I furti degli zingari

@ Jor-el

Seguo il tuo ragionamento e aggiungo un'osservazione marginale a questo argomento, ma dal momento che sottolinei la monotonia quasi cercata con cui si affrontano, o meglio non si affrontano i problemi, provo a sottoporla.

Si tratta ovviamente di qualcosa relativo alla situazione economica in cui ci troviamo. Avrai notato che c'é un gran accusare questo o quel Paese, questo o quel centro di potere reale o immaginario. A torto o a ragione.

Si dà il fatto che il nostro Paese, in passato, avesse conquistato una nicchia abbastanza precisa nell'insieme dell'interazione economica globale. Ora gli sviluppi dell'economia internazionale hanno modificato quella situazione e sembrerebbe ovvio operare una trasformazione alla ricerca di una nuova posizione (cosa che altri Paesi stanno perseguendo). Una trasformazione che tenga conto che non possiamo più vincere gli appalti per grandi opere di costruzione come abbiamo fatto per tutto il dopoguerra, che sarà sempre più difficile produrre macchinari per l'industria un gradino sotto la qualità e il prezzo di quelli tedeschi, fenomeno simile a quanto fatto con le automobili, dato che ci si mettono altri (come avvenuto per le auto), ecc. ecc. .

Ma questo tasto non si tocca, come se i nostri imprenditori fossero privi di elasticità, da questo punto di vista, o che spetti agli altri...scomparire.

D'altronde noi suoniamo il clacson a distesa: é colpa di questo e di quest'altro che non sanno guidare, si scansino, ci diano strada!!!!!!

"Ho letto di anziani pensionati che si vergognano... come ladri, per esser stati sorpresi a rubare una scatola di tonno"

Giustificazioni per certi atti, volendo, ve ne sono in abbondanza e, se si tratta di dover sfamare un pensionato che vive di stenti, il furto lo compio io al posto suo e gli procuro il cibo necessario. In tal caso commettere un reato non rappresenterebbe per me un grosso problema.

Non farò altrettanto per 2 uomini adulti, di sana e robusta costituzione, che entrano in casa, danneggiando porte e mobili, per rubare non cibo né beni di prima necessità. Questi sono "vagabondi" nel senso negativo del termine e di voglia di guadagnarsi la vita non vi è in essi neppure l'ombra. A motivo di ciò li prendo a pugni nei denti o a bastonate nella schiena, se posso. Anche in questo caso pure io commetto un reato, in realtà, ma non potrebbe interessarmi di meno.

Io vorrei capire come si possa migliorare la situazione dei borghesi se ai Rom si tolgono acqua e luce, scuola e baracche. Ditemi per cortesia come migliorerebbe la città, le vostre vite dabbene. Grazie in anticipo.

Semplicissimo togli loro la terra da sotto i piedi e loro se ne vanno. Sopratutto se ne vanno i rom rumeni e gli altri, tanti, zingari stranieri venuti in italia solo perchè sapevano che qui gli sbirri agli zingari danno piena liberta di delinquere.

Lo zingaro guadagna più dei lavoratori italiani.......e sono i lavoratori italiani a pagare le bollette dei delinquenti che vivono nei campi nomadi. Sempre lavoratori coloro che debbono sorbirsi i campi nomadi sottocasa.

Lo so per i borghesi non ci sono problemi. Per i delinquenti gli zingari sono una ricchezza da salvaguare...........e tu cosa sei un borghese che vive in centro e manda i figli in scuole private o appartieni alla classe lavoratrice? Io sono solidale con chi realmente merita aiuti non con i parassiti.....tu? Pensi sia giusto pagare le bollette a chi poi va in giro con il macchinone tedesco? Sei uno di quei dementi che "i politici rubano più degli zingari quindi gli zingari son meglio dei politici"?

Ecco, non si può rispondere altro: l'eliminazione. Chiamala terra( italiana, per tutti gli italiani), chiamalo diritto ad esistere, questo è il tuo discorso. Basta vedere la cronaca di questi giorni, di come si spendevano questi famigerati milioni ( come la chiamiamo, terra, roba, luce, acqua?) per i "campi rom". Poi si, io più o meno ho vissuto in una quindicina di quartieri nella metropoli, anche in periferia, e certo no, non si può dire che siano pensate, costruite e strutturate per far vivere bene le persone, con o senza figli e con o senza zingari secondo me. Quindi non voglio certo difendere la criminalità, ma dare contro agli zingari è una gran, vecchia, brutta storia, dai!

Tralasciando il caso Rom, in cui ci sono molti aspetti da valutare, (e sarebbe bene farlo con un interlocutore Rom che magari potrebbe spiegare alcune cose), in tutto il monto e in tutte le culture è la miseria a far diventare gli uomini ladri e le donne puttane.

Ce ne sono parecchie che proprio nascono cosi'...

"Ho letto di anziani pensionati che si vergognano... come ladri, per esser stati sorpresi a rubare una scatola di tonno"

Giustificazioni per certi atti, volendo, ve ne sono in abbondanza e, se si tratta di dover sfamare un pensionato che vive di stenti, il furto lo compio io al posto suo e gli procuro il cibo necessario. In tal caso commettere un reato non rappresenterebbe per me un grosso problema.

Non farò altrettanto per 2 uomini adulti, di sana e robusta costituzione, che entrano in casa, danneggiando porte e mobili, per rubare non cibo né beni di prima necessità. Questi sono "vagabondi" nel senso negativo del termine e di voglia di guadagnarsi la vita non vi è in essi neppure l'ombra. A motivo di ciò li prendo a pugni nei denti o a bastonate nella schiena, se posso. Anche in questo caso pure io commetto un reato, in realtà, ma non potrebbe interessarmi di meno.

Bene MM, in linea di principio.
Quest'estate ho incontrato T. ,un vecchio amico che non vedevo da tanto.
Davanti a una birra appena decente mi ha spiegato che è stato 3 anni senza un lavoro, ragranellava qualcosa con qualche lavoretto in nero, soprattutto di tinteggiatura, per questo non si faceva più vedere.
Per fortuna la sua signora lavorava, non ha nemmeno più i genitori, quindi non ha appoggi in emergenza, gli è rimasta solo la sorella che tira a campare pure lei. Han tirato avanti sempre al limite, sono in affitto oltre che essere di sana e robusta costituzione.
Non fa e non farà mai più il metalmeccanico, la zona industriale è desertizzata, ha sempre lavorato di tornio, dai 14 anni. Oggi lavora in agricoltura, ha trovato un contadino che lo prende a fare qualche giornata, lo paga in regola il minimo delle giornate per avere la disoccupazione, 7€ all'ora, ma si lamenta l'agricolo, perché 7€ son troppe, Era avvilito perché l'agricolo vuol correggere il compenso.
Ha la mia età, ma non ha bambini per scelta, non sembri uno scemo di guerra come fenesto, le ragioni le puoi immaginare.
Non è un vagabondo, ed è figlio di gente onesta, conoscevo i suoi genitori, è un amico dai tempi del motorino.
E se in quei 3 anni si fosse improvvisato in attività di altro tipo?

Poi tra qualche anno rivedrai le tue posizioni, non manca molto e non c'è niente che muove in direzione tale da farmi far previsioni diverse.

Poche settimane fa han fatto una cattura tipo le tue, un tipo, nuovo "eroe" della città, ha placato un marocchino che stava rubando una cariola di legna.
E' per certo un coglione, poteva fare un giro lungo il fiume. Forse non lo sapeva che rubar legna porta sfiga.

Tralasciando il caso Rom, in cui ci sono molti aspetti da valutare, (e sarebbe bene farlo con un interlocutore Rom che magari potrebbe spiegare alcune cose), in tutto il monto e in tutte le culture è la miseria a far diventare gli uomini ladri e le donne puttane.

Ce ne sono parecchie che proprio nascono cosi'...

Si, la Moretti, la Minetti... sono ladylike bravissime in tutto.

L'intolleranza razziale, esattamente come la delinquenza diffusa presso alcune realtà rom, sono entrambe il prodotto della società neoliberista che ci vuole divisi e nemici gli uni degli altri. La lotta contro questa società passa attraverso la lotta quotidiana contro l'odio che nutriamo verso chi identifichiamo con il nemico (il rom, il razzista etc). Il rom ruba perchè si sente rifiutato dalla società che lo dipinge come rifiuto sociale. Quando ne avete l'opportunità, rivolgete un sorriso ad uno zingaro (a me riesce più facile con le zingare 8) ). Con tanti piccoli gesti come questi possiamo aiutare il rom a sentirsi meno solo ed a dissuaderlo dal commettere un crimine.
Così con il razzista. Non alimentiamo le fiamme dell'odio usando espressioni di disprezzo verso chi è xenofobo. Cerchiamo di comprendere che il suo odio deriva da un disagio profondo, da una ferita che va rimarginata con l'amore.

E ricordate, come insegna Silvio da Arcore, l'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio 😉

p.s. scusate ma l'ultima mi è davvero scappata 😆