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L'anno del contatto: perdere il corpo?


GioCo
Noble Member
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Mi accingo a scrivere una rilettura della storia ed ecco che su CDC compare una pezzo di rilettura della storia (QUI). Sembra quasi che lo faccio apposta, eppure era già diversi giorni che avevo in testa di scrivere sull'argomento, ben prima che comparisse l'articolo.

Certo a me non interessa risalire fino al neolitico o entrare a gamba tesa sulla diatriba dei generi, vorrei invece focalizzarmi sulla tecnologia per mettere in evidenza un altra questione che come sempre le tasche capienti dell'evidenza evidente ci nasconde.

Per comodità faremo risalire l'invenzione della tecnologia moderna con la prima avventura industriale del tessile in Francia che nasce con l'intento (degli inventori) di usare il motore a vapore che era stato appena inventato per ridurre le fatiche dell'Uomo unendolo al telaio da tessitura. Solo un intuizione geniale?

In realtà ha reso subito chiaro che l'opera del corpo, cioé il tramite corporeo dell'esperienza, era destinato a diventare inutile nella narrativa sociale. Perché? Quale vantaggio si può trarre dal rendere inutile l'opera manuale?

Certo si riduce la fatica e si rende libero l'accesso per un pubblico più ampio alla comodità che nel medioevo erano appannaggio esclusivo dei nobili, proprio in virtù della fatica che comporta l'assenza del mediatore meccanico sostitutivo. Ma è davvero solo questo, oppure la rinuncia del corpo ha un altra genesi, un altro significato?

Ragioniamo. Prima della produzione industriale per tramite della macchina, il lavoro manuale umano era indispensabile. Rovesciamo il concetto nella comunicazione. Certamente anche anticamente i messaggi potevano essere trasmessi. C'erano diversi metodi, ma alla fine il mediatore era sempre umano. Con Marconi inizia una rivoluzione concettuale, dove la trasmissione del messaggio si svincola totalmente dall'umano per diventare proprietà indiscussa della macchina.

Noi però abbiamo concesso al linguaggio (più che al silenzio interiore) il primato umano. Cioé riteniamo che indiscutibilmente la supriorità umana su quella animale passi dal linguaggio. Se quindi dotiamo le macchine di un linguaggio, di fatto abbiamo eguagliato la funzione primaria umana e non ci sarebbe ragione di ritenere che la macchina sia meno dell'Uomo. Ma è così?

Questa idea ci ha indotto a pensare che sotto attacco fosse la capacità intellettuale e del pensiero (che viene guardacaso introdotta da Cartesio qualche secolo prima) quando in realtà era il corpo l'obbiettivo indiscusso e ce lo dice solo tutto. Il corpo e il suo interagire con l'ambiente costruisce esperienza e l'esperienza è la base dell'apprendimento. Se io non ho esperienza fenomenica di un albero (compresa la reazione emotiva del mio corpo) o del mare se preferite, non posso concepire niente che riguardi questi fenomeni, non posso concepire il significato. Inoltre è nel manipolare la materia che ci circonda che siamo particolarmente abili ed è proprio attraverso la manipolazione che veniamo stimolati all'indagine e all'osservazione dei fenomeni della realtà. Non con il cerebro ma sempre con tutto il corpo. Quindi la privazione del corpo non è semplicemente la liberazione di un peso, di uno strumento difettoso o meno performante rispetto un cyborg, ma l'evirazione dell'attività della Mente che diventa amorfa, come il programma di un computer. A meno che non si voglia semplicemente fare spazio occupabile da altro.

L'amorfismo, oggi divinizzato tramite un altro concetto astratto, quello di anima equiparata nella psicologia all'attività della Mente, che non vuole indagare i significati ma rimanere sulla superficie poetica (intuitiva) dei termini, non ci spiega come mai la proiezione futura dei corpi è nella cibernetica e non nella ricerca biomedica (come sarebbe logico se il corpo umano fosse da ritenere difettato geneticamente). Allo stesso tempo, il lavoro che doveva (secondo i padri) nobilitare l'Uomo è diventato il suo esatto contrario: oggi è nobile chi può permettersi di non lavorare con le mani, mentre è un poveraccio chi sgobba dalla mattina alla sera, ma tollerato solo se il suo lavoro non è creativo ma ripetitivo. Certo, poi vediamo molti leader lavorare incessantemente ed essere nobilitati per questo. Prendo un incona vivente del nostro tempo ad esempio: Elon Musk. Ma quando mi riferisco ai lavori manuali, intendo mettere a confronto quelli umili con quelli nobili. Lavorare al computer è indubbiamente ancora un lavoro manuale. Finché almeno la tastiera non sarà sostituita dal estensioni neurali. Ma è proprio questo il punto: chi dice di essere nobilitato dal suo lavoro sta di fatto lavorando ancora e ancora per "solllavare dalla fatica l'uomo" come se stessimo ancora spaccando le pietre nel neolitico. In altre parole ci solleva dalla fatica in modo eufemistico privandoci del corpo, almeno quello che ci è stato consegnato dalla storia, da madre natura e dal nostro retaggio evolutivo, come se il pensiero non derivasse dal corpo e le due cose fossero separabili senza conseguenze.

Bene, gli esoteristi a questo proposito hanno una spiegazione molto interessante. Ora vi prego di considerare quanto segue alla stregua di una fiaba. Non v'azzardate a considerare "vere" o anche solo "verosimili" le fandonie che scriverò. Sono pure speculazioni e voglio essere ben chiaro su questo punto: non le sto comunicando perché desidero siano considerate qualcosa di vero in tutto o in parte per quanto appaiano seducenti e la tentazione di considerarle in questa luce si sveli quasi naturale.

Solo sono molto coerenti e come ripeto spesso siccome non mi interesso di verità, ma di coerenza, per me rientrano perfettamente nei binari di questa logica.

Bene, dicevo degli esoteristi che ci parlano per tradizione di due mondi, uno è il nostro e potremmo inquadrarlo in una visione moderna come "il mondo fisico dei fenomeni che si consumano entro lo spazio dello spettro elettromagnetico". Cioé dei fenomeni fisici elettromagnetici. Quindi diciamo il mondo fisico che contiene e definisce la risposta dei nostri sensi. Questa definizione rende implicito che ci può essere molto altro che avviene all'esterno dei fenomeni del nostro mondo fisico e dei nostri sensi. Ma come ho già accennato in altri contesti, non ci dice che il resto non sia altrettanto fisico, solo che l'interazione tra la dimensione dei fenomeni che avvengono nello spettro elettromagnetico e il resto è debole. Cioé per lo più indiretta. Un esempio possono essere i neutrini che si sospetta esistano per circa 3/4 del loro tempo in uno stato in cui non interagiscono con il mondo fisico e 1/4 in cui interagiscono ma debolmente. Ma c'è di più. Immaginiamo adesso per assurdo che la fisicità sia data solo dal modo in cui è organizzata l'energia. Ad esempio lo spin del fotone. Immaginiamo (sempre per assurdo) che esista una materia (cioé energia organizzata) definita esclusivamente nello spettro elettromagnetico dell'infrarosso. Siccome interagisce in modo debole con i muri, tant'é che lo scanner all'infrarosso può vedere le persone che abitano dentro una casa come se la stessa fosse trasparente, di fatto un essere vivente di quel tipo potrebbe attraversare i muri come se fossero fatti d'aria.

Bene, se fosse quindi questo essere invece fatto di molecole di materia simili ai neutrini, cioé una materia che interagisce debolmente con tutto lo spettro elettromagnetico della nostra realtà fisica, avremmo che tutto il nostro mondo fisico apparirebbe a quest'essere come a noi appaiono gli spettri, ma questo non significa che invece il SUO mondo sia meno fisico del nostro. Significa solo che noi lo vedremmo "spettrale" (in trasparenza) ne più e ne meno come lui vedrebbe noi allo stesso identico modo.

Certo, se poi lui ha la possibilità di "controllare" volontariamente in qualche modo il livello di interazione con il nostro mondo, avrebbe possibilità aggiuntive che a noi sono apparentemente negate.

Però però a questo punto abbiamo una base teorica del tutto astratta (equiparabile a quella del BigBang) che ci permette di porre su piani differenziati e fisici (quindi corporei) qualcosa che noi potremmo chiamare "anima", "spirito" o più coerentemente secondo questa prospettiva "secondo corpo" o secondo la tradizione esoterica "corpo astrale" o eterico (cioé della fisica "esterna" dell'etere) e la Mente che non è il prodotto del secondo corpo ma esclusivamente del primo. Ma allora cosa fa il secondo corpo? Beh, da corrente al primo. Quando si separano, il secondo corpo continua a esistere, in quanto il suo campo di esistenza gli fornisce in automatico energia illimitata, ma il primo corpo è solo un contenitore, un tramite che rende possibile al secondo corpo di manifestarsi entro il piano fisico dello spettro e quindi l'energia "vitale" si esaurisce in fretta. A sostegno (del tutto indiziario) di questa tesi ci sono tanti particolari. Uno ad esempio è la descrizione del cordone d'argento che lega i due corpi che fa chiunque abbia provato un viaggio astrale osservando la connessione tra la sua metà eterica e quella fisica (nello spettro) e sapendo intuitivamene che se dovesse essere reciso questo comporterebbe la morte praticamene immediata del primo corpo fisico. Per fortuna pare che quel cordone sia estremamente robusto e possa allungarsi praticamene all'infinito, suggerendo che la fisica del mondo eterico non segua le leggi di quello elettromagnetico ma più quelle del sogno... e qui si apre una parentesi che esula da questo contributo.

Ma l'esoterismo non si ferma qui. Va molto oltre. Esso ci racconta di un mondo eterico con le sue leggi che è a fianco di quello sensibile, generalmente latente ma così vicino che a volte si trova quasi sovrapposto e quindi (anche se dobolmente) possono avvenire interazioni "tra i differenti mondi" abbastanza intense da essere percepibili anche dai sensi di un uomo comune. Questo mondo è di sostanza eterica "più densa" ad intendere che l'esterno rispetto alla nostra realtà è composto da piani o strati, come l'oceano e quello più basso e vicino a noi terricoli (diciamo il fondo) è chiamato appunto "basso astrale" o anche "le lande" perché sono per lo più composte da un piano ininterrotto che si estende in tutte le direzioni e all'infinito e farebbero la felicità dei terrapiattisti. Questo piano sarebbe abitato da creature che interagiscono in modo fisico tra loro e "strisciano a terra", ne più e ne meno come facciamo noi anche se si muovono in un mondo con leggi fisiche differenti. Le lande avrebbero la caratteristica di essere raggiunte da pochissima luce. Esse rimarrebbero immerse in una specie di penombra che non sembra conoscere giorno e notte, dato che la luce filtra più o meno sempre uguale da un cielo che viene descritto uniforme. Il significato di "luce" in questo posto avrebbe poi tutto un suo senso che per noi risulterebbe per lo più intraducibile.

Le creature del basso astrale che interagiscono di più e meglio con noi sarebbero corpi eterici di persone che essendo morte cercano disperatamente un corpo, dal momento che sono rimaste intrappolate nel basso astrale e non sanno come uscirne. L'unica cosa che anelano più di ogni altra e tornare in questo mondo, perché senza un corpo a fare da mediatore è impossibile tornare indietro.

Un altro modo di chiamare questi abitanti per gli esoteristi è "forme pensiero" (personalmente aggiungerei "disgraziate" sempre per una lettura coerente e per distinguerle da quelle che non rimarrebbero intrappolate secondo questa visione) e il motivo non è che si vuole rendere immateriale e meno fisica la loro presenza, ma per via della privilegiata connesione che conservano con tutti i corpi viventi, in particolare nella forma umana che hanno conosciuto. In altre parole essi sarebbero in grado di stabilire quello che per noi potrebbe sembrare un contatto telepatico, in particolare non tanto con le parole ma con immagini, sensazioni, idee anche astratte, ricordi. Per ciò manipolano il nostro modo di concepire il mondo in cui ci troviamo per scopi e fini che riguardano il loro esclusivo interesse. Come? Beh ovvio, una corda d'argento "provvisoria" che alimenti la Mente, no? In altre parole concorrono al controllo del corpo o almeno ci provano. Da qui l'idea di possessione che poi la cristianità ha fatto propria.

Comunque lo scopo e il fine di queste forme pensiero è sempre e solo uno alla fine: tornare a possedere un corpo fisico nello spettro elettromagnetico. Perché? Perché è il solo mezzo apparente che permette di fuggire, seppure temporaneamente, dal luogo in cui si trovano e (Dio non voglia) anche da quel mondo eterico in cui sono imprigionati e proprio per grazia della morte: quando si spezza il legame tra i differenti mondi verrebbe liberata energia che crea un varco temporaneo che permetterebbe di andare oltre. Chi ha avuto un esperienza di premorte descrive spesso un "tunnel di luce" che porta da qualche parte e che ricorda tanto i viaggi stellari a velocità superiori alla luce di Star Trek, Star Wars o per chi è appassionato del genere ancora meglio "Contact" un film del 1997 diretto da Robert Zemeckis in cui a viaggiare non è propriamente una astronave ma una persona.

Ve bene, di carne ne ho messa tanta. Spero di avervi di nuovo stimolato l'intuito perché (quando mi riesce) è quello che mi riesce meglio.


esca hanno apprezzato
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Simsim
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 194
 

Ti porteró il mio punto di vista, con una premessa d´obbligo: non parlo di ció che non ho personalmente sperimentato, e il mio cervello si setta su determinati argomenti sul lato possibilista come approccio di massima, ma saldamente ancorato al terreno per quello che riguarda il quadro generale di vita.

Quello che ho personalmente sperimentato é il fatto che esistano delle correnti di energia che tutti noi piú o meno in automatico generiamo, sia come "emettitori" singoli, sia nelle nostre interazioni con persone o cose. E queste correnti di energia sono percepibili, ma come ogni abilitá questa é una cosa che va scoperta, coltivata, allenata e resa automatica.

Non ho problemi ad ammettere di aver fatto uso in passato in qualche occasione di droghe leggere in compagnia di amici ed in situazioni sociali. Beh, in quel lieve stato soffuso, la mia percezione di ció che c´era attorno era incredibilmente amplificata, al punto di percepire dei cambiamenti di stato d´animo (e di conseguenza di effetti fisici) anche su me stesso in base all´input prevalente che ricevevo dall´esterno. Ero in grado di delineare gli umori delle persone attorno senza guardarle, di percepire se c´era una discussione in corso o altro, e in tal modo (sempre cosciente del mio stato alterato e quindi sulla difensiva in partenza per questo) di capire se ci fosse o meno una minaccia alla mia incolumitá fisica, o se ci fosse qualcosa che potevo fare o dire per rettifica o meno un´energia negativa.

Per tornare a fatti piú semplici, io su questo misuro il mio invecchiamento. Col tempo che passa ho sempre meno interesse per tutta una serie di cose, un misto di voglia di risparmiare tempo e attenzione per cose a me non utili e pigrizia probabilmente. Eppure posso dirti che sono abbastanza in grado normalmente di descrivere lo stato d´animo generale di una persona con cui sono in comunicazione, e riesco a dirti se c´é qualcosa che non va, se c´é qualcosa su cui quella persona sta concentrando i suoi sforzi per superarla o meno. Quello che tutti impariamo a fare col tempo é dissimulare. Eppure come esistono la famosa comunicazione non verbale e le microespressioni, esistono degli accenti nei gesti e nelle parole che descrivono in maniera chiara l´umore di quella persona.

Tutto questo mi porta a dire che abbiamo un livello di coscienza che é enormemente sottovalutato e che sarebbe da scoprire.

Peró resto saldo sul mio punto di partenza, cioé: viviamo in un mondo fisico, in cui la conoscenza di determinati fenomeni probabilmente aiuta in alcune situazioni. Ma di fatto é alle leggi del mondo fisico che dobbiamo rispondere, questo finché naturalmente l´intuito personale non ti porti a pensare di dover fare un salto. Francamente su questo il mio sentore é quello di uno che usa un pc, e che peró si ritrova a doversi interfacciare per tutto tramite una calcolatrice. Saprei usare un pc magari (chi lo sa), ma al massimo posso impostare delle operazioni matematiche. Quando mi sará concesso di usare un pc perché saró pronto o sará il momento giusto, magari quel giorno lo riceveró. Per ora probabilmente mi basta essere cosciente che quella calcolatrice non é l´ultimo stadio possibile.


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