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L'essenza della lotta spirituale


GioCo
Noble Member
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Se guardi il Mondo, gli occhi non fanno che vederne le miserie. Questo è l'inganno, il sudario che copre ogni azione e che non ci consente di vedere la bontà che poi è solo una, perché la misuriamo in un solo modo: donare senza aspettarsi nulla in cambio.

Tutti vorrebbero e tutti sentono di poter fare questa semplice azione. Ma nessuno ne ha la possibilità materiale se non commettendo crimine che poi è uno solo, l'ipocrisia.

Approfondisco se no si potrebbe scambiare l'intento e la volontà di compiere il male con il Male in sé come si fa di solito. Il Male in sé è il modo "naturale" con cui il Mondo funziona, ciò che circonda i nostri sensi. Il predatore deve prendere quello che gli necessita per vivere da altri esseri (animali) che a loro volta dipendono da altri esseri ancora (vegetali) che a loro volta traggono le loro necessità dall'ambiente "inanimato" (apparentemente privo di Vita) come la terra, l'acqua e la luce del sole. Tutto il "vivente" quindi appare dipendente dal suo ambiente e necessitante comunque del suo sostentamento. Come il latte è per il neonato del mammifero, non può farne a meno.

Il processo di predazione separa la volontà di vivere e far parte del bioma di riferimento (ad esempio la tundra o la foresta) e della biosfera più in generale, dalla necessità di sopravvivere in essa e siccome prevale sempre quest'ultima, non si agisce per vivere ma per sopravvivere. Così ogni creatura non può che desiderare intensamente la vita e ricevere in cambio una dura esistenza che consuma rapidamente il tempo di permanenza entro gli spazi del vivente (sensibile). Ogni creatura quindi anelando la vita finisce (inconsapevolmente) per adorare Dio e l'amore.

Ma è un amore che consumando porta solo la morte, suicida e omicida. In ultima sintesi quindi quel che noi chiamiamo "natura" è tutto questo ed è inaccettabile.

Non per le creature animali che rimangono inconsapevoli, ma per chi vedendo tutto questo ed essendo dotato di intelletto non può che capire nel suo profondo che vi è un altra separazione (aparente) più orrenda (se possibile) e inaccettabile ancora. Infinitamente più orrenda e incaccettabile per i figli della luce che hanno conosciuto fuori dal corpo un tempo di cui (forse per pietà?) non ricordano in cui dimoravano insieme al creatore. La separazione da Dio, l'unico essere che (per logica) dona senza fine e non ha bisogno di nulla in cambio: c'è pena che può essere più grande? Non credo, ma il Male, quello che aggiunge volontà e intento alle miserie che ci circondano, non fa che provarci (a trovare un Male più grande di quello intendo).

Tuttavia, se la fonte di tutto il bene non ha bisogno a sua volta del bene, questo però non pregiudica il fatto che sia necessario comunque per un ordine cosmico maggiore (rispetto a noi) "restituire" qualcosa... In altre parole non implica che quel dono non abbia ne fine ne scopo e sia solo un generare caotico e privo di senso e senno. Come insistono a ripetere i figli del buio.

Perché se Dio è anche intelligenza allora alla base di tutto non può che esserci un ordine Cosmico e il semplice scorrere del tempo in cui siamo imprigionati "per forza" e indipendentemente dai barbatrucchi (come macchine del tempo varie) ci suggerisce che non solo quest'ordine c'è ma che domina su ogni cosa senza scampo e in specie domina sul caos.

Da qui ad arrogarsi il diritto di affermare poi cosa sia quest'ordine (fondando una qualche religione) però ne corre e noi ora non procederemo in questa direzione, sia perché c'è qualcosa di più importante e attinente al post da dover approfondire e non voglio farla lunga, sia perché è un terreno minato che non occorre calpestare. Basta volarci sopra. Come?

Al solito modo. Non pretendendo e non cercando alcuna verità, ma limitandoci a seguire come pollicino le briciole di pane che poi in ultima sintesi sono considerazioni di coerenza o conseguenze di procedimenti logici che richiedono di partire da qualche parte per poter iniziare a riflettere. Dato che sono cose minute e facili da perdere, la loro ricerca deve essere accorta e non deve mai darci l'impressione che sia "per forza" la direzione corretta quella intrapresa. Perché tutte le strade non segnate o comunque "diverse" dai segni che cerchiamo portando alla casa della Strega, non alla nostra. Cioè nella casa del Mondo che non fa che seguire la natura delle cose, nascondendo dietro l'abbondanza un predatore.

Tutto ciò ci suggerisce due cose: per vivere è saggio sfruttare il principio della parsimonia, cioè fare di necessità virtù rispettivamente nello stato in cui versiamo, come il Leone (vero) che non sbratta bestiame un giorno si e l'atro pure come non ci fosse un domani, ma si mette in caccia quando non riesce più ad arginare la fame e per il resto, per il godimento suo (e delle sue prede) non fa che giacere in panciolle godendosi il dolce far niente o poco di più. Ed infatti facilmente lo troveremo esattamente a non fare nulla, steso da qualche parte. L'altra cosa è lo speculare della parsimonia che è l'esagerazione ed è sempre il segno che contraddistingue la volontà di fare del Male ed è ciò che esercita su di noi il fascino irresistibile della cornucopia, l'idea di un assenza terrena di affanni e dolori.

Saremo sempre tentati all'esagerazione, ma anche e di più ancora saremo affascinati senza sosta dalla possibilità di poter esagerare "impunemente" (cioè senza pagarne lo scotto). E lo faremo, oh se lo faremo! Più di quando siano in grado di cogliere con il nostro intelletto. Anzi, l'intelletto sarà usato per giustificare il contrario, che dove c'è predazione in verità c'è il bene. Per ciò confonderemo il bene con il male e sempre per un bene superiore che poi è uno solo: donare senza ricevere nulla in cambio. Atto più facilmente illusorio che reale nel Mondo del mortale.

Se il Mondo che ci circonda è Male, nel senso che per vivere è obbligatorio l'esercizio del Male e per questo sarebbe desiderabile ridurre al minimo l'attività che lo richiede per lasciare spazio al resto dal momento che non ci riconosciamo in esso e se dall'altro superare le barriere potentissime dell'illusione (prima) che ci fa credere tutto il contrario (la "natura" è il bene perché è madre e dona come la cornucopia) e poi anche quelle dell'inaccettabile "ordine delle cose" perché si rimane concentrati solo su un pezzetto di quell'ordine, allora è logico che la saggezza (metaforicamente e nel mito) sia priva di occhi (cioé dei sensi che veicolano l'illusione per noi più potente) per non essere turbata da ciò che vede "fuori" e per rimanere concentrata in ciò che vede "dentro" (cioè l'immaginazione) provenire dalle sorgenti creative senza fine. Allora il corpo diventa solo un tramite, un canale ultraterreno aperto verso il Mondo terreno e nient'altro.

Torniamo ora sul principio della fascinazione. Che poi è la magia che dipende dall'illusione. Ci sono diversi appunti da fare. Se l'immaginazione è il lato che più ci avvicina al divino e se noi come esseri ne dipendiamo, l'uso malvagio è talmente vicino a quello buono che è fin troppo facile fare confusione. Tanto più se vivendo nel Mondo terreno e dei sensi non faremo che osservare come accedere a risorse abbondanti non riesca che a produrre Male: Veleni di ogni tipo e natura, confusione del verbo, sfruttamento (bieco) del prossimo e della vita. L'opera del Male nel produrre abbondanza (per alcuni) non farà che distribuire con ciò penuria, fastidi, malattia e guerre (a tutti gli altri) e la sua "bontà" starà tutta nella bravura di nascondere questi prodotti miserabili, cosicché gli altri (che ne beneficiano) non li vedano (anche perché non si vuole vedere tanto schifo e orrore ma si preferisce vivere nelle illusioni del bene) e si facciano fascinare. Cioè irretire dall'idea che in fondo è tutto buono perché siamo buoni, non criminali. Così più si è buoni e più si è criminali e viceversa (per paradosso) perché il vero criminale almeno è quello che è consapevole del suo proprio crimine e facilmente vedendo come il buono non è che falso, poi capisce che la bontà quantomeno è un bene MOLTO raro e difficilissimo da manifestare, nonché (nelle sue briciole) obbligatorio da difendere da... Praticamente tutto il resto.

Poi ci si chiede perché "lui" pescava prevalentemente tra ladri e malfattori vari... Così tutto torna nell'alevo del buon senso (per lo meno).

L'abbondanza (che non provenga dall'ordine "naturale" e dalla parsimonia) in altri termini si traduce sempre in un crimine che poi va coperto, non si può ammettere perché è inaccettabile. Allora si copre il risultato e la mano che ha commesso quel risultato e si fa finta di credere che ciò basti per mettere a posto le cose. Finché la mmerda non trabocca perché si esagera, si esagera sempre e quando ce ne è troppa poi diventa obbligatorio fare qualcosa per arginare il disastro. E si torna a invocare Dio perché sappiamo benissimo dentro cosa abbiamo fatto... Solo che vorremo il suo intervento per poterlo dimenticare.

Indovinate un po'? Non ci asseconda. Non ne ha bisogno. Ma c'è altro che non fa che aspettare le nostre lagnanze circa "l'abbandono" in cui il divino ci ha lasciati. Parassiti che non fanno altro che promettere in modo vuoto e con il solo fine ultimo di portarsi via anche quel poco che ci era rimasto attaccato alle dita. Perché se sei miserabile, non puoi che arrivare a manifestare miseria. Ci arriverai un poco alla volta così da ingrassare le illusioni, forse nel consumare più e più volte la morte, ma l'ordine è quello e non c'è scampo. Solo tutto ce lo suggerisce.

Se chi abbonda nell'abbondanza, ad esempio il ricco, non fa che abbondare nelle illusioni che può essere per davvero buono, cioè donare senza bisogno di ricevere in cambio ed è illuso perché in realtà non fa che abbondare nel produrre veleno, confusione e sfruttamento in quantità di volta in volta solo diversamente distribuite e variamente insabbiate, chi deve vivere delle briciole di quella attività non fa che anelarne l'apparente abbondanza e la equivalente apparente assenza "di disgrazia".

In altre parole, tutti siamo impegnati assiduamente nella attività dell'inganno, l'auto-inganno per la base e l'inganno del prossimo per il vertice.

Come se ne esce? Recuperando i principi coerenti e osservando come la loro applicazione "magicamente" rimette ordine dove prima imperava solo la confusione, il malessere celato e soprattutto l'ipocrisia, cioè l'affermazione del male sul bene per un bene superiore o anche detta "falsa umiltà", oppure ancora (come preferisco) "ragione ragionevole" che giustifica i nostri pensieri più esecrabili, piccoli o grandi non importa.

Uno tra tutti è dare agli altri ciò che è nostro. Ad esempio dare agli altri degli ipocriti per non vedere le nostre ipocrisie.

Se quindi infine non vediamo l'unione europea come nient'altro se non un calderone di ipocrisia che sta per esplodere, è perché a rimestare quel calderone è sempre la stessa identica stregoneria che ha un ciclo e quando arriva verso la sua fine non fa che vomitare fuori dal bordo della pentola liquami infetti e orrori vari, sempre più difficili da nascondere.

Quando dico che il futuro è quello più simile a Blade Runner che a Star Trek, intendo questo: noi siamo illusi di vivere nel Mondo migliore possibile e la nostra illusione è straordinariamente potente. Non possiamo farne a meno. Ma è esattamente il contrario, non facciamo che convalidare ad ogni respiro il peggiore dei Mondi possibile e senza scampo come una pallina che ruota in un imbuto rifacendo gli stessi errori e gli stessi pensieri e non può che finire prima o poi per cascare al suo centro NERO dov'è la sua fine: è solo questione di tempo. Blade Runner è l'alba, non il crepuscolo!

Non arriverà con un salvatore dai cieli a portare la luce, ma dal basso, dai ladri e dai malfattori che saranno gli unici a vedere per primi l'arrivo dell'alba e per ciò ne coltiveranno il bene nel cuore, custodendolo gelosamente. Perché? Perché in un Mondo governato dall'opportunismo e dall'ipocrisia le leggi sono solo quelle dei criminali incalliti che commettono il crimine supremo di credere che la loro opera sia il bene e ci tengono che tutti lo credano allo stesso modo dato che il successo è per loro possibile solo nella misura dell'efficacia con cui spargono il Male e nessuno (di costoro) accetterà mai l'evidenza evidente che le cose stanno così... Se le cose stanno così.

Secondo me.

P.S.

Questo POST mi è venuto in mente riflettendo sulle implicazioni che ci sono (oggi) nel disporre di una fonte illimitata e pulita di energia, magari non vincolata dalle dimensioni, cioé capace di essere adattata ad un uso domestico come una comune batteria oppure per grandi centrali elettriche cambiando non soltanto il quadro produttivo ma anche e soprattutto il problema della conservazione dell'energia stessa su grandi volumi (pensiamo solo alla rivoluzione dei viaggi spaziali). Oltre alla considerazione grossolana che la prima applicazione valutata in prospettiva di disporre di una tale fonte di energia (QUI) è quella in sede militare (pensiamo solo quanto rivoluzionerebbe la robotica) ce ne è un altra a mio avviso più interessante e che riguarda l'inapplicabilità pratica in qualsiasi sede che non preveda l'uso parsimonioso più generale. Ivi inclusa la sede militare. Il problema è lo stesso identico della bomba atomica (e biologica e informatica ecc...): la potenza espressa in tali scale pone davanti all'inevitabile questione dell'uso che se ne può fare e del residuo controllo che diventa ingestibile per chicchessia (a meno che non sia decentrato e rimandanto all'azione del singolo). In altre parole qualsiasi sia la valutabile applicabilità di tali tecnologie l'unica certezza nel tempo che si ha è la perdita del controllo per un uso "esclusivo" (criminoso) dei pochi sui molti. Non perché la tecnologia "obbliga" a qualcosa, ma esattamente per il contrario: l'unico freno alla sua applicabilità diventa inevitabilmente la creatività umana che è agganciata all'emozione (o se preferite dipedente dall'emozione) per ciò può produrre un solo risultato. Rendere (appunto) la stessa tecnologia di fatto inapplicabile per usi e per fini esclusivamente criminali. Ma in un Mondo che fonda per principio la sua stessa esistenza sul crimine efferato (ad esempio il furto, l'inganno, la guerra, la predazione e la riduzione in schiavitù) e sull'impunità di chi riesce meglio a commetterlo (cioè portarlo a scale via via sempre maggiori senza pagarne pegno) ciò si traduce per forza in instabilità di governo sempre e comunque. Quindi non può essere in nessun caso permessa la sua circolazione e dato che non potrà essere evitata ancora a lungo, perché lo stesso crimine poi rende le idee libere di circolare (che Gates&Co se ne facciano una ragione) per il vantaggio che deriva da tali invenzioni che se non sfrutti tu lo farà un altro a tue spese e senza dirtelo, la conseguenza è che tutto circolerà lo stesso (prima o poi) anche se sarà considerato un crimine e chi lo commette sarà perseguito brutalmente (alla dracul) tipo Assange. Alla fine non importa quanti ne impali, sparirà il potere draconico e le idee circoleranno lo stesso sempre di più e con sempre meno freni. Questo non può che esasperare il potere attuale e la nostra speranza è che la sua debolezza cresca in simbiosi con la circolazione libera di queste tecnologie se no finisce l'umanità su questo pianeta. Vedremo allora che le idee distruttive si dovranno per forza accodare a quelle costruttive, senza scampo. L'era dell'oro quindi non potrà che tornare, ma ci vorranno secoli.


Teopratico hanno apprezzato
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Teopratico
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Registrato: 2 anni fa
Post: 256
 

Testo importante, per me, che spalanca allo sguardo, mio, temi che si pongono alla base della nostra vita sociale e civile , o meglio della nostra rivoluzione, nel senso più astronomico che politico forse del termine. Grazie


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