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Il politicamente scorretto Max Stirner. E il suo "Unico

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Giovina
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Secondo me l'interpretazione giusta di "San Max" Stirner è quella data da Marx che lo critica come idealista, cioè, scusate la semplificazione, uno che pensa che le idee facciano il mondo, quando è invece il mondo che fa le idee:

A parte il fatto che la "concezione" materialistica e' gia' una idea in se', e che l'origine del mondo per essa non si pone, ne' le plurisecolari investigazioni su questa hanno dato ancora risposta- il che non dimostra materialmente nulla ne' in un senso ne' nell'altro - a parte, dicevo, tutto cio', Stirner rigetto' prima di tutto qualsiasi idea e qualsiasi fondamento, ma sicuramente non si preoccupava tanto di cosa potesse il mondo quanto piuttosto di cosa potesse un singolo quale era lui, un individualista, e anarchico per di piu', fare per se' stesso.
Percio', da un certo punto di vista, le tue parole possono essere dirette da Marx a Hegel, di certo non a Stirner.

Le Idee sono concetti preziosi e importanti, ma Stirner scelse di essere piu' radicale e di pensare o di ripensare da se', per suo conto, e da zero, se non da sottozero. Molto coraggioso.

Stirner mori' abbastanza giovane e a cosa l'avrebbe portato il suo pensiero, perche' a qualcosa doveva portare, a cosa l'avrebbe messo davanti, non lo sapremo mai.

Chiaro che la posizione Stirneriana era un pericolo grosso per la chiamata alle armi di un proletariato acefalo da parte di Marx, se non che, beffardamente, proprio l'evoluzione storica ha sbaragliato i proletari, li ha resi addirittura meno rivoluzionari di un tempo. Segno probabilmente che il "cibo" che a loro il Marxismo ha offerto, e tenta ancora di offrire, non era e non e' precisamente quello che essi realmente bramano.


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uno che pensa che le idee facciano il mondo, quando è invece il mondo che fa le idee:

Sta dicendo che è l'edifico che fa il tecnico?
Dopo l'affermazione in quote si può tentare d'interpretare quella che segue:

@gaia: la sfiora mai il sospetto di non avere capacità logiche? Perché guardi, proprio non ne ha. E nemmeno una cultura degna di questo nome dato che la teosofia è una religione, e nelle religioni non si deve dimostrare niente, basta attenersi ai dogmi.

Cosa che lei fa in continuazione con un arroganza e una presunzione che potrebbero essere irritanti se soltanto facessero il solletico, ma che ottengono come unico risultato di ridicolizzarla e di occupare spazio sulla pagina e sul disco del server.

Credo sia superfluo evidenziare che per smarcarmi dalla sua di logica debba adottare la mia.


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Primadellesabbie
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Siamo alla confluenza di un problema sorto con la costituzione stessa della prima comunità umana di agricoltori, che portava dei vantaggi a spese dell'autonomia personale di ciascuno, con l'altro tema aperto, quello della ribellione contro il volere degli Dei, che da Gilgamesh in poi o da Adamo ed Eva, ha tracciato la via della presa di coscienza individuale.

Le tendenze, chiamiamole così, a fronte delle speculazioni o delle "esplorazioni" che consentono di affrontare i singoli problemi, o la combinazione dei due, vanno da un rifiuto della vita materiale, in alcuni casi anche esplicito (presso alcune comunità cristiane si consigliava ai giovinetti di lasciarsi morire d'inedia), all'affermazione del diritto al proprio capriccio comunque (e oggi questo ci é più familiare), con molte sfumature intermedie, a seconda delle scuole e delle epoche.


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mincuo
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Alexander del Mar, che è stato uno dei massimi, se non il massimo studioso della moneta,

Chi gliela ha riconosciuta questa autorevolezza, l'assemblea dell'ONU o mincuo?

No, non l'ONU. Gliela hanno riconoscuta tutti, compreso Robert Mundell che è stato un Nobel per l'economia.

Il fatto è che lui non era un dottor Pettola di Manzoniana memoria, che pesca qualche parola da un dizionario per cercare di darsi un tono e la usa pure a sproposito, ma che di suo più che la "cadaverina" e la "putrescina" non gli puoi cavare neanche a piangere.....

Sulla moneta Del Mar qualcosa scrisse:

del Mar, Alexander, (1862). Gold money and paper money. New York: Anson D.F. Randolph. (Pamphlet) (Cornell University Library reprint 200... ISBN 978-1-4297-2841-6)
del Mar, Alexander (1864). The great paper bubble: or the coming financial explosion. New York: Office of the Metropolitan Record.
del Mar, Alexander, (1866). Statistics of the world. Washington (DC): Government Press. (Pamphlet)
"Emile Walter" (del Mar, Alexander, pseud.) (1867). What is free trade? An adaptation of Frederick Bastiat's "Sophismes economiques". New York: G.P. Putnam and Son. (repr. Dodo Press, 2009 ISBN 978-1-4099-3812-5)
del Mar, Alexander, (1867). History of money and civilization. (repr. NY: Burt Franklin, 1969)
del Mar, Alexander, (1867) Decadence of American shipbuilding. Washington: Government Press
del Mar, Alexander, (1868). The whiskey tax for 100 Years. Washington (DC): Congressional Subcommittee on Retrenchment.
del Mar, Alexander, (1878). Why should the Chinese go? : a pertinent inquiry from a mandarin high in authority. San Francisco: Bruce's Book & Job Printing House. [N.B. del Mar states the case for not expelling the Chinese workers.]
del Mar, Alexander, (1879). Usury and the jews: a lecture delivered at Steinway Hall, February 11th, 1879. San Francisco (CA): I.N. Choynski. (Pamphlet) [Not available online as of November 2013, but its contents are summarised in Brooke-Rose, Christine, (1971). A ZBC of Ezra Pound. University of California Press, pp. 223–5.]
del Mar, Alexander, (1880) The history of money in ancient countries from the earliest times to the present. London: George Bell and Sons. (repr. Kessinger Publishing, 2003 ISBN 0-7661-9024-2)
del Mar, Alexander, (1885), (2nd ed., 1899). The science of money. London, George Bell and Sons. (repr. Kessinger Publishing, 2008 ISBN 1-4372-8281-4)
del Mar, Alexander (1885), (2nd ed., 1901). History of the precious metals from the earliest times to the present. London: George Bell and Sons. (repr. Kessinger Publishing, 2004 ISBN 0-7661-9054-4)
del Mar, Alexander, (1895). History of monetary systems. New York: Cambridge Encyclopedia Co. (repr. NY: A.M. Kelley, 1978)
del Mar, Alexander, (1899) The history of money in America, from the earliest times to the constitution. New York: Cambridge Encyclopedia Co. (repr. NY: Burt Franklin, 1968)
del Mar, Alexander, (1899). Barbara Villers, or a history of monetary crimes. New York: Groseclose, Money & Man. (repr. Omni Publications, 1983)
del Mar, Alexander, (1899). The worship of Augustus Caesar: derived from a study of coins, monuments, calendars, eras, and astronomical and astrological cycles, the whole establishing a new chronology and survey of history and religion. New York: Cambridge Encyclopedia Co.
del Mar, Alexander, (1899). Ancient Britain in the light of modern archaeological discoveries. New York: Cambridge Encyclopedia Co.
del Mar, Alexander, (1900). The middle ages revisited; or, the Roman government and religion and their relations to Britain. New York: Cambridge Encyclopedia Co.


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[quote="mincuo"
Il fatto è che lui non era un dottor Pettola di Manzoniana memoria, che pesca qualche parola da un dizionario per cercare di darsi un tono e la usa pure a sproposito, ma che di suo più che la "cadaverina" e la "putrescina" non gli puoi cavare neanche a piangere.....

Un Nobel non si nega a nessuno.
Se per lei sono importanti i fregi che altri ti appiccicano ne prendo atto, per me hanno lo stesso valore della cenere delle sigarette che lei fuma.
Si sta allenando e specializzando nelle citazioni e nei links perché è in corso di allestimento un Nobel in tale materia?
Come ho già scritto interroghi il suo karma, perché in una sua vita parallela è (badi bene sottolineo è) un funzionario dell'anagrafe, quindi nel suo corpo eterico c'è impresso a fuoco saturniano tale stigmata.


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reio
 reio
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ho letto solo "Barbara Villers, or a history of monetary crimes", molto interessante


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mincuo,
quanto durano le sue giornate? Le mie 24 h.
Adesso non mi venga dire che non crede alla reincarnazione, dal momento che ho fatto un calcolo a spanne di tutte le pagine che sostiene di aver letto, e attivando la lettura veloce le saranno occorsi 2137 anni.
D'altronde Massimo Troisi era solito ripetere: "Voi siete in tanti a scrivere, io sono solo a leggere."


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mincuo
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Va bene, va bene...


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Giovina
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Va bene, va bene...

Logicamente il conteggio verrà aggiornato con il prosieguo dei suoi links.
La cifra si risolverà, considerando l'attuale ritmo di crescita, in eoni di anni. Alla fine produrrà una supernova.


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