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Lettera aperta all'onorevole Massimo D'Alema


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Grazie Massimo (lettera aperta all'onorevole Massimo D'Alema)

Gentile onorevole Massimo D'Alema,
non immaginavo affatto che in relazione all'ultima tornata elettorale si sarebbero presentate le occasioni politiche che oggi portano il sottoscritto a scriverle questa lettera.
So che molti in queste ore, forse all'interno del suo partito più che all'esterno, tra i militanti più che tra i dirigenti, stanno chiedendo un suo ritiro a vita privata; diversi massimi esponenti democratici stanno persino chiedendo la testa, politicamente parlando, di ciò che tutti (per evidenti ragioni) considerano una sua emanazione: l'attuale segretario Pierluigi Bersani.

Io quest'oggi lancio i polpastrelli delle mie dita sui tasti di questo pc per chiederle qualcosa che forse da me come da qualunque esponente di questo mondo dalle mille sfaccettature, "la rete", non si sarebbe mai aspettato.

Le chiedo di tenere duro, onorevole. Non badi alle voci di chi è stanco della sua presenza ultra-decennale e che vorrebbe un rinnovo della classe dirigente democratica. E non lasci che ciò accada neanche per quanto riguarda il suo "discepolo" Bersani, se mi è consentito questo azzardo.
La sua presenza è fondamentale per garantire un glorioso futuro per il centrosinistra italiano.

Il suo ruolo di protagonista principale nella campagna elettorale per le regionali, il ruolo di stratega politico assegnatole dal suo segretario, ha posto le basi, le primissime fondamenta, per la costruzione di un'alternativa al centrodestra italiano in grado di essere definita tale.
Forse lei non se ne sarà neanche accorto, Onorevole, ma per diversi eventi dobbiamo porgerle i nostri umili ringraziamenti.

A partire dalla realtà pugliese. Vendola non dovrà certo rendere grazie a lei per la sua vittoria così lampante e inaspettata (una vera anomalia nell'odierno contesto nazionale), ma è altrettanto vero che se lei non si fosse impegnato anima e corpo in prima persona a boicottare e disintegrare la candidatura del presidente uscente, pronosticando con certezza matematica persino la sconfitta massacrante del centrosinistra in caso di vittoria del "solitario" Vendola alle primarie di coalizione, oggi la connotazione quasi universale del governatore pugliese come "uomo politico al di là dei partiti" non avrebbe varcato i confini del Tavoliere così in anticipo sui tempi. E il prologo di questa "politica delle idee e delle intenzioni"
E forse, anche diversi esponenti politici che negli ultimi tempi ne hanno tessuto le lodi, oggi sarebbero rimasti a criticarne la ricandidatura.

Se lei, Onorevole, ed il suo illustre leader di partito non aveste puntato ogni fiche, non aveste costruito quel muro insormontabile a difesa di candidati come Vincenzo De Luca e Agazio Loiero, oggi il centrosinistra in Campania e in Calabria non avrebbe subito questa lavata di testa, non avrebbe raccolto la lezione che una grossa fetta dell'elettorato locale le ha fornito in questa occasione sul tema della legalità, dell'affidabilità e dell'onestà morale e politica.
Se non aveste insistito così tanto, oggi sul centrosinistra graverebbe l'eredità ineludibile delle due giunte uscenti, tra le peggiori nel paese. E l'occasione di ripartire da zero, rimettere in discussione certi modelli politici, non si sarebbe mai presentata.

E' a lei, Onorevole, che dobbiamo la straordinaria, storica occasione di poter valutare l'inconsistenza, la dannosità e la controproduttività della scelta dell'alleanza privilegiata con il partito dell'onorevole Pierferdinando Casini. Dove l'alleanza con l'UDC è stata fatta, il centrosinistra ha perso o ha vinto con una evidentissima flessione di voti.
Grazie all'insistenza verso questo rapporto privilegiato, oggi l'elettorato certifica il fallimento di tale scelta elettorale. E le mostra con chiarezza che una sfida difficile come quella pugliese può essere ben più remunerativa di una "alleanza-pastrocchio" come quella che ha portato la neo-moderata Mercedes Bresso ad una sconfitta del tutto incalcolata.

E' a lei che dobbiamo, Onorevole, il fallimento del centrosinistra a 20 gambe, della teoria del "governo fine a sé stesso", della politica dei calcoli e delle strategie a vantaggio di quella dei progetti. E' lei stesso, gentile Onorevole, che ha mostrato che la definizione "grande stratega" può risultare un concetto estremamente vago. E che forse è troppo facile affermare di non aver mai perso un'elezione quando non ci si espone mai direttamente in prima persona di fronte al giudizio popolare.

Lei, Onorevole Massimo D'Alema, si è esposto parecchio negli ultimi mesi. Forse anche più del massimo esponente di partito preposto a farlo al suo posto. E non sono in grado di darle un giudizio oggettivo sui risultati. Sarebbe un'interpretazione personale.
Chiedo solo a lei di fare altrettanto, di valutare soggettivamente l'attuale realtà delle cose. Di trarne liberamente le conclusioni.

Ma, mi dia retta. Resti lì dov'è. Rimanga protagonista. Un giorno una forza politica progressista del tutto inedita e moderna potrebbe arrivare ad amministrare questo paese. E, chissà, magari ho ragione. Faranno tesoro degli errori di oggi. E le diranno, sinceramente, grazie.

Alessandro Tauro
Fonte: http://alessandrotauro.blogspot.com
Link: http://alessandrotauro.blogspot.com/2010/04/grazie-massimo-lettera-aperta.html
3.04.2010


Citazione
GRATIS
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 102
 

In italia il reale passaggio di consegne dall'attuale sistema di potere "al nuovo" avverrà quando ci sarà scappato il morto. Intendo dire un morto eccellente.
Io ho dei sospetti su che possa essere l'agnello sacrificale, ma non lo nomino. Mi limito solo a precisare che non penso ad uno come Saviano. Il destinatario della sua lettera sta cercando di posizionarsi nel campo ove si realizzino le alleanze in grado di garantire le politiche internazionali in un contesto nazionale scosso dall'omicidio politico. Non dico che questa cosa è inevitabile, ma l'opzione è sicuramente contemplata. Diciamo una specie di piano B. Probabilmente la debacle quasi studiata a tavolino per consegnare il Sud a Mafiopoli è un tentativo di evitare l'amaro calice. Il Klan dei Kasalesi ... insomma sta a guardare. Dipende dalla politica contaminata che si sta disponendo al futuro riassetto nazionale decidere se servirsi del Klan per togliersi dalle palle Berlusconi semplicemente lasciando trapelare qualche altro coinvolgimento o qualche altro ameno episodio che veda il leader compromesso in modo indifendibile (il Klan ne ha a bizzeffe di storielle compromettenti, la festa in discoteca con la diciottenne di Casoria non è altro un messaggio, un'avvertimento, un avvisaglia. Ma di certo ci sono prove pizzini testimonianze che non ammettono repliche. I picciotti sanno come controllare i fili di un pupo, soprattutto se qualche militare gli da una mano)
E se qualcuno non capisse l'antifona e si mettesse di traverso? O, anche, se il Klan non fosse affatto disposto a contentarsi del Sud appena conquistato? Quelli hanno i soldi, il cemento (Italia primo produttore MONDIALE di calcestruzzo) Bisognera tenerne conto di queste esigenze. Anche questo gli farà dire a Bersani. Non fa niente se si scrive Klan e si legge Impregilo. E viceversa.
... cose poco edificanti, ingredienti non sempre desiderabili ma spesso necessari quando si debbano riformulare alleanze politiche attraverso accordi non del tutto spiegabili. Ci vuole maestria quando si naviga in acque torbide, fra le correnti. L'uomo in effetti coltiva l'ambizione di riproporsi un poco come il nuovo Andreotti ma anche come il Tony Blair del mediterraneo. Entrambi assolutamente preparati per intrighi e per nulla scevri dal considerare l'omicidio politico come una opzione, specialmente se usata non per eliminare un avversario scomodo, quanto piuttosto per assumere decisioni che altrimenti sarebbero difficili da legittimare come atti politici.
Il disegno di D'Alema è mettersi al vertice (dello Stato, di una piramide, di una cupola). La sua scelta di campo è la NATO. Punto. Con Casini si allea perchè in Italia, più che altrove nel mondo, il vero potere deve essere benvoluto, se non addirittura benedetto, dal Vaticano.
Occorre davvero che gli Italiani si destino e compiano il percorso di rinascita e riorganizzazione di cui parla. Oppositori di D'Alema nel PD ce ne stanno. Essi non lo amano non perchè sia di modi saccenti o antipatici, ma per la sua politica di tradimento. Questo è per essi il momento di venire allo scoperto e rimettersi a fare politica smettendo di dire alla gente che l'Impresa e il Capitale hanno i loro buoni e nobili motivi, che esprimano la propria passione ideale fottendosene dei giannizzeri e dei fichetti che vanno in TV a far finta di occuparsi dei guai del popolo. Tenedo conto però che ogni evoluzione interna al PD, o a quello che dovrebbe essere, dovrà fare i conti con una situazione che può pericolosamente e repentinamente precipitare. Anche con eventi poco edificanti adeguatamente inscenati. Un fanatico antisemita un terrorista pakistano un blogger che vomita odio ed arma la mano di un folle esaltato e quant'altro dovesse rendersi necessario ... non c'è problema


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grilmi
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 334
 

@Gratis
Bene o male il tuo discorso è validissimo in un periodo di vacche grasse, al popolino non interessa chi lo guida seppure fosse il presidente della NATO, Obama, Osama, Berlusconi o D'alema. Questo finchè sta bene ma nella tua riflessione ignori le inevitabili politiche "lacrime e sangue" che dovranno essere applicate al sistema Italia e cio significa che prima o dopo, inevitabilmente, si creera una massa critica di gente con la pancia vuota e le balle piene. A quel punto non gli interesserà lo stesso chi c è al governo gli basta che faccia tornare le vacche grasse. Quindi i false flag, gli attentati, gli omicidi politici e gincane dxsximpregilocaltagirone spa non interesseranno di certo a un fico secco di nessuno ma chi avra il potere si ritrovera col rischio di essere calpestato fisicamente se non aggiustera le cose...e sta volta non sara un attentato organizzato dai servizi deviati e di certo non colpirà la gente nei metro!


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