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Movimento 5 Stelle: qualcosa sta cambiando

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Tonguessy
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Non ho mai parlato di "rottura rivoluzionaria", quindi non so perchè mi metti in bocca queste parole. Sto dicendo che la disaffezione è sinonimo di fallimento politico. Dire che fa il gioco del potere, come qualcuno suggerisce, è quanto meno fuorviante. Il potere può fagocitare queste forme di dissenso come negli USA, e non valutare la distanza che separa i popoli dai vertici politici, ma questo non cambia la questione. La gente, molto semplicemente, non crede più in queste forme di democrazia. E visto che ci siamo: hai mai valutato in quale misura partecipino alla vita politica le persone che sono attivamente presenti nei vari movimenti?


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radisol
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Non ho mai parlato di "rottura rivoluzionaria", quindi non so perchè mi metti in bocca queste parole. Sto dicendo che la disaffezione è sinonimo di fallimento politico. Dire che fa il gioco del potere, come qualcuno suggerisce, è quanto meno fuorviante. Il potere può fagocitare queste forme di dissenso come negli USA, e non valutare la distanza che separa i popoli dai vertici politici, ma questo non cambia la questione. La gente, molto semplicemente, non crede più in queste forme di democrazia. E visto che ci siamo: hai mai valutato in quale misura partecipino alla vita politica le persone che sono attivamente presenti nei vari movimenti?

La maggior parte dei militanti dei movimenti non vota ... ma nella logica "il popolo non vota, lotta" ... quindi indicando, sia pure confusamente, una alternativa della "piazza" al voto ... e non come elogio dell'astensionismo tout court come rifiuto individuale, consolatorio ed autoreferenziale .... insomma non considerano il non votare una forma di lotta o anche solo di protesta ... ma invece una diretta conseguenza della concezione secondo cui "la strada è un'altra" ... ed è appunto la "piazza" ....

Ma dalle politiche del 2013 ad oggi c'è anche una parte significativa che vota, soprattutto agli appuntamenti elettorali nazionali ( politiche, europee), il Movimento 5 Stelle ... ovviamente in forma strumentale, per determinare una "rottura" .... ed è capitato anche alle comunali di Livorno ... alle elezioni locali comunque, pur prevalendo sempre l'atteggiamento astensionista, il modo di porsi è più frastagliato e non sono mancate situazioni anche di relativo "appoggio" a candidati del centrosinistra, ma questo sempre meno e sempre più raramente ... l'ultima volta che è avvenuto con una certa rilevanza, ed anche con riuscita finale del progetto, è stato a Napoli per la candidatura a sindaco di De Magistris e a Messina per l'analoga situazione successiva con l'elezione del sindaco pacifista ... comunque in tutti e due casi erano coalizioni senza il Pd dentro .... anzi, nate proprio in contrapposizione soprattutto al Pd ....

C'è poi una minima parte che vota per le varie creature politico/elettorali, tutte sostanzialmente fallimentari, che si sono determinate intorno a Rifondazione ... Ingroia, la lista Medici a Roma, la lista Tsipras alle europee ...

C'è infine un'area precisa anche se ormai ultraminoritaria dei "movimenti", i cosiddetti "ex disobbedienti", che tendono invece a votare per Sel e talvolta anche ad inserire propri candidati, quasi sempre poi eletti, nelle liste del partitino di Vendola .... ma qui siamo proprio al "ceto politico di movimento" ... detto spassionatamente, pessima gente .... in alcuni casi, veri e propri arrivisti ... c'è stato pure qualcuno tra loro che ha cominciato così e poi è finito, come scelta personale, direttamente nel Pd ...


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