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L'Ungheria e la stampa "democratica"

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mincuo
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Da un lato sovente si afferma che la tassazione indiretta sia più iniqua perché colpisce i consumi anziché i redditi e a parità di consumi grava maggiormente sulle classi meno abbienti che dispongono di redditi inferiori, anche se ritengo che abbassando l'IVA sui beni di prima necessità e aumentandola su altri tipi di beni si riduce questo principio regressivo. Dall'altro lato, si dice che ridurre la progressività della tassazione diretta possa mettere in pericolo il finanziamento dello Stato sociale e costituisca un regalo non sempre giusitficato per i redditi alti. Del resto anche Mario Monti auspicava il passaggio da una tassazione diretta ad una indiretta, "dalle persone alle cose"

http://www.firstonline.info/a/2012/02/29/fisco-monti-verso-piu-tasse-indirette/c028cb8f-9ddf-4744-9c94-14e5157541e8

anche se la realtà dice che aumenta sia la tassazione indiretta (in particolare quella sulla casa) che quella diretta. In ogni caso i dati che tu riporti danno ragione a questa politica. Potrebbe funzionare anche in Italia? O forse no in mancanza di un programma nazionale che convoglia i risparmi fiscali ottenuti in progetti di investimento?

La flat tax è una soluzione, ma anche con tassazione progressiva puoi ottenere le stesse cose.
Il punto è che ribassi le tasse fortemente liberando reddito. Poi flat o progressivo dipende dai gusti e dai Paesi.
Nella flat tax devi correggere con detrazioni o soglie per i più bassi redditi.
In entrambi i casi però sposti abbastanza sulle indirette, ma chi ha poco consuma anche poco e chi ha tanto consuma molto di più.

mincuo ha scritto:
-Ha ridotto progressivamente ed aggressivamente i tassi dal 7,5% all'1,35%.
Non c'è il rischio che questo abbassamento dei tassi, rendendo più conveniente l'indebitamento, rischi di innescare bolle immobiliari e/o finanziarie?

Certo, come in Spagna ad esempio. Ma dipende sempre dalla politica economica. Non è che basta diminuire i tassi se poi non incentivi le imprese e non dai fiato ai consumi. Lì hanno sostenuto investimenti, e dato reddito.

potresti dirmi Mincuo dove trovo su tradingeconomics i dati sulle riserve valutarie?

Sempre lì. Comunque: http://www.tradingeconomics.com/hungary/foreign-exchange-reserves

Qui infine si ritrova un brevissimo riepilogo del quadro economico ungherese nel rapporto congiunto Consolati/Ambasciate/Enit del 2014
http://www.esteri.it/MAE/pdf_paesi/EUROPA/Ungheria.pdf
e qui un articolo che focalizza l'attenzione sui prestiti ed ipoteche contratte in valuta estera
http://www.cafebabel.it/politica/articolo/ungheria-dal-comunismo-gulash-alle-ipoteche-in-franchi-svizzeri.html
In conclusione un paio di domande: il caso Orban è a tuo avviso una dimostrazione che con una classe politica non venduta come quella italiana si può condurre una politica più favorevole alla popolazione nonostante i vincoli della UE tipo Patto di stabilità e divieto degli aiuti di Stato? Nel miglioramento generale quanta importanza ha non avere l'euro ma ancora la propria moneta nazionale, il fiorino, che qualche anno fa se non erro aveva subito un attacco "speculativo" ma da che mi sembra sia stato assorbito senza danni?

Sì soprattutto per quello ho scritto questo articolo: una classe dirigente e una popolazione che l'appoggia può fare qualcosa anche di non allineato all''EU. Certo i partiti qui da noi.....non credo.
Vedi: il fatto è questo: che Orban dice e poi fa cose nette.
Quello che dovrebbe fare la politica.
Chi direbbe qui: no all'immigrazione, tassiamo le multinazionali, no al gender ecc...Nessuno. Qui sono dei ventriloqui della EU ben pagati.
E basta. Poi la gente non ha ancora capito che sono capaci tutti a dire che vogliono più stipendi più pensioni più equità, l'accoglienza ecc.....e a non dire niente di conflittuale o di deciso o anche sul "come fare".
Tutti sono capaci. E tutti lo fanno infatti. Senza dire niente, in sostanza.

-Avere una propria valuta è sempre meglio. Però di fatto EUR-HUF dal 2011 è oscillato prima tra 265 a 315, poi dal 2013 tra 290 e 315, quindi poca roba.


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haward
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Non a caso da un mese rompono i coglioni con i migranti alle prese con l'asse Macedonia-Serbia-Ungheria, asse geografico e geopolitico fondamentale.
Dell'Ungheria ha spiegato tutto Mincuo. Serbia e Macedonia, nazioni cristiano ortodosse e, quindi, da sempre amiche della Russia, non sono troppo "allineate" ed "obbedienti": la Serbia ha congelato la sua richiesta di entrata nell'UE, mentre la Macedonia è riuscita a sventare una manovra destabilizzante militare portata da forze speciali albanesi-kosovare protette dagli USA che avrebbe dovuto dare il via a manifestazioni di piazza tipo Kiev.


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potresti dirmi Mincuo dove trovo su tradingeconomics i dati sulle riserve valutarie?

http://www.tradingeconomics.com/hungary/foreign-exchange-reserves
https://www.imf.org/external/np/sta/ir/IRProcessWeb/data/hun/eng/curhun.htm

Qui spiegano alcuni dei passaggi presenti nel post di Mincuo:

http://www.bis.org/publ/bppdf/bispap67l.pdf
http://www.bis.org/publ/bppdf/bispap73k.pdf


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E' già tanto che non sia apparso qualcuno a dire che Mincuo è "di destra".
In effetti io ho parlato spesso della Cina in termini quasi sempre positivi.
Ma la Cina è un paese retto da un Partito Comunista.
Il fatto è che a me non me ne frega niente, l'ho detto 100 volte, ma sembra impossibile farlo capire. Nè credo molto alle "democrazie" solo come etichetta. Io guardo ai contenuti.
Mi interessa: che risorse ha un paese, quanta popolazione ha, e cosa fa in relazione a quelle risorse e a quella popolazione la sua classe dirigente. Compatibilmente anche alle condizioni di partenza (in Cina ad esempio). E io della Cina ho un'opinione positiva. Che non significa che lì è tutto miele e oro e tutto va bene o mi va bene.
Se poi un paese è comunista o non comunista o fascista o democratico ma fa bene per il suo popolo a me non me ne fotte una cippa.
E se è "democratico" ma lo porta alla rovina invece mi frega parecchio.
Il terribile Orban ha il 6,8% di disoccupati contro una media EU di 11,5%. E ha 18,7% di disoccupazione giovanile contro ad esempio il 44,1% nostro. Sarà pure "cattivo" e antidemocratico...ma i giovani non mangiano con le etichette. E neanche i meno giovani, per quel che penso io.

Concordo ancora, alcuni intelligentoni su CDC, pensano che io sia pagato dal governo cinese per smentire certe cose, la realtà, come dici giustamente, è che ci sono cose anche a me che non piacciono ma non sopporto le menzogne, le falsità e gli stupidi luoghi comuni. Io credo che oramai destra, sinistra centro, tutto è superato gli schieramenti sono altri, l'ho detto da tempo, stiamo vivendo una svolta storica, non so come finirà, ma sicuramente il mondo non sarà più lo stesso di prima


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sankara
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potresti dirmi Mincuo dove trovo su tradingeconomics i dati sulle riserve valutarie?

http://www.tradingeconomics.com/hungary/foreign-exchange-reserves
https://www.imf.org/external/np/sta/ir/IRProcessWeb/data/hun/eng/curhun.htm

Qui spiegano alcuni dei passaggi presenti nel post di Mincuo:

http://www.bis.org/publ/bppdf/bispap67l.pdf
http://www.bis.org/publ/bppdf/bispap73k.pdf

Grazie Nat, interessanti gli ultimi due link


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sankara
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La flat tax è una soluzione, ma anche con tassazione progressiva puoi ottenere le stesse cose.
Il punto è che ribassi le tasse fortemente liberando reddito. Poi flat o progressivo dipende dai gusti e dai Paesi.
Nella flat tax devi correggere con detrazioni o soglie per i più bassi redditi.
In entrambi i casi però sposti abbastanza sulle indirette, ma chi ha poco consuma anche poco e chi ha tanto consuma molto di più.

Avevo rimosso la possibilità di detrazioni, deduzioni e soglie anche con la flat tax. Nel merito le cose sono spesso più complesse dei fuorvianti slogan. Se i redditi bassi hanno quindi queste possibilità, forse il flat, rispetto al progressivo, favorisce di più i redditi più alti, la questione dirimente è probabilmente vedere quanto dei risparmi fiscali saranno dirottati in investimenti, a giudicare dall'assetto sociale in Italia ed in particolari alle "grandi famiglie" nutro forti dubbi...ritornando all'Ungheria, probabilmente ci troviamo di fronte anche ad un'ulteriore conferma delle teorie di Laffer

https://it.wikipedia.org/wiki/Arthur_Laffer

Sempre lì. Comunque: http://www.tradingeconomics.com/hungary/foreign-exchange-reserves

Causa anche la non grande dimestichezza con l'inglese non riuscivo a trovarlo, grazie Mincuo. Approfitto della tua disponibilità per chiederti un'altra questione sempre su tradingeconomics che potrebbe essere utile anche ad altri. Andando alla voce "Prices", si vede la presenza di diversi indicatori. Questo dovrebbe essere il "classico" tasso d'inflazione che cioè misurerebbe l'aumento dei prezzi dei beni al consumo

http://www.tradingeconomics.com/hungary/inflation-cpi

questo invece quello "mese su mese"

http://www.tradingeconomics.com/hungary/inflation-rate-mom

potresti spiegarmi la funzione di quest'ultimo ed anche la differenza tra "producer prices" e "producer prices change"? Comunque dai dati rilevo che anche l'inflazione è calata con Orban, anche questo dato è da sottolineare, avresti qualcosa da aggiungere in merito Mincuo?

Vedi: il fatto è questo: che Orban dice e poi fa cose nette.
Quello che dovrebbe fare la politica.
Chi direbbe qui: no all'immigrazione, tassiamo le multinazionali, no al gender ecc...Nessuno. Qui sono dei ventriloqui della EU ben pagati.
E basta.

Sulle imposte a banche e multinazionali: mi ricordo che anche Tremonti nel 2008 introdusse la "Robin Tax", un’addizionale all'imposta del reddito sugli extra-profitti delle imprese energetiche e petrolifere e delle banche, dichiarata qualche mese fa incostituzionale

http://www.forexinfo.it/Robin-Tax-che-cos-e-e-perche-e

la grande stampa di casa nostra criticò questo provvedimento sostenendo che tali imprese avrebbero traslato i costi derivanti dall'imposta sui consumatori, apportando quindi nessun beneficio. Ammettendo che ciò sia vero, il caso ungherese è allora anche la dimostrazione che un governo che si fa rispettare può far pagare il dovuto alle multinazionali? Grazie Mincuo


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Concordo ancora, alcuni intelligentoni su CDC, pensano che io sia pagato dal governo cinese per smentire certe cose, la realtà, come dici giustamente, è che ci sono cose anche a me che non piacciono ma non sopporto le menzogne, le falsità e gli stupidi luoghi comuni.

Io non so chi siano questi “intelligentoni” che ti hanno mosso certe accuse ma il fatto è che le tue analisi “pendono” sempre ed un po’ troppo sfacciatamente dalla stessa parte.

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=86985&start=0&postdays=0&postorder=asc&highlight=culto

Un po' più di "equilibrio" non guasterebbe.


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oriundo2006
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Mi inserisco con un commento più ‘politico’: COME hanno fatto gli ungheresi e Orban alla loro testa ad opporsi efficacemente ai potentati transnazionali ? Dalla risposta si puo’ arguire se esiste in Italia un sostrato utile ad estendere questo esperimento. Innanzitutto la lingua: l’ungherese è completamente diverso dagli idiomi indoeuropei latini o germanici, essendo simile al turco ( ed all’estone, al finnico ): è una lingua che differenzia profondamente questo popolo da quelli in cui si è incuneato, sin dai tempi di Attila, contribuendo in modo notevole all’omogeneità culturale ed alla specificità della sua etnia. Secondo, scarsa emigrazione, tendenza a far seguire rapidamente le azioni alle parole, orgoglio nazionale, un certo ‘decisionismo’ eredità delle epoche antiche di guerre continue, sentimento forte di appartenenza alla cultura europea non anglosassone ma germanica, forte scolarità ed educazione generale. Terzo, aver subito il ‘comunismo’, regime totalitario non certo ‘democratico’, averlo ‘sopportato’ per decenni prima di essersene alfine liberati, non aver complessi di inferiorità a motivo del passato ma di rinascita di orgoglio nazionale, prima compresso da quell’altro fulgido esempio di ‘internazionalismo’ di sx: dunque no remake, please...Quarto: non avere fra gli zebedei alcuna ‘chiesa’ che dica cosa fare o meno: prima ungheresi e poi cattolici.
Dite poco ? Paragonate all’Italia queste caratteristiche sono quello che dovremmo semmai raggiungere non che già possediamo... Vorrei rammentare che l’economia non vive sulla luna ma in mezzo a tutte le caratteristiche dei gruppi umani di cui è espressione ‘pratica’. Pensare che un Orban possa nascere da noi, avere seguito, costituire una sua politica efficace è secondo il mio giudizio assolutamente fuori luogo oggi in Italia. Il rinvio al nostro infelice passato è d’obbligo, qui il no remake funziona all’inverso, ed impedisce una politica nazionale sovrana ed autonoma dai poteri transnazionali. Ha fatto male alla dignità dell’Italia e dell’Ungheria, come di tutte le persone degne di questo nome, la Tv italiana stasera ( Rai e Mediast ) a paragonare in modo osceno ed odioso l’accertamento dell’identità dei richiedenti asilo con pennarello da parte delle guardie di frontiera ungheresi alle terribili vicende della seconda guerra mondiale, con annessa intervista a tale ebreo che con le lacrime agli occhi ( Oscar per la recitazione ) ne vedeva la ripetizione…ed il tutto ‘condito’ con fotografie di croci uncinate, stelle di David, treni di profughi, eccetera eccetera. Io non so voi, ma dico BASTA a considerare chi vuole ordine e razionalità a casa propria un neo-nazista deciso a sterminare il suo prossimo: volete davvero che la gente perda la testa ? Ma so perfettamente che Orban è stato ‘punito’ con l’invasione di orde di mestatori di professione, nascosti fra donne e bambini ( sempre lo stesso sistema ) come anche la Macedonia per il fatto della sua autonomia e capacità di mostrare i muscoli quando serve. Dà fastidio: la sua eliminazione non è riuscita come con Haider, da morto odiosamente calunniato, ma temo che ci proveranno ancora. Soros è ungherese…darà senz’altro dei buoni consigli...


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mincuo
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@oriundo2006
Non sono molto d'accordo.
Direi che la Chiesa nell'Est Europa (sia quella ortodossa che cattolica) ha invece più importanza che non qui. In Ungheria quella Cattolica.
In Ungheria hanno 6,5 milioni di battezzati su 10 milioni di abitanti.
Ma data anche la repressione religiosa dei decenni precedenti sono diversi da qui. Hanno spirito religioso, quelli (tanti) che lo hanno.
Perchè sanno bene che cos'è, al pari di chi ha la testa sotto acqua e allora capisce bene cos'è respirare.
Per molto tempo, e per molti, è stato - giusto o meno ognuno pensi quel che gli pare - la sola cosa a cui aggrapparsi, specie dopo il 1956.
József Mindszenty per loro è stato molto più di quanto tu possa immaginare.
Inoltre hanno subito quello che qui è in fieri, cioè la denigrazione o distruzione della famiglia, delle tradizioni, della cultura specifica di un territorio, della loro storia, in nome di un'uniformità forzata.
La simulata societas, come avrebbe detto con arguzia A. M. Mariantoni.
E sono perciò vaccinati, hanno prodotto anticorpi.

Qui da noi sono semplicemente stupidi, anche perchè qui è stato ed è un processo accattivante e strisciante.
E non gli hanno messo la testa sotto acqua.

P.S.
George Soros (alias György Schwartz) è Internazionale più che Ungherese.
Ma se gli vuoi proprio assegnare una patria prioritaria per la quale gli batte il cuore, quella non è l'Ungheria.
E non c'è niente di male in ciò che dico, è la verità.


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Whistleblower
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Sulla "specificità" degli ungheresi sono interessanti sia la spiegazione di Oriundo che quella di Mincuo.
Io ne porto una terza che come vedete si fonda su un primato europeo dei magiari per...per...ehm...

http://www.mensxp.com/special-features/today/26422-80-countries-their-average-penis-sizes-indians-have-the-second-smallest-penis-in-the-world.html

...cioè parrebbe che quando incazzano, si incazzano più della media europea...

PS: sullo spirito religioso richiamato da Mincuo vorrei ricordare che ci batto su da un bel po' di tempo. Non c'è più altro che quello, quindi si deve prenderlo cosí com'è con tutti i difetti e le magagne di un passato pieno di gravissimi errori. Ma è l'unico baluardo che per costruzione non si potrà mai arrendere per cui a un certo punto "dovrà" per forza arrivare al momento del confronto contro un avversario che pretende di fagocitare qualsiasi ostacolo.
Ancora non ha compiuto il passo decisivo nei fatti, ma almeno le parole stanno cambiando in qualità e in intensità.


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George Soros (alias György Schwartz) è Internazionale più che Ungherese.
Ma se gli vuoi proprio assegnare una patria prioritaria per la quale gli batte il cuore, quella non è l'Ungheria.
E non c'è niente di male in ciò che dico, è la verità.

Ci servirebbero statisti come LUI https://youtu.be/R2HrfdpHyzQ?t=2m in grado di aiutare il proprio popolo ad entrare in questo convincimento!


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oriundo2006
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Mincuo: guarda, conosco assai bene il fattore religioso ungherese per aver avuto per tanti anni un amico fraterno di colà ( poi si fece monaco ) e mi ricordo perfettamente le lunghe conversazioni con lui avute sul tema e lo scambio di idee, prezioso per me, sull’interpretazione della religione: è appunto uno degli aspetti del loro nazionalismo. Da noi il cattolicesimo è sempre stato vettore della internazionalità dell’Italia, avendolo diffuso nel mondo: è assolutamente l’inverso. Circa il fatto che siano ‘vaccinati’ è appunto perché il ‘comunismo’ si presentò con la veste internazionalista, per giustificare la sua ingombrante presenza: oggi dicono no all’omologazione perchè sanno perfettamente a cosa conduce. Alienazione e basta…con droga, mercimonio di tutto, svilimento dell’umanità: dobbiamo avere delle radici per avere delle ali... Andai poi a Budapest vigente il regime intermedio post-comunista. Città bella e fredda, e la sera parecchie figure vestite miseramente che ‘pescavano’ il necessario per vivere nelle spazzature, guardinghe e vergognose... Gli italiani infojati a cercare bar, discoteche e postriboli vari pur di scopare, dimentichi di tutto e noncuranti di tutto: anche con questo gli ungheresi hanno detto basta. Girando per il mondo mi sono fatto l’idea che le ricette astratte NON esistono. Prova appunto ne sono i disastri odierni della globalizzazione ‘spinta’ dal FMI ed analoghe istituzioni. Mi rammentano, a me che non sono più tanto giovane, le ‘ricette’ per trapiantare il ‘comunismo’ in paesi ancora all’età della pietra o con tradizioni libertarie incomprimibili. Saluti


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mincuo
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Ti è consentito di buon grado essere "internazionalista" in salsa liberista - o pseudo tale - o socialista - o pseudo tale -.
L'importante è che tu perda coscienza, storia, identità e umanità.
Tanto alla fine è uguale. Sono monopoli globalisti.
E sono materialisti allo stesso grado.
Sono i due canoni imposti.
E ti incoraggiano pure alla contrapposizione.
Tanto è lo stesso e inoltre così ti danno due alternative e basta, così pensi anche meno.
Il segreto è quello.
Ma se solo provi a scantonare sei fritto.
Li avrai tutti due allora che ti azzanneranno all'unisono.
Prima o poi.
Matematico.

N.B.
Un po' come le interviste che fanno in città: "sei per l'immigrazione diffusa o per l'hub?".
Due scelte te le danno.
Tanto è uguale.


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Anonymous
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Per sapere della situazione ungherese, sarebbe meglio informarsi attraverso testimonianze dirette e selezioni di articoli tradotti, invece che da un post che racconta mezze verità di un utente anonimo pubblicato da un sito rossobruno nazionalista come questo.

L'utente mincuo mica racconta che la Costituzione ungherese è stata cambiata in senso nazional cattolico tanto da ricordare il franchismo, o che in quel paese la mendicità è un reato, o che Orban abbaia contro la plutocrazia della UE ma ha perfino piazzato uno dei suoi uomini nella Commissione Europea, o che la sua retorica sulla sovranità nasconde un razzismo disgustoso evidenziato dai fatti degli ultimi giorni sui profughi e il filo spinato che ha fatto mettere lungo tutto il confine con la Serbia, o della sua vicinanza con i nazisti del Jobbik... e potrei continuare.

Orban è semplicemente l'incarnazione dello slogan "il popolo ungherese è mio e me lo sfrutto solo io" (con le mie banche e la mia moneta). E' la dimostrazione che la lotta contro questa UE illiberale e la sua arma Euro è stata lasciata alle destre ed al loro discorso nazionalista, invece che a forze che fanno un discorso di classe.


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Anonymous
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L'importante è che tu perda coscienza, storia, identità e umanità.

La perdita della coscienza e della Storia sono state portate avanti proprio dalle classi dominanti e dalle gerarchie religiose che tu tanto consideri le chiavi per una riconquista della sovranità perduta, mincuo. Attraverso un racconto parziale e tossico della Storia, che fa leva su un qualcosa, l'identità culturale e nazionale, che è un'invenzione, ed esiste solo perchè perpetua questa società classista.


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