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L'Ungheria e la stampa "democratica"

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mincuo
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Se c'è un Paese che gode di cattiva stampa, giusto per non dire diffamazione, quello è l'Ungheria.
E quando non è presente un articolo costruito per parlarne in termini negativi allora è silenzio totale.
Tutti i giornali “progressisti” (ma anche quelli cosiddetti di centro-destra), come qui la solita Repubblica, o il Corriere, o altrove il N.Y.T., l'Economist, la Bild-Zeitung, le Figarò, l'Humanitè ecc...se scrivono un articolo è solo di critica se non proprio per calunniare.
E non è certo un caso.
(N.B. Qui da noi hanno perfino organizzato un “girotondo” per la “democrazia” contro l'antidemocratico Orban. Che però è stato eletto da un'ampissima maggioranza, mentre qui i "girotondi democratici" non si sono accorti che non si vota ormai da 4 anni e Monti è andato su con una congiura di Palazzo. Quisquilie.)
L'Ungheria a Governo progressista-socialista (cioè pro-Troika, perchè questo vuol dire ormai progressista di sinistra da almeno 25 anni, al pari di quelli di centro-destra) aveva accumulato un debito elevato in pochi anni e costruito la dinamica usuale, con relativo intervento dell'FMI per 20mld, aiuti condizionati a programmi EU ecc... con la solita spirale debito-austerity, cioè la ricetta classica della Troika.

Nel 2010 gli Ungheresi hanno eletto il “mostro” Viktor Orban.

Che nel 2011 ha iniziato delle riforme completamente contrarie alle “raccomandazioni” dell'EU e basate sull'interesse Nazionale (una colpa gravissima questa).

Vediamo un po' cosa ha fatto Orban e poi che risultati ha avuto.

-Intanto pur mantenendo l'indipendenza della B.C. ha cambiato i criteri di nomina (che da noi ad esempio sono solo formalmente del Tesoro, perchè comunque sono su “indicazione” della B.d.I., cioè in pratica della BCE, cioè della Troika).
E così ha nominato Matolcsy, che era Ministro dell'Economia, e che segue la sua linea. Cioè ha riproposto uno schema normale in cui Governo e B.C. lavorano in accordo, e non con una B.C. dipendente da interessi e visuali prevalentemente extra-nazionali.
L'Unione Europea si è subito scatenata intentando una procedura di infrazione.
I giornali hanno parlato immediatamente di “attentato gravissimo alla democrazia”.
Contemporaneamente Moody's, S&P e Fitch hanno ribassato, per lo stesso motivo, il rating dell'Ungheria. Hanno poi attaccato il fiorino.
Ma poi hanno smesso. Perchè Orban ha tirato dritto e Matolcsy gli ha detto a muso duro che faceva default la mattina dopo e quella dopo ancora Orban nazionalizzava tutto e così ci rimettevano tutti i soldi.

-Ha messo una tassa temporanea (cosiddetta di crisi) su banche e multinazionali.
Subito l'EU ha prodotto una serie di documenti di minaccia.
Intanto i giornali hanno iniziato una musica coordinata con Orban nazista, fascista, sciovinista, razzista, antisemita ecc....
I leader e giornali “di sinistra” nostrani (Il Fatto, il Manifesto ecc...) si sono subito distinti, quanto a senso del ridicolo, perchè, a parte strapparsi i capelli sull'antidemocratico Orban, si sono guardati bene dal menzionare anche vagamente al lettore questa tassa sul grande capitale.
Come del resto gli Stiglitz e i Krugman, pure critici sull'austerity, ma mai una parola su tassare banche e multinazionali.
E più ridere ancora hanno poi fatto i Tsipras e i Varoufakis delle “linee rosse” a favore di lavoratori e pensionati ma che in 6 mesi mai però hanno proposto di fare un provvedimento analogo per reperire i soldi per quei lavoratori e pensionati. Che caso.

-Ha abbassato le tasse (flat tax) al 16% (oggi al 15%) dal 44% che erano, con ciò spingendo i consumi.
L'EU e i giornali si sono scatenati immediatamente in previsioni di default e poi di “iniquità” quando il default non c'è stato.
[Sono molto equi loro con aliquote arrivate al 50 - 60% - 70% di tassazione].

-Ha alzato l'IVA al 27% [che era invero un'aliquota alta nel 2011] cioè ha spostato il carico sulla tassazione indiretta (salvo alcuni beni di prima necessità dove invece ha ribassato l'IVA).
Altre critiche feroci. Però ora l'IVA qui da noi è già al 22% (l'anno prossimo sarà al 23%) e in Grecia è già al 23%, ma con a fianco però tassazioni dirette di oltre il 50%, e non del 15% come in Ungheria.

-Ha posto in essere finanziamenti e aiuti massicci alla PMI.
Altre “procedure” della EU sulla “concorrenza violata” (Ma a loro vanno bene i monopoli della grande impresa però). Orban ha tirato dritto.

-Ha ridotto progressivamente ed aggressivamente i tassi dal 7,5% all'1,35%.

-Ha convertito i finanziamenti in valuta estera in fiorini (erano i mutui in valuta estera a basso tasso fatti dagli Ungheresi, ma che dopo la crisi e la svalutazione del fiorino erano diventati per loro molto onerosi).

-Ha ripagato in anticipo all'FMI i 20mld che avevano dato all'Ungheria quando era pressochè in bancarotta come la Grecia, per avere le mani più libere, e l'ha invitato pure a chiudere gli uffici FMI a Budapest.

-Ha nazionalizzato parte del sistema bancario nazionale e parte dei fondi privati pensionistici.

-Ha ridotto le bollette e le tariffe dei servizi.

Morale: l'Ungheria era in fallimento, con la spirale austerity-debito/PIL solita.

Oggi viaggia al 3,6% di PIL, con un deficit/PIL sotto il 3% e inoltre ha ridotto il debito dall'80,9% al 77,3% dove ovunque in Europa invece è aumentato.
Ha ridotto il debito estero, ha aumentato le riserve valutarie.
Tutto questo in un'Europa dove la crescita è asfittica e cresce solo il debito.

Qui comunque uno si guarda tutto quello che vuole:
http://www.tradingeconomics.com/analytics/api.aspx?source=chart

L'EU rosica infuriata e non potendo dire niente manda fuori analisi "che non durerà" e l'unica cosa che evidenzia è la poca crescita del credito al consumo, dovuta alla mancanza di osservanza delle sue
“raccomandazioni”.

I giornali intanto parlano solo "del muro" e del fatto che Orban ha detto chiaro e tondo che l'Ungheria accetta stranieri [We welcome foreign investors, artists, scientists, but we don't want to mix on a mass scale] ma non vuole essere un Paese multietnico con una immigrazione forzata di massa.
(Questa di non volere una mescolanza forzata è un'altra colpa gravissima per tutti, salvo per Israele). Ma non dicono una riga sul resto, nè fanno un confronto con gli altri Paesi sotto il profilo economico e sociale.

Le multinazionali e le banche estere sono state più pragmatiche, tutto sommato.
Hanno visto che la maggior tassazione verso di loro non ha compromesso più di tanto i profitti, anzi, dato l'aumento di attività e consumi.
Questa tassazione poi sarà man mano ridotta entro il 2020 (e avranno sgravi fiscali per 10mld di fiorini) e già la ERSTE Austriaca è entrata [e con lei Tedeschi, Americani, Inglesi ecc...nei settori industriali e commerciali.]
A Febbraio è stata, dopo lotte infinite, firmata infatti una “pax bancaria” garantita pure dalla BERS (Banca Europea per la ricostruzione e sviluppo) e in cambio di sgravi il sistema bancario si impegnerà però a maggiori finanziamenti di progetti, soprattutto infrastrutturali.

L'Ungheria ha comunicato intanto alla Ue che manterrà il programma di lavori pubblici finanziati dal Governo e manterrà i prestiti a tassi agevolati alle piccole e medie imprese e inoltre farà un altro taglio alle bollette dei servizi per ulteriori 10 miliardi di fiorini.
Bruxelles ha subito fatto sapere che “dovrà valutare” in termini di “normative sulla competizione”.

Il fatto è che a Bruxelles dovranno farsene una ragione: l’Ungheria sta dentro a tutti i parametri Europei e non ha debiti come la Grecia.
Non è perciò molto r
icattabile.

Dovranno quindi tutt'al più ridursi a studiare qualche rivoluzione colorata “a la Soros” per “normalizzare” l'Ungheria.

Che non è purtroppo esclusa.

Basterà vedere se e quando comincerà una campagna stampa mondiale in grande stile sui “nazisti, fascisti, razzisti, sciovinisti ecc..”


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Nieuport
Reputable Member
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Ottimo articolo, veramente ottimo, grazie.
"se e quando comincerà una campagna stampa mondiale in grande stile sui “nazisti, fascisti, razzisti, sciovinisti ecc..”
Si è dimenticato l'omofobia!


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PietroGE
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Bell'articolo informativo. Adesso capisco perché l'Ungheria è diventata lo spauracchio dei burocrati di Bruxelles e dei governi asserviti ai banchieri.
Scandaloso, ma ormai privo di novità, l'atteggiamento dei media di sinistra italiani. Riflettono una sinistra che si è ormai venduta alle banche, all'Europa della austerità e all'immigrazione.


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Noble Member
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Se c'è un Paese che gode di cattiva stampa, giusto per non dire diffamazione, quello è l'Ungheria.
E quando non è presente un articolo costruito per parlarne in termini negativi allora è silenzio totale.
Tutti i giornali “progressisti” (ma anche quelli cosiddetti di centro-destra), come qui la solita Repubblica, o il Corriere, o altrove il N.Y.T., l'Economist, la Bild-Zeitung, le Figarò, l'Humanitè ecc...se scrivono un articolo è solo di critica se non proprio per calunniare.
E non è certo un caso.
(N.B. Qui da noi hanno perfino organizzato un “girotondo” per la “democrazia” contro l'antidemocratico Orban. Che però è stato eletto da un'ampissima maggioranza, mentre qui i "girotondi democratici" non si sono accorti che non si vota ormai da 4 anni e Monti è andato su con una congiura di Palazzo. Quisquilie.)
L'Ungheria a Governo progressista-socialista (cioè pro-Troika, perchè questo vuol dire ormai progressista di sinistra da almeno 25 anni, al pari di quelli di centro-destra) aveva accumulato un debito elevato in pochi anni e costruito la dinamica usuale, con relativo intervento dell'FMI per 20mld, aiuti condizionati a programmi EU ecc... con la solita spirale debito-austerity, cioè la ricetta classica della Troika.

Nel 2010 gli Ungheresi hanno eletto il “mostro” Viktor Orban.

Che nel 2011 ha iniziato delle riforme completamente contrarie alle “raccomandazioni” dell'EU e basate sull'interesse Nazionale (una colpa gravissima questa).

Vediamo un po' cosa ha fatto Orban e poi che risultati ha avuto.

-Intanto pur mantenendo l'indipendenza della B.C. ha cambiato i criteri di nomina (che da noi ad esempio sono solo formalmente del Tesoro, perchè comunque sono su “indicazione” della B.d.I., cioè in pratica della BCE, cioè della Troika).
E così ha nominato Matolcsy, che era Ministro dell'Economia, e che segue la sua linea. Cioè ha riproposto uno schema normale in cui Governo e B.C. lavorano in accordo, e non con una B.C. dipendente da interessi e visuali prevalentemente extra-nazionali.
L'Unione Europea si è subito scatenata intentando una procedura di infrazione.
I giornali hanno parlato immediatamente di “attentato gravissimo alla democrazia”.
Contemporaneamente Moody's, S&P e Fitch hanno ribassato, per lo stesso motivo, il rating dell'Ungheria. Hanno poi attaccato il fiorino.
Ma poi hanno smesso. Perchè Orban ha tirato dritto e Matolcsy gli ha detto a muso duro che faceva default la mattina dopo e quella dopo ancora Orban nazionalizzava tutto e così ci rimettevano tutti i soldi.

-Ha messo una tassa temporanea (cosiddetta di crisi) su banche e multinazionali.
Subito l'EU ha prodotto una serie di documenti di minaccia.
Intanto i giornali hanno iniziato una musica coordinata con Orban nazista, fascista, sciovinista, razzista, antisemita ecc....
I leader e giornali “di sinistra” nostrani (Il Fatto, il Manifesto ecc...) si sono subito distinti, quanto a senso del ridicolo, perchè, a parte strapparsi i capelli sull'antidemocratico Orban, si sono guardati bene dal menzionare anche vagamente al lettore questa tassa sul grande capitale.
Come del resto gli Stiglitz e i Krugman, pure critici sull'austerity, ma mai una parola su tassare banche e multinazionali.
E più ridere ancora hanno poi fatto i Tsipras e i Varoufakis delle “linee rosse” a favore di lavoratori e pensionati ma che in 6 mesi mai però hanno proposto di fare un provvedimento analogo per reperire i soldi per quei lavoratori e pensionati. Che caso.

-Ha abbassato le tasse (flat tax) al 16% (oggi al 15%) dal 44% che erano, con ciò spingendo i consumi.
L'EU e i giornali si sono scatenati immediatamente in previsioni di default e poi di “iniquità” quando il default non c'è stato.
[Sono molto equi loro con aliquote arrivate al 50 - 60% - 70% di tassazione].

-Ha alzato l'IVA al 27% [che era invero un'aliquota alta nel 2011] cioè ha spostato il carico sulla tassazione indiretta (salvo alcuni beni di prima necessità dove invece ha ribassato l'IVA).
Altre critiche feroci. Però ora l'IVA qui da noi è già al 22% (l'anno prossimo sarà al 23%) e in Grecia è già al 23%, ma con a fianco però tassazioni dirette di oltre il 50%, e non del 15% come in Ungheria.

-Ha posto in essere finanziamenti e aiuti massicci alla PMI.
Altre “procedure” della EU sulla “concorrenza violata” (Ma a loro vanno bene i monopoli della grande impresa però). Orban ha tirato dritto.

-Ha ridotto progressivamente ed aggressivamente i tassi dal 7,5% all'1,35%.

-Ha convertito i finanziamenti in valuta estera in fiorini (erano i mutui in valuta estera a basso tasso fatti dagli Ungheresi, ma che dopo la crisi e la svalutazione del fiorino erano diventati per loro molto onerosi).

-Ha ripagato in anticipo all'FMI i 20mld che avevano dato all'Ungheria quando era pressochè in bancarotta come la Grecia, per avere le mani più libere, e l'ha invitato pure a chiudere gli uffici FMI a Budapest.

-Ha nazionalizzato parte del sistema bancario nazionale e parte dei fondi privati pensionistici.

-Ha ridotto le bollette e le tariffe dei servizi.

Morale: l'Ungheria era in fallimento, con la spirale austerity-debito/PIL solita.

Oggi viaggia al 3,6% di PIL, con un deficit/PIL sotto il 3% e inoltre ha ridotto il debito dall'80,9% al 77,3% dove ovunque in Europa invece è aumentato.
Ha ridotto il debito estero, ha aumentato le riserve valutarie.
Tutto questo in un'Europa dove la crescita è asfittica e cresce solo il debito.

Qui comunque uno si guarda tutto quello che vuole:
http://www.tradingeconomics.com/analytics/api.aspx?source=chart

L'EU rosica infuriata e non potendo dire niente manda fuori analisi "che non durerà" e l'unica cosa che evidenzia è la poca crescita del credito al consumo, dovuta alla mancanza di osservanza delle sue
“raccomandazioni”.

I giornali intanto parlano solo "del muro" e del fatto che Orban ha detto chiaro e tondo che l'Ungheria accetta stranieri [We welcome foreign investors, artists, scientists, but we don't want to mix on a mass scale] ma non vuole essere un Paese multietnico con una immigrazione forzata di massa.
(Questa di non volere una mescolanza forzata è un'altra colpa gravissima per tutti, salvo per Israele). Ma non dicono una riga sul resto, nè fanno un confronto con gli altri Paesi sotto il profilo economico e sociale.

Le multinazionali e le banche estere sono state più pragmatiche, tutto sommato.
Hanno visto che la maggior tassazione verso di loro non ha compromesso più di tanto i profitti, anzi, dato l'aumento di attività e consumi.
Questa tassazione poi sarà man mano ridotta entro il 2020 (e avranno sgravi fiscali per 10mld di fiorini) e già la ERSTE Austriaca è entrata [e con lei Tedeschi, Americani, Inglesi ecc...nei settori industriali e commerciali.]
A Febbraio è stata, dopo lotte infinite, firmata infatti una “pax bancaria” garantita pure dalla BERS (Banca Europea per la ricostruzione e sviluppo) e in cambio di sgravi il sistema bancario si impegnerà però a maggiori finanziamenti di progetti, soprattutto infrastrutturali.

L'Ungheria ha comunicato intanto alla Ue che manterrà il programma di lavori pubblici finanziati dal Governo e manterrà i prestiti a tassi agevolati alle piccole e medie imprese e inoltre farà un altro taglio alle bollette dei servizi per ulteriori 10 miliardi di fiorini.
Bruxelles ha subito fatto sapere che “dovrà valutare” in termini di “normative sulla competizione”.

Il fatto è che a Bruxelles dovranno farsene una ragione: l’Ungheria sta dentro a tutti i parametri Europei e non ha debiti come la Grecia.
Non è per
ciò molto ricattabile.

Dovranno quindi tutt'al più ridursi a studiare qualche rivoluzione colorata “a la Soros” per “normalizzare” l'Ungheria.

Che non è purtroppo esclusa.

Basterà vedere se e quando comincerà una campagna stampa mondiale in grande stile sui “nazisti, fascisti, razzisti, sciovinisti ecc..”

Bravo Mincuo, concordo pienamente!


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mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
Topic starter  

Non è che l'Ungheria sia diventata il Paradiso in terra, intendiamoci.
Ha dei problemi, ha cose che non vanno, ha cose da migliorare ecc...
Ma non ha mai avuto un incoraggiamento e ha sempre dovuto lottare contro ostacoli di ogni tipo.
Fa pena poi l'informazione (e peggio ancora la controinformazione).
Se una tassazione al grande capitale l'avesse fatta Tsipras, una volta eletto, (che manco se l'è sognata) oppure 3 riduzioni consecutive di bollette e servizi di quell'entità, o aiuti alle piccole imprese e sostegno all'occupazione, o una nazionalizzazione parziale di utilities e previdenza allora avresti avuto migliaia di articoli di CANTORI ESTASIATI. Anche qui su CdC.

Ma siccome queste cose le ha fatte il "cattivo" Orban, che non è "politically correct"....NIENTE. Anzi "dagli all'untore".
Invece di vergognarsi di non averle LORO in programma quelle cose.....e saper solo cianciare di equità, democrazia, di "principi" ecc...ma di dire a brutto muso tassiamo Exor, Saras, Mediaset, Unicredit, MPS, Exxon ecc.. quello...aaahhh....quello no.
Là ci vogliono due bei maroni, non dei paraculi.
L'equità, i diritti, i principi...la democrazia, i poveri, le donne, gli operai, i giovani.....blablabla....


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annibale51
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L' esempio ungherese dimostra che la ricetta Troika di sviluppo economico sta bene solo agli oligarchi "filantropi" e lacchè. IMHO non che il sig. Draghi sia un incapace...è che deve fare gli interessi di altri! Il problema è che i ricchi vogliono diventare sempre più ricchi e i poveri mangino brioche!


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imperator
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Grazie per l'articolo Mincuo! Davvero interessante.


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Noble Member
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Non è che l'Ungheria sia diventata il Paradiso in terra, intendiamoci.
Ha dei problemi, ha cose che non vanno, ha cose da migliorare ecc...
Ma non ha mai avuto un incoraggiamento e ha sempre dovuto lottare contro ostacoli di ogni tipo.
Fa pena poi l'informazione (e peggio ancora la controinformazione).
Se una tassazione al grande capitale l'avesse fatta Tsipras, una volta eletto, (che manco se l'è sognata) oppure 3 riduzioni consecutive di bollette e servizi di quell'entità, o aiuti alle piccole imprese e sostegno all'occupazione, o una nazionalizzazione parziale di utilities e previdenza allora avresti avuto migliaia di articoli di CANTORI ESTASIATI. Anche qui su CdC.

Ma siccome queste cose le ha fatte il "cattivo" Orban, che non è "politically correct"....NIENTE. Anzi "dagli all'untore".
Invece di vergognarsi di non averle LORO in programma quelle cose.....e saper solo cianciare di equità, democrazia, di "principi" ecc...ma di dire a brutto muso tassiamo Exor, Saras, Mediaset, Unicredit, MPS, Exxon ecc.. quello...aaahhh....quello no.
Là ci vogliono due bei maroni, non dei paraculi.
L'equità, i diritti, i principi...la democrazia, i poveri, le donne, gli operai, i giovani.....blablabla....

Accidenti cosa ti è successo? E' già un po' di articoli che concordo al 100%, non posso crederci ahah sono contento però 😀


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Noble Member
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Non è che l'Ungheria sia diventata il Paradiso in terra, intendiamoci.
Ha dei problemi, ha cose che non vanno, ha cose da migliorare ecc...
Ma non ha mai avuto un incoraggiamento e ha sempre dovuto lottare contro ostacoli di ogni tipo.
Fa pena poi l'informazione (e peggio ancora la controinformazione).
Se una tassazione al grande capitale l'avesse fatta Tsipras, una volta eletto, (che manco se l'è sognata) oppure 3 riduzioni consecutive di bollette e servizi di quell'entità, o aiuti alle piccole imprese e sostegno all'occupazione, o una nazionalizzazione parziale di utilities e previdenza allora avresti avuto migliaia di articoli di CANTORI ESTASIATI. Anche qui su CdC.

Ma siccome queste cose le ha fatte il "cattivo" Orban, che non è "politically correct"....NIENTE. Anzi "dagli all'untore".
Invece di vergognarsi di non averle LORO in programma quelle cose.....e saper solo cianciare di equità, democrazia, di "principi" ecc...ma di dire a brutto muso tassiamo Exor, Saras, Mediaset, Unicredit, MPS, Exxon ecc.. quello...aaahhh....quello no.
Là ci vogliono due bei maroni, non dei paraculi.
L'equità, i diritti, i principi...la democrazia, i poveri, le donne, gli operai, i giovani.....blablabla....

Accidenti cosa ti è successo? E' già un po' di articoli che concordo al 100%, non posso crederci ahah sono contento però 😀


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vic
 vic
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vic
 vic
Illustrious Member
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Un tempo c'era la grande Ungheria. Non intendo l'impero Austro-Ungarico, bensi' la squadra di calcio ungherese.
Aveva ammiratori entusiasti anche dalle nostre parti.
I suoi giocatori erano mitologici per gli appassionati di calcio.
Come facessero poi a saperlo, visto che la tivu' era agli albori, non si sa.
Indubbiamente giocarono un ruolo i campionati mondiali del '54 a Berna.

L'ammiravano, eppure era l'Ungheria del blocco sovietico.

In campo politico di Ungheria si parlo' tutto sommato troppo poco, malgrado i tragici eventi della rivoluzione soffocata dai sovietici nel '56.
In questo poco c'era Montanelli sul posto che redigeva le sue impressioni sul coraggio degli Ungheresi.

Togliatti, migliore come sempre, sottoscriveva a due mani l'implacabile repressione sovietica.

Oggi, come fa presente mincuo, la stampa in generale evita di parlare dell'Ungheria e se ne parla solo per dirne male. Rari come mosche bianche gli articoli di stampa con dati chiari.

Anche questa e' l'UE. Quella dell'informazione nella modalita' non-informazione.


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omega86
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Grazie per questo sunto fatto benissimo!


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mincuo
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E' già tanto che non sia apparso qualcuno a dire che Mincuo è "di destra".
In effetti io ho parlato spesso della Cina in termini quasi sempre positivi.
Ma la Cina è un paese retto da un Partito Comunista.
Il fatto è che a me non me ne frega niente, l'ho detto 100 volte, ma sembra impossibile farlo capire. Nè credo molto alle "democrazie" solo come etichetta. Io guardo ai contenuti.
Mi interessa: che risorse ha un paese, quanta popolazione ha, e cosa fa in relazione a quelle risorse e a quella popolazione la sua classe dirigente. Compatibilmente anche alle condizioni di partenza (in Cina ad esempio). E io della Cina ho un'opinione positiva. Che non significa che lì è tutto miele e oro e tutto va bene o mi va bene.
Se poi un paese è comunista o non comunista o fascista o democratico ma fa bene per il suo popolo a me non me ne fotte una cippa.
E se è "democratico" ma lo porta alla rovina invece mi frega parecchio.
Il terribile Orban ha il 6,8% di disoccupati contro una media EU di 11,5%. E ha 18,7% di disoccupazione giovanile contro ad esempio il 44,1% nostro. Sarà pure "cattivo" e antidemocratico...ma i giovani non mangiano con le etichette. E neanche i meno giovani, per quel che penso io.


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sankara
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
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Mi unisco ai ringraziamenti per l'articolo, Mincuo. Se possibile, ti chiederei di approfondire qualche passaggio

-Ha abbassato le tasse (flat tax) al 16% (oggi al 15%) dal 44% che erano, con ciò spingendo i consumi (...) Ha alzato l'IVA al 27% [che era invero un'aliquota alta nel 2011] cioè ha spostato il carico sulla tassazione indiretta (salvo alcuni beni di prima necessità dove invece ha ribassato l'IVA) (...)

Da un lato sovente si afferma che la tassazione indiretta sia più iniqua perché colpisce i consumi anziché i redditi e a parità di consumi grava maggiormente sulle classi meno abbienti che dispongono di redditi inferiori, anche se ritengo che abbassando l'IVA sui beni di prima necessità e aumentandola su altri tipi di beni si riduce questo principio regressivo. Dall'altro lato, si dice che ridurre la progressività della tassazione diretta possa mettere in pericolo il finanziamento dello Stato sociale e costituisca un regalo non sempre giusitficato per i redditi alti. Del resto anche Mario Monti auspicava il passaggio da una tassazione diretta ad una indiretta, "dalle persone alle cose"

http://www.firstonline.info/a/2012/02/29/fisco-monti-verso-piu-tasse-indirette/c028cb8f-9ddf-4744-9c94-14e5157541e8

anche se la realtà dice che aumenta sia la tassazione indiretta (in particolare quella sulla casa) che quella diretta. In ogni caso i dati che tu riporti danno ragione a questa politica. Potrebbe funzionare anche in Italia? O forse no in mancanza di un programma nazionale che convoglia i risparmi fiscali ottenuti in progetti di investimento?

-Ha ridotto progressivamente ed aggressivamente i tassi dal 7,5% all'1,35%.

Non c'è il rischio che questo abbassamento dei tassi, rendendo più conveniente l'indebitamento, rischi di innescare bolle immobiliari e/o finanziarie?

Morale: l'Ungheria era in fallimento, con la spirale austerity-debito/PIL solita. Oggi viaggia al 3,6% di PIL, con un deficit/PIL sotto il 3% e inoltre ha ridotto il debito dall'80,9% al 77,3% dove ovunque in Europa invece è aumentato. Ha ridotto il debito estero, ha aumentato le riserve valutarie.
Tutto questo in un'Europa dove la crescita è asfittica e cresce solo il debito.
Qui comunque uno si guarda tutto quello che vuole:
http://www.tradingeconomics.com/analytics/api.aspx?source=chart

Qui ci sono i dati sul rapporto debito/PIL in discesa
http://www.tradingeconomics.com/hungary/government-debt-to-gdp

Qui invece quelli sul debito estero, che sembra in aumento nel 2015 (se non interpreto male)
http://www.tradingeconomics.com/hungary/external-debt

Qui quelli sul saldo del Conto Corrente della bilancia dei pagamenti, in netto miglioramento
http://www.tradingeconomics.com/hungary/current-account-to-gdp

potresti dirmi Mincuo dove trovo su tradingeconomics i dati sulle riserve valutarie?

Qui infine si ritrova un brevissimo riepilogo del quadro economico ungherese nel rapporto congiunto Consolati/Ambasciate/Enit del 2014
http://www.esteri.it/MAE/pdf_paesi/EUROPA/Ungheria.pdf

e qui un articolo che focalizza l'attenzione sui prestiti ed ipoteche contratte in valuta estera

http://www.cafebabel.it/politica/articolo/ungheria-dal-comunismo-gulash-alle-ipoteche-in-franchi-svizzeri.html

In conclusione un paio di domande: il caso Orban è a tuo avviso una dimostrazione che con una classe politica non venduta come quella italiana si può condurre una politica più favorevole alla popolazione nonostante i vincoli della UE tipo Patto di stabilità e divieto degli aiuti di Stato? Nel miglioramento generale quanta importanza ha non avere l'euro ma ancora la propria moneta nazionale, il fiorino, che qualche anno fa se non erro aveva subito un attacco "speculativo" ma da che mi sembra sia stato assorbito senza danni?


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Bastian
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Ottimo articolo.
Non per niente hanno già provato a farlo fuori simulando un incidente durante una visita in Romania tempo fa.


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