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Somalia, rifiuti e pirati


proxer
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
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Lo smaltimento illecito di rifiuti in quell'angolo di mondo è una consuetudine ultradecennale come è stato detto ma non è l'unica causa scatenante del fenomeno piratesco, mi spiego meglio.

I mari africani sono soggetti in quest'ultimo periodo storico a un fenomeno di pesca d'altura illecita e incurante delle più basilari regole di rispetto della fauna ittica e di mercato, pescano come, dove e quanto vogliono a strascico o con ogni altro mezzo in altre parti del mondo vietato, sono flotte di multinazionali della pesca e operano nei mari somali, Senegal ed altri.
Nel caso specifico somalo il problema viene a crearsi con l'arrivo della pesca industriale illegale nei primi anni novanta,questo fenomeno mette in ginocchio la già precaria economia ittica di un paese che sostanzialmente vive di pesca e le comunità dei pescatori somali chiedono udienza a ONU e UE senza esito positivo, al che dopo anni si organizzano in un corpo di Guarda Costiera di Volontari Nazionali allo scopo di contrastare con ogni mezzo loro possibile la pesca da parte di multinazionali che fanno razzie dei loro mari senza licenze.

Questa è la causa principale della nascita del fenomeno piratesco in Somalia, sono ex-pescatori che si sono visti uccidere il mercato da una concorrenza per loro impossibile da contrastare, lo smaltimento di rifiuti di ogni tipo è una causa secondaria considerando che veniva perpetrata già dall'inizio degli anni 70.
Ovviamente questa pratica rimane un fenomeno gravissimo e da condannare ma ci sono altre cause scatenanti:

- La Somalia è stata una colonia italiana e a differenza di altri possedimenti è rimasta sotto protettorato italiano ONU fino al 1960, anche dopo l'indipendenza del Paese le influenze dello Stato italiano e dei nostri Servizi non hanno mai lasciato quella terra.

-Le leggi di smaltimento dei rifiuti in Occidente si sono inasprite negli anni sempre più e i costi per uno smaltimento ecosostenibile e legale sono proibitivi e poco vantaggiosi per le industrie.

-Il mercato clandestino di rifiuti tossico- radioattivi è nella top 3 tra i più remunerativi del mondo, forse superiore a quello della droga.

-Lo smaltimento di rifiuti non veniva attuato solo al largo delle coste somale ma anche nell'entroterra, lo dimostrano ad esempio le scoperte della Alpi in merito alla costruzione della Garoe -Bosaso, una strada non di primaria importanza sotto la quale sono stoccati rifiuti scomodi (la provincia geografica di Bosaso registra una percentuali di tumori infantili e altre neoplasie superiori alla media del paese).

Spesso pesca illegale e smaltimento coatto coincidono, il 13 di Aprile nel golfo di Aden alcuni pescatori sono riusciti a fermare una nave che sospettavano stesse per scaricare sostanze tossiche. Questa ha gettato a mare due enormi container quando hanno visto i pescatori,per fortuna essi non sono affondati e sono stati trascinati a riva. La comunità locale ha invitato gli organi competenti a ispezionare tali container senza esito positivo.
Ci sono sospetti anche sul Bucaneer, la nave tenuta sotto scacco per quattro mesi da pirati e tenuta in osservazione da una nave da guerra della nostra Marina Militare.


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