Lasciando perdere i...
 
Notifiche
Cancella tutti

Lasciando perdere il radiosol...

Pagina 2 / 2

Tonguessy
Membro
Registrato: 2 anni fa
Post: 2779
 

Il proletariato non ... la cultura, l' astuzia.... delle altri classi.

Ma se il proletariato è ignorante e stolto, cosa si può sperare che faccia di buono?
Sono contrario a questo punto di vista. A casa mia (comunisti) mi hanno insegnato che se il padrone conosce 1000 parole, il proletario (comunista) ne deve imparare 1100, proprio per batterlo in astuzia.
E mi sembra che tu, con la tua cultura enciclopedica, sia un buon esempio di quanto dico.


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
Topic starter  

Il proletariato non ... la cultura, l' astuzia.... delle altri classi.

Ma se il proletariato è ignorante e stolto, cosa si può sperare che faccia di buono?
Sono contrario a questo punto di vista. A casa mia (comunisti) mi hanno insegnato che se il padrone conosce 1000 parole, il proletario (comunista) ne deve imparare 1100, proprio per batterlo in astuzia.
E mi sembra che tu, con la tua cultura enciclopedica, sia un buon esempio di quanto dico.

Ma, soprattutto, se, per dirla con qualcuno, il proletariato è composto prevalentemente da borghesi senza colletto (da proletari, che non sono ancora diventati borghesi, ma che aspirano solo a diventare tali) cosa potremmo mai aspettarci dal proletariato (e neanche faccio riferimento alla pressochè estinta classe operaia) ?


RispondiCitazione
Jor-el
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 990
 

Sarà, ma quando leggo parole come organizzazione, partito, violenza rivoluzionaria, dittatura, terrore rosso mi vien in mente un mondo diverso, dove il mestiere di Presidente del Consiglio, ministro, banchiere e giù fino a sindaco, assessore, amministratore delegato, presidente di cooperativa implichi dei rischi seri, dove le ragazzette procaci ci pensino 10 volte prima di desiderare di "darsi alla politica" e dove un poliziotto ci pensi 100 volte prima di torcere un capello a un manifestante. E dove ci voglia molto coraggio a proporre leggi come Formerò, job acts e similari.


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
Topic starter  

Sarà, ma quando leggo parole come organizzazione, partito, violenza rivoluzionaria, dittatura, terrore rosso mi vien in mente un mondo diverso, dove il mestiere di Presidente del Consiglio, ministro, banchiere e giù fino a sindaco, assessore, amministratore delegato, presidente di cooperativa implichi dei rischi seri, dove le ragazzette procaci ci pensino 10 volte prima di desiderare di "darsi alla politica" e dove un poliziotto ci pensi 100 volte prima di torcere un capello a un manifestante. E dove ci voglia molto coraggio a proporre leggi come Formerò, job acts e similari.

Nei Paesi "a guida socialista" chi esercitava i succitati mestieri di Presidente del Consiglio, di cooperativa etc era molto più libero di calpestare i diritti del più debole di quanto non lo siano i politicanti nostrani.
Questo perchè non c'è mai stata dittatura del proletariato ma solo dittatura SUL proletariato.


RispondiCitazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
 

lasciando perdere il radiosol, meglio sorbirci radio babuskin?

mah 😕


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
Topic starter  

Gli autori del libro, Dove sono i nostri, consentono la riproduzione.
Dicono: [...] l' indice più chiaro per misurare i rapporti di forza fra le classi è la quota di plusvalore che viene estratto dal proletariato ( che non è altro che la quantità di lavoro che la classe immette a sue spese nel processo produttivo), allora la rivendicazione più forte, più centrale, che possiamo avanzare è quella che riguarda la necessità di affermare il nostro diritto a lavorare tutti, lavorare meno e a salari più alti. Niente di nuovo, una parola d'ordine immediata, che ha attraversato i secoli e non ha perso il suo smalto, che permette da subito di ricompattare mondo del lavoro e del non lavoro [...]pag 201-202.

Idee forza che sul nostro giornale sono state scritte da almeno 25 anni .

Come troviamo conferma che le crisi sono anche il momento che fa aprire di più e meglio occhi e mente...

(Un libro tardivo ma interessante).


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
Topic starter  

Gli autori del libro, Dove sono i nostri, consentono la riproduzione.
Dicono: [...] l' indice più chiaro per misurare i rapporti di forza fra le classi è la quota di plusvalore che viene estratto dal proletariato ( che non è altro che la quantità di lavoro che la classe immette a sue spese nel processo produttivo), allora la rivendicazione più forte, più centrale, che possiamo avanzare è quella che riguarda la necessità di affermare il nostro diritto a lavorare tutti, lavorare meno e a salari più alti. Niente di nuovo, una parola d'ordine immediata, che ha attraversato i secoli e non ha perso il suo smalto, che permette da subito di ricompattare mondo del lavoro e del non lavoro [...]pag 201-202.

Idee forza che sul nostro giornale sono state scritte da almeno 25 anni .

Come troviamo conferma che le crisi sono anche il momento che fa aprire di più e meglio occhi e mente...

(Un libro tardivo ma interessante).

Questo è un argomento a cui ricorre sovente anche il trotskista Ferrando. Peccato siano proposte lontane dalla sensibilità dei più i quali ne ignorano addirittura l'esistenza.


RispondiCitazione
Pagina 2 / 2
Condividi: