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La sinistra in Italia e la questione nazionale


MatteoV
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 251
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A sinistra c’è l’ennesimo assembramento, le ennesime ricollocazioni, scissioni e unificazioni, nuovi nomi e nuove liste. Si tratta di un sottobosco estremamente fluido, in continua mutazione. Si direbbe che nessuno sia in grado di portare avanti un raggruppamento per più di un quinquennio, forse perché si tratta di costruzioni improvvisate che non si fondano su un’analisi articolata del presente e su una filosofia politica, ma su accordi tattici, appelli all’unificazione di una sinistra generica e astratta, “post-ideologica”, ovvero che respinge tutte le ideologie tranne quella del mercato globale, assunta in maniera quasi inconsapevole.
Con gli ultimi recenti rivolgimenti, destinati probabilmente a non durare, nel migliore dei casi, più di qualche anno, è nato il “Campo Progressista” di Giuliano Pisapia, poi c’è stata la costituente di Sinistra Italiana, infine il congresso di Rifondazione comunista segnato dalla fine della segreteria di Paolo Ferrero (oltre che dalla consueta emorragia di iscritti).
Le tante mutazioni, in realtà più nominali che sostanziali, non sono la risoluzione della crisi, ma sono esse stesse dentro la crisi della sinistra che dura ormai da tre decenni. È un crisi non solo italiana, ma che in Italia si avverte con particolare virulenza. Tutte queste “rifondazioni” segnalano proprio l’incapacità della sinistra di interpretare la fase storica attuale e di elaborare un progetto di società alternativo rispetto al capitalismo postmoderno e quindi una corretta strategia di opposizione a esso. La crisi in corso deriva proprio da questa difficoltà... [CONTINUA]


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PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4104
 

È come il naufrago che annaspa nell'acqua alla ricerca di un galleggiante per aggrapparsi. E tutto questo perché? Perché non la sinistra non è capace di fare una analisi seria della situazione e di gettare a mare la zavorra dell'ideologia del secolo scorso. Guardate gli ultimi risultati elettorali e i sondaggi per il voto tedesco : la sinistra sta scomparendo dall'Europa.


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cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1697
 

In italia il 62% delle famiglie risiede nella casa di proprietà con un valore medio di 170.000 euro ed al SUD italia la percentuale delle famiglie proprietarie di prima casa sale all'83%. Un buon 20% ha anche una seconda casa, al mare o in montagna oppure data in affitto, di solito in nero.
http://www.lastampa.it/2017/05/30/italia/i-tuoi-diritti/casa-e-condominio/litalia-ancora-il-paese-della-casa-di-propriet-fFqqAjhvyVB9ortF3MZ2zN/pagina.html
A tutti gli effetti sono CAPITALISTI (magari pure decadenti....) ed è difficile che costoro si possano definire di sinistra a meno che svernino a capalbio leggendo il manifesto (l'unità ormai la leggono solo quelli di casa pound).
Chi vive in affitto, magari in una casa popolare o in un garage trasformato in monolocale senza finestre, se la passa parecchio male ma è sempre pronto ad applaudire er puzzone, salvo poi appenderlo per i piedi quando butta male.

Lo credo che la sinistra sta scomparendo.....


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