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Menenio Agrippa

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Anonymous
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Non sembra che tu legga molta saggistica.

E questa sarebbe una risposta? Da bravo cialtrone continui a recitare i tuoi mantra, poi ti lamenti quando qualcuno non risponde argomentando. Ma vergognati che è meglio (se solo tu conoscessi quel sentimento umano che è la vergogna per ciò che si dice senza avere le palle di farlo davvero).
Il libro è questo, ed è bellissimo.
http://www.inmondadori.it/blues-intorno-me-BB-King-David-Ritz/eai978880781767/

Tutte balle, quindi, perchè è autobiografico. Confermi?

Tonguessy, per quel coso, intendo quel minchione, che hai elegantemente definito “cialtrone” (mentre io che sono meno colto e “ruspante” lo definisco “coglione” o “feccia neo-nazista”… a seconda di come mi viene sul momento… a proposito di “coglioni”, quando quel coso usa lui quel termine guardati bene dal redarguirlo perché lui è un raffinato a cui tutto è consentito, anche essere “ruspante”, non è mica un rozzo plebeo qualsiasi!) , tu sei un ignorante in saggistica … per non parlare della “storia” di cui solo quello stesso minchione è profondo conoscitore, autentico interprete nonché dispensatore alle masse di coglioni.
Quel coso, si intendo proprio quel coglione che si atteggia a sapiente, specie quando sente “puzza di comunista” o di “bolscevico” o anche solo di “socialista”, sostiene praticamente che “autobiografico” equivale a “falso”! Perciò anche il romanzo al quale ti riferisci è “falso”! capito ora hai?
Non parliamo poi dei ricordi di tuo nonno Attilio! Un altro coglione!
Questo è il modo di ragionare di questo campione di storia … e di “merdaccia” alla fantozzi!
Ma non basta. Senti quest’altra perla! Dunque – mi riferisco sempre al minchione – un bel giorno ci svela un “aneddoto” (non lo chiama semplicemente “episodio o storiella” perché fa più fico e cooooolto chiamarlo così) e ci racconta che si trovò a contestare a umberto eco, autore di un noto “romanzo storico”, perché quello aveva dato l’impressione di voler fare “storia” mentre, in realtà, più o meno spesso, aveva dato una rappresentazione distorta della “storia”. Giustamente eco gli rispose che nel frontespizio c’era scritto “romanzo” storico e non “saggio” storico. Supponendo che la risposta di eco lo abbia convinto, tu pensi forse che quel minchione, conscio di quel suo errore , possa essere più tollerante se qualcuno possa poi dare rilevanza al termine “autobiografico” piuttosto che a quello di “romanzo” quando si parla di “romanzo autobiografico”? Macché, altrimenti che minchione sarebbe? Infatti, in questo caso il minchione, dimentico della sua stessa gaffe con umberto eco e “per la cui” aveva erroneamente dato rilevanza solo al termine “storico” e non anche a quello di “romanzo” ci scasserà le palle (a dir poco) perché abbiamo osato dar rilevanza al termine “autobiografico” anziché anche al termine “romanzo” … insomma, per farla breve, smettiamola di “sfruguliarlo” con i romanzi “autobiografici”, coi “nonni attilio” e le “autobiografie” afro-americane perché tanto, per quello “storico coglione” e “idiota con sprazzi di imbecillità”, saranno sempre e solo stronzate da “coglioni” degni al massimo di un 90 , anzi tutt’al più di un 93 … perché , senti la finezza finale , “100 è solo teorico” ! Questa me la devo appuntare sul gagliardetto che mi ha dato Popov… a proposito, ma chi cazzo era questo Popov? Tu lo hai conosciuto? Vabbé, forse è solo il personaggio di qualche sua fiction autobiografica e in fondo non m’importa neppure sapere chi fosse o non fosse … io sono solo un insignificante “criceto” analfabeta mica un “homo sapiens”!


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Tonguessy
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a proposito, ma chi cazzo era questo Popov? Tu lo hai conosciuto?

Ave, o criceto analfabeta! Credo che il Minculpop intendesse questo
http://www.youtube.com/watch?v=_RFU54KRyMk

Le sue formazioni musicali non vanno molto oltre lo Zecchino d'Oro. Puoi rilanciare con 44 gatti, se vuoi continuare la discussione e farti capire. 😉


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Matt-e-Tatty
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Partiamo dall'ultima frase: senza di me non so proprio cosa farei. Questo aforisma me lo sono cucito addosso quando ero adolescente. Credo che spieghi bene il motivo per cui è bene interessarsi alla propria esistenza.
"I posteri? Cos'hanno fatto i posteri per me?" diceva saggiamente Groucho Marx (spero si possa ancora scrivere questo cognome senza incorrere nelle ire negazioniste).

😆

Servomno persone che sanno sdrammatizzare, dico sul serio!

“Le idee della classe dominante sono in ogni epoca le idee dominanti".
Ma per potere essere dominanti, le idee dei padroni hanno bisogno dell'Agrippa che sappia convincerci a lavorare per loro.

Così sappiamo che Marx e Goering su qualcosa concordavano...

Un paio di settimane fa ho avuto una discussione amichevole con una amica... sosteneva che il web è un mezzo di comunicazione rivoluzionario che rovescierà "il potere", che è democratico, che non è un medias passivo come la TV ed i giornali etc.
Io obbiettavo che pur essendo vero per alcuni aspetti (me, te, mincuo gm e tutti possiamo confrontarci, scambiarci opinioni, informazioni, mandanci affanculo... con la TV non sarebbe possibile e con i giornali sarebbe una botta e risposta lento), il web esattamente come gli altri media è uno strumento di potere fatto dal potere... gli ho citato alcune rivoluzioni poco chiare e genuine (come il tentato golpe in Venezuela) e che comunque le persone il web lo usano prettamente per le stronzate mentre notizie ed informazioni che possono essere importanti vengono lette dalla minoranza degli utenti e spesso le letture sono superficiali e con poca verifica, inoltre le ho spiegato come anche la visibilità sia di notizie che di opinioni sia ben poco "democratica" per tutta una serie di meccanismi e sopratutto per questione di interesse delle persone.
Non era convinta, così, gli ho dato modo di verificarlo.
Ho una pagina FB in cui posto spesso articoli di politica estera, post di blogger che secondo me hanno qualcosa da dire, discussioni su forum come questo, (prevalentemente posto discussioni di natura economica e monetaria ) gli apprezzamenti sono pochi, quindi ho notato come sia scarso l'interesse generale per certi argomenti.
Ho spiegato all'amica che le avrei dimostrato perchè siamo senza speranza e perchè il web non cambierà le cose, le ho detto di tener d'occhio la mia pagina per qualche giorno.
Poi ho iniziato a scrivere cazzate, per lo piu roba per far ridere... qualche sfottò agli amici fuoristradisti, un terntativo di vendita del ponte di Bookling e del Colosseo a un paio di amici venditori, una finta lamentela ironica sugli asili pubblici... cazzate appunto.
Nel giro di un paio di giorni la pagina era piena di "mi piace" commenti sullo stesso livello dei post, risate e festa...
Non so se mi sono spiegato.


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Tonguessy
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Non so se mi sono spiegato.

L'indubbio vantaggio del web rispetto ad un paracadute...qui possiamo riprovarci quante volte vogliamo. Lì c'è solo una volta. Vero che per quante volte qui si riprovi il risultato spesso non cambia (proprietà quasi-invariantiva del dialogo su web).
Hmm..


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Matt-e-Tatty
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Non so se mi sono spiegato.

L'indubbio vantaggio del web rispetto ad un paracadute...qui possiamo riprovarci quante volte vogliamo. Lì c'è solo una volta. Vero che per quante volte qui si riprovi il risultato spesso non cambia (proprietà quasi-invariantiva del dialogo su web).
Hmm..

Qui (inteso come qui in questo sito/forum) il risultato cambia piu che da altre parti, c'è una pluralità di informazione, tanta gente che naviga e posta qui ciò che ritiene interessante, persone che sono piu attente rispetto alla media indipendentemente da colore e preconcetto. Il problema è che il qui inteso come web non è differente da un pub da apericena... c'è un tavolino in cui forse c'è seduto qualcuno che ha qualcosa da dire, negli altri 100 tavoli si discute del nuovo hi-fhone... piu figo del precedente e ha in dotazione un comodo tagliaunghie e una suoneria fighissima che imita le scorregge.


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mincuo
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-La gente con calma può andare a vedere come nasce e come si sviluppa la questione e chi inizia con "eccellente idiota " e "nasssiiissta ". Perchè sta scritto. E salvato.
-E nasce dal fatto che ho detto che è un film, cioè fiction. Non storia. Il che è vero. Il che ha scatenato il signore che ha scritto dieci volte VERA e AUTENTICA per un personaggio falso e inventato.
-Per la "definizione" di romanzo autobiografico basta appunto qualunque vocabolario, anche quella riportata, perchè nessun vocabolario ovviamente dice che un romanzo autobiografico implica la veridicità dei fatti e delle persone.
Non solo ma avevo anche aggiunto e ribadisco che la stessa parola romanzo era già sufficiente, in logica testuale.
Autobiografico infatti è un aggettivo di romanzo, il quale identifica il genere, e lo differenzia con storia, la quale ha dei requisiti scientifici, (ad esempio riferimenti a fonti primarie e secondarie, bibliografia) che un romanzo non è in nessun modo tenuto ad avere.
Questo per uno non analfabeta, ovviamente.
-Ho fatto anche di più sul romanzo autobiografico. Ho fornito esempi di romanzi autobiografici completamente fasulli, il che significa che ci sono anche casi in cui addirittura tutta la vicenda autobiografica è inventata, e pure però propagandata e avvalorata come autentica, perfino dopo che è risultata inequivocabilmente falsa.
Poi ho messo un libro intero di Norman Filkestein che spiega le ragioni vere per un determinato comparto, che poi sono le stesse di una propaganda più generica, e dei loro autori, e che sono accennate nella prefazione riportata successivamente.
Ma questo argomento con calma lo svilupperò.
-Ho fatto di più ancora perchè ho commentato addirittura un romanzo storico, quello di Eco, che non è "meno" di uno autobiografico (e anche lì si vede l'intelligenza e la cultura sulla replica) ma è "di più" di uno autobiografico visto che usa personaggi storici reali, cioè di cui esiste una versione storica accreditata, e però li falsifica lo stesso, giustificando poi per l'appunto che è un romanzo e non storia.
E cioè si fa perfino quello. Nei romanzi.
Approfittando del fatto che la gente ha in genere poca cultura, la storia che conosce già è solo quella divulgativa, cioè propaganda, e perciò non distingue ed inoltre viene allevata a "credere".
-E ho dimostrato che il personaggio della kapò è immaginario, (e immaginario vuol dire NON AUTENTICO come invece, condito da insulti vari è stato ribadito esplicitamente e fino all'ultimo, sulla base di NIENTE se non le sue affermazioni condite da insulti, non essendo uno che ritiene di dover giustificarle con qualcosa. Metodo bolscevico) dato che non solo non esiste in processi e archivi ma è proprio classificato così, e ho messo pure un link che lo classifica come personaggio di fiction, differenziandolo esplicitamente da quelli reali che sono a loro volta elencati.
E infine poi lo stesso GM dopo contorsioni insulti e figuraccie di tutti i tipi lo scrive.
-Tra parentesi c'è differenza tra kapò e guardia femminile. I kapò erano detenuti eletti dai detenuti, e solo nei giornali, nei film, nei romanzi e alla TV mescolano, e anzi non appaiono mai, e c'è un perchè.
Ma queste cose sono per chi conosce storia, non romanzi. E chi conosce storia è in grado di vedere immediatamente un racconto se è immaginario o no, perchè chi scrive è quasi sempre ignorante di storia Olocaustica Ufficiale e quindi si basa su propaganda, che è quella per il 99% della gente e fatalmente poi scrive cose che la Storia Ufficiale (non negasssiiionisssta) smentisce o non ha mai detto.
-Dei Nassiiissti io avevo fatto cenno all'inizio dicendo che parecchi quadri e dirigenti erano di estrazione popolare.
E che peraltro si chiamava Nazional SOCIALISMO. Ma per questi qui del Nazismo o non devi parlare (e infatti hanno fatto delle leggi apposite) o devi parlare ma solo diffamando, e allora va bene qualunque menzogna, se no diventi etichettato Nasssissta. Metodo bolscevico.
Ma in realtà i Naaasssisti non c'entrano molto, sono una scusa, e spiegherò bene anche quello. E la prefazione di Filkestein l'ho messa apposta.
-A me va bene fin qui, è abbastanza per quel che mi serve.
Come ho detto non basta ignoranza o poca intelligenza o malafede.
E' una cosa precisa.
E c'è già abbastanza. Anche per un'altro fatto, che non riguarda i protagonisti della questione nè la questione del film.
Ma è molto interessante e indicativa riguardo ad alcuni parametri generalmente adottati.


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Tonguessy
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-Per la "definizione" di romanzo autobiografico basta appunto qualunque vocabolario, anche quella riportata, perchè nessun vocabolario dice che un romanzo autobiografico implica la veridicità dei fatti e delle persone.

Autobiografico infatti è un aggettivo di romanzo, il quale identifica il genere, e lo differenzia con storia, la quale ha dei requisiti scientifici, che un romanzo non è tenuto ad avere.

Assolutamente ridicolo. Non sequitur: il fatto che non sia necessario che un romanzo autobiografico implichi necessariamente veridicità assoluta non significa che tale genere sia necessariamente una completa invenzione sempre e comunque. Sennò pregasi portare prove. Ho citato la vita di BB King, non è arrivata alcuna smentita al fatto che tale autobiografia riporti storie assolutamente vere. Romanzate, se vogliamo, ovvero non fredde liste di avvenimenti, ma avvenimenti conditi da impressioni. Perchè, che lo si voglia capire o meno, "Il romanzo è un genere della narrativa in prosa", dove per narrativa si intendono "tutte le opere scritte in prosa o in versi" (wiki).
Cioè tutti i messaggi scritti da mincuo, se adeguatamente messi assieme da un suo agiografo sotto forma di libro, possono fare un romanzo. Sono quindi falsi?

Sul fatto che la storia debba avere requisiti scientifici è di nuovo una concezione assolutamente ridicola che non tiene conto del dibattito su cosa sia scientifico e cosa non lo sia. Popper, Lakatos, Kuhn, Feyerabend, Feyman etc....Se non sai cosa c'è dentro quel dibattito non puoi nemmeno capire cosa siano i "requisiti scientifici" di cui tanto blateri. La storia con "requisiti scientifici" (qualsiasi cosa questo significhi) non fa eccezione. Quindi facci un favore: continua a parlarci di sitemi monetari e lascia stare questi argomenti che, come hai ampiamente dimostrato, sono al di fuori della tua portata.


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mincuo
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Vai bene a fare il furbo con quelli della tua tacca. Perchè provi a dire che io avrei affermato che "tutto" in un romanzo deve per forza essere falso, cosa che non ho mai detto. Ma è appunto di quella provenienza e cultura precisa fare i furbi.
Con calma.
Così anche il furbo sulla "smentita" E di cosa?
Io ho scritto che saggistica sembra che tu non ne abbia letta molta, che però la saggistica sarebbe quello che "quasi unicamente" tu leggi invece a tuo dire. Strano che uno che legge così tanta "saggistica" non abbia chiara la differenza con "romanzo".

Io poi ho distinto: romanzo e storia scientifica.
Per il resto sempre quella tacca è.
Cerchi di fare il furbo con Popper ecc...
Ma non cambia in nessuna discussione nè metodologica nè epistemologica il fatto del requisito delle fonti documentarie, e ne dico solo una.
In effetti sempre una certa cultura precisa sostituisce novelle e romanzi ai documenti, alle fonti d'archivio, alle prove forensi, ai riscontri documentari, alle prove logiche, temporali, e alle verifiche testimoniali, e inoltre seleziona quel che gli pare. E non si accontenta. Se qualcuno li tira fuori glielo vieta, e scrive e impone leggi speciali apposite allo scopo.
Unico caso nello studio della storia dell'umanità.
Non perdo nemmeno tempo. Quello che mi interessava l'ho detto.

Della "mia portata", e da quale cattedra poi dispensi giudizi e prescrizioni sulla liceità altrui a parlare di certi "argomenti", lasciamo perdere.
A stare a questo curriculum, che è quello che esponi tu stesso nel sito Appello al Popolo, mi sembra che non sia impossibile per quasi nessuno scalare tali vette, e suona anzi un tantino comico che sia uno così a prescrivere chi deve e chi no parlare, e di cosa.

Tonguessy Mai laureato, neanche diplomato. Fuggito dal liceo per avventurarsi nella vita vissuta a 16 anni. Emigrato in Olanda a 20: meglio quello che il militare. Patente a 24. Amante del Blues da sempre, cultore per necessità e non solo delle arti e mestieri, so fare (?!) il muratore, posatore, pittore, fabbro, falegname e liutaio, cuoco ed elettricista. A tempo perso coltivo l'orto, invito amici a cena e scrivo ciò che penso. Non necessariamente in questo ordine.

I titoli non necessariamente significano, ma avere anche la protervia di fare il professore e il censore e stabilire cosa sarebbe fuori l'altrui "portata" avendo se va bene la terza media, quello sembra un po' eccessivo.


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Tonguessy
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I titoli non necessariamente significano, ma avere anche la protervia di fare il professore e il censore e stabilire cosa sarebbe fuori l'altrui "portata" avendo se va bene la terza media, quello sembra un po' eccessivo.

Di nuovo arriva il Mincuopop a decidere che, con la sua solita verve piena di altezzosi non sequitur, "i titoli non necessariamente significano" il che vuol dire che un muratore può vantare conoscenze che il laureato ignora.
Ma tale concezione decade quando la persona interessata non gode delle simpatie del Minculpop. Al solito il metro è molto elastico, e misura ciò che vuole.
Tornando agli argomenti e tralasciando l'arte in cui il Minculpop eccelle, ovvero l'argumentum ad hominem,salta fuori che

[Minculpop]
Io poi ho distinto: romanzo e storia scientifica.
Cerchi di fare il furbo con Popper ecc...

Storia scientifica? Senti senti. Quindi esiste una storia scientifica che si basa anche su "verifiche testimoniali" che devono necessariamente combaciare con il tuo criterio di scientificità, pena il decadimento nel limbo della "storia ascientifica" (vedi nonno Attilio). Ah, se conoscessi appena appena la teoria di Quine-Duhem....ma cosa vado a pensare?
Quando parli senza nemmo sapere cosa dici...
hai presente il Circolo di Vienna? Non credo proprio, al massimo conosci la scuola di Vienna. Il Circolo di Vienna sostenevano la teoria verificazionista. Cioè le teorie per essere scientifiche vanno verificate. Tutto giusto, no? Poi arriva la teoria del cigno nero (che sicuramente conosci, dato che io sono un povero muratore e tu un brllante laureato) e ancora dopo la teoria di Duhem (che sicuramente avrai studiato a fondo) che mettono in crisi quelle "verifiche" di cui tanto parli.
La storia così come la racconti è indietro migliaia di anni luce rispetto alle indagini metodologiche che da molto tempo hanno investito la fisica e la matematica. Quindi stai solo dicendo un mucchio di fregnacce per giustificare la tua posizione ideologica. Non tolleri che esista un caso come quello di nonno Attilio, punto. E ti inventi criteri di scientificità basandoti su tue personali congetture. La narrazione per te è inesistente, la declassifichi a livello di fiction.
Se avessi un minimo di onestà intellettuale capiresti che la teoria del cigno nero o, meglio, di Quine-Duhem hanno definitivamente messo in crisi il criterio di verificabiltà. Tra le scienze soft l'unica che sembra avere capito la cosa è l'etnoantropologia. Sicuramente la storia propagandata dal Minculpop, non è in grado di capirlo.
Fattene una ragione, è meglio che lasci stare ste cose, tanto non ci arrivi.
Tornate a fare il ragioniere, che ti riesce meglio.


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mincuo
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Ma figurati un pò. Va a una scuola serale invece di raffazzonare nomi letti qua e là.
Per la discussione sulla storiografia sono altri che devi cercare.
Una discussione durata anni e anni, che appunto ha poi determinato dei criteri, ed ebbe al centro proprio il cosiddetto "primato degli archivi".

Sempre peggio. Almeno l'altro si limita a fassssiiissta nassiiiissta culo, in culo, affanculo, cazzo, coglione, svastica....
Questo qui con tanto di terza media e un cervello da gallina anche la pretesa di fare il professore. Coltiva l'orto va là.
O se no fa bella figura anche tu e ripeti: fassssiiissta, nassiiiissta c.lo, in c.lo, affanculo, caxxzo, coglione, svastica....che è il tuo livello.

O parla della biografia di un jazzista, che forse è l'unico libro che hai letto per davvero.
O credi che non si capisca?

"Quasi unicamente" saggistica.
Si chiama La Repubblica, non saggistica, quella.


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Tonguessy
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O parla della biografia di un jazzista, che forse è l'unico libro che hai letto per davvero.

Senti senti l'esperto che non sa un cazzo; quando apre bocca si sente odore di fogna...BBKing non ha mai suonato jazz in vita sua, razza di ignorante all'ennesima potenza. Ma il senso della vergogna non ce l'hai proprio? Neanche consultare wiki per evitare ste figuracce da barbone? Niente proprio?

Io trovo bello lavorare la terra. La terra è bassa e bisogna chinarsi, una cosa che non hai mai imparato nella tua vita da ignorante spocchioso.

Per la discussione sulla storiografia sono altri che devi cercare.

Allora ti rileggo un passaggio scritto da Pietro Rossi (Il senso della Storia, ed il Mulino, pg53)

"Fin dagli anni 20 del secolo XVII Cartesio aveva, nelle Regulae ad directionem ingenii, sottolineato l'estraneità della storia al dominio della conoscenza certa, in quanto essa non è in grado di discriminare tra proposizioni vere e proposizioni false. (mincuate a parte, s'intende)La ricerca storica si occupa di cose che sono oggetto di opinione, anche se di opinione probabile"

Capito barbone di un ignorante? Nel seicento qualcuno era molto più avanti di te nell'analisi storiografica.
Pietro Rossi è presidente dell'Accademia delle Scienze di Torino, tra le altre cose. Adesso torna sui libri e studia un poco prima di sparare le tue solite mincuate e inondarci di fogna.


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mincuo
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O parla della biografia di un jazzista, che forse è l'unico libro che hai letto per davvero.

Senti senti l'esperto che non sa un cazzo; quando apre bocca si sente odore di fogna...BBKing non ha mai suonato jazz in vita sua, razza di ignorante all'ennesima potenza. Ma il senso della vergogna non ce l'hai proprio? Neanche consultare wiki per evitare ste figuracce da barbone? Niente proprio?

Io trovo bello lavorare la terra. La terra è bassa e bisogna chinarsi, una cosa che non hai mai imparato nella tua vita da ignorante spocchioso.

Per la discussione sulla storiografia sono altri che devi cercare.

Allora ti rileggo un passaggio scritto da Pietro Rossi (Il senso della Storia, ed il Mulino, pg53)

"Fin dagli anni 20 del secolo XVII Cartesio aveva, nelle Regulae ad directionem ingenii, sottolineato l'estraneità della storia al dominio della conoscenza certa, in quanto essa non è in grado di discriminare tra proposizioni vere e proposizioni false. (mincuate a parte, s'intende)La ricerca storica si occupa di cose che sono oggetto di opinione, anche se di opinione probabile"

Capito barbone di un ignorante? Nel seicento qualcuno era molto più avanti di te nell'analisi storiografica.
Pietro Rossi è presidente dell'Accademia delle Scienze di Torino, tra le altre cose. Adesso torna sui libri e studia un poco prima di sparare le tue solite mincuate e inondarci di fogna.

Ho scritto jazzista in sbaglio, e non occorreva informarsi perchè il titolo del libro già diceva "il blues intorno a me" quindi è un errore.
Ma io non sono esperto di blues e non accampo nessuna conoscenza.
Ci sono criteri precisi e quello che citi definisce "conoscenza certa" come non assolutamente possibile il che è ovvio, ma è ovvio per qualunque disciplina, meno che a uno con la terza media.
Ed è la base appunto della discussione che è durata anni e anni, discussione e criteri sempre più approfonditi che attengono appunto alla metodologia, alla confermabilità e definiscono i requisiti e gli standard per un lavoro scientifico.
E non è fatta solo di opinioni la storia. Che Garibaldi sia morto non è un'opinione. E la storia non è nemmeno una sola ma è storia economica, storia diplomatica, storia militare, ecc.. e tra parentesi uno dei criteri è proprio la convergenza.
Non certo i romanzi.
E non è la citazioncina estrapolata, quella è per le terze medie, ma se ti divertono e pensi (e lo pensi immagino) che quella sia cultura, toh:

«La Storia è una scienza straordinariamente semplice - dice lo storico Russo-Americano Jurij Felshtinskij - in essa tutto coincide, come nelle parole crociate».

Ma non mi interessa certo discutere di standard e requisiti con un docente con la terza media.
Nè dei romanzetti, dei film ecc.. di propaganda spacciati per storia.
Quel che volevo l'ho ottenuto. Puoi rantolare e ruttare quanto ti pare.
Magari iscriviti a una scuola serale anche, nel frattempo, così ti prendi un diploma, che hai la terza media, e non perchè lo dico io, lo scrivi tu.
E dici studia agli altri. Una comica.


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Solounintervento
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Come sarebbe interessante la discussione senza insulti!
Mincuo, non vorrei contrariarla, ma credo che se tutti i diplomati ed i laureati avessero le basi, le conoscenze e la sensibilità per il sociale e la solidarieta' per i meno fortunati che ha sempre mostrato Tonguessy in tutto cio' che ha scritto in questo blog vivremmo certamente in una situazione migliore rispetto all'attuale. Perché puntualizzare su ogni cosa? Ideologie distanti tra loro, solo ideologia e' la vostra diatribe, questo percepisco nel leggere questa discussione.Non ho mai ravvisato malafede, ma dedizione ai propri ideali sia in Tonguessy sia in tanti altri utenti.
Non è' utile a nessun lettore questo spreco di intelligenze e di tempo in insulti.
Perché ad esempio non credere a nonno Attilio? Cosa sancisce ciò che vero da quello che non lo è ? Chi stabilisce se il rinchiudersi nel mutismo del proprio dolore non sia comunque verità' e storia?
Il mio e' solo un modestissimo punto di vista che spero non arrechi offesa ad alcuno.


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mincuo
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@Solounintervento.
Perchè in qualunque racconto ci possono essere sia incongruenze che vere e proprie impossibilità, logiche, temporali, documentali, ecc...come ci sono state in casi menzionati, della Defonseca ad esempio, che prima di tutto furono degli storici a evidenziarle (Raul Hilberg ad esempio, in quel caso, fu uno).
Ad esempio se io scrivo che Napoleone comunicava coi suoi generali via Internet questa è un'impossibilità.
O così almeno secondo i criteri fissati e accettati dalla comunità degli storici accademici. Quelli di cui accennavo prima.
Ma non voglio dettagliare nessuna analisi in particolare, cioè non mi interessa proprio.
Per me poi in generale va benissimo che uno possa credere a quel che gli pare, ma non che ognuno sia costretto a farlo, o non possa portare ricerche o portare studi ed evidenze, con le caratteristiche, i requisiti e gli standard dovuti, che non sono opinioni, e come succede per qualunque periodo storico.
Perchè quella è la base della scienza, e del metodo scientifico inteso specialmente come insieme di criteri condivisi dalla comunità scientifica, e quella accademica è la sede più propria. Se no diventa dottrina della fede.


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Solounintervento
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La "storia" però non si è mai occupata di chi non ha voce in capitolo e potere se non per strumentalizzare; e se la storia non si è mai occupata di nonno Attilio e' perché nonno Attilio e' stato più' intelligente della 'storia'.
Cosa avrebbero dovuto incrociare del doloroso mutismo gli speculatori del passato?Perche' dare in pasto il proprio dolore agli sciacalli? Lei questo se lo è' mai chiesto? Anche io avrei fatto la scelta che fece nonno Attilio. Non è' una questione di fede e' un comportamento umano plausibile, degno di grande rispetto, in barba a tutti gli asettici vivisezionasti della storia.
La storia non può raccontare tutto, vivisezionare tutto "scientificamente".


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