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Quant'è profonda la Tana del Bianconiglio ?


GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Il mio demone mi chiede di approfondire un argomento chiave. Che riguarda questa società fondata sulla scienza dell'incoscienza. Apparentemente una "missione" disperata, lo dico subito. Non perché non abbia fiducia nei miei lettori, pochi ma di certo selezionati.

La commessa  vuole che il disperato che si mantiene in equilibrio psicofisico per il solo fatto di non riconoscere la sua propria condizione ambientale, venga edotto circa la sua propria condizione. Una specie di ossimoro in termini fattuali...

Ogni volta che mi "costringe" (a modo suo) ad aprire gli occhi al prossimo, a me vengono in mente subito due "immagini" a loro modo anche buffe. La prima riguarda la famigerata "casalinga di Voghera", fulminata come quell'altro "sulla via di Damasco", mentre pulisce le scale. Ovviamente cadendo a bocconi "fulminata" in tutti i sensi, con la schiuma alla bocca... Che poi in sti tempi surreali, potrebbe anche essere che proprio in quanto "risvegliata" al momento, il 5G e l'I.A. ci pongano in automatico protamente rimedio... Sieri "finti" permettendo...

La seconda è ripresa dal mito e in particolare di Giasone, quando fu legato all'albero maestro dai suoi marinai su suo ordine perché non volle mettersi i tappi di cera alle orecchie, dato che voleva ascoltare i canti delle svolazzanti arpie, poi morfate in sirenette Disney in epoche postume. Fino all'ultimo scongiurò i suoi di slegarlo e alla fine, dato che fu ignorato come da programma, si rese conto dalle ossa sugli scogli che forse se fosse stato accontentato come desiderato ardentemente non sarebbe poi stata una idea bellissima. Quantomeno perché non avremmo saputo il resto della sua epica avventura.

Ecco, quando dico che non esiste alcun "libero arbitrio" intendo esattamente questo "duplice" argine. Tante volte ho scritto nei miei POST (ricordando) di come il concetto del libero arbitrio sia copyright cattolico, configuri il percorso ascetico più miserabile che si possa concepire umanamente e allo stesso tempo costituisce anche la colonna portante dell'educazione di st'accindente di occidente. Ormai millenaria. Quindi di indubbio successo anche se sostenerlo in tutto o in parte significa veicolare quel pensiero cattolico (miserabile) con infinita fatica, senza scampo. Vediamo perché sta puttanata è solo opera di questi signori, cosa comporta e come "si risolve" per il tapino che la fa propria. Svarionamenti vari a parte.

Approfondiamo un attimo il concetto: libero arbitrio (in origine) non equivale alla traduzione attuale (di Crowley) misticheggiante del "faccio quel ca%%o che voglio". Quindi non parlo della deriva attuale di quel concetto quando lo indico. Molta parte della chiesa tradizionale è ben cosciente di quella deriva "magica" moderna e combatte proprio quest'ultima. Il concetto originale prevedeva che Dio avesse posto il Male sulla Terra perché tentare l'Uomo era il modo per metterlo alla prova. Poteva "scegliere" se seguire il demonio o Cristo Risorto che nel concetto cattolico "Vive", tanto quanto il suo avversario e fino a quando il loro ultimo scontro non porterà alla fine dei tempi (terreni) tutto rimarrà inalterato e lo scontro per la contesa delle anime rimarrà "sotterraneo". In altre parole, le truppe del Bene e del Male vengono forgiate perché agli occhi di Dio sia chiaro chi è degno di stare al suo fianco e chi no. Certo non è chiaro cosa accadrà dopo e su questo c'è dibattito, ma a parte questo...

Questa impostazione si comporta come se "i tempi" si facessero mentre li viviamo. Cioè prima Dio non sa un ca%%o e poi invece se siamo degni... Ma qui non vogliamo affrontare temi teologici che veicolano solo contorsioni molochiane per giustificare l'ingiustificabile che perde da tutte le parti. Se hai fede, da parte mia, hai solo un caldo abbraccio e un augurio sincero per il tuo meglio. Per tutti gli altri c'è l'invito a riflettere che la fede impedisce...

Perché se hai una "libertà" è quella di contemplare l'esistenza e di rifletterla in tutta la sua spettacolare infinita magnificenza: è un inganno ? Beh, questo dipende da come la vuoi vedere. Anche un videogame è un inganno, ma ciò non ti impedisce di valutarlo come spettacolare se ti fa sognare. Ci sono pericoli ?

Certo !!! Ma tu davvero desideri la noia infinita contraria ? Davvero ti adatteresti a "esistere" nella pace e nella quiete statica dell'Infinito, dove nulla si traduce in bisgono o necessità ? Se ti guardi dentro, tutto ciò che trovi è la voglia "disperata" opposta: sfide infinitamente Grandi da provare a superare con infinita difficoltà... Cioè mitica.

Per ciò, anche nella attuale tua quotidiana battaglia e proprio nelle piccole cose di tutti i giorni, ciò che per te non è nulla se non la normalità, non costituisce "sfida", conserva però sotto sotto il carattere strutturale del Mito e della Leggenda... La tua incoscienza ne è il plastico risultato conseguente. Infatti per capirci qualcosa devi seguire la lettura simbolica e metaforica.

Per me quindi il "libero arbitrio" non solo non ha senso, ma conduce senza soluzione di continuità verso la fede cieca, perché è insostenibile rispetto alla logica più basilare, si contraddice di continuo e quindi ha bisogno per "esistere" d'essere creduto profondamente e acriticamente. Fai seppuku nel cervello e tanti saluti. Al contrario, constare che non ha senso, procede verso l'ascesi che sarebbe di tipo "gnostico" se di questo termine non avessimo una sola fonte a dirci cos'è, quella del tribunale inquisitorio che ha tutto l'interesse a fornirne una visione distorta (tanto per cambiare). La chiesa cattolica infatti ci dice che "gnostico" significa diventare Dio e questa, dato che Cristo è l'unico che sia stato deciso essere "Dio incarnato", è blasfemia. Naturalmente se le cantano e suonano da soli perché in qualsiasi banale contraddittorio serio non reggerebbero 1 petosecondo. Un bambino basta e avanza a farli secchi ed è per questo che temono così tanto l'infanzia da perseguirla fin nel concepimento.

Ma quindi, cos'è la Vita senza libero arbitrio, che senso ha e perché dovremmo concepirla se ci rende impossibile riconoscere il Male ? Perché tutto questo è stato messo dall'educazione scolastica nella testa di chi ha dovuto "obtorto collo" scendere a compromessi con Moloch, dato che il suo dominio è (ancora per poco) totale e assoluto. Ma finché non se ne esce, non si può "vedere" di cosa parliamo. Come Giasione, rimaniamo legati all'albero maestro svarionando di libertà e di indifferenza (cattiva) altrui che ci impedisce di seguire la "retta via" in quando siamo convinti di avere le orecchie libere dalla cera.

Sono tutti dei farabutti e solo noi sappiamo qual'è la cosa giusta da fare... Se solo venissimo ascoltati !!!

Ora, cosa mai @GioCo vorrà dirti di Oscuro dopo tutto sto pippotto che t'ha sfraciullato gli zebedei ?!? Beh, dicevamo della "Scienza dell'Incoscienza" che ci guida inesorabilmente verso il disastro certo e garantito. Certo, se avessimo ben chiaro di cosa si intende con "Scienza dell'Incoscienza" manco per il ca%%o seguiremmo simile svarionaggine allucinatoria. Ma dato che costatiamo diversamente... Procediamo.

Tutto, ma proprio tutto ciò che concepisci e ci guida collettivamente oggi è frutto della "Scienza dell'Incoscienza" a un livello inaccattabile per chiunque... Compreso il sottoscritto che non finisce mai di rimanere basito ogni volta che ne misura le proporzioni... Il che non signfica che non esiste altro, ma di certo non lo troverai ne facile da seguire (tutt'altro dato che verrai disincentivato in ogni modo) ne (soprattutto) pubblicizzato. Se è noto, se è ripetuto, se è in qualche modo o misura "famoso" o anche solo diffuso, allora già solo questo lo rende molto, ma molto, ma molto (cioè quasi certo) probabilmente un "fake brain", cioè qualcosa che a prescindere dalla sua bontà ha come risultato inteso sottostante quello di farti svarionare. Quando parliamo di "svarionamento" intendiamo uno sconstamento insostenibile per evidenza coerente (logica di base) tra l'immaginato e il riscontro reale: è il rifiuto nel constatare la realtà, ed è sempre emotivo.

Cioè una contraddizione in termini. Tipo "fare la guerra per fare la pace" al fine di esaltare la guerra giusta e giustificarne così l'efferata azione spietata: io sono io e voi non siete un ca%%o e tutti i miei nemici sono Demoni da ricacciare all'Inferno con ogni mezzo. Perché il fine possa giustificare i mezzi (si arriva sempre lì).

Ora il pilastro del libero arbitrio in un mondo dominato dalle emozioni è ovviamente una stupidaggine: non fai quel che vuoi ma solo quel che la tua emozione ti comanda. Emozione che sarà prontamente pre~programmata in modo da "convincerti" di quel che è giusto e quel che non è giusto. Per esempio che siccome tu sei libero di decidere, quando commetti reato, lo fai perché porti una colpa dovuta alla tua volontà. Tutti portiamo una colpa e tu (portantola) devi decidere da che parte stare: con il Bene o con il Male. Peccato che c'è un solo modo per capire come funziona qualcosa: romperlo e guardarlo dentro. Nel mito ad esempio, gli eroi non si comportano sempre per il Bene. Anzi spesso non lo fanno affatto. Quando gli achei entrarono a Troia i loro misfatti furono così atroci da nauseare il divino che pure li aveva guidati. Come allora anche oggi non fu la vittoria sul nemico ma l'esagerazione che condannò i valorosi guerrieri, che dopo tanti anni si erano lasciati andare come Achille con Ettore. Il loro "esagerare" però non fu punito in quanto frutto di una libertà inesistente, dal momento che erano stati gli stessi enti divini ad avere iniziato quella esagerazione, con il pomo della discordia e con la richiesta che la questione divina fosse risolta dal meno "raziocinante" e valoroso tra gli umani... Che ragionava col ca%%o (letteralmente). Nessuno per ciò (tanto meno il divino) era "libero". Ma proprio il loro cadere, permette poi a noi di riflettere. Di entrare in profondità nell'animo e di riconoscere che a parte la miseria che ci schiaccia in questo ruolo, in questa parte mitica che rivestiamo in terra, non c'è altro. Quindi più che una condanna di tipo cattolico è un modo per riconoscere che non è quella la strada. Che non ha senso perseguirla ed anche quando "siamo costretti", non è che volevamo percorrerla. Semplicemente l'ignoranza in noi ha prevalso al fine di permetterci di vedere qual'era la via più Saggia.

Così, nella tenda di Achille quella notte, quando egli riconosce di aver perso i lumi e il senno e con esso tutta la sua "verve" eroica unanimemente riconosciuta, egli riabbraccia l'altro, il Nemico, come fosse un Padre e non perché debba smettere di essere Nemico o l'Estraneo. La guerra non finisce con quell'atto... Ma perché in comune c'è il constatare di dipendere dalla stessa identica (inaccettabile) miseria e ignoranza per quanto Grandi ci saremo fatti ai nostri stessi occhi. Per ciò il desco ove entrambi siedono per cenare e piangere insieme le proprie pene, non cambia il loro destino ma il significato che gli avevano dato fino un attimo prima...

Se questo "gnosticismo" vi corrisponde in qualsiasi modo con l'essere Dio invece che farvi vedere altro, allora...

Tutto qui.

 

 

 


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