Esattamente perché ...
 
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Esattamente perché la propaganda "sembra" fuzionare? La risposta è "bizzarra".


GioCo
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Passo il tempo a confutare tesi di ogni tipo e spesso mi annoio a vendere complotti gonfiati dove non c'è niente di serio e (dall'altro lato) allineati alla propaganda (veri o finti che siano) che si sforzano di spegnere il fuoco (del dissenso) con la benzina della provocazione continua, della censura e (soprattutto) della negazione a prescindere.

Le persone si comportano oggi un po' come gli eroi dei fumetti, tipo "Mr No" ma in negativo, cioè come eroi neganti, tipo Satanik, un fumetto innovativo e antitetico a Diabolik o Kriminal, che non realizza un "eroe cattivo" con una sua morale e quindi che agisce solo contro altri cattivi, ma un eroina ispirata a "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde" di Robert Louis Stevenson, che diviene affascinate per mezzo di una pozione di sua invenzione ma solo per poco tempo per il piacere cinico di uccidere uomini e i buoni muoiono ammazzati proprio come i cattivi, come fossero tutti parimenti colpevoli della sua "menomazione" innata che la rende brutta "al naturale", proponendo un messaggio morale "innovativo" in cui l'unica che vince sempre è colei che ha rinunciato a qualsiasi morale per raggiungere i propri scopi.

Se non vi ricorda niente, cambiate canale. Non siete nel posto giusto.

Possiamo trovare in questo un messaggio antesignano a tutti i successivi "disumani artisticamente ispirati" che nel tempo hanno poi portato all'attuale deriva ideologica, cioè all'ideologia della negazione. L'idea di un eroina di successo, disperata a suo modo e che lotta per la sua propria "libertà" al femminile, per amore certo, ma (come per ogni amore infernale) solo della propria identificazione, "l'altro" da sé, l'affascinante "cosa" migliore a cui in fondo, anche solo per poco, tutti crediamo d'avere diritto. Cinicamente a qualsiasi costo "morale". Come il SUV, lo smartphone di ultimo grido o la vacanza.

Perché ne parlo qui? Perché quel fumetto ebbe successo e quindi abbiamo i prodromi chiarissimi (già dal 1964) di una deriva morale inappuntabilmente evidente, che ovviamente non accusa il suo autore, Max Bunker, che è ha solo intercettato "artisticamente" la traiettoria emotiva a cui puntava l'incoscienza della società dell'epoca e l'ha tradotta in fumetto, quindi è più che altro un "segnale" il suo, di quanto la nuova morale fosse già nel fondamento marcia almeno quanto la vecchia, solo essendo "diversa" appariva "giustificata" in quanto "negante" la vecchia morale in crisi, non necessariamente migliore: se quel messaggio è passato, dipende infatti anche dalla "qualità morale" della precedente società, falsa fino al midollo, dissimulante una violenza bieca e silenziosa contro donne e minori, violenza che sotto molti punti di vista risultava anche più inquietante della nostra odierna "sanitaria".

Questa premessa era doverosa per ciò che segue. Perché ci pone nella prospettiva corretta per vedere le traiettorie emotive che qui voglio mettere in risalto, se no si continua cianciare di stronzate enormi, come "il popolo degli storditi" che di volta in volta sono i no-qualcheccosa da una parte (additati tali senza praticamente mai esserlo) e i si-qualcheccosa dall'altra (ugualmente additati tali senza ovviamente mai esserlo).

Si, lo so perfettamente, da una parte la logica, dall'altra gli zombie che seguono acriticamente la propaganda, etc. etc.

Risparmiatemi per favore questa tiritera c'è dell'altro sotto, voi lo sapete, io lo so, volete ascoltarlo e quindi procediamo senza che mi si sfruculino gli zebedei su cose già trite e ritrite (almeno per noi) da decenni: relax!

La domanda da un milione di dollari che tutti si fanno è: "perché la gente segue la propaganda in via così acritica e non si fa due domandine?"

Come sempre "domanda sbagliata" e se si parte già così male la risposta non potrà essere migliore della domanda. Se volessimo almeno essere onesti con noi stessi dovremmo invece rigirare la domanda in questo modo: "come mai ho seguito la propaganda in via così acritica e non mi sono mai fatto/a due domandine?"

Già così andrebbe un poco meglio. No? Ma anche questa domanda è sbagliata, perché fa la cosa peggiore e la fa nel modo peggiore: alimenta inutilissimi sensi di colpa. Meglio, sono utili ma solo in senso estremamente maligno e sottile (difficile da sanare se cronicizza il senso di colpa in noi). Quindi cerchiamo magari qualcosa di più desiderabile e funzionale allo scopo che è comprendere il senso emotivo della traiettoria e quindi "vedere" ciò che di solito rimane occultato.

Il drago e disperazione rappresentano la punta di una azione estremamente mal fatta, mal pensata e male eseguita. Essi non sono una forza come (ad esempio) il fascismo, che per quanto fosse deprecabile, portava avanti un idea che in fondo era anche condivisibile in molti punti, aveva per ciò una sua forza e una sua identità "aggredibile".

Che idea porta avanti il drago? Il vuoto, una disfuzionale debolezza di base, rette da bislacche assurdità come "la protezione dei vecchi in funzione dei pericolosi bambini" che metta a rischio gli uni e gli altri contemporaneamente, come l'azione di un orco fatto di merda che fatica a stare insieme anche solo per dire la sua e che sta insieme solo e unicamente perché nessuno lo affronta "riconoscendolo" come inconsistente.

Iniziate a vedere?

Bene, procediamo. Il nazionalsocialismo non era solo un ideologia ma la coda della risposta della "Fabian Society" in Italia al comunismo inglese. Il legame strettissimo di queste derive politiche con la società benestante inglese è schiacciante come anche il fatto che queste derive autoritarie erano intese in funzione meramente anti comunista e in stretta collaborazione con il Vaticano (per le stesse ragioni inglesi) ed è per questo che così tante derive autoritarie si "accesero" quasi contemporaneamente ovunque in tutta la vecchia Europa. In questo senso quindi il socialismo italiano alla D'Alema è in perfetta continuità storica con la ritorsione "ideale" dei nobili inglesi che nell'800 vedevano il comunismo come il fumo (seguendo un ideale di razza superiore, in particolare superiore alla plebaglia povera) e come nemico da abbattere ad ogni costo e per ciò fecero un "simulante", un movimento indistinguibile dal comunismo, il socialismo, che si fregiava degli stessi identici ideali ma era meno "aggressivo" nell'applicarli verso i "padroni", diciamo più moderato.

Insomma, erano replicanti "ammansiti", ultracorpi convinti di portare avanti una rivoluzione ma che avevano lo scopo principale di preservare la nobiltà (inglese per lo più) a scapito di tutto il resto, in particolare della "rivoluzione dal basso" e funzionò alla grande.

Tanto che sta funzionando anche adesso! La tecnica è la stessa: si dichiara una cosa giusta e condivisibile (proteggere la salute comune) per poter fare il suo esatto contrario (metterla a rischio compromettendone il futuro).

Certo, al tempo presente, dato che non esiste più un movimento comunista forte abbastanza da imporsi politicamente e ideologicamente, questo discorso deve essere aggiornato, ma in funzione del fatto che la nobiltà inglese c'è ed è ancora sulla cresta dell'onda. Certo, oggi conta di più la finanza della religione o del titolo nobiliare, cioè conta di più (concettualmente) una gestione criminale legalizzata della contabilità globale. Ma di certo non sono le persone comuni che partono avvantaggiate nel capirlo, dal momento che una persona comune non è nata al fine di cospirare per sottrarre al parente qualche pezzetto di potere in più (come era solito fare tra nobili) o mantenere il più possibile sotto ricatto e nell'ignoranza la gente comune (come era solito fare il dominio cattolico).

Le persone comuni sono nate in catene e costoro sono da sempre "gli indemoniati", i posseduti (dalla brama del potere) che perseguitano le persone comuni.

Il drago e disperazione rappresentano forse il punto più debole e basso di questa deriva autoritaria: fanno davvero schifo, nel senso proprio politico del giudizio, oltre ogni possibile schifo, ma con un livello di "impotenza spirituale" persino curioso, nel senso che è curioso che riescano ad avere effetto, che riescano ad infettare le Menti e da ciò l'idea che "la gente sia troppo imbecille" (che in realtà vuol dire "io sono fico perché ho capito" ed è - mi dispiace - un errore fatale).

Se da una parte sono infinitamente "più posseduti" del peggiore dei loro "avi disumani", cioè gli altri posseduti della storia, dall'altra però sono infinitamente più deboli e "stupidi", cioè senza Cuore. Anche solo rispetto a un Hiltler, non parliamo poi del suo vice, Bormann, da tutti indicato come "la vera Mente" dietro il nazismo. In che senso? Nel senso che l'intelligenza o ciò che noi comunemente indichiamo come tale, non è mai una faccenda di cervello, ma di Cuore. Il centro della comprensione è sempre il Cuore, mediato dal cervello certamente, ma non "senza Cuore". L'evidenza in questo caso è così schiacciante che mi vergogno a doverlo dimostrare, ma tant'è che siamo in uno stato di rincoglionimento tale che non mi posso esimere.

Intercettare le traiettorie emotive significa avere la sensibilità e percepire "la verità" e per ciò gestire primariamente "la falsità". Questo si fa con il Cuore e poi il cervello "struttura", cioè da una forma all'azione emotiva, fornisce un senso razionale, ad esempio una logica verbalmente fruibile a ciò che rimane comunque fuori dal logos perché segue altre strade, traiettorie diverse da quelle raziocinanti. Quest'opera è molto difficile, perché il Cuore non spiega ma comprende, guida, cura senza spiegazioni. Agisce, muove, alimenta o meno. Stop. In più lo fa in tempi e modi molto più "rapidi" di come poi avviene l'elaborazione razionale. Quindi parlo spesso del "bambino che corre avanti e indietro spensierato mentre l'anziano lentamente lo segue preoccupato". Per ciò senza allenamento, non serve a un bel ca%%o di niente una "dottrina" delle emozioni.

Allora, riprendiamo. Il Drago e disperazione (dicevamo) fanno cose sciocche, talmente apertamente stupide e talmente apertamente inutili ai fini dichiarati nelle loro agente (ciò che troviamo scritto sui libri di Schwab) che ci si può domandare pure se lo fanno o ci sono.

Ma qui c'è tutta la questione e tutto il senso assurdo, paradossale, grottesco e bizzarro di ciò che sta accadendo, della massa che segue acriticamente e della apparente efficacia della propaganda che forgia apparenti "fanatici" della nuova religione sanitaria-parascientifica. Bizzarria dovuta all'unicità specifica dell'incompetenza di sta gente che rende talmente assurdo e incredibile ciò che fa che le persone comuni semplicemente "vanno in tilt". Non ce la fanno. Non lo possono accettare!

Persone comuni quindi si schierano come soldatini per sostenere l'insostenibile "nuovo normale", banalmente perché è la cosa per loro più sensata emotivamente da fare. Ciò che non si riesce a comprendere, perché privati della visione delle traiettorie emotive sottostanti, è banalmente che non è possibile accettare niente di così folle.

NIENTE!!!

Infatti più si comprende l'arcano, più si è consapevoli di ciò che accade, più alta è la misura dell'accettazione (con il Cuore) della azione "senza senso" e disumana che si dispiega nell'evidenza più evidente.

Mettiamo subito i paletti. Continuo a ripetere incessantemente il termine "apparente" non a caso. Noi viviamo un epoca estremamente confusa, confusa da infinite variabili che si stratificano con altre vecchie e nuove in continuazione, intorbidando e mantenendo melmose sempre di più le acque. Ad esempio (solo per chiarire di cosa sto parlando) sappiamo che un certo numero di inoculati hanno preso una soluzione più blanda se non direttamente fisiologica. Chi, in quale numero? Non lo sappiamo, ma è certamente una componente importante e attentamente monitorata, oltre che gestita al momento (dell'inoculazione) se no è chiarissimo che gli effetti collaterali sarebbero da subito divenuti troppo evidenti e ingestibili, rispetto quanto osservato. Proprio questo da modo poi a quanti difendono questi sieri genici di dichiarare la loro bontà (più o meno convintamente e più o in assenza di conflitti di interesse) e sbugiardare quanti gonfiano gli effetti avversi, avendo risonanza "nella realtà osservabile" e se sommiamo una campagna apertamente intimidatoria che incoraggia in ogni modo l'ostracizzazione del dissenso in ogni forma e quindi intimidisce quanti sollevano critiche anche minime, magari perché ne hanno pagato già uno scotto molto alto, abbiamo un altra componente che riconferma la versione ufficiale abbastanza da "tenere" il punto che è emotivo, di Cuore e di Pancia, non di Testa!

Nonostante questo la campagna è condotta (nel migliore dei casi) da veri e propri imbecilli, coglioni cosmici e mi riferisco proprio alle agenzie che curano la propaganda, perché il drago non è nemmeno quotabile come "spin doctor", non è proprio nemmeno il suo mestiere. Se fossero stati agenti di una campagna pubblicitaria per un azienda li avremo visti da un pezzo sbattuti in mezzo alla strada dato l'alto grado di incompetenza dimostrata, pari al sistema operativo a "schermata blu" del Billo Cancelli. Ma le condizioni speciali di questa campagna che deve per forza agire a livello globale se vuole avere un qualche successo, non lo permette, perché più che la capacità deve essere premiata la fedeltà a un programma.

Ovviamente tale agenda deve essere lucidamene chiarissima ai propagandisti, in tutta la sua splendente ferocia gretta e cinica: si gioca sempre con il culo del gli altri per una partita marcia a cui tutti (gli altri) sono obbligati a partecipare. Una roulette russa, giocata per il piacere (sadomasochistico) dei più potenti che è diretta a buttare in arena un po' tutti, consenzienti e dissenzienti.

Qualcosa di particolarmente orrido, così orrido che non ci si arriva. Non riusciamo ad accettarlo, se non poco a poco, in piccole dosi e sempre in parte e per ciò non vediamo nella misura in cui non accettiamo e dove non accettiamo. Perché il territorio dove si combatte non è la Mente, non è la logica o la ragione, ma il Cuore, sede delle energie primordiali. Ad esempio, se tutto ciò lo considererete "Male" vi riempirete in automatico di merda, perché non si potrà ottenere altro con la negazione, rigirando quelle energie contro se stesse, per come sono fatte. Di nuovo, il problema è accettare, non capire.

Ecco, il punto.

"Noi", e qui mi riferisco a quanti subiscono, più o meno in coscienza, distinguendo questo "Noi" da quanti invece sono saturi di brama "sadomasochistica" e del piacere intenso di ricevere e donare Male fisico e spirituale, per fortuna una cabala ristretta di individui, siamo estremamente divisi e per una ragione fondamentale.

Ciò che abbiamo di fronte è un Male atavico che prima di emergere e farsi vedere con tanta evidenza come oggi ha oscurato il Cuore degli uomini. Il nostro Cuore. Perché esprime una "logica" che lo esclude aprioristicamente, è una logica che nega e nega per una ragione fondamentale: non sa esistere in altro modo. Non sa "essere" senza negare il Cuore, la sua esistenza dipende dalla negazione della "ragione" del Cuore. Nella misura in cui questo ci infetta, noi negheremo e saremo suoi adepti, inconsapevoli, certo, ma suoi adepti.

Questo non accade adesso, accade da millenni. Solo che prima erano davvero 4 gatti a saperlo e vederlo e dovevano stare attenti, stare nascosti, se no venivano messi al rogo, ora siamo 8 milioni e "solo" qui, nel paese che è da sempre l'epicentro fisico del fenomeno, in tutte le sue sfaccettature, anche positive, non solo negative.

Questa evidenza chiarisce il momento "bizzarro" che viviamo e ci chiarisce molto di più quando innestata in un altra evidenza, l'efficacia con cui la tecnologia percola, destruttura, indebolisce l'animo umano mentre lo attacca ad una neo-materialità fittizia, un tramite virtuale tra l'immaginazione e la sensibilità corporea capace di inserirsi quindi in una "zona grigia", tra il credibile e l'incredibile, il fantastico e il realistico, l'etico e l'antitetico, permettendo tutto e il suo contrario.

In particolare permettendo lo svincolo dal limite emotivo (=etica) dato dall'adattamento ambientale che si libera (tramite i social ad esempio, che amplificano malumori e dissapori senza controllo) e con ciò si "rende necessario", giustifica l'intercessione tecnologica, diventando surrettiziamente obbligatorio usare la tecnologia (biologica) per moderare ciò che contribuisce ad alterare.

Per ciò se decidiamo di avere una posizione critica verso il siero genico che tra le tante applicazioni ha anche quella di "riformattare" (nelle intenzioni dichiarate per lo meno) il software biologico per renderlo compatibile al domani che ci attende (per i fortunati che sopravviveranno) non è concepibile voler continuare a usare i media come stiamo facendo, dipendere cioè da questi ultimi per ciò che vogliamo fare.

In specie dissentire.

Dato che la guerra si combatte nel territorio del cuore è OBBLIGAGORIO coltivare una profonda consapevolezza emotiva e con essa una chiara idea di cosa sono le emozioni e di come funzionano, a cosa servono e perché valga la pena difenderle ad ogni costo, rispettarle in ogni forma e quindi con esse accettare il limite che la deriva transumanista tenta di rimuovere. Un limite che è chiaramente quello dell'essere umano, della scelta di rimanere "ad ogni costo" umani, nella misura esatta in cui sarà possibile e sarà definito il confine di cos'è umano ed è questo che dobbiamo fare, definire quel confine.

Se questa posizione appare come un dissenso rispetto le politiche governative, di nuovo però devo usare il verbo sostantivato "apparire" o "sembrare".

Se il territorio è il Cuore ed è evidentissimo che è il Cuore, non possiamo "ragionare". Non c'è nessuna possibilità di conquistare il Cuore dei perduti o salvaguardare il nostro "ragionando". Non esiste. Sarebbe come pensare che per conquistare il mio partner occorre ragionare o per conquistare "il cuore" di un computer devo sedurlo. Magari se si tratta di una persona fanatica di logica può pure andarmi di lusso, tuttavia non dipenderà dalle mie ragioni certamente, ma puramente perché vi sono in essere Cuori che battono per lo stesso argomento e quindi si possono avvicinare.

L'emozione è semplice. Non c'è niente di difficile da capire, ma ciò che svela è sempre, sempre, sempre, accettabile o inaccettabile.

Ora, facciamo esempi che così stiamo tutti più tranquilli. Immaginate di avvicinare un individuo imbevuto di propaganda, un estremista convinto e "fornirgli" il sospetto che non siamo allineati come lui, sollevando una qualche eccezione, magari facendogli notare qualche piccola crepa nei suoi ragionamenti "surreali" (abbiamo solo l'imbarazzo della scelta). Lo faremo per aspettarlo al varco, perché le traiettorie emotive del "negante" sono precise e nette. Non si sfugge. Si può viverle in via incosciente, senza avvertirne il condizionamento, ma si subiscono. Agiamo allora in un tipico modo indiretto e controintuitivo, provocando la sua reazione a noi funzionale. Quando ci farà la domanda diretta del tipo "Sei un no-" equalchecosa, ad esempio "no-GP", attivando il principio di negazione in lui radicato, tipico del posseduto emotivamente, suona il gong dell'inizio del primo round della battaglia per la conquista del cuore.

Badate, non tra noi e la persona che abbiamo davanti, ma tra noi e una interferenza "invisibile" (=negante) che cercherà di possedere anche noi, se resisteremo, se saremo bravi e riusciremo a sbattere quella presenza nella fogna da cui proviene, ne usciremo vincitori in due, se invece vincerà questa presenza a perdere saremo solo noi. Questo deve essere chiarissimo o la guerra è già persa prima di cominciare.

Allora risponderemo al nostro interlocutore una cosa "bizzarra" (=sorprendente) del genere: "Non sei tu o il Governo a decidere chi sono, sono io a deciderlo!". L'importante è agire creativamente sempre nel solco dell'indirezione e della contro-intuitività, provocando e con lo scopo di ridirigere l'attenzione dove ci occorre che vada. In questo caso verso il Governo che non è il drago o disperazione ma il Male da essi impiantato nello spirito della gente. Questo destabilizza e obbliga l'interlocutore ad andare in tilt perchè stiamo colpendo la sua possessione. Per cui dopo un momento di imbarazzo (che ci segnala che il colpo è andato a segno e nel luogo giusto, non ha colpito il nostro amico umano, ma il nostro nemico disumano) in cui lo lasceremo, tornerà alla carica. Se davvero è posseduto in profondità lo vedremo in quel momento perché tornerà alla carica rabbioso per la botta, se invece aveva dei dubbi a corroderlo ed erano questi a sostenere la sua foga, risponderà assurdamente "pacato" ma cinico e con l'obbiettivo esplicito di farci cadere in errore perché inconsapevolmente annaspa, cerca motivi che lo aiutino a uscire dal blocco emotivo che vive. La sfida è aperta e ora si combatte seriamente. Se ci chiederà come è probabile "allora chi decidi di essere?" o qualcosa di simile, con una nota di cinismo, sapremo che a governarlo sono i dubbi rifiutati e quindi la nostra opera sarà evitare accuratamente ciò che lui rifiuta. Come? Basta che ce lo dica lui. Quindi continueremo sul solco del combattimento definendoci in modo "bizzarro" e imprevedibile, ad esempio "io sono un si-stocastico", come se dicessi "un si-stoca%%o" e poi potremmo aggiungere sempre con l'intenzione di ridirigere l'attenzione (che il nostro nemico disumano cercherà spasmodicamente di distogliere) "perché da sempre rifiuto di bermi qualsiasi cosa mi venga detta da un unica fonte, fosse pure quella governativa e ufficiale, senza nutrire dubbi", quindi riceveremo ovviamente una osservazione del tipo "per ciò credi nel complottismo?", perché c'è attiva l'esigenza di coglierci in fallo, cioè spingerci a tormentare i dubbi della parte "umana" del nostro interlocutore.

Abbiamo il dovere di salvaguardare quella parte umana insieme la nostra. Continueremo per ciò imperterriti, retti su questa piega rispondendo per esempio con un altra "botta", tipo "bisogna vedere prima dove sta il complotto per seguirlo" al che avremo una risposta secca tipo "non esistono i complotti!" che ci serve su un piatto d'argento il Cuore del nostro interlocutore umano, come nella fiaba il cacciatore con Biancaneve. Quindi è chiarissimo cosa dobbiamo fare, salvare quel Cuore. Confermeremo quindi "Certo che non esistono!" (NON ha nessuna importanza che non sia vero!!!) e poi continueremo sempre con la stessa "logica emotiva", indiretta e controintuitiva: "Ma esistono le persone Malvagie e tu non sei Malvagio, solo siamo spaventati e non sappiamo dove fuggire". Chapeau! Se lo vedete con gli occhi lucidi, avrete fatto tutto quello che dovevate.

A questo punto e necessario non lasciarsi trascinare a fare "di più" perché da quel momento in poi sarà esagerazione e andrà a togliere beneficio a noi e a lui. Tanto più se a quel punto vi dirà di tutto, magari mandandovi a quel paese. Basta chiudere le orecchie (e il Cuore) e lasciarlo andare. Senza aggiungere niente, ne rispondere o reagire ad altre provocazioni, soprattutto senza reagire Male.

Questo è un esempio ma si dovrebbe fare allentamento. Sono certo che troverete se avrete voglia un ottima palestra dove allevarvi. Basta mettere il naso fuori di casa e andare in giro, le occasioni non vi mancheranno di certo. Pianificate, immaginate un dialogo e provate a metterlo in pratica. Se non funziona, niente male, registrate l'errore ed evitate di rifarlo. Ciò che conta è sempre dove dirigerete l'attenzione, vostra e del vostro interlocutore. Sempre!

P.S.

Avviso a lato che è molto probabile l'agenda del WEF sia strutturata a "scaglioni". Se raggiungono diciamo il 60% di punzecchiati avremo certe politiche e certi provvedimenti, con 70% altri, l'80% o il 90% altri ancora. In particolare è evidente che le politiche saranno tanto più rigide tanto più sono i convinti sostenitori della campagna. Ad esempio in Francia o in Spagna ci sono evidenti difficoltà a convincere le persone, quindi si tende a fare una campagna più mirata a convincere che ad agire. Mentre da noi essendo il pubblico abbastanza favorevole (in modo più simile agli inglesi) sia alla politica sanitaria in generale che verso i loro autori e di conseguenza anche verso le narrative, gli interventi non sono solo più pervasivi e violenti, ma anche più generalizzati e l'isolamento mediatico ancora più serrato. Naturalmente un caso a parte sono i paesi con bassi numeri di cittadini, come ad esempio Israele, la Grecia o le repubbliche baltiche che si inseriscono in discorsi geopolitici più complessi della sola condizione interna al paese. In tutti i casi come ho detto e ribadisco, ora si combatte la battaglia decisiva, tutto quello che seguirà da questa primavera e al ritorno del caldo in poi, sarà un consolidamento delle posizioni raggiunte. Ad esempio, avendo il Governo introdotto l'obbligo del GP per i mezzi locali, se nel frattempo verrà confermato e non combattuto, non verrà lasciato al caso ma sarà disciplinato meglio in modo da consolidarlo nella pratica. Ad esempio aggiungendo barriere fisiche nelle metropolitane o nei treni che ti fanno passare solo con il biglietto + il GP. Naturalmente si sono già portati avanti e non dobbiamo farci impressionare, è un obbligo per loro esporsi.


Cristoduli e alpho hanno apprezzato
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cedric
Noble Member
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GioCo wrote:

come mai ho seguito la propaganda in via così acritica e non mi sono mai fatto/a due domandine?

 

 

Molto banalmente perchè da 100-200.000 anni homo sapiens ha avuto bisogno di certezze e di consigli altrui visto che i dubbi e le iniziative lo portavano quasi sempre alla morte, vuoi per fame o per avvelenamento da cibo, vuoi per caduta nel burrone o nel fiume, vuoi per combattimento con un suo avversario, animale o umano.

Tale eredità ancestrale è rimasta ben viva ancora oggi e quando qualcuno, con parole ben articolate,  offre delle certezze (o delle speranze il che è molto simile) non c'è praticamente difesa, ci si crede inconsciamente. Ci sono aree celebrali che si attivano liberando i messaggeri del piacere (dopamina ed endorfine) quando ascoltiamo parole di indirizzo e rassicurazione su argomenti per i quali siamo insicuri e dubbiosi.

Non c'è (quasi) speranza di scampo e tutti i preti di qualunque religione collettiva lo sanno bene. Solo l'uomo asociale è (abbastanza) immune alla propaganda ed il prezzo che paga è appunto l'esclusione, quasi sempre leggera ma spesso anche grave, dalla vita sociale.

Ci siamo evoluti per credere, allora era per sopravvivere, oggi è per sentirsi bene.

 

 


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