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Incarnazione o reincarnazione

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il fatto è che proprio il processo di civilizzazione ci ha resi quel che siamo attualmente, essere civilizzati implica indubbiamente notevoli vantaggi, ma ha sortito per compensazione anche un risvolto deleterio, in particolar modo sulla relazione fra intelligenza e cervello, come il concetto di cervello inteso come entità biochimica che contiene tutto lo scibile possibile e immaginabile, dato che l'intelligenza intesa come l'atto di essere consapevoli della realtà cosi come la percepiamo non è localizzata soltanto nella "scatola cranica", ma si estende a partire dal resto del corpo fisico ed anche oltre i suoi strati percettivi. Purtroppo non è tanto il fatto che manchino i mezzi per indagare oltre i parametri convenzionali, ma è proprio la fiducia (non nel senso religioso del termine) nelle potenzialità umane che manca. Queste potenzialità umane possono essere riscoperte in sè stessi e solo lasciandosi con umiltà il bagaglio del dogmatismo scientifico, e cercando di bilanciare nella maniera più equilibrata possibile la componente astratta con la componente razionale.

Quelli che rientrano dal coma, e ne conosco più di qualcuno, con che "scatola cranica" ragionano? Affermano di vedere "fuori" di sè il proprio corpo fisico, seppur viaggiano nell'universo, addirittura fino ad abbandonarlo, specialmente coloro che rimangono in stato incosciente per lunghi periodi di tempo.


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fobia1984
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il fatto è che proprio il processo di civilizzazione ci ha resi quel che siamo attualmente, essere civilizzati implica indubbiamente notevoli vantaggi, ma ha sortito per compensazione anche un risvolto deleterio, in particolar modo sulla relazione fra intelligenza e cervello, come il concetto di cervello inteso come entità biochimica che contiene tutto lo scibile possibile e immaginabile, dato che l'intelligenza intesa come l'atto di essere consapevoli della realtà cosi come la percepiamo non è localizzata soltanto nella "scatola cranica", ma si estende a partire dal resto del corpo fisico ed anche oltre i suoi strati percettivi. Purtroppo non è tanto il fatto che manchino i mezzi per indagare oltre i parametri convenzionali, ma è proprio la fiducia (non nel senso religioso del termine) nelle potenzialità umane che manca. Queste potenzialità umane possono essere riscoperte in sè stessi e solo lasciandosi con umiltà il bagaglio del dogmatismo scientifico, e cercando di bilanciare nella maniera più equilibrata possibile la componente astratta con la componente razionale.

Quelli che rientrano dal coma, e ne conosco più di qualcuno, con che "scatola cranica" ragionano? Affermano di vedere "fuori" di sè il proprio corpo fisico, seppur viaggiano nell'universo, addirittura fino ad abbandonarlo, specialmente coloro che rimangono in stato incosciente per lunghi periodi di tempo.

Non posso affermarlo con certezza assoluta, poichè non sono mai stato in coma e non conosco di prima mano persone che si sono risvegliate da tale stato al punto da potermi descrivere le loro esperienze, presumo che abbiano utilizzato non il pensiero cerebrale, cioè quello consueto che siamo abituati tutti a usare durante la quotidianità, ma che in qualche modo abbiano usufruito del loro corpo astrale, o meglio, la coscienza di essere si svincola e si trasferisce tecnicamente dal corpo fisico al corpo astrale ogni qual volta che la continuità fra l'attenzione di veglia e l'attenzione onirica viene interrotta, solo che durante lo stato di veglia quotidiana l'attenzione fluisce con continuità percettiva, mentre durante il sonno l'attenzione fluisce in modo discontinuo dato che non viene esercitata con un controllo volontario da parte del sognatore. Probabilmente considerando che in coma le funzioni vitali del corpo fisico saranno ridotte al minimo essenziale, una parte del nostro sé di cui non ne siamo abitualmente coscienti acquisisce una certa predominanza, e si iniziano a sperimentare percezioni non abituali, (di cui c'è un vero e proprio filone letterario rappresentato dai suoi più famosi esponenti: Raymond Moody, Elizabeth Kubler Ross, Brian Weiss, Angelo Bona, e tanti altri che si sono già affacciati nel panorama mondiale del ritorno dall'aldilà e chissà quanti altri ancora ne spunteranno, anche se li per li mi sfuggono i nomi) comunque oltre non saprei dirti, perché altrimenti dovrei addentrarmi in congetture teoriche le quali non possono essere corroborate e convalidate se non tramite l'esperienza diretta. Diciamo che qualcosa di qualcosa molto simile al coma si può sperimentare man mano che il gap fra la coscienza di veglia e quella di sogno si riduce fino a diventare un continuum ininterrotto. In un certo senso alla nascita questo gap è assente perché, non c'è una vera e propria separazione fra gli stati di attenzione, poi man mano che si avanza con gli anni si è soggetti per ragioni socio-culturali ben radicate e profonde le cui motivazioni scaturiscono essenzialmente dal dover riuscire a percepire gli stessi segmenti della realtà fenomenica, il sistema cognitivo umano viene in un certo senso saturato e assorbito da tutta una serie di stimoli sensoriali socialmente condivisi e da li nasce il sogno collettivo (o incubo a seconda dei punti di vista). Un ottimo metodo per l'agevolazione e la stimolazione dei ricordi pregressi è la dermoriflessologia termine coniato inizialmente dal lavoro sulle placche di Giuseppe Calligaris e ampliato da Flavio Gandini e Samantha Fumagalli


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La Chiesa cattolica rifiuta in generale l'incarnazione delle anime in quanto non ne parla mai: è interessata solo ai corpi...direi. Al di là di possibili polemiche, il cristianesimo rifuta, o meglio tace, sulla reincarnazione in primis perchè Gesù non ne parlò mai esplicitamente ( ma vedasi la storia del cieco con gli ebrei che gli chiedono: ma fu lui a sbagliare od i suoi genitori ? E G. tacque: il suo silenzio è veramente eloquente nel senso della persona che sa ma che non vuole o non può parlare esplicitamente, altrimenti avrebbe negato nel suo solito stile, con una certa qual come dire virulenza... ).

Gesù ha fatto riferimento alla reincarnazione anche quando, e non solo, riferendosi a Giovanni Battista li chiese se credevano che fosse Elia.
La chiesa cattolica cassò la reincarnazione con il concilio di Nicea.

Il consiglio di Nicea, un'onta sulla Cristianità 👿


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fobia1984,
la ringrazio per la sua disponibilità, quello che sento di dover approfondire è:

Probabilmente considerando che in coma le funzioni vitali del corpo fisico saranno ridotte al minimo essenziale, una parte del nostro sé di cui non ne siamo abitualmente coscienti acquisisce una certa predominanza,

Quelli dell'esperienza extracorporea hanno descritto per filo e per segno ciò che ha già fatto Steiner. Alcuni di loro sono semplici ed usano espressioni elementari, ma i concetti sono li stessi.


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