Notifiche
Cancella tutti

I migliori


stefanodandrea
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 748
Topic starter  

La politica estera è da venti anni quella di un paese colonizzato.
Perciò coloro che vorrebbero che il proprio popolo fosse fiero e indipendente sono pochi.

La politica interna è da venti anni esterofila, quella propria di un paese colonizzato e depresso. Essa è anche politica economica, perché mira a trovare nuovi spazi al capitale.
Ormai, coloro che aspirano a costruire una civiltà italiana ammirevole sono pochi.

La poltica economica è da venti anni globalista, mercatista e classista, quella propria di un paese industrializzato che dinanzi alle sfide dei potenti e dei paesi emergenti lascia decidere la classe dei rentiers – soprattutto gestori del risparmio del popolo – e dei grandi capitalisti. Ovvio che entrambi i gruppi abbiano interesse ad investire dove il lavoro costa meno o in società e titoli esteri oppure a continuare a investire in Italia ma con più basso costo del lavoro e con maggiori agevolazioni fiscali.
Ormai coloro che vorrebbero un sistema produttivo e distributivo giusto e nazionale – perché la politica economica è parte della politica interna -, coloro che sanno desiderare e ancora concepire quel sistema sono pochi.

Che cosa occorre fare?

Riunire tutti e tre i resistenti, che siano però democratici, repubblicani e dunque per un'economia sociale e popolare. Insomma unire una parte delle tre minoranze.

Ma non basta. Bisogna escludere anche i fanatici e i narcisi, ossia coloro che, pur repubblicani, democratici e per un'economia sociale e popolare, per ragioni ideologiche (i fanatici) o per ragioni psicologiche (i narcisi) fanno dei distinguo. Residui di un passato che è morto e che sopravvive soltanto in una estrema minoranza i primi, e impregnati della malattia (il narcisismo) che nella modernità sta cessando di essere tale, perché la condizione patologica sta divenendo normale, i secondi.

Dunque, bisogna: 1) considerare le tre forme di resistenza e unire coloro che resistono da tutti e tre i punti di vista. Una minoranza di tre minoranze; 2) poi escludere gli antidemocratici, i razzisti e in generale i dispregiatori della Costuzione; 3) poi escludere i fanatici e i narcisi, ossia coloro che, in questa fase, vogliono ridicolmente introdurre altri distinguo.

Utilizzando opportunamente la rete e militando nella vita reale, rinviando continuamente dalla prima alla seconda e da questì'ultima alla prima, è possibile aggregare i migliori.

http://www.appelloalpopolo.it/?p=9103


Citazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3177
 

Splendido: e poi organizzare con i superstiti, non piu' di una dozzina, un torneo di scala quaranta...


RispondiCitazione
stefanodandrea
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 748
Topic starter  

Oriundo 2006

ovviamente è necessario parlare soltanto a coloro che sanno porsi nella prospettiva storica: quella dei figli, dei nipoti, del popolo che esisterà quando il militante non esisterà più.

Gli altri non possono capire. E in fondo non è nemmeno tanto giusto liberarli dalla loro schiaivtu'. Io per essi non muoverei un dito.


RispondiCitazione
Condividi: