Santoro, Travaglio ...
 
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Santoro, Travaglio & C


Tao
 Tao
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Ben venga lo scazzo tra Santoro e Travaglio se può mettere in luce lo stato dell’arte dell’informazione in Italia e i motivi per i quali il cane da guardia dello democrazia è diventato un mansueto pelouche. Certo nell’universo bonsai dell’editoria italiana, strettamente legato alla politica, è difficile entrare o fare carriera senza santi in paradiso e senza spinte, come del resto in quasi tutte le arti liberali di trivio e quadrivio, ma anche chi – e sono molti più di quanti non si creda – fa assegnamento sulle proprie capacità, finisce per cadere in un meccanismo che lascia poche vie d’uscita.

La vera ragione della lite tra Santoro e Travaglio, c’entra ben poco con Burlando, consiste nel fatto che il primo per fare la propria trasmissione, secondo i canoni intoccabili del talk, deve invitare i politici. Ma questi ultimi, di solito liberi di dire qualunque castroneria senza alcun valido contraddittorio, non vogliono venire con un Travaglio che si presenta sempre ben documentato e che mena fendenti. Perciò Santoro tende a spostare sempre più in avanti nella notte l’intervento del condirettore del Fatto Quotidiano, per convincere la compagnia di giro politica ad intervenire senza per questo privarsi della macchina da audience di Travaglio. E’ ovvio che la tensione finisca per sfociare nella rissa, soprattutto se i dati d’ascolto non sono favorevoli .

Questa logica domina tutto il panorama dell’informazione: per fare carriera, per acquisire visibilità, il giornalista deve avere un buon rapporto con il politico (e i suoi famigli) che lo gratifica di interviste, di indiscrezioni, di “dritte”, in qualche caso di esclusive, però solo a patto di riceverne benevolenza, indulgenza, amicizia. Altrimenti si rivolge ad altri. Qualcosa che col giornalismo non ha nulla a che vedere. Insomma non puoi seguire Renzi se sei obiettivo su Renzi o Alfano se critichi Alfano, devi trasformati da giornalista a fan e questo vale per qualsiasi personaggio, anche al di fuori dell’ambito politico, fosse pure il vincitore del grande fratello. Così che se a marchiare i reprobi non ci pensa il sistema editoriale in via diretta, a convincere gli incerti ci pensa il meccanismo di ricatto che affonda le radici nelle sentine del servilismo nazionale.

Travaglio e pochi altri sono riusciti a salire sul carro dell’opposizione a tutto tondo al tempo del berlusconismo imperante e trionfante, ne hanno fatto un mestiere che oggi però appare in crisi visto che l’opposizione è scomparsa. Tanto che alcuni di essi non si vedono più, altri incuranti del presente, continuano a bazzicare il recente passato timorosi di perdere prebende, altri che facevano satire preventive ormai stracciate dalla realtà, sono divenuti benpensanti e presidiano l’ultima spiaggia come fosse un arenile privato. La normalità è un’eccezione.

Del resto se non sei così non ti invitano di certo ai talk show: se rompi i coglioni più di tanto, se osi chiedere ragione di qualcosa, se metti in luce la cialtroneria, rovini il casting. La polemica è ammessa solo se si basa sui luoghi comuni o sulla fuffa mai spiegata: non si tratta di fare informazione, ma spettacolo. Ecco perché a beccarsi la busta che va dai 1000 ai 500 euro si trovano relitti del politichese, clientes che paiono maggiordomi, firme quattrostagioni con doppia mozzarella, vecchi marpioni riconvertiti e innocui. Utili per mettere in scena la messa cantata del nulla e della chiacchiera. Dopo tutto meglio distrarre che rischiare di far pensare.

Fonte: simplicissimus2.wordpress.com
Link: http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2014/10/17/santoro-travaglio-c/
17.10.2014


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radisol
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La contraddizione tra Santoro e Travaglio è indubbiamente quella indicata ...

Il primo "tifoso critico" di Renzi ... ed il secondo "tifoso critico" invece del M5S ....

Ma è anche soprattutto di tipo editoriale .... e poteva reggere e compensarsi, pur nella contraddizione, quando gli ascolti andavano a gonfie vele ...

Ora che invece, in verità per tutti i talk ma dati i trionfi passati di Santoro per lui in maniera più grave, gli ascolti vanno a picco ... la contraddizione esplode platealmente ...

In verità credo che sia proprio il meccanismo del talk, concepito a suo tempo in una logica politica "bipolare", a non reggere più ... fa leggera eccezione "La Gabbia" di Paragone, sempre su La7, che è impostata in altro modo ... ricorda un pò l'antichissimo Santoro di Samarcanda ai tempi di Tangentopoli, quando appunto la logica "bipolare" ancora non c'era ... .... se si vuole anche assai confusionaria ed a tratti "biscardiana" ma certo più confacente alla situazione politica odierna ... confinata però, credo non a caso, nella impossibile programmazione della domenica sera .... e quindi con un pubblico, per forza di cose, "di nicchia" ...

Ma in generale per i talk non credo ci sia più storia ....


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helios
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La vera ragione della lite tra Santoro e Travaglio, c’entra ben poco con Burlando, consiste nel fatto che il primo per fare la propria trasmissione, secondo i canoni intoccabili del talk, deve invitare i politici. Ma questi ultimi, di solito liberi di dire qualunque castroneria senza alcun valido contraddittorio, non vogliono venire con un Travaglio che si presenta sempre ben documentato e che mena fendenti.

Travaglio stava parlando da 'ecologista' in mezzo a tanti che non sanno nemmeno che cosa significa, che non si interrogano come mai una città arriva a essere piena di fango ad ogni acquazzane e se qualcuno ha speculato sulla città.
Ovvio che Travaglio, siccome diventa in questo modo antipatico, bisogna zittirlo.
Santoro si è messo d'impengo a stopparlo senza nemmeno capire che Travaglio si stava difendendo da Burlando che gli chiedeva (ad un giornalista) che cosa lui avrebbe fatto per sistemare Genova quando Travaglio aveva più che mai puntato l'indice contro tutte le speculazione politiche (che Burlando conosceva bene vista la carriere politica in comune nella provincia e adesso alla regione) sulla cementificazione selvaggia di Genova e di tutta la Liguria e dei fiumi che hanno cementato per costruire sopra un parcheggio.
E un presidente di regione chiede ad un giornalista che cosa farebbe per una sua città ridotta a queste condizioni?
Se Santoro ha preferito che Travaglio se ne andasse dalla trasmissione piuttosto che invitare Burlando a rispondere della politica sbagliata nella città di Genova e della regione Liguria tutta forse non ha capito che il suo (talk)show se lo sta facendo morire lui da solo.
Quello che è evidente è che non è più il Santoro di una volta e si riesce a capire che Tavaglio rimane sempre lo stesso. Ha fatto bene ad andarsene, è Santoro che non sa più quello che è.


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Firenze137
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Lo scazzo tra Santoro e Travaglio è stato scatenato dalle osservazioni di un giovane ospite della trasmissione che ha puntualizzato che se un canale progettato per una portata di 1000 mc riceve acqua per una portata di dieci volte tanto che c'entra le cementificazione ...

L'osservazione di semplice buone senso ( non occorre essere ingegneri per capire e sopratutto verificare una cosa del genere..) del giovane puntualizza un aspetto completamente ignorato e che è quello della anomalia e genìa di questi eventi estremi. Nessun giornalista di "grido" ormai paladino della informazione come versione ufficiale del fatti non solo non si mette ad indagare, ma ha "paura" anche solo a citare la parola "geoingegneria" . E se capita qualche "scheggia impazzita" come il giovane ospite tutto sommato è meglio defilarsi .

Travaglio si è trovato spiazzato ha cercato di "recuperare", ma poi visto che - giustamente secondo me - anche Santoro metteva i puntini sulle "i" ha preferito lasciare la scena e fare l'offeso.

Non me lo sarei aspettato da lui. Però Travaglio non è nuovo a queste "fughe". Andate a vedere su youtube. Rimane comunque la mia stima per lui a prescidnere.


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Anonymous
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Mah... che per tenere a galla l'audience dei talk occorra leccare il culo ai politici ( e che quindi ieri sera Travaglio sia stato vittima di questa strategia ) mi sembra una megagalattica cazzata .... il politico ( soprattutto se ha una qualche carica di governo... da Berlusconi a Renzi fino a un qualsiasi sindaco o governatore di regione ) è da una quindicina d'anni ormai che viene preso a pesci in faccia in tutti i talk .... Travaglio Rizzo&Stella sono diventati milionari su questo ( la "corruzzzzzione"......) e Grillo ci è arrivato al 25% ... il politico non conta nulla ed è il capro espiatorio di tutto ormai dai tempi di Tangentopoli .. anche quando alla fine risulta innocente.. ma solo perchè si chiama "politico"..

Mi sono rivisto adesso il pezzo sul sito di serviziopubblico .... Travaglio ha semplicemente fatto la solita demagogia ( contro la "corruzzzzzzzionee..." da cementificazione per beccarsi un facile applauso ) insultando gratuitamente Burlando ... quando poi il ragazzo e lo stesso Burlando hanno puntualmente ribattutto alla sua demagogia senza muovere ciglio .... Travaglio è scoppiato e ha ripreso a insultare alla cazzo "il politico".... Santoro giustamente l'ha ripreso dicendo che Burlando aveva il diritto di rispondere. .....Travaglio si è accorto di aver pestato una merda e si è alzato... non c'entra nulla il discorso che bisogna leccare il culo ai politici... i politici non contano un tubo .. sono il capro espiatorio di ogni cosa ormai una ventina d'anni... se è per quello ormai hanno molto più potere i vari Travagli di turno..


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helios
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Lo scazzo tra Santoro e Travaglio è stato scatenato dalle osservazioni di un giovane ospite della trasmissione che ha puntualizzato che se un canale progettato per una portata di 1000 mc riceve acqua per una portata di dieci volte tanto che c'entra le cementificazione ...

😯
hai presente che passano quattro fiumi cementati a Genova? e sono SEMPRE passati di li da millenni e solo ora sono CEMENTATI?

Burlando ha detto addirittura che bisogna ALLARGARE i fiumi per avere maggior portata ma sui fiumi cementati HANNO COSTRUITO....(sapeva quello che diceva a questo punto?) ma sapete quello che ha detto Travaglio nella trasmissione? e il ragazzino che si gongola teorizzando del canale senza guardare ai fiumi fa solo pena, in tutto il contesto della trasmissione e non capisce nemmeno la differenza fra canale e fiume oltre ovviamente a non capire che sono i fiumi più importanti in una città e non un canale progettato per altri scopi.

L'osservazione di semplice buone senso ( non occorre essere ingegneri per capire e sopratutto verificare una cosa del genere..)

infatti basta solo conoscere la natura. Non occorre altro.
E'evidente che la natura non si sa nemmeno più che esiste, non per questo non fa danni e anche morti. Quindi all'erta, che a non sapere le cose del mondo si rischia di grosso.

Travaglio si è trovato spiazzato ha cercato di "recuperare", ma poi visto che - giustamente secondo me - anche Santoro metteva i puntini sulle "i" ha preferito lasciare la scena e fare l'offeso.

Santoro non ha messo nessun puntino da nessuna parte,voleva che Burlando rispondesse e non poteva farlo finchè Trfavaglio parlava o meglio si difendeva. Evidentemente Santoro non voleva aver attriti con Burlando cioè i politici e Travaglio l'ha capito. Ha capito anche ch Santoro non è più Santoro se se n'è andato.


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Firenze137
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helios ma tu che conosci la natura, ma c'era bisogno della geoingneria per riprogettarla o dargli una aggiustatina.. ?


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Anonymous
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[quote="helios"]

Burlando ha detto addirittura che bisogna ALLARGARE i fiumi per avere maggior portata ma sui fiumi cementati HANNO COSTRUITO....(sapeva quello che diceva a questo punto?) ma sapete quello che ha detto Travaglio nella trasmissione? e il ragazzino che si gongola teorizzando del canale senza guardare ai fiumi fa solo pena...

Ma che puntatata hai visto ? Ma quale "allargare i fiumi" ?!?!?!

Il ragazzo e Burlando hanno risposto a Travaglio che occorre allargare la "copertura" ... non allargare il fiume ... ma allargare la copertura dove adesso è inscatolato il fiume Bisagno .... senza demolire le case attorno... è un progetto dell'università...

http://www.serviziopubblico.it/puntate/tutta-colpa-di-grillo/

( da 2.34.00 circa )


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rossland
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...il politico non conta nulla ed è il capro espiatorio di tutto... anche quando alla fine risulta innocente..."

Un politico, tanto più quando ricopre un incarico di amministratore locale (30 anni fra comune, provincia e regione, il "signore" in questione"), è responsabile di default, dato che su di lui ricade la responsabilità di ogni decisione.
Lo intralcia la burocrazia? Si ribelli o si dimetta.
Deve tener conto degli interessi di tutti?
Primo dovere di un amministratore pubblico è la salvaguardia della salute pubblica e del territorio, ogni altro interesse sta a lui metterlo in coda.

O pensi che il politico eletto ad amministrare una città o una regione abbia il solo compito di curare gli interessi di bottega del suo partito limitandosi a delegare ad altri (tecnici, galoppini, etc) i suoi compiti?
E' colpevole anche se a sbagliare è un tecnico, un impiegato, un muratore che esegue lavori per l'amministrazione, in quanto è suo dovere fare verifiche e controlli affinché tutto sia fatto a norma e nel rispetto dei due punti sopra: salute pubblica e territorio.
E quando chiamato a dar ragione di questo davanti al pubblico ha l'obbligo di rispondere assumendosi la responsabilità di quanto fatto e di quanto non fatto, possibilemnte risparmiando al pubblico la tiritera degli "ostacoli".
Il Pd, per conto del quale quel "signore" sta seduto in regione, governa la Liguria da anni: voleva eliminare lungaggini e burocrazia, avrebbe ben potuto farlo, vista la velocità con cui sforna, quando vuole decreti legge, quando gli torna utile il farlo.
La burocrazia lo ha ostacolato? Ma di che parla? La burocrazia l'ha occupata in ogni suo micragnoso aspetto e non dovrebbe essergli una novità, visto che ci convive senza troppe angustie da 30 anni e dovrebbe quindi saper bene come gestirla.
[/b]


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helios
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Ma che puntatata hai visto ? Ma quale "allargare i fiumi" ?!?!?!

Il ragazzo e Burlando hanno risposto a Travaglio che occorre allargare la "copertura" ... non allargare il fiume ... ma allargare la copertura dove adesso è inscatolato il fiume Bisagno .... senza demolire le case attorno... è un progetto dell'università...

😆 😆 😆
allargare la copertura dei fiumi su cui sono stati costruiti negozi e pargheggi
😆 😆 😆

senza demolire le case attorno
😆 😆 😆


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helios
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...il politico non conta nulla ed è il capro espiatorio di tutto... anche quando alla fine risulta innocente..."

Un politico, tanto più quando ricopre un incarico di amministratore locale (30 anni fra comune, provincia e regione, il "signore" in questione"), è responsabile di default, dato che su di lui ricade la responsabilità di ogni decisione.
Lo intralcia la burocrazia? Si ribelli o si dimetta.
Deve tener conto degli interessi di tutti?
Primo dovere di un amministratore pubblico è la salvaguardia della salute pubblica e del territorio, ogni altro interesse sta a lui metterlo in coda.

O pensi che il politico eletto ad amministrare una città o una regione abbia il solo compito di curare gli interessi di bottega del suo partito limitandosi a delegare ad altri (tecnici, galoppini, etc) i suoi compiti?
E' colpevole anche se a sbagliare è un tecnico, un impiegato, un muratore che esegue lavori per l'amministrazione, in quanto è suo dovere fare verifiche e controlli affinché tutto sia fatto a norma e nel rispetto dei due punti sopra: salute pubblica e territorio.
E quando chiamato a dar ragione di questo davanti al pubblico ha l'obbligo di rispondere assumendosi la responsabilità di quanto fatto e di quanto non fatto, possibilemnte risparmiando al pubblico la tiritera degli "ostacoli".
Il Pd, per conto del quale quel "signore" sta seduto in regione, governa la Liguria da anni: voleva eliminare lungaggini e burocrazia, avrebbe ben potuto farlo, vista la velocità con cui sforna, quando vuole decreti legge, quando gli torna utile il farlo.
La burocrazia lo ha ostacolato? Ma di che parla? La burocrazia l'ha occupata in ogni suo micragnoso aspetto e non dovrebbe essergli una novità, visto che ci convive senza troppe angustie da 30 anni e dovrebbe quindi saper bene come gestirla.
[/b]

è proprio questo quello che stava dicendo Travaglio prima di andarsene ma qualcuno non voleva sentirlo e sentirselo dire.


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helios
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il corriere sintetizza meglio quanto successo:
.....

«Qui mi sembrano tutti matti». «Basta, non si insultano le persone». Il battibecco tra Santoro e Travaglio finisce con una sedia vuota, quella del condirettore del Fatto, che non saluta e se ne va. Lite in diretta, fine di un idillio, crepe che si allargano: giovedì sera su La7 a Servizio Pubblico si è consumata la rottura di una coppia che sembrava indissolubile, indissolubile come tante coppie.

Il battibecco con Burlando

Si discuteva dell’alluvione di Genova e Marco Travaglio aveva avuto un duro confronto con il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando sulla gestione del territorio e le cause che hanno portato al disastro. Un confronto aspro, quello tra Travaglio e Burlando: il primo che attacca, l’altro che ribatte che è facile solo criticare: «Il mio mestiere è raccontare — accusa Travaglio —, il suo, che è ben pagato, è quello di evitare che succedano queste cose». Interviene un ragazzo in studio, uno dei tanti spalatori di fango di questi giorni. Ne nasce un altro battibecco con il giornalista del Fatto, che si sente accerchiato: «Qui mi sembrano tutti matti». Sono le prime avvisaglie dello scontro. Santoro lo invita ad ascoltare le opinioni di tutti, quindi dà ancora la parola a Burlando in nome del diritto di replica. Ma Travaglio interviene in nome del diritto di interruzione: «Risponda lei alle porcate che ha fatto in 30 anni». Santoro non ci sta: «Non si insultano le persone, basta». «Io non ho insultato nessuno» le ultime parole di Travaglio mentre lascia lo studio in diretta. La morale finale tocca esporla a Santoro: «Sono trent’anni che faccio questo mestiere e che credo nel libero confronto. Finché esisterò tutti avranno il diritto di dire la propria. Se in questo Paese sta emergendo la voglia di non ascoltare gli altri, io non la condivido e non la condividerò mai».

Da tempo si parla di dissapori tra i due giornalisti

Fine del racconto, inizio delle dietrologie. Perché è da un po’ di tempo che circolano voci di dissapori tra i due giornalisti. Già alla prima puntata di Servizio Pubblico si sussurrò che qualche ora prima della diretta ci fosse stata una lite tra Santoro e Travaglio che non avrebbe gradito la collocazione troppo vicina alla mezzanotte del suo intervento. Da tempo — spiegano i retroscenisti — il punto debole del talk di La7 è il rifiuto dei politici a partecipare, si dice perché intimoriti dall’editoriale di Travaglio che non fa mai sconti a nessuno. Così Santoro avrebbe pensato di farlo entrare in scena più tardi, allargandone lo spazio. Uno spazio da riserva indiana. Ora pure l’indiano se ne è andato.
17 ottobre 2014 | 01:18

http://www.corriere.it/spettacoli/14_ottobre_17/lite-diretta-la7-santoro-6b268b66-5582-11e4-af6f-2cb9429035c6.shtml

da il FattoQuotidiano:

Servizio Pubblico, Burlando vs Travaglio: “Ascolti, così impara”. “Niente da imparare”

Acceso scontro tra il presidente della giunta regionale in Liguria, Claudio Burlando, e Marco Travaglio, il quale osserva: “Il derby tra Sansa e Burlando è il derby tra chi tiene all’ambiente e chi tiene al cemento”. Ribatte Burlando: “Lei il Fereggiano lo lascerebbe così com’è o lo devierebbe?”. Il giornalista risponde: “Ma mi ha preso per un ingegnere idraulico? Vi paghiamo profumatamente per governare. Non ci riuscite da 30 anni e se la prende con me?”. Il botta e risposta va avanti per minuti e Burlando afferma: “Adesso ascolti un attimo, così impara qualcosa”. “Le assicuro che i professori me li scelgo io” – replica Travaglio – “e lei è sicuramente escluso dal novero”. “Tutti abbiamo qualcosa da imparare”, osserva Santoro. “Da Burlando non ho nulla da imparare”, risponde il condirettore de Il Fatto Quotidiano
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/10/17/servizio-pubblico-burlando-vs-travaglio-ascolti-cosi-impara-replica-da-lei-non-ho/302405/

Interessante notare che pe Santoro si dovrebbe imparare da quei politici che hanno rovinato città e regioni.
Santoro dove sei andato?


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radisol
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Difficilmente mi trovo d'accordo con Helios ...

Ma sul fattaccio di Genova e dintorni è la seconda volta che capita ...

Notoriamente non ho mai amato, come tutti i "giustizialisti" come lui, nemmeno Travaglio ... anche se certamente più di quanto ami Santoro ...

Ma giovedì sera la sua posizione era del tutto ineccepibile ...

E non aveva davanti un "politico" qualsiasi ... Burlando non è Grillo, che ovviamente non può avere la minima responsabilità nel merito ma che pure credo che a Genova abbia sonoramente sbagliato e si sia meritato la contestazione ... e nemmeno il sindaco Doria, che governa Genova da soli 2 anni e si è ritrovato sul groppone gli impicci negli appalti, che hanno di fatto bloccato i lavori, dell'amministrazione precedente della signora Vincenzi e soprattutto della stessa regione di Burlando ...

Aveva appunto davanti Burlando ... da 30 anni a vario titolo al potere in Liguria e che è stato anche ministro, mi sembra col primo governo Prodi ... e precedentemente era anche stato ospite delle patrie galere ai tempi di Tangentopoli ...

Uno che sta al potere da molto prima dei "patti di stabilità" e degli altri vincoli europei e tagli lineari dei governi che oggettivamente bloccano spesso gli enti locali ... con una continuità in ruoli di potere che si avvia ad eguagliare quella che fu di Andreotti ed i suoi nel Lazio ...

Ed uno così, per sviare le proprie oggettive ed innegabili responsabilità storiche, si permette lui di fare domande "tecniche" ad un giornalista ?

E Santoro che in questo l'appoggia ?

Poi, l'ho già detto, credo che la contraddizione tra Santoro e Travaglio, che c'è almeno dai tempi del governo Monti, sia in parte di opinioni politiche ... ma soprattutto di linea editoriale ... e che Genova sia stata solo l'occasione che l'ha fatta esplodere così platealmente ... e che oggettivamente sia proprio il meccanismo del talk-show, a suo tempo inventato proprio da Santoro, ad essere entrato profondamente in crisi ... sia per l'overdose che se n'è fatta ( praticamente ce n'è uno tutte le sere e spesso anche due in contemporanea tra le varie reti) sia soprattutto per il profondo mutamento della situazione politica non più "bipolare" ....

Però, da questo anche solo a provare a difendere uno come Burlando, ce ne vuole ...

Quanto ai presunti "angeli del fango" presenti in studio, se li erano capati chiaramente tra i supporters di Burlando ... e, avendolo capito, bene ha fatto un altro grande genovese come Paolo Villaggio a smontarli con maestria ...


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radisol
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Burlando : "Farete una brutta fine" ai cronisti di Primo Canale ...

Vedi :

http://genova.repubblica.it/cronaca/2014/10/18/news/_fareteunabruttafine_primocanale_querela_burlando_dopo_la_polemica_in_diretta-98435948/?ref=nrct-2


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