Immigrazione. Polit...
 
Notifiche
Cancella tutti

Immigrazione. Politica. Informazione. La gente.

Pagina 1 / 16

mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
Topic starter  

PREMESSA.
Perchè scrivo questo post? Per il solito motivo per cui io scrivo dei post.
Innazitutto per me sull'immigrazione è sacrosanto che ognuno possa avere la sua opinione.
[E già questo non avviene, perchè ci sono opinioni che sono subito bollate come non “politically correct” dove il “politically correct” però lo stabilisce, non si sa bene a quale titolo, qualcuno, che perciò si autodefinisce “migliore” di qualcun altro e anche qui non si capisce bene a quale titolo, al punto da stabilire cosa sia “giusto” e cosa no per tutti.]

Quello che non sopporto è che per orientare le persone non solo si tralasci di informarle, ma si usi informarle scorrettamente e soprattutto non gli si dia MAI un contesto.
Perchè succede questo? Perchè chi ha deciso che lui “è migliore” decide anche cosa va detto e cosa invece va nascosto, e inoltre come deve essere detto e come no, e chi deve parlare e chi invece no, a meno di non essere zittito subito dopo essere stato insultato e calunniato.
In questo modo succede regolarmente che la gente poi decide e giudica, in buona coscienza, ma solo su cosa gli è stato permesso di conoscere e di valutare.
In pratica la si conduce per mano verso una sola conclusione possibile.

L'IMMIGRAZIONE.

Perchè la gente emigra?

A) Perchè non ha di che vivere nel suo Paese e spera in un futuro migliore altrove. E' sempre stato quello e solo quello il motivo principale.
Quindi è la povertà, la miseria, innazitutto, che spingono ad emigrare.
Noi Italiani ne sappiamo qualcosa. Siamo stati emigranti. Ovunque.
“Two hands” erano le parole di Inglese che imparavamo per prime, arrivati in USA. “Due mani”. Per lavorare.

B) Perchè nel suo Paese sarebbe perseguitata, incarcerata o forse anche uccisa per le sue convinzioni politiche o religiose. E' sempre stata una percentuale molto minoritaria rispetto all'emigrazione totale, ma oggi lo status di “rifugiato” ha assunto surrettiziamente una valenza diversa rispetto al suo significato originario.

C) Perchè è un profugo, termine che viene oggi confuso con rifugiato, ma profugo è un termine generico che indica chi lascia il proprio Paese a causa di guerre, invasioni, rivolte o catastrofi naturali, ma in sostanza sempre perchè non ha di che vivere, cioè è il caso A) mascherato da un'occorrenza speciale piuttosto che da una condizione socio-economica strutturalmente carente.
A) e C) sono cioè uguali quanto alla molla principale (socio-economica) che spinge ad emigrare.
Sono diversi solo quanto alle cause che l'hanno prodotta.

Bene, da questo si evince che la quasi totalità di chi emigra lo fa per cercare un futuro che il suo Paese non gli permette di avere, cioè, detto in soldoni, un reddito e un lavoro.

Qui in Europa abbiamo avuto, in crescendo da 10 anni, ma soprattutto negli ultimi anni, un'esplosione del fenomeno migratorio, proveniente da vari Paesi.
Dato che la miseria - strutturale o causata da guerre ecc...- è la sua molla principale, vien fatto di pensare che essa si sia aggravata molto negli ultimi anni.

Anzi, più esattamente, è ciò che fanno pensare alla gente.

Consideriamo un quarto di secolo, cioè a partire dal 1990.
Se guardiamo alle guerre troviamo che non ci sono oggi più guerre che non nel 1990 e negli anni seguenti.
E anzi oltre alle guerre, all'epoca, il crollo stesso del comunismo portò come conseguenza dei fenomeni migratori.
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_wars_1990%E2%80%932002
Tuttavia gli Stati non erano sottoposti a una pressione come quella odierna.
O se si vuol dire diversamente gli Stati “accoglievano” meno di oggi.

Se guardiamo poi alla miseria, in termini assoluti, vediamo che è calata, rispetto al 1990.

[Source]

Questi dati si fermano al 2011, ma non è poi cambiato molto.
Va detto intanto che non solo c'erano più poveri nel 1990 che non nel 2011, come numero totale, come si vede dal grafico.
Il fatto è che non solo erano di più, ma lo erano anche rispetto a meno popolazione mondiale, che nel frattempo (dal 1990 al 2011) è aumentata di 1,7 miliardi di persone (da 5,3 mld a 7mld).
Ciò significa che la pressione dei “poveri” rispetto al totale era percentualmente molto maggiore nel 1990 che non nel 2011.
Quindi, per riassumere: non ci sono più guerre oggi di ieri e non ci sono più poveri oggi di ieri. Anzi sono meno.

Quindi?

Quindi allora c'era una scelta politica, che impediva un'emigrazione massiccia, cioè c'era un tipo di quote di immigrazione, come sempre è avvenuto.
Successivamente invece c'è stata un'altra scelta.
Precisamente politica, cioè non dettata da sopravvenute necessità.

Mi basta solo dire questo. Perchè questo è informare.

Poi ognuno, rispetto all'immigrazione, ha il diritto a QUALUNQUE opinione.
Ma non deve però essere imbrogliato con “le emergenze” o “l'inevitabile” ecc...,.

Gli deve essere detto che è stata una scelta politica precisa, e anzi che lui cittadino l'ha precisamente voluta quella scelta, visto che i suoi rappresentanti, eletti cioè da lui, esprimono la sua volontà, come è [o dovrebbe essere] in democrazia.

Altrimenti i suoi rappresentanti l'hanno semplicemente imbrogliato e continuano a farlo, se quella scelta non è stata espressamente prima discussa, poi voluta e infine votata dai cittadini Europei.


Citazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

...

Quindi allora c'era una scelta politica, che impediva un'emigrazione massiccia, cioè c'era un tipo di quote di immigrazione, come sempre è avvenuto.
Successivamente invece c'è stata un'altra scelta.
Precisamente politica, cioè non dettata da sopravvenute necessità...

Cioe intendi che quella seconda specie di scelta politica sarebbe un "non agire", un " laissez faire, laissez passer "?

E il presupposto agire di prima in cosa consisteva?


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

...Dato che la miseria - strutturale o causata da guerre ecc...

Per strutturale cosa intendi di preciso?


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

mincuo, torna a parlare di economia e finanza. asset, prestiti, debiti. quello è il tuo pane. il resto lascialo a chi se ne intende, stai facendo una brutta figura.


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
Topic starter  

No. Nessun laissez-faire.

Intendo proprio che si è voluta e perseguita precisamente, come scelta politica, un'immigrazione massiccia.
Non dettata peraltro, questo intendevo sottolineare, da particolari evenienze internazionali, peggiori di quelle degli anni '90.
Anzi inferiori.

Peraltro la scelta politica non è una mia "supposizione".

La volontà di accogliere forti numeri di immigrati sta nella documentazione sia dell'EU che dell'ONU.
E anche come programma futuro. Nel quale sono previsti ulteriori 50 milioni di nuovi immigrati da accogliere in Europa entro pochi decenni.

Questi sono i fatti.

Poi ognuno pensa legittimamente quel che vuole, sul perchè e sul percome, se è giusto o se è sbagliato, se è d'accordo o meno.

Io intendevo dare un contesto.
Che non viene dato normalmente.
Tutto qui.
Sono terra terra.

P.S: Strutturale si intende che un Paese già normalmente non riesce a consentire un lavoro e un reddito sufficienti, cioè non a causa di evenienze come rivolte, guerre ecc....


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
Topic starter  

mincuo, torna a parlare di economia e finanza. asset, prestiti, debiti. quello è il tuo pane. il resto lascialo a chi se ne intende, stai facendo una brutta figura.

Non ti preoccupare.
Comunque i consigli su cosa deve o non deve fare qualcuno li dai a casa tua. Ammesso che qualcuno lì ti badi.


RispondiCitazione
Giovina
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2001
 

Per strutturale credo che Mincuo intenda cronica o congenita.

Non riesco a comprendere alcune cose.
E' chiaro che prima i flussi migratori erano controllati mentre oggi sono facilitati e incoraggiati, perlomeno si intuisce ormai che c'e' interesse a favorirli e ad accettarli. Mi interessa sapere se oltre alle motivazioni di crisi demografica europea possano essercene altre. E comunque, stabilito che c'e' crisi economica e quindi disoccupazione, come si pensa di utilizzare questo nuovo incremento di risorse umane quando quelle locali non riescono a trovare sbocchi? In Italia Monti incitava i ragazzi italiani a emigrare, come si inserisce l'Italia in questa nuova politica dell'immigrazione?


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

Ma il contesto ti riferisci alla precisa volonta politica di non ostacolare troppo i flussi di persone, un po come non si ostacolano troppo i flussi di merci e capitali ?

Per capire terra a terra.

Poi quella cosa dello "strutturale" non e' molto precisa. Cioe strutturale in senso di costruzione di situazioni determinate di lungo periodo, oppure condizione naturale come fosse una tempesta?

Puoi spiegare meglio?


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

Per strutturale credo che Mincuo intenda cronica o congenita.

Non riesco a comprendere alcune cose.
E' chiaro che prima i flussi migratori erano controllati mentre oggi sono facilitati e incoraggiati, perlomeno si intuisce ormai che c'e' interesse a favorirli e ad accettarli. Mi interessa sapere se oltre alle motivazioni di crisi demografica europea possano essercene altre. E comunque, stabilito che c'e' crisi economica e quindi disoccupazione, come si pensa di utilizzare questo nuovo incremento di risorse umane quando quelle locali non riescono a trovare sbocchi? In Italia Monti incitava i ragazzi italiani a emigrare, come si inserisce l'Italia in questa nuova politica dell'immigrazione?

Ma cronica o congenita cosa intendi Giovina? Non mi e' chiara la definizione riguardo alle faccende umane. Intendi costrutto storico di lungo corso ? Cioe perche quella parola "strutturale" mi fa implicare un agire umano ma non lo si identifica qua.

Quale agire umano che "struttura" ?


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
Topic starter  

Ma il contesto ti riferisci alla precisa volonta politica di non ostacolare troppo i flussi di persone, un po come non si ostacolano troppo i flussi di merci e capitali ?

Per capire terra a terra.

Poi quella cosa dello "strutturale" non e' molto precisa. Cioe strutturale in senso di costruzione di situazioni determinate di lungo periodo, oppure condizione naturale come fosse una tempesta?

Puoi spiegare meglio?

-Intendo proprio dire che si è voluto immettere un numero grande di immigrati, pur in una situazione economica e sociale Europea (oltre che di densità) non adatta. Visti i disoccupati in ogni Paese ad esempio.
Intendo scientemente e volontariamente e come scelta socio-politica precisa.

-Per lo strutturale preciso ancora. Ci sono dei Paesi che non producono di norma una ricchezza sufficiente. Ci sono Paesi che invece la producevano o la produrebbero ma eventi come guerre o rivolte ne hanno distrutto la capacità. Un esempio è la Libia.
Non mi sembrava così fumoso o complicato.


RispondiCitazione
MarioG
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3055
 

Ovviamente sono completamente d'accordo con la tesi della "progettualita'", che ho piu' volte ripetuto.
Per fortuna anche qui cominciano ad accumularsi un certo numero di articoli in tal senso, l'ultimo dei quali in home:
HANNO DECISO CHE LA CRISI DURERA' VENT'ANNI. LO DICE IL PENTAGONO CHE SE NE INTENDE

(e ora
ARMI DI MIGRAZIONI DI MASSA)

La legislazione europea in materia di immigrazione e diritto di "asilo" e' stata tagliata su misura per fare da 'alibi' ai governi nazionali ed eventualmente inibire eventuali iniziative dei recalcitranti.

Chi non ne riconosce l'impronta politica e insiste sulle inarrestabili forze delle 'moltitudini' che reclamano il loro posto nel mondo, e' cieco o ha i suoi motivi particolari.


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

...

Questi sono i fatti.

P.S: Strutturale si intende che un Paese già normalmente non riesce a consentire un lavoro e un reddito sufficienti, cioè non a causa di evenienze come rivolte, guerre ecc....

Ho visto adesso l'aggiunta, ma i fatti senza il perche come faccio ad interpretarli con la mia testa?

Cioe, un Paese che non riesce a consentire un lavoro e un reddito sufficienti...perche?

E "gia normalmente" intendi allo stato di cose presenti con i suoi perche' ?


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
Topic starter  

Per strutturale credo che Mincuo intenda cronica o congenita.

Non riesco a comprendere alcune cose.
E' chiaro che prima i flussi migratori erano controllati mentre oggi sono facilitati e incoraggiati, perlomeno si intuisce ormai che c'e' interesse a favorirli e ad accettarli. Mi interessa sapere se oltre alle motivazioni di crisi demografica europea possano essercene altre. E comunque, stabilito che c'e' crisi economica e quindi disoccupazione, come si pensa di utilizzare questo nuovo incremento di risorse umane quando quelle locali non riescono a trovare sbocchi? In Italia Monti incitava i ragazzi italiani a emigrare, come si inserisce l'Italia in questa nuova politica dell'immigrazione?

La crisi demografica, come motivazione per l'immigrazione, è un'altra frottola, come quella "dell'emergenza".
Viene spacciato che gli immigrati sono una ricchezza.
Invece la verità è che costano una fortuna.


RispondiCitazione
Giovina
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2001
 

Ma infatti non si trova il nesso logico, in quale maniera una accresciuta e ringiovanita popolazione, in una situazione di crisi economica non andrebbe ad aggravare la situazione anche dal punto di vista della sicurezza sociale? Sembra quasi che si voglia arrivare a riscrivere tutte le leggi democratiche e ad avere giustificazioni per instaurare, eufemisticamente, un bel "coprifuoco".


RispondiCitazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

-Intendo proprio dire che si è voluto immettere un numero grande di immigrati, pur in una situazione economica e sociale Europea (oltre che di densità) non adatta. Visti i disoccupati in ogni Paese ad esempio.
Intendo scientemente e volontariamente e come scelta socio-politica precisa.

-Per lo strutturale preciso ancora. Ci sono dei Paesi che non producono di norma una ricchezza sufficiente. Ci sono Paesi che invece la producevano o la produrebbero ma eventi come guerre o rivolte ne hanno distrutto la capacità. Un esempio è la Libia.
Non mi sembrava così fumoso o complicato.

Si ho capito la tesi "scelta politica", ma e' un tentativo voluto di lasciar passare come quello riguardo alle pressioni politiche verso la libera circolazione di merci e capitali? Mi sembrano scelte politiche (cioè agire umano) arbitarie cosi come quella delle spinte migratorie postulate. Oppure no?

Se no, perchè ? Anche su quel fronte non c'e' mandato democratico preciso.

Come anche la costruzione (tentativo di..) di monopoli sul mercato delle armi o delle ricostruzioni ecc..

In cosa la tesi e' "più" scelta politica del resto citato?

Infatti capisco il discorso dei paesi che "producevano" ma quelle faccende ( guerre o rivolte ecc..) sono state causate anche da interessi occidentali? (ovviamente mi riferisco al complesso industriale / militare ecc..)


RispondiCitazione
Pagina 1 / 16
Condividi: