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Neve a Roma: Alemanno non c'entra, la colpa è nostra


Tao
 Tao
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Neve a Roma. Ovvero, come rendersi amaramente conto di quanto i cittadini siano psicologicamente impreparati ad una vera crisi. Adattamento, collaborazione e raziocinio: zero.

Questo post, a scanso di equivoci, mi è stato ispirato da due articoli. Uno dell'ambientalista Luca Mercalli ( http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-04/mercalli-replica-alemanno-previsioni-155245.shtml?uuid=AanGr7mE ) sul Sole24Ore, e uno di Leonardo Tondelli sull'Unità ( http://leonardo.comunita.unita.it/2012/02/03/la-neve-tante-foto-poche-pale/ ) . Entrambi fanno notare aspetti sacrosanti di questo can can intorno alla nevicata e al casino che ne è conseguito.

A Roma nevica così una volta ogni vent'anni, dice Luca. I cittadini, con la lamentela che stanno infliggendo alla nazione, dimostrano di pretendere, esigere, aspettarsi che la città sia perfettamente preparata a consentire loro una vita normale anche quel singolo giorno ogni vent'anni. Tutto ciò è assurdamente irrazionale. Roma non è Oslo. Per avere perfettamente puliti centinaia di chilometri di strade nel giro di due ore, riuscite ad immaginare l'attrezzatura che serve? Bulldozer, gatti delle nevi, mezzi spargisale, a decine. E personale specializzato in grado di presentarsi al lavoro a qualsiasi ora.

Costo: miliardi. Il Comune di Roma dovrebbe spendere miliardi per acquistare, e mantenere in perfette condizioni, macchinari che servono un giorno ogni vent'anni. E quel giorno, magari, sono ferrivecchi di vent'anni prima, quindi occorre ricomprarli ogni dieci anni almeno.

Dice Luca: siete pronti a pagare le tasse, romani?

Siete pronti a pagare tutti questi soldi per avere strade sgombre un giorno ogni vent'anni?

Ho sentito insultare il sindaco per aver chiesto ai cittadini di spalare. Onta e disonore! Dovrebbe spalare lui! Tondelli, sull'Unità, ci ricorda invece che esiste anche un comportamento civico. Che per secoli, e fino a pochi anni fa, usanza voleva che ogni cittadino spalasse lo spazio davanti casa sua, davanti al suo negozio, affinché gli altri potessero camminare in sicurezza. Gli altri. Ma oggi non più: oggi si sta alla finestra e si attende che arrivi la cavalleria comunale a pulire, lanciando invettive se ciò non accade. Cittadini, tirate fuori le pale, chiosa Leonardo. Spalare è di sinistra, sapete.

Non solo. Che sarebbe nevicato si sapeva. Lo sapeva Alemanno, ma lo sapevano perfettamente anche i romani. Ora: vorrei tanto sapere cosa ci facevano in migliaia seduti in automobile sulle consolari, sul raccordo, nei vicoli del centro. Tutti "a lavorare"? Luca dice ancora, saggiamente, che se un giorno ogni vent'anni si evita di andare al lavoro, si tengono a casa i bambini da scuola (per fortuna il sindaco, preso per i fondelli da tutti, ha chiuso le scuole venerdì in anticipo sulla nevicata), se per un giorno insomma si evita l'auto non muore nessuno. Non siamo tutti neurochirurghi o vigili del fuoco.

Invece, tutti in strada. A fare shopping, a portare in piscina il pupo, a trovare la zia, a prendere il caffè, e poi tutti ad inveire contro il Comune di Roma che non è corso a salvare ( http://cronacaeattualita.blogosfere.it/2012/02/neve-a-roma-4-febbraio-2012-polemiche-per-la-gestione-dellemergenza-maltempo.html ) ogni singolo cittadino nei pasticci.

Queste sono le persone da cui ci aspettiamo spirito di adattamento e azioni consone in caso di crisi vera. Una crisi come in Grecia, peggio che in Grecia. Bambini che non sono in grado di fare una previsione a tre ore, che battono i piedi per avere sempre tutto quello a cui sono abituati, e che poi aspettano mammina che li tiri fuori dai guai.

Debora Billi
Fonte: http://crisis.blogosfere.it
Link: http://crisis.blogosfere.it/2012/02/neve-a-roma-alemanno-non-centra-la-colpa-e-nostra.html
5.01.2012


Citazione
Firenze137
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 97
 

La nevicata di qualche giorno fa mi ricorda .. una canzone, "la nevigata del '56" della mitica Mia Martini.

Non credo che autori d canzoni scriveranno mai "la nevicata del 2012" .
Come mai ?

Siamo cambiati noi ..? siamo meno poetici del '56 ? Forse si o forse ci sono comunque cose che non vanno così come sono e che bisogna denunciare.

Perchè la giornata non è stata solo "diversa" del 1956, ma un vero incubo.

Sono mutati i Romani penso siano molti di più e sopratutto sono molte di più
le auto : 1 a 100 ? .. Non ho voglia di fare statistiche. Cmq il primo fattore che fa la differenza è proprio questo i mezzi di trasporto privati. Leggevo sui blog romani che scrivevano " ma se sul raccordo nun ce moviamo nemmeno quando la neve non c'è... de che ve preoccupate ?"

Quindi questo è il "contesto" . Una città che normalmente è quasi paralizzata" dal traffico. Anche senza la neve.

Ora, se cadono 10 cm. su un parco macchine che si muove a stento normalmente, perchè le auto sono incolonnate per 200 km di strada, le "incertezze" di ognuno si moltiplicano x 1000, x milioni di incertezze, comprese quelle dei furgoni e dei TIR che sono davvero incertezze senza scampo.

Quindi il Comune dov'è colpevole ?
Secondo me nel non aver preteso tassativamente e perentoriamente - con qualche giorno di anticipo ovviamente - da TUTTI l'OBBLIGO di catene e/o pneumatici da neve. Se tu ti muovi senza i richiesti "accessori" che garantiscono a tutti gli altri che il tuo mezzo non li blocchi, sarai passato ...per le armi !

L'incubo sofferto da alcune famiglie al freddo è quindi conseguenza probabilmente anche di loro colpe, ma questo non vale per tutti. Qualcuno ha subito ingiustamente, un danno dovuto alla leggerezza di chi si è mosso "confidando" che la neve non lo avrebbe bloccato.

Alemanno questo doveva garantire. Ed invece si è limitato a non fare andare a scuola i giovani, non pensando che quelli non se ne sarebbero rimasti chiusi in casa, ma sarebbero usciti felici e contenti...naturalmente in macchina. E senza catene.

Aggiungerei una aggravante. E questa è che oramai il meteo non è più legato come nel '56 alla sorpresa o ad una aleatorietà spinta. Senza stare a spiegare come e perchè, ma è noto - forse non ai più - che come si può far piovere dove e quando si vuole, ovviamente si può far anche nevicare come e quando si vuole. Addirittura la neve che cade da qualche anno a questa parte è stata analizzata e trovata dello stesso "tipo" di quella che si usa per innevare artificialmente le piste da sci.
Quindi un'allerta meteo per neve oltre ad essere in qualche modo un evento "voluto" è altresì molto più preciso ad essere preannunciato sia nel tempo che nell'intensità. E questo tra l'altro Luca Mercalli (anche se non lo ammette) lo sa benissimo.

Quindi le istituzioni che almeno si "organizzino" per imporre il rispetto delle regole per una mobilità che - in giorni speciali - sia "all'altezza" e sopratutto rispettosa dei diritti di tutti in merito ad eventi che non sono e non arrivano - come nel '56 - come una sorpresa, ma sono ampiamente prevedibili. E questa consapevolezza tecnica non nota a tutti costituisce un'oggettiva aggravante sulla responsabilità per le omissioni che secondo me ci sono state, ma non sono quelle della mancanza ..di sale o spazzaneve .

Caro Mercalli, come al solito non ci vogliono soldi e tasse in più. Solo un po' di verità e regole da far rispettare.


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LAZZARETTI
Eminent Member
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concordo in pieno.
mentre nevicava, tutti a bearci sotto le coperte.
Purtroppo siamo alle solite...
L'ennesima occasione per strumentalizzare a fini politici.


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LAZZARETTI
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 28
 

Pero', le responsabilta', e di lunga data
sono sulle pessime condizioni dei cavi d'alta tensione,
che portano l'energia elettrica nei vari centri.
E' Sufficiente la combinazione acqua-fili scoperti.
Arco fotovoltaico assicurato e generatore che va in sicurezza.
La cattiva manutenzione dei cavi provoca inoltre black-out
nelle tratte ferroviarie.

DIVAGAZIONE
Manca il lavoro in Italia?
Nemmeno per sogno.
Dato che in Italia i lavori negli ultimi 30 anni sono stati fatti piuttosto male,
per mettere le cose a decenza, ai voglia a lavoro.
A cominciare dall'edilizia...demolire e ricostruire case in modo corretto.
E lo dico per esperienza, molti impianti di ogni tipo, nascono zoppi.
Non si lavora per fare le cose per bene per poi guadagnare.
Si lavora solo in funzione dei soldi, l'opera e' funzione della firma
del committente e non della qualita'
Direi proprio che una scuola teutonica in questo senso, ci farebbe proprio bene.


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Giancarlo54
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2622
 

Il popolo italiano è diventato un popolo di accidiosi e negletti. Non siamo capaci nemmeno di prendere in mano una pala e mettersi a spalare. Sempre pronti a lamentarsi ma guai ad impegnarci a fare qualche cosa. Una nevicata diventa una tragedia biblica, chiudono scuole ed uffici. Siamo (mi ci metto dentro anche io) una massa di smidollati.


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mariosoldati
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 278
 

..... ma sbaglio o qualche giorno prima il comune ha diramato un comunicato che diceva che lasciava scuole aperte , premettendo che non si sarebbero tenute le regolari lezioni, al fine di garantire ai genitori che dovevano recarsi al lavoro un luogo sicuro dove lasciare i propri figli? ..............
........ dall'europa si stà alzando un coro di risate quando sentono le buffonate che giornalmente vengono vomitate dai mezzi di comunicazione italiani ............. una nazione ormai alla deriva ............... prossima al naufragio ............. e avete il coraggio ancora di difenderli ............... che schifo ........


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