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Papa Francesco, ho abortito e non mi pento

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Affus
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Papa Francesco, ho abortito e non mi pento

di Eretica 1 settembre 2015

Ho letto che Papa Francesco parla di amnistia e perdono per le donne che hanno abortito e si mostrano pentite. Tutte le altre finiranno all’inferno, immagino. E sapete che c’è? Che all’inferno si sta bene, tra peccatori e peccatrici che non si dolgono dei “peccati”, così definiti da chi non sposta la lancetta dell’orologio di un millimetro giacché è rimasto fermo a secoli fa.

Per esempio, vorrei raccontarvi di un aborto senza pentimento. Scelto con criterio, senza esitazione e senza strascichi. Non è stato per nulla semplice, e il trauma che ti porti dietro è dovuto a quel che in realtà ti fanno patire per le scarse cure in ospedale, perché devi aspettare un tempo infinito affinché arrivi il tuo turno, e quando succede sono le varie figure sanitarie di passaggio che ti fanno sentire una “cosa”.

E’ difficile trovare chi ti ascolti senza tentare di sovradeterminarti. C’è chi ti ricorda che l’abbraccio madre figlio può riservare grandi emozioni. C’è chi decide al posto tuo stabilendo che da quel momento in poi vivrai tutta la vita con dolore. Peccato che l’unico dolore l’ho provato prima e dopo l’aborto. Un dolore fisico, terribile, per un inizio di gravidanza che non mi ha lasciato tregua e per un post aborto in cui sembrava che qualcuno prendesse a martellate il mio utero.

So a cosa mi espongo raccontando questa mia esperienza, perché conosco la crudeltà e la violenza verbale, e talvolta non solo, di chi si dice pro/life e poi condannerebbe volentieri al rogo una come me. Ma devo dirlo, per le donne che sono un po’ meno forti. Per le ragazze che vengono definite assassine perché pretendono di usare contraccettivi, di trovare una pillola del giorno dopo quando la cercano e si aspettano di trovare la pillola abortiva, la ru486, senza trovare nessuno a far terrorismo psicologico.

L’aborto è un’esperienza soggettiva e io non mi permetto di definire in termini universali quel che ho vissuto io. E sono vicina, con tutto il cuore, alle donne che invece volevano un figlio e l’hanno perduto, o non riescono ad averlo nonostante il fatto che si sottopongano a terapie dolorose. Vi sono vicina ma esistono anche quelle come me.

Ho abortito e non mi pento, ancora oggi, a distanza di anni, perché la mia è stata una scelta ponderata, e non dirò null’altro che possa essere confuso con una giustificazione. Non devo giustificarmi di nulla perché era mio diritto scegliere liberamente e ho usato quella libertà per poter decidere, con il mio compagno, valutando i pro e i contro, di abortire.

Non c’era ancora l’ru486 e mi è toccato un aborto chirurgico, invasivo, arrivato dopo due mesi dal momento in cui ho messo piede in un consultorio. Due mesi di vomito, dolore, con la sensazione di essere stata espropriata del mio corpo. Sono arrivata in ospedale assieme a molte altre, tutte accompagnate da qualcuno, il che chiarisce il fatto che le donne non abortiscono quasi mai senza informare i partner, gli altri figli, gli affetti.

Stavamo in uno stanzone, ciascuna su una diversa barella, per essere anestetizzate. Nel dormiveglia sento uno stronzo che dice, di una ragazza molto bella che stava nella barella accanto alla mia, che chissà con quanti era stata. L’aveva data a tutti e poi arriva in ospedale a riparare il danno, la zoccola. Distese, una accanto all’altra, come vacche da allevamento. Poi fu il mio turno. Ero in dormiveglia. La musica in sottofondo, medici e infermiere che parlottavano, e mi ritrovo in una stanza d’ospedale con tutta la mia famiglia ad aspettare il mio risveglio.

Mi@ figli@ mi chiede se è stato doloroso. Non lo so ancora, ho risposto, e avevo ragione. Le donne devono partorire o abortire con molto dolore. Torno a casa dopo un paio d’ore, tramortita, con la prescrizione di un farmaco che avrei dovuto prendere per un po’ di tempo. Quel tempo è stato terribile. Un dolore insopportabile. Molto più che le doglie di un parto. L’utero urlava all’infinito dall’interno.

E già vedo gli antiabortisti a dire “ben ti sta, assassina!”. Perché nella loro fanatica visione del mondo le donne non sono neppure soggetti aventi diritto ad una “vita”, a parte la parentesi riproduttiva. Invece non va bene il fatto che si debba soffrire così tanto. Dal punto di vista fisico e da quello psicologico.

Per me non c’è stato nessun trauma. Non sono diventata come una di quelle folli alla ricerca del bimbo perduto che cantano ninne nanne da brividi tenendo in braccio i figli delle altre. Non ho provato nessun rimpianto, mai. Nulla di quel che le no/choice vanno blaterando in giro per terrorizzare le ragazze che vogliono abortire.

Non mi pento di nulla. Dovrebbero pentirsi quelli che hanno fatto battute volgari e sessiste, e chissà quanti, ciascuno in un ospedale diverso. Dovrebbero pentirsi quelli che trattano le donne che abortiscono come carne da macello. Fuori una, avanti l’altra. Dovrebbe pentirsi chi non ha trovato un modo meno doloroso di curare il post aborto. Dovrebbero pentirsi le no/choice che nel reparto maternità, dove le donne che abortiscono vengono talvolta piazzate accanto a quelle che hanno partorito, fanno di tutto per farti sentire in colpa.

Un pentimento me lo aspetto dai troppi obiettori di coscienza. Da chi rende inaccessibile la contraccezione d’emergenza. Da chi stabilisce che il tuo corpo, il mio corpo, non è poi così tuo o mio. Quel che infine vorrei dire è “grazie“, alle donne che sono finite in galera per ottenere la garanzia di un diritto del quale io ho fruito. Grazie alle donne che hanno combattuto e che continuano a combattere per quelle che verranno. Grazie alle persone tutte che in anni terribili, quando l’aborto era da noi ancora illegale, si prestavano a fare abortire le donne con l’assistenza data da medici che talvolta finivano in galera. Grazie a chi svela che il business dell’aborto clandestino ha arricchito tanti ipocriti medici, obiettori in apparenza e macellai in privato. Grazie a chi ricorda che l’aborto clandestino è stato causa di tante vite spezzate. Parlo delle donne morte dopo un aborto fatto di prezzemolo, ferri da calza, persone che usavano mezzi non sterilizzati e tutti quelli che non hanno mai espresso un’ombra di pentimento per le donne, in quel caso, uccise per omissione di soccorso dettata dallo Stato.

Allora a Papa Francesco vorrei dire, senza che in me vi sia interesse a legittimare il giudizio morale espresso dalla chiesa cattolica, giacché non abbiamo bisogno del perdono di nessuno né di esprimere pentimento per abbracciare una redenzione. Vorrei solo chiedere se il Papa ha mai pensato alle donne morte di aborto clandestino. Io le ricordo e sono felice di non essere stata una di loro. Ma quel che hanno patito è orrendo e quel che ancora oggi gli antiabortisti vorrebbero far patire alle donne è disumano.

Allora chi deve chiedere “perdono” a chi?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/01/papa-francesco-ho-abortito-e-non-mi-pento/1999826/

"E già vedo gli antiabortisti a dire “ben ti sta, assassina!”. Perché nella loro fanatica visione del mondo le donne non sono neppure soggetti aventi diritto ad una “vita”, a parte la parentesi riproduttiva. Invece non va bene il fatto che si debba soffrire così tanto. Dal punto di vista fisico e da quello psicologico.""

Signora , lei non ha bisogno di nessuna assoluzione , lei si assolva da sola ; da sola si costruisce il processo, ci mette gli attori che dice lei , e alla fine gli li mette tutti alla sbarra ed emette la condanna secondo i castelli in aria e i luoghi comuni che si è creata per giustificare la sua scelta libera .

L' unica cosa che vorrei farle notare è quella che lei si contraddice palesemente e miseramente in tutte le sue ciconvoluzioni romanzate e sinistre . Nelle sue considerazioni non ha tenuto presente una sola volta che lei ha soppresso un altro esserino umano che non era autonomo e aveva bisogno del suo aiuto per svillupparsi e crescere ma lei ha seguito i suoi motivi economici o altro e ha detto : no ! !!!!!! Tutto il suo pietismo per le donne che non possono avere figli poteva pure risparmiarselo . ..

Io al posto di quegli stupidi infermieri, mi sarei rifiutato di portare al patibolo esseri innocenti , che uno Stato ha il diritto di difendere !! Mi sarei fatto licenziare , avrei perso la sicurezza economica molto volentieri e mi sarei sentito molto più libero di lei e del suo grembo , pure senza stipendio garantito del popolo italiano . pace !


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mincuo
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A te sembra chiaro perchè non devi essere esattamente un campione mondiale di buona-fede. Perchè l'articolo inizia così:
"Ho letto che Papa Francesco parla di amnistia e perdono per le donne che hanno abortito e si mostrano pentite."
Parla di amnistia e perdono per le donne..., non richiede allo Stato per i carcerati come tu "spieghi" ora gentilmente a me.
Naturalmente per un'analfabeta è lo stesso. Ma è lo stesso pressapoco tutto. Un teologo e una persona non proprio di infima cultura io modestamente dubitavo e tuttora dubito che avesse detto una tale castroneria.


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Stodler
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Papa Francesco, ho abortito e non mi pento

di Eretica 1 settembre 2015

Ho letto che Papa Francesco parla di amnistia e perdono per le donne che hanno abortito e si mostrano pentite. Tutte le altre finiranno all’inferno, immagino. E sapete che c’è? Che all’inferno si sta bene, tra peccatori e peccatrici che non si dolgono dei “peccati”, così definiti da chi non sposta la lancetta dell’orologio di un millimetro giacché è rimasto fermo a secoli fa.

Per esempio, vorrei raccontarvi di un aborto senza pentimento. Scelto con criterio, senza esitazione e senza strascichi. Non è stato per nulla semplice, e il trauma che ti porti dietro è dovuto a quel che in realtà ti fanno patire per le scarse cure in ospedale, perché devi aspettare un tempo infinito affinché arrivi il tuo turno, e quando succede sono le varie figure sanitarie di passaggio che ti fanno sentire una “cosa”.

E’ difficile trovare chi ti ascolti senza tentare di sovradeterminarti. C’è chi ti ricorda che l’abbraccio madre figlio può riservare grandi emozioni. C’è chi decide al posto tuo stabilendo che da quel momento in poi vivrai tutta la vita con dolore. Peccato che l’unico dolore l’ho provato prima e dopo l’aborto. Un dolore fisico, terribile, per un inizio di gravidanza che non mi ha lasciato tregua e per un post aborto in cui sembrava che qualcuno prendesse a martellate il mio utero.

So a cosa mi espongo raccontando questa mia esperienza, perché conosco la crudeltà e la violenza verbale, e talvolta non solo, di chi si dice pro/life e poi condannerebbe volentieri al rogo una come me. Ma devo dirlo, per le donne che sono un po’ meno forti. Per le ragazze che vengono definite assassine perché pretendono di usare contraccettivi, di trovare una pillola del giorno dopo quando la cercano e si aspettano di trovare la pillola abortiva, la ru486, senza trovare nessuno a far terrorismo psicologico.

L’aborto è un’esperienza soggettiva e io non mi permetto di definire in termini universali quel che ho vissuto io. E sono vicina, con tutto il cuore, alle donne che invece volevano un figlio e l’hanno perduto, o non riescono ad averlo nonostante il fatto che si sottopongano a terapie dolorose. Vi sono vicina ma esistono anche quelle come me.

Ho abortito e non mi pento, ancora oggi, a distanza di anni, perché la mia è stata una scelta ponderata, e non dirò null’altro che possa essere confuso con una giustificazione. Non devo giustificarmi di nulla perché era mio diritto scegliere liberamente e ho usato quella libertà per poter decidere, con il mio compagno, valutando i pro e i contro, di abortire.

Non c’era ancora l’ru486 e mi è toccato un aborto chirurgico, invasivo, arrivato dopo due mesi dal momento in cui ho messo piede in un consultorio. Due mesi di vomito, dolore, con la sensazione di essere stata espropriata del mio corpo. Sono arrivata in ospedale assieme a molte altre, tutte accompagnate da qualcuno, il che chiarisce il fatto che le donne non abortiscono quasi mai senza informare i partner, gli altri figli, gli affetti.

Stavamo in uno stanzone, ciascuna su una diversa barella, per essere anestetizzate. Nel dormiveglia sento uno stronzo che dice, di una ragazza molto bella che stava nella barella accanto alla mia, che chissà con quanti era stata. L’aveva data a tutti e poi arriva in ospedale a riparare il danno, la zoccola. Distese, una accanto all’altra, come vacche da allevamento. Poi fu il mio turno. Ero in dormiveglia. La musica in sottofondo, medici e infermiere che parlottavano, e mi ritrovo in una stanza d’ospedale con tutta la mia famiglia ad aspettare il mio risveglio.

Mi@ figli@ mi chiede se è stato doloroso. Non lo so ancora, ho risposto, e avevo ragione. Le donne devono partorire o abortire con molto dolore. Torno a casa dopo un paio d’ore, tramortita, con la prescrizione di un farmaco che avrei dovuto prendere per un po’ di tempo. Quel tempo è stato terribile. Un dolore insopportabile. Molto più che le doglie di un parto. L’utero urlava all’infinito dall’interno.

E già vedo gli antiabortisti a dire “ben ti sta, assassina!”. Perché nella loro fanatica visione del mondo le donne non sono neppure soggetti aventi diritto ad una “vita”, a parte la parentesi riproduttiva. Invece non va bene il fatto che si debba soffrire così tanto. Dal punto di vista fisico e da quello psicologico.

Per me non c’è stato nessun trauma. Non sono diventata come una di quelle folli alla ricerca del bimbo perduto che cantano ninne nanne da brividi tenendo in braccio i figli delle altre. Non ho provato nessun rimpianto, mai. Nulla di quel che le no/choice vanno blaterando in giro per terrorizzare le ragazze che vogliono abortire.

Non mi pento di nulla. Dovrebbero pentirsi quelli che hanno fatto battute volgari e sessiste, e chissà quanti, ciascuno in un ospedale diverso. Dovrebbero pentirsi quelli che trattano le donne che abortiscono come carne da macello. Fuori una, avanti l’altra. Dovrebbe pentirsi chi non ha trovato un modo meno doloroso di curare il post aborto. Dovrebbero pentirsi le no/choice che nel reparto maternità, dove le donne che abortiscono vengono talvolta piazzate accanto a quelle che hanno partorito, fanno di tutto per farti sentire in colpa.

Un pentimento me lo aspetto dai troppi obiettori di coscienza. Da chi rende inaccessibile la contraccezione d’emergenza. Da chi stabilisce che il tuo corpo, il mio corpo, non è poi così tuo o mio. Quel che infine vorrei dire è “grazie“, alle donne che sono finite in galera per ottenere la garanzia di un diritto del quale io ho fruito. Grazie alle donne che hanno combattuto e che continuano a combattere per quelle che verranno. Grazie alle persone tutte che in anni terribili, quando l’aborto era da noi ancora illegale, si prestavano a fare abortire le donne con l’assistenza data da medici che talvolta finivano in galera. Grazie a chi svela che il business dell’aborto clandestino ha arricchito tanti ipocriti medici, obiettori in apparenza e macellai in privato. Grazie a chi ricorda che l’aborto clandestino è stato causa di tante vite spezzate. Parlo delle donne morte dopo un aborto fatto di prezzemolo, ferri da calza, persone che usavano mezzi non sterilizzati e tutti quelli che non hanno mai espresso un’ombra di pentimento per le donne, in quel caso, uccise per omissione di soccorso dettata dallo Stato.

Allora a Papa Francesco vorrei dire, senza che in me vi sia interesse a legittimare il giudizio morale espresso dalla chiesa cattolica, giacché non abbiamo bisogno del perdono di nessuno né di esprimere pentimento per abbracciare una redenzione. Vorrei solo chiedere se il Papa ha mai pensato alle donne morte di aborto clandestino. Io le ricordo e sono felice di non essere stata una di loro. Ma quel che hanno patito è orrendo e quel che ancora oggi gli antiabortisti vorrebbero far patire alle donne è disumano.

Allora chi deve chiedere “perdono” a chi?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/01/papa-francesco-ho-abortito-e-non-mi-pento/1999826/

"E già vedo gli antiabortisti a dire “ben ti sta, assassina!”. Perché nella loro fanatica visione del mondo le donne non sono neppure soggetti aventi diritto ad una “vita”, a parte la parentesi riproduttiva. Invece non va bene il fatto che si debba soffrire così tanto. Dal punto di vista fisico e da quello psicologico.""

Signora , lei non ha bisogno di nessuna assoluzione , lei si assolva da sola ; da sola si costruisce il processo, ci mette gli attori che dice le , e alla fine gli li mette tutti alla sbarra ed emette la condanna secondo i castelli in aria e i loghi comuni che si è creata per giustificare la sua scelta libera .

L' uniaca cosa che vorrei farle notare è quella che lei si contraddice palesemente e miseramente in tutte le sue ciconvoluzioni romanzate e sinistre . Nelle sue considerazioni non ha tenuto presente una sola volta che lei ha soppresso un altro esserino umano che non era autonomo e aveva bisogno del suo aiuto per svilluppars e crescere ma lei ha seguito i suoi motivi economici o altro e ha detto : no ! !!!!!! Tutto il suo pietismo per le donne che non possono avere figli poteva pure risparmiarselo . ..

Io al posto di quegli stupidi infermieri, mi sarei rifiutato di portare al patibolo esseri innocenti , che uno Stato ha il diritto di difendere !! Mi sarei fatto licenziare , avrei perso la sicurezza economica molto volentieri e mi sarei sentito molto più libero di lei e del suo grembo , pure senza stipendio garantito del popolo italiano . pace !

Mi piace soprattutto l'ultima parola, pace.

Avresti dovuto anche dire, la mia pace e di quelli come me.


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Affus
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Invece quell'eretica è un mito, una portatrice di luce dei nostri giorni.
Presto quelli come voi saranno storia ammuffita in qualche museo, qualcosa da osservare da fuori una teca rimembrando sull'oscurità di un passato dove si credeva che un Dio ci avesse creato, che l'amore, la vita e la morte erano i perni fondamentali dell'esistenza delle persone.
Fortunatamente noi abbiamo i nostri corpi robotici, generiamo figli in contenitori di liquido amniotico artificiale da ovuli e sperma estratti da ciò che rimane dei nostri corpi. La nostra unica guida è la scienza, l'economia è il nostro credo e l'iphone 34 è la nostra realizzazione.......

...... vero stodler?

non essere cosi certa Rasna , non peccare di presunzione , dicevano cosi i pagani fin da primi secoli , anzi io vedo il contrario , il tempo vostro sta per finire , quello delle rivoluzioni liberali e dei falsi diritti umani inventati a proprio comodo . Qui basta una piccola guerretta e si capovolge completamente il quadro della situazione e ricordati che la fame e le necessità spesso fanno mettere giudizio alle persone . Qui basta poco e crolla tutto e anche i valori del cavolo che vi siete dati !


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Rasna
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Invece quell'eretica è un mito, una portatrice di luce dei nostri giorni.
Presto quelli come voi saranno storia ammuffita in qualche museo, qualcosa da osservare da fuori una teca rimembrando sull'oscurità di un passato dove si credeva che un Dio ci avesse creato, che l'amore, la vita e la morte erano i perni fondamentali dell'esistenza delle persone.
Fortunatamente noi abbiamo i nostri corpi robotici, generiamo figli in contenitori di liquido amniotico artificiale da ovuli e sperma estratti da ciò che rimane dei nostri corpi. La nostra unica guida è la scienza, l'economia è il nostro credo e l'iphone 34 è la nostra realizzazione.......

...... vero stodler?

non essere cosi certa Rosna , non peccare di presunzione , dicevano cosi i pagani fin da primi secoli , anzi io vedo il contrario , il tempo vostro sta per finire , quello delle rivoluzioni liberali e dei falsi diritti umani inventati a proprio comodo . Qui basta una piccola guerretta e si capovolge completamente il quadro della situazione e ricordati che la fame e le necessità spesso fanno mettere giudizio alle persone . Qui basta poco e crolla tutto e anche i valori del cavolo che vi siete dati !

Ma scherzi Affus?
Stavo prendendo in giro Stodler facendogli il verso. Io penso l'esatto contrario!

@Stodler: per risponderti, le stronzate non sono le tue, per quanto io non condivida affatto il tuo punto di vista, sono quelle che scrivevo io e che Affus ha preso come il mio pensiero.


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Affus
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Invece quell'eretica è un mito, una portatrice di luce dei nostri giorni.
Presto quelli come voi saranno storia ammuffita in qualche museo, qualcosa da osservare da fuori una teca rimembrando sull'oscurità di un passato dove si credeva che un Dio ci avesse creato, che l'amore, la vita e la morte erano i perni fondamentali dell'esistenza delle persone.
Fortunatamente noi abbiamo i nostri corpi robotici, generiamo figli in contenitori di liquido amniotico artificiale da ovuli e sperma estratti da ciò che rimane dei nostri corpi. La nostra unica guida è la scienza, l'economia è il nostro credo e l'iphone 34 è la nostra realizzazione.......

...... vero stodler?

non essere cosi certa Rosna , non peccare di presunzione , dicevano cosi i pagani fin da primi secoli , anzi io vedo il contrario , il tempo vostro sta per finire , quello delle rivoluzioni liberali e dei falsi diritti umani inventati a proprio comodo . Qui basta una piccola guerretta e si capovolge completamente il quadro della situazione e ricordati che la fame e le necessità spesso fanno mettere giudizio alle persone . Qui basta poco e crolla tutto e anche i valori del cavolo che vi siete dati !

Ma scherzi Affus?
Stavo prendendo in giro Stodler facendogli il verso. Io penso l'esatto contrario!

@Stodler: per risponderti, le stronzate non sono le tue, per quanto io non condivida affatto il tuo punto di vista, sono quelle che scrivevo io e che Affus ha preso come il mio pensiero.

ohh scusa, scusa , non avevo capito .Però non è bello che tu non condivida il mio pensiero , lo dovresti condividere !


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Stodler
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A te sembra chiaro perchè non devi essere esattamente un campione mondiale di buona-fede. Perchè l'articolo inizia così:
"Ho letto che Papa Francesco parla di amnistia e perdono per le donne che hanno abortito e si mostrano pentite."
Parla di amnistia e perdono per le donne..., non richiede allo Stato per i carcerati come tu "spieghi" ora gentilmente a me.
Naturalmente per un'analfabeta è lo stesso. Ma è lo stesso pressapoco tutto. Un teologo e una persona non proprio di infima cultura io modestamente dubitavo e tuttora dubito che avesse detto una tale castroneria.

Probabilmente è stato un refuso dell'autrice nel mettere anche amnistia nel testo.


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Rasna
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ohh scusa, scusa , non avevo capito .Però non è bello che tu non condivida il mio pensiero , lo dovresti condividere !

Non è che non lo condivida, è che io non credo che ci siano speranze.
Stodler forse è un po' troppo ottimista sui tempi ma non ho fiducia nell'essere umano.
Poi tu hai un punto di vista prettamente cattolico, io sono un credente ma non come te. Se abbiamo gli stessi valori, questi vengono da principi diversi. Non che ci sia niente di male in questo ma se ti dicessi come la penso tu prenderesti le distanze da me, anche se ai fini pratici non siamo poi così diversi.

I poteri forti che hanno voluto il mondo così com'è stanno vincendo e l'uomo è troppo debole per ribellarsi.


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Anonymous
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ohh scusa, scusa , non avevo capito .Però non è bello che tu non condivida il mio pensiero , lo dovresti condividere !

Non è che non lo condivida, è che io non credo che ci siano speranze.
Stodler forse è un po' troppo ottimista sui tempi ma non ho fiducia nell'essere umano.
Poi tu hai un punto di vista prettamente cattolico, io sono un credente ma non come te. Se abbiamo gli stessi valori, questi vengono da principi diversi. Non che ci sia niente di male in questo ma se ti dicessi come la penso tu prenderesti le distanze da me, anche se ai fini pratici non siamo poi così diversi.

I poteri forti che hanno voluto il mondo così com'è stanno vincendo e l'uomo è troppo debole per ribellarsi.

C'è da dire che è così nel cattolicesimo vaticanosecondista. Il mondo ortodosso, al contrario, ha mantenuto una certà unità. Non esistono ortodossi progressisti, carismatici etc. Non sarebbero neanche concepibili. Nel mondo luterano ed angloepiscopaliano sono teologicamente molto liberal ma decisamente conservatori sul piano liturgico. La loro messa, stando ad un amico che vi ha assistito, può risultare più solenne financo di quella tridentina. Da noi, invece, si fa acqua da tutte le parti.


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MarioG
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A te sembra chiaro perchè non devi essere esattamente un campione mondiale di buona-fede. Perchè l'articolo inizia così:
"Ho letto che Papa Francesco parla di amnistia e perdono per le donne che hanno abortito e si mostrano pentite."
Parla di amnistia e perdono per le donne..., non richiede allo Stato per i carcerati come tu "spieghi" ora gentilmente a me.
Naturalmente per un'analfabeta è lo stesso. Ma è lo stesso pressapoco tutto. Un teologo e una persona non proprio di infima cultura io modestamente dubitavo e tuttora dubito che avesse detto una tale castroneria.

Non ho cercato le parole esatte del papa. Tuttavia credo che probabilmente la confusione e' nata dal sostituire la parola "amnistia" alla parola "indulgenza", che e' la remissione della pena per i peccati che si concede solitamente durante i giubilei.
Per la cancellazione della colpa basta in ogni caso la confessione.


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Rasna
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Bah, non so Oggettivista, non sono così addentro in queste cose pratiche religiose. Per me la spiritualità è qualcosa di non scritto ma evidente. Ogni volta che mi approccio ad informarmi su una religione o filosofia è sempre la parte liturgica e, in modo più vasto, coreografica che mi disturba.
Mi piace vedere cosa dicono in sostanza, su quali strade indirizzano. Poi le manifestazioni pratiche che rispondono ad una tradizione asservita a fini ben diversi mi interessano poco. Così è l'Islam, dove la sunna la fa da padrone nel dettare le regole e così è per gli ebrei che nel talmud ci leggono quello che gli pare. Ed anche così è per la cristianità.
A me interessa leggere nella vita le regole di Dio. In ciò che vedo, in quello che sento di fronte ad una montagna o al mare. Quando si aprono le gemme a primavera o l'ultima foglia che cade in inverno. Ed ora, in questo settembre che è anche il settembre della mia vita (e spero di arrivare in fondo all'inverno, almeno) e ad ogni settembre che mi porrà davanti, il libro si svela sempre più. Non è un libro che da certezze, se non quella della sua esistenza, ma penetra (questo si) profondamente in me.

Edit:

E aggiungo: a volte vorrei vivere mille anni per leggerlo sempre di più e vedere dove mi porta o addirittura essere immortale. Ma poi mi chiedo come dare realizzazione al libro senza la morte?


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Coilli
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È praticamente come scrivere al presidente della federazione macellai "Oggi ho mangiato pasta e fagioli e non mi pento"....


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mincuo
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@Stodler. Per me la signora, come chiunque, può avere tutte le opinioni che crede. Ma far parlare un Papa come un questurino mi sembra eccessivo. Dato il livello così grezzo non ho sottilizzato nemmeno sulla seconda parte, “Ho letto che Papa Francesco parla di amnistia e perdono per le donne che hanno abortito e si mostrano pentite."
Ma dubito, da appassionato di teologie (plurale), anche di quello, anche se lì non si sa mai fino a che punto può essere arrivato il decadimento della Chiesa. Purtroppo.
Perchè sta scritto: "Padre perdona loro perchè non sanno quel che fanno", non "se si pentono".
Ed è ribadito che non è mediante le opere di penitenza che la coscienza viene purificata dai peccati ma in virtù della grazia, che è un concetto portante: "Il sangue di Gesù, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato" (1 Giov. 1:7, Ebr. 9:13,14).
E sta poi scritto: "Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome" (Atti 10:43).
E ancora: "La sua potenza divina ci ha donate tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà mediante la conoscenza di Colui che ci ha chiamati mercé la propria gloria e virtù..." (2 Piet. 1:3).
Oppure: "Figlioli, io vi scrivo perché i vostri peccati vi sono rimessi per il suo nome" (1 Giov. 2:12)

Ora queste non sono cose interessanti per la signora, e forse nemmeno per un parroco di campagna, ma un Papa, che in una frase sola mi faccia tutto 'sto casino.....

Davvero non c'è più religione...:)


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mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
 

Mi hanno incuriosito queste 2 frasi tue:

I cattolici, avendo a che fare con una religione che è pari ad una debole fiammella, hanno bisogno della notte più buia e nera perchè questa debole fiammella risplenda perpetua (secondo la mia percezione ovviamente).

L'importante è che il vecchio mondo venga distrutto, per questo ci vorranno ancora 30 o 40 anni, ma il futuro è segnato.

Puoi spiegare meglio cosa intendi dire?
Se vuoi, ovviamente.


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Giovina
Noble Member
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Post: 2001
 

Comunque Mincuo, al di la' del fatto che questa signora abbia potuto trascrivere inesattamente una parola del papa, resta sempre che Bergoglio parla (troppo) alla gente come se questa fosse deficiente e nemmeno da catechismo per la comunione. Ne convieni? Ti sembra voluto o la consideri una sua precisa caratteristica?


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