Il silenzio della notte dopo pochi giorni non ti farà impressione, il freddo lo sentirai di meno, userai meno acqua calda di quello che pensi.
Il tuo corpo diventerà più forte il pochi mesi, sarai molto calmo, le cose non ti toccheranno più.
Ti verranno pensieri profondi senza leggere libri, le notizie del mondo ti sembreranno lontane.
Il mondo ti sembrerà diverso, la natura e l'universo ti saranno amici, dormirai bene la notte, profondamente e ti sentirai riposato.
Poi una notte arriverà DRAGAN il boia di Srebrenjca in trasferta con la Banda dei Serbi di Tuzla e ti stupreranno rapinandoti le galline e tu mi maledirai perchè ti ho dato l'idea per liberarti ma non ha funzionato.
CUCU'
Borokrom
- Premiata ditta RAUDI-Fischioni-


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robocop
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VOLETE? cambiare il sistema, poche parole e passiamo ai fatti.

Non cambieremo mai le cose, combattendo la realtà esistente.
Per cambiare qualcosa, costruiamo un modello nuovo che renda il sistema attuale obsoleto.

E' il sistema dove viviamo che ci impedisce di reagire, se accettiamo che milioni di persone vivano in una città, dove dipendi completamente dal sistema, come fai a combatterlo.

Bisogna uscire dalle città, vivere in comunità autosufficienti, solo cosi togli forza al sistema.

Un sistema complesso per funzionare ha bisogno di ordine, e questo ordine che ci rende schiavi, chiunque di noi andasse al potere non potrebbe far altro che uniformarsi a quell'ordine.

Solo in piccoli sistemi può esserci una democrazia partecipativa diretta, perché una persona ne capisce l'insieme e può modificarlo.

Chi ci vuole schiavi, ci vuole in un sistema città, perché cosi ci può controllare facilmente, in quanto sa che nessuno avrà mai il coraggio di andare contro l'ordine del sistema, e se pure qualcuno proverà a farlo saranno gli altri componenti del sistema che lo combatteranno.

Più persone entreranno nelle città e più il sistema si rafforzerà, l'unico modo di indebolirlo è svuotare le città.

Ho trovato una iniziativa che invita le persone a costruire migliaia di villaggi-comunità autosufficienti intorno le grandi città.

http://www.ecolcity.it 😀


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chisciotte
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INDYP qui secondo il mio parere si fa troppa teoria..capisco i tuoi discorsi ma li trovo un po superficiali..o per meglio dire ancora troppo attaccati ai libri di storia credo che BOROKROM abbia dato un contributo molto significativo al discorso..ti ringrazio per la risposta ma non approfondisce il concetto che avevo proposto purtroppo..nel senso che il problema di non capire che quella gente vive attaccata a un PEZZO DI CARTA non fara mai di loro quello che tu intendi per dei "reazionari"..e mi sembra normale che sia cosi..basta vedere la bossi-fini..una legge che non li considera UOMINI ma "BRACCIA"..questi se vanno a una manifestazione han paura di finire in questura e addio carte dopo tutti i sacrifici fatti..purtroppo non hanno ancora la dignita che dovrebbe spettare ad ogni essere e noi che invece l'abbiamo non dovremmo essere cosi egoisti da non comprenderli..se li vogliamo davvero dalla nostra parte iniziamo col chiedere per loro una legislazione che dia loro LA DIGNITA' CHE OGGI CON LA BOSSI-FINI NON HANNO..


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Lif-EuroHolocaust
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Avete fatto tutti delle considerazioni interessanti, ma mi chiedo perché non rimarcare maggiormente il punto centrale, ossia che l'analisi (analisi si fa per dire) di quell'arrivista di Sebaie (1) è solo razzismo imbecille. Mi chiedo, ad esempio, perché citare ragazzi di 23 anni, quando la gran parte di loro non lavora per un fatto anagrafico. Voglio dire che bisogna guardare alle fasce d'età più elevate, ma anche alla società nel suo complesso. Dalla mia esperienza molti italiani autoctoni lavorano molto, anche più di otto ore giornaliere, spesso senza compensi adeguati. Molti italiani si alzano alle 4-5-6 del mattino per andare al lavoro. Se stiamo ad ascoltare personaggi alla Sebaie o certi giornalisti (italiani), cioè gente che realmente non ha mai lavorato in vita sua, allora non si capirà nulla.

In funzione di ciò e in funzione anche di un progressivo degrado del lavoro italiano, la pretesa che certi lavori vengano fatti dagli italiani è ridicolo. Ci vada Sebaie o certi giornalisti a raccogliere pomodori per paghe da fame. Quei lavori, a quelle condizioni, neanche dovrebbero esistere. Semplicmente le aziende dietro a quelle condizioni lavorative dovrebbero venire chiuse. Il resto sono menate.

Anche l'aspetto più propriamente culturale è falsato. E' il sistema, che pretende il consumismo, che attira e vuole gli immigrati. Senza il consumismo, i lavori agli immigrati verrebbero spazzati via per la gran parte. A Genova, scriveva qualcuno pochi mesi fa, le italiane stanno tornando a fare le colf. A Madrid le spagnole stanno tornando a fare... le prostitute! Se il sistema si incrina, per lo meno, allora il lavoro diventa necessario e diventa meno impellente il bisogno di qualcosa che porti a condizioni di vita in linea col consumismo. Se non si critica tutto l'armamentario consumista-individualista allora non si critica nulla.

Le stupidaggini razziste di un Sebaie non vogliono dire nulla, anche perché se guardiamo a molti figli di immigrati, si noterà che in realtà l'adesione al consumismo è veloce, se non immediata. E non potrebbe essere diverso. Gli immigrati di prima generazione saranno pure parsimoniosi, ma sono qui per il guadagno fondamentalmente. La gran parte di loro non è venuta per fuggire da immediati pericoli alla loro vita, ma per ragioni lavorative. L'adesione dei loro figli al consumismo è consequenziale. Scarpe e giubbotti di marca, vestiario come nei videoclip hip-hop, uso di droghe per trasgredire, ecc. Consumismo appunto, condiviso da africani, filippini, sudamericani, arabi, ecc.

(1) Nel suo blog si vedano i numerosi post dedicati ad un suo viaggio in America, per intuire quanto il tipo sia interessato al suo tornaconto e non a ragioni propriamente ideali


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Lif-EuroHolocaust
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Ah, un'altra cosa: vi ricordate che solo nel decennio passato ci si lamentava di quanti italiani lasciassero gli studi per lavorare. Vi ricordate o no che si sfotteva i giovani del NordEst perché preferivano lavorare nelle aziende della zona piuttosto che studiare?

Sebaie può ragliare quanto vuole, ma la gran parte di quei giovani non voleva fare il tronista. Però, sì, voleva guadagnare subito. Il problema infatti non è la voglia del lavoro, ma l'orizzonte consumista in cui tutti, immigrati compresi, sono immersi.

Per inciso: vi accorgete o no che, sotto-sotto, Sebaie, in quella lagna pro-immigrati, sua abituale, non afferma qualcosa di diverso dall'orizzonte capitalista, quindi consumista? E come potrebbe mai, dato che lui e tutti gli altri stranieri sono figli solerti di questo?


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indyp
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x frankleone

"Se tu sei libero di non lavorare allora le cose sono due, o sei un mantenuto -parassita o sei a vivere in un isola tropicale è hai trovato un internet point gratuito.
Perchè sei vivi come stai vivendo tu è perchè o tu o nella tua famiglia c'è qualcuno che lavora."
Secondo me tu sei mago Merlino che sa tutto di tutti. Ma che cazzo ne sai di me sparasantenze del cazzo!
Il pc me lo sono comprato lavorando, in casa mia non c'è nessuno che lavora, i miei genitori prendono la social card e sono pure divorziati, tu sei un privilegiato del cazzo, e un terreno se lo può comprare chi ha i soldi e non uno stipendio da fame. Se tu hai i soldi aiuta gli altri che si vogliono liberare non facendo il saggio ma dandogli una mano concreta


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Tetris1917
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Salve, sono meridionale ho 35 anni, guadagno 1500 euro al mese. Ho 3 figli, il piu' grande ha 4 anni; mia moglie e' disoccupata. Non vado a fare un viaggio dal 2003, quando siamo stati a Parigi. I soldi messi da parte, molti se ne vanno in visite mediche e altre cose FONDAMENTALI per i bimbi. Il riscaldamento e' a legna (termocamino) e d'inverno e' l'unico acceso in casa. La mia porta e' sempre aperta a tutti, un bicchiere di vino a un compagno sincero non lo nego. E questo e'. La crisi tocchera' il proletariato e/o le classi subalterne, questa e' quello che penso, sia italiani che immigrati; per i borghesi noi siamo merce forza lavoro, e male che va forza lavoro di riserva o disoccupati o sottooccupati. Saluti a tutti


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indyp
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x frankleone

"Se tu avessi mai lavorato in campagna un terreno tuo ti accorgeresti che puoi lavorare 10 al giorno senza sentirti nè schiavo nè stanco"

Ma vedi che non capisci un cazzo. IO ti ho parlato del lavoro nella civiltà industriale e tu mi parli di contadini.
E' logico che il lavoro di un contadino, se indipendente, e non schiavo di un padrone è infinitamente superiore a quello di un'operaio che esegue ordini per produrre merci che lo schiavizzeranno ancora di più. Il contadino anche se faticava aveva la padronanza di se stesso era immerso nella comunità e nella natura, era un lavoro di costruzione sociale non un lavoro salariato per uno stipendio che mi serve a comprarmi una macchina che sputerà merda per tutta la città.
Il pc mezzo che ho comprato col mio lavoro, lo uso non per farmi delle lippe guardando qualche donna nuda e leggendo la repubblica.it, ma cerco di cambiare il sistema dal suo interno e risvegliare le persone rincoglionite e poi non sono un proprietario terriero altrimenti a quest'ora sarei già a coltivare pomodori per i cazzi miei


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indyp
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x chisciotte

Sono daccordo con te e ho lottato insieme a loro per molti anni. Ho fatto delle manifestazioni per l'abolizione della bossi-fini, ho scritto articoli per il giornale e ho intervistato i maggiori attivisti italiani in materia di immigrazione. Ma ti dico che molti stranieri vivono nel loro mondo ed è difficile tirarli fuori, il potere li discrimina e loro si isolano. Però quello che ha detto questo immigrato nel post sopra è mero crumiraggio è prendere le difese del padrone. Mi sembrano le parole di Padoa Schioppa quando ha detto che in Italia siamo tutti bamboccioni. E come lui ce ne sono parecchi te lo assicuro. E questi parecchi non faranno mai lotte con te ma leccheranno il culo al padrone per due euro e se gli dirai qualcosa, tipo lotte operaie, ti sputaranno in faccia. E poi sono daccordo con rosacroce, le lotte le devono fare in primis nel loro paese; perche l'immigrazione è sfruttata dal potere per imporre una società globalizzata di schiavi e arrivare all'instaurazione del nuovo ordine mondiale


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