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La classe lavoratrice iraniana e la rivolta


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Durante la preparazione delle elezioni era un luogo comune che Ahmadinejad avrebbe tenuto il voto della classe lavoratrice. Questo era stato il caso nel 2005 e si era dato per scontato che sarebbe stato il caso nel 2009. La ragione data è stata che Ahmadinejad aveva aiutato la classe lavoratrice con svariati benefici pagati con i profitti del petrolio. E, naturalmente, lui stesso è, per così dire, un ragazzo della classe lavoratrice che ha avuto successo: il figlio di un fabbro ferraio che ha ottenuto un PhD, entrato a far parte della destra nella rivoluzione ed alla fine è divenuto presidente. Infine, è stato arguito che i lavoratori erano socialmente conservatori ed avevano poco tempo per la gente della classe media che voleva una legislazione più liberale. Questo quadro, mentre accenna ad importanti verità, è anche piuttosto condiscendente nella sua presunzione che i lavoratori si preoccupino soltanto di questioni di pane e burro e che tendano verso il cupo fanatismo quando si tratta di questioni di democrazia e di diritti delle donne.

Per contrasto, la coalizione elettorale attorno a Mousavi è stata giudicata essere classe media, basata sproporzionatamente tra professionisti e studenti, con il denaro fornito dagli interessi della classe dominante. (Come l'ha chiamata un irritabile analista, la "il popolo di Gucci" in alleanza con i capitalisti iraniani). Mousavi spingeva avanti un programma di austerità, con al centro privatizzazioni e misure anti-inflazionistiche. Perciò, per estendere la propria attrazione, ha trattato brevemente delle preoccupazioni progressiste di uno strato della popolazione che ne ha avuto abbastanza delle milizie basij, della soppressione dei media e dei prigionieri politici. In realtà non ha proposto molte riforme, ma era tutto nel marchio. (E' significativo che, in gran parte della cronaca dei media anglofoni, queste preoccupazioni siano simboleggiate dalla posizione del chador - come se la questione più importante sia il diritto di esporre i propri capelli). Così, quando queste proteste sono iniziate, sembrava un assunto ragionevole che fosse in modo schiacciante una rivolta della classe media - forse non per il neoliberismo di per se, ma contro ciò che intendeva come un imbroglio elettorale e l'ovviamente antidemocratico sistema dietro di esso. Comunque, se la base di Mousavi era così classe media, sarebbe difficile capire come poteva forse essere stato alla guida. Se il movimento di protesta fosse esclusivamente della classe media, probabilmente non potrebbe vincere e ci si potrebbe aspettare che si dissolva.

Alcuni analisti liberali hanno disputato l'idea che Ahmadinejad avesse ottenuto in modo decisivo il voto della classe lavoratrice. Robert Dreyfuss, facendo la cronaca da Tehran, ha affermato che era quasi impossibile trovare un sostenitore di Ahmadinejad anche nelle zone più povere. Juan Cole, discutendo il primato di classe nell'interpretare le elezioni iraniane, ha sottolineato che i riformatori neoliberali come Khatami avevano ottenuto il 70% dei voti nel 1997 e quindi più del 78% nel 2001. Ovviamente Khatami doveva ottenere appoggio molto oltre i suoi sostenitori nel settore degli affari. Naturalmente, questo non ha provato che i riformatori nel 2009 avevano una maggioranza - non otterremo la prova, qualunque sia la verità sulla questione - ma significa che è richiesta prudenza per le ipotesi che poniamo in atto. Tuttavia, Reza Fiyouzat concepisce quello che sembra essere un punto più convincente: "Quelli con più coscienza di classe, i più attivi politicamente delle classi lavoratrici iraniane, sono di gran lunga i più anti-governativi. Come lo sappiamo? Lo sappiamo perché invariabilmente finiscono in carcere". Bene, come minimo.

Qui la questione di classe è importante, non perché i lavoratori siano angeli con i quali non possiamo mai dissentire, ma perché la loro potenza organizzata è necessario persino per rendere efficaci queste richieste democratiche. Anche se i dimostranti fossero tutti della classe media, vorrei che vincessero. La verità va detta. Vorrei che ottenessero anche di più di quanto si siano aspettati - vincere in modo così completo che dessero uno stimolo incoraggiante alla classe lavoratrice e facilitassero la sua rapida auto-organizzazione al di fuori dei sindacati approvati dal Consiglio del Lavoro Islamico. Non importa uno sciopero generale: ciò che è urgentemente necessario è la riapparizione delle shoras. Ed abbiamo visto che le sommosse si diffondono caoticamente nelle aree della classe lavoratrice di Isfahan (vedi inoltre), dove i dimostranti hanno scacciato la polizia, e nella città meridionale di Yazd. Le proteste si sono propagate ai distretti operai di Tehran meridionale. Compaiono resoconti di affluenza della classe lavoratrice, benché raramente, in certa stampa di lingua inglese.

Vi è la comprensibile tendenza a pensare a questo sollevamento in termini di 'rivoluzioni colorate'. Ho visto anche dei rapporti che citano personaggi del movimento 14 Marzo che tentano di associarsi alla rivolta. E' sciocco da parte loro, dal momento che qui sta chiaramente succedendo molto di più che semplicemente una 'Rivoluzione dei cedri', con le classi alte e medie (e le loro molto abusate domestiche siriane) che intervengono per essere ammirate dai fotografi. Le dimostrazioni non sono state limitate alle zone della classe media o delle parti più ricche di Tehran. Non sono state proteste orchestrate progettate accuratamente con giorni di gloria nel sole ed un'atmosfera presa in prestito da un annuncio pubblicitario della Coca-Cola. In ogni caso, quello che i sedicenti rivoluzionari dei cedri tipicamente trascurano di menzionare è che le proteste di Hezbollah erano molto più grandi delle loro. Questo non è il caso in Iran, dove i sostenitori di Ahmadinejad sono stati chiaramente superati numericamente da proteste militanti molto maggiori.

Versione originale

Fonte: http://leninology.blogspot.com
Link: http://leninology.blogspot.com/2009/06/iranian-working-class-and-revolt.html
19.06.2009

Versione italiana

Fonte: http://freebooter.interfree.it/
19.06.2009

Traduzione a cura di FREEBOOTER


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